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Dichiarazione Iva, dal 1° febbraio parte la corsa per i crediti da compensare e i rimborsi

I software si aggiornano ai nuovi contenuti dei modelli. Priorità anche alla Certificazione unica

di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Dal 14 gennaio sono disponibili sul sito delle Entrate i modelli e le istruzioni approvati delle dichiarazioni 730/2022, 770/2022, Iva 2022 e della Certificazione unica (di seguito Cu 2022). Se per le prime due dichiarazioni i tempi di produzione e di rilascio dei software gestionali risultano più ampi, stante le scadenze poste più avanti nel tempo, diversa è la situazione per la dichiarazione Iva 2022 e per la Cu 2022.

Va infatti tenuto conto che le software house, nei limiti del possibile, cercano sempre di rilasciare le procedure affinché i propri clienti possano disporre del maggior tempo possibile per espletare gli adempimenti fiscali.

La dichiarazione Iva 2022

In particolare, per quanto riguarda il modello Iva 2022 (si veda l’articolo), questo può essere presentato già a partire dal 1° febbraio 2022, per poter fruire:

• della possibilità di utilizzare in compensazione sul modello F24 il credito già a partire dal 16 febbraio 2022, stante che l’utilizzo in compensazione del credito Iva annuale in misura superiore a 5.000 euro può essere effettuato solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui emerge;

• di una più rapida erogazione dei rimborsi, in ossequio alle disposizioni contenute nell’articolo 38-bis, comma 1, del Dpr 633/1972.

La scadenza ultima di presentazione del modello Iva 2022 quest’anno è il 2 maggio 2022, poiché il termine di legge del 30 aprile 2022 cade di sabato.

La certificazione unica 2022

Per quanto riguarda il modello Cu 2022 (si veda l’articolo), sono tenuti all’invio del flusso telematico entro il 16 marzo 2022 i sostituti d’imposta che nel 2021 hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte, che devono essere dichiarati all’interno del modello 730/2022 ovvero nel modello Redditi Pf 2022. La trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione 770 dei sostituti d’imposta, ossia entro il 31 ottobre 2022.

L’apertura della nuova annualità

A livello software entrambi questi modelli richiedono l’apertura della nuova annualità 2022, in quanto si tratta delle prime due dichiarazioni dell’anno i cui dati si riferiscono all’anno fiscale 2021.

Di regola l’apertura di una nuova annualità comporta la creazione di un’apposita area dedicata, in cui vengono posizionati i programmi e gli archivi della nuova annualità. Tutti i principali software gestionali di area fiscale consentono, infatti, di operare sia sulla dichiarazione dell’anno sia su quelle delle annualità precedenti. La predisposizione della nuova annualità è un’attività puramente tecnica, il cui valore non è immediatamente percepibile dall’utilizzatore della procedura, ma che racchiude quasi sempre un’elevata complessità, in quanto i programmi delle varie annualità devono continuare a funzionare e anche a “dialogare” tra di loro.

I dati di riporto da un’annualità alla successiva, infatti, sono spesso numerosi (in particolare per le dichiarazioni dei Redditi) per cui le procedure devono essere verificate e testate a fondo, prima del rilascio definitivo. Ciò per non introdurre “regressioni”, così definite in gergo tecnico, ossia funzionalità che, pur non modificate direttamente, non operano più correttamente a seguito delle modifiche apportate alle procedure per l’inserimento della nuova annualità.

L’aggiornamento degli Intrastat

Tra gli argomenti importanti ricordiamo che in questo mese di gennaio le software house sono anche impegnate nelle attività di aggiornamento delle procedure legate alla pubblicazione dei nuovi modelli Intrastat 2022, approvati con la determinazione 493869/2021, il cui rilascio dovrà avvenire necessariamente entro la prima metà del mese di febbraio (si veda l’articolo).

Dunque, un inizio anno impegnativo per le software house e poi anche per gli operatori che potranno espletare gli adempimenti di legge grazie anche all’utilizzo del proprio software gestionale costantemente aggiornato.