Le grida dei sindaci siciliani e agrigentini in particolare sono state ascoltate. Dopo l’appello del presidente della Regione Nello Musumeci che seguiva quello firmato in una lettera da tutti i sindaci della provincia di Agrigento, la nave per la quarantena dei migranti che arrivano a Lampedusa sta per diventare realtà. Ad annunciare la novità è il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, che ha ricevuto nel pomeriggio la chiamata del ministro degli interni Luciana Lamorgese la quale ha reso noto l’avvio delle procedure per l’affidamento dell’incarico.
«Mi hanno chiamato dicendomi che hanno aperto le buste per l’affidamento – ha spiegato il primo cittadino delle Pelagie – verrà istituita una nave operativa per i migranti che opererà tra Lampedusa e Pozzallo». Proprio il primo cittadino aveva protestato chiedendo di risolvere la situazione con una nave che ospitasse i migranti per la sicurezza dei cittadini. Nelle ultime ore però La situazione sull’isola è precipitata: in 12 ore si sono avuti 4 differenti sbarchi, che contano circa 200 persone a bordo delle imbarcazioni ferme sul molo Favaloro, dove già risiedono da giorni, con il solo riparo di un tendone, altri cento migranti arrivati nei giorni scorsi.
A questi si aggiungono altre 118 persone in quarantena nell’hotspot dell’isola ormai pieno, nonostante alcuni siano stati trasferiti nelle ultime ore a Porto Empedocle, tappa intermedia prima dello spostamento. A preoccupare i primi cittadini, oltre alla creazione di nuovi centri di accoglienza nei paesi della provincia, anche la situazione sanitaria attuale: «La situazione in Africa è una polveriera pronta ad esplodere – hanno scritto in una lettera indirizzata, tra gli altri, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – esiste un grave rischio per tutta l’Europa. La nostra preoccupazione forte è per la continua e grave esposizione a rischio pandemico dei nostri concittadini alla luce di sbarchi incontrollati. Non intendiamo – continua la nota – assistere a soluzioni improvvisate, all’allocazione di migranti in luoghi poco sicuri». Per questo motivo, citando anche i rischi nel traghettare i migranti con navi di linea, i sindaci, con l’appoggio del presidente della Regione avevano chiesto una nave apposita per la quarantena e il trasporto da Lampedusa ad altri centri siciliani sull’isola.
«Mi hanno chiamato dicendomi che hanno aperto le buste per l’affidamento – ha spiegato il primo cittadino delle Pelagie – verrà istituita una nave operativa per i migranti che opererà tra Lampedusa e Pozzallo». Proprio il primo cittadino aveva protestato chiedendo di risolvere la situazione con una nave che ospitasse i migranti per la sicurezza dei cittadini. Nelle ultime ore però La situazione sull’isola è precipitata: in 12 ore si sono avuti 4 differenti sbarchi, che contano circa 200 persone a bordo delle imbarcazioni ferme sul molo Favaloro, dove già risiedono da giorni, con il solo riparo di un tendone, altri cento migranti arrivati nei giorni scorsi.
A questi si aggiungono altre 118 persone in quarantena nell’hotspot dell’isola ormai pieno, nonostante alcuni siano stati trasferiti nelle ultime ore a Porto Empedocle, tappa intermedia prima dello spostamento. A preoccupare i primi cittadini, oltre alla creazione di nuovi centri di accoglienza nei paesi della provincia, anche la situazione sanitaria attuale: «La situazione in Africa è una polveriera pronta ad esplodere – hanno scritto in una lettera indirizzata, tra gli altri, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – esiste un grave rischio per tutta l’Europa. La nostra preoccupazione forte è per la continua e grave esposizione a rischio pandemico dei nostri concittadini alla luce di sbarchi incontrollati. Non intendiamo – continua la nota – assistere a soluzioni improvvisate, all’allocazione di migranti in luoghi poco sicuri». Per questo motivo, citando anche i rischi nel traghettare i migranti con navi di linea, i sindaci, con l’appoggio del presidente della Regione avevano chiesto una nave apposita per la quarantena e il trasporto da Lampedusa ad altri centri siciliani sull’isola.