<html lang="it" ng-app="webApp"> <head> <META http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-16"> <title>Rassegna Stampa</title> <meta name="viewport" content="width=device-width, initial-scale=1.0,user-scalable=no"> <meta name="description" content="Rassegna Stampa"> <meta name="author" content="Volo.com"> <link rel="shortcut icon" href="img/Volocom_favicon.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="144x144" href="images/apple-touch-icon-144-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="114x114" href="images/apple-touch-icon-114-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="72x72" href="images/apple-touch-icon-72-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" href="images/apple-touch-icon-57-precomposed.png"><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-cookies.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-route.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-sanitize.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-resource.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/tmhDynamicLocale.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/jquery/1.11.2/jquery-1.11.2.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/bootstrap/3.3.2/js/bootstrap.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/bootstrap/custom/0.12.1/ui-bootstrap-tpls-0.12.1.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/app.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/jqueryapp.js"></script><link charset="UTF-8" href="css/bootstrap.css" rel="stylesheet"> <link charset="UTF-8" href="css/style.css" rel="stylesheet"><script charset="UTF-8"> $(document).ready(function () { var appElement = document.querySelector('[ng-app=webApp]'); var $scope = angular.element(appElement).scope(); $scope.$apply(function () { $scope.titoloRassegna = 'AssoSoftwareDayPress'; $scope.dataRassegna = '2023-03-19'; $scope.CustomerId = ''; $scope.UserId = '7639'; $scope.listaSezioni = []; $scope.listaArticoli = []; creaListaSezioni($scope.listaSezioni); creaListaArticoli($scope.listaArticoli); }); }); function creaListaSezioni(list) { list.push({ 'Report_Titolo': 'AssoSoftwareDayPress' , 'Report_ID': '7837630' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':-1}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Dicono di Noi' , 'Report_ID': '7837631' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione' , 'Report_ID': '7837632' , 'Report_TotaleDocumenti':2 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane' , 'Report_ID': '7837633' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Ambiente e Rifiuti' , 'Report_ID': '7837634' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Contabilità e Bilancio' , 'Report_ID': '7837635' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica' , 'Report_ID': '7837636' , 'Report_TotaleDocumenti':2 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni' , 'Report_ID': '7837637' , 'Report_TotaleDocumenti':8 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Giustizia' , 'Report_ID': '7837638' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0' , 'Report_ID': '7837639' , 'Report_TotaleDocumenti':2 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza' , 'Report_ID': '7837640' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR' , 'Report_ID': '7837641' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Sanità Digitale' , 'Report_ID': '7837642' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Turismo Digitale' , 'Report_ID': '7837643' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); } function creaListaArticoli(list) { list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7837632', 'Report_TotaleDocumenti':2, 'Documento_ID': '40866440', 'Documento_Data': '2023-03-19', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '2', 'Documento_Sottotitolo': 'LA NECESSITÀ DI INCREMENTARE GLI ORGANICI. 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Tra le altre misure, anche la stabilizzazione di 67 funzionari del Pnrr assunti nell\'Agenzia per l\'Italia<span class="term"> digitale</span> (Agid). © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'alle Regioni e agli enti locali la possibilità di assumere a tempo indeterminato il personale impiegato nella gestione dei fondi europei. Tra le altre misure, anche la stabilizzazione di 67 funzionari del Pnrr assunti nell\'Agenzia per l\'Italia digitale (<strong>Agid</strong>). © RIPRODUZIONE RISERVATA. LA NECESSITÀ...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Assunzioni nei comuni e nei tribunali. Stabilizzazione dei contratti a tempo determinato dei tecnici addetti ai progetti del Pnrr. Diverse delle proposte in maggioranza guardano all\'occupazione. 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L\'omaggio è stato posato ieri mattina dall\'assessora ai Servizi civici<span class="term"> Gaia</span> Romani, insieme alla presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi, davanti all\'angelo in marmo di Carrara al Campo 87 del Cimitero Maggiore in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. «In questo giorno dedicato alla memoria delle vittime dell\'epidemia - ha detto l\'assessora Romani - non si può fare a meno di fermarsi e rivolgere un commosso pensiero a tutte e tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia del Covid, perdendo un proprio caro o familiare. Questa giornata è nata per ricordare in primis le vittime, ma ci tengo a dedicare un momento di riflessione e di profondo ringraziamento nei confronti, oltre che naturalmente di medici e personale sanitario, anche degli operatori dei servizi cimiteriali, che hanno lavorato con grande dedizione e senso di responsabilità».', 'Documento_Abstract': 'Una corona di fiori per le vittime del Covid Una corona di fiori in ricordo di chi nella prima ondata della pandemia è morto lontano dall\'affetto dei propri cari. L\'omaggio è stato posato ieri mattina dall\'assessora ai Servizi civici <strong>Gaia</strong> Romani, insieme alla presidente del Municipio 8, Giulia...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Una corona di fiori in ricordo di chi nella prima ondata della pandemia è morto lontano dall\'affetto dei propri cari. 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I criteri di revisione impongono una maggiore proporzionalità tra sistema sanzionatorio e gravità dei fatti contestati e tributi da versare Le partite aperte. Uno dei nodi che il legislatore delegato dovrà sciogliere è il confine tra inesistenza e non spettanza dei crediti d\'imposta', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sanzioni tributarie che cambiano pelle', 'Documento_TitoloHtml': 'Sanzioni tributarie che cambiano pelle', 'Documento_Contenuto': 'Necessario intervenire sulle sanzioni fiscali per eliminare e rimodulare i casi di evidente sproporzione rispetto alla contestazione e/o al tributo da versare. La delega fiscale prevede la revisione del sistema sanzionatorio amministrativo in materia di imposte dirette e Iva per rendere proporzionali le sanzioni attenuando il carico in capo al contribuente e allineandole agli standard di altri Paesi europei. Analoghi interventi in materia di<span class="term"> accise</span> e<span class="term"> dogane</span>. La tabella riportata a fianco mostra come le sanzioni tributarie previste attualmente nel nostro ordinamento raggiungano in alcuni casi livelli intollerabili di sproporzione ponendosi in contrasto con i principi cristallizzati da numerose pronunce della Corte di Giustizia e della Cedu. Si pensi all\'utilizzo di crediti d\'imposta che spesso sono qualificati come inesistenti (pur trattandosi di valutazioni errate) con sanzioni molto alte e riscossione in pendenza di giudizio o agli omessi versamenti che non possono usufruire del cumulo e della continuazione o ancora al caso della omessa dichiarazione con versamento delle imposte che potrebbe comunque comportare sanzioni sino al 120% dell\'imposta non dichiarata, ma comunque versata. In effetti, sarebbe determinante tenere in specifica considerazione il principio della proporzionalità della sanzione quando la violazione commessa non arreca alcun effettivo danno all\'erario (si veda anche la sentenza 46/2023 della Consulta, sul Sole 24 Ore di ieri). Crediti di imposta La revisione delle sanzioni relative all\'utilizzo di crediti contestati è particolarmente importante in considerazione anche delle numerose agevolazioni introdotte (aiuti Covid, credito R&S, investimenti 4.0, credito energia e gas e bonus edilizi come 110% e sismabonus) con beneficio identificato proprio nel riconoscimento di un credito fiscale. Ricordiamo che se viene contestato l\'utilizzo di un credito d\'imposta inesistente in luogo di uno non spettante le conseguenze per il contribuente sono particolarmente gravi. Le sanzioni passano dal 30% a un minimo del 100% del credito contestato; non è utilizzabile l\'istituto della definizione agevolata; vi è l\'affidamento straordinario alla riscossione in pendenza di giudizio; si estende il periodo di decadenza dell\'attività di accertamento e, cosa particolarmente grave, muta anche il reato tributario contestato. È evidente che con un tale quadro è necessario intervenire sulla norma prevedendo l\'inesistenza solo in presenza di una frode. E in questa direzione punta la delega fiscale che prevede espressamente tra i suoi criteri la razionalizzazione del sistema sanzionatorio amministrativo e penale anche attraverso una maggiore integrazione tra le sanzioni. Omessi versamenti Le violazioni di omesso versamento di tributi non sono soggette all\'istituto della continuazione disciplinato dall\'articolo 12, comma 2, del Dlgs 472/1997 in quanto non rientrano tra quelle «progressive». Tale indirizzo interpretativo è condiviso dalla giurisprudenza di legittimità secondo la quale le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell\'imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all\'istituto della continuazione perché questo concerne le violazioni potenzialmente incidenti sulla determinazione dell\'imponibile o sulla liquidazione del tributo, mentre il ritardo o l\'omissione del pagamento è una violazione che attiene all\'imposta già liquidata. È evidente che tale interpretazione deve essere modificata con un intervento legislativo che permetta di sfruttare la continuazione anche in presenza di omessi versamenti che, spesso, sono causati da momenti di carente liquidità in capo al contribuente. Proprio sulla disciplina del concorso formale e materiale e sulla continuazione è la stessa delega fiscale che impone un suo adeguamento per renderla coerente ai principi di proporzionalità dell\'intero sistema. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'di imposte dirette e Iva per rendere proporzionali le sanzioni attenuando il carico in capo al contribuente e allineandole agli standard di altri Paesi europei. Analoghi interventi in materia di <strong>accise</strong> e <strong>dogane</strong>. La tabella riportata a fianco mostra come le sanzioni tributarie previste attualmente...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Necessario intervenire sulle sanzioni fiscali per eliminare e rimodulare i casi di evidente sproporzione rispetto alla contestazione e/o al tributo da versare. La delega fiscale prevede la revisione del sistema sanzionatorio amministrativo in materia di imposte dirette e Iva per rendere proporzionali le sanzioni attenuando il carico in capo al ', 'Documento_Autore': 'Pagina a cura di Lorenzo Lodoli, Benedetto Santacroce', 'Documento_Argomenti': 'Agricoltura e Dogane', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '14', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0zMTJDQTQ0NTg3MUUwNkI3M0Q3NTUzQTU5OTIwQkIxRkQ4RTNGQjFCN0IyQjk4QkIzRjVFQjI0MUI5MUQ4MUU1JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFoL1ppWUZSV05ObFozWG52Kzd2WFJqWmJNOENpcm4ybm53V3FQZk1zaUpRSGcxTytaR0VrOXdBa0F0Z1ZHYURTNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZGdieCt3REl1S2QrY1h0amNLc3NnNFVGQjJsSU9taklwRDRnUnBNVEV0ZTNaR2Zwc1pUYW9IQT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Contabilità e Bilancio', 'Report_ID': '7837635', 'Report_TotaleDocumenti':1, 'Documento_ID': '40866443', 'Documento_Data': '2023-03-19', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '39', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'AVVENIMENTI/RICORRENZE RUBRICA 16 Pubblica il tuo messaggio di auguri/congratulazioni ad una persona cara. Rimarrà impresso e lo potrai conservare tra i tuoi ricordi. Contattaci per avere un preventivo. Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414 agenzia.', 'Documento_TitoloHtml': 'AVVENIMENTI/RICORRENZE RUBRICA 16 Pubblica il tuo messaggio di auguri/congratulazioni ad una persona cara. Rimarrà impresso e lo potrai conservare tra i tuoi ricordi. Contattaci per avere un preventivo. Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414 agenzia.', 'Documento_Contenuto': 'AVVENIMENTI/RICORRENZE RUBRICA 16 Pubblica il tuo messaggio di auguri/congratulazioni ad una persona cara. Rimarrà impresso e lo potrai conservare tra i tuoi ricordi. Contattaci per avere un preventivo. Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414 agenzia.solferino@cairorcsmedia.it IL MONDO DEL PET RUBRICA 13 Uno spazio di respiro nazionale sulla rubrica: AMICI ANIMALI Contattaci per avere un preventivo! Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414 agenzia.solferino@cairorcsmedia.it IL MONDO DELL\'USATO RUBRICA 22 Sei un privato? Vendi o acquisti oggetti usati? Possiamo pubblicare il tuo annuncio sulla Rubrica IL MONDO DEL USATO a partire da Euro 12 + Iva. Contattaci senza impegno! Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414 agenzia.solferino@cairorcsmedia.it IMPIEGATI 1.1 ASSISTENTE amministrativa, multiruolo, affidabile ed efficiente. Pluriennale esperienza clienti, fornitori, banche, personale, segreteria. Francese fluente, inglese buono. Preferibilmente Milano Cadorna/centro oppure zona limitrofa a Varedo (MB): 347.06.39.339. CONTABILITÀ generale, seria, autonoma, clienti, fornitori, prima<span class="term"> nota</span>, banche, ammortamenti, predisposizione bilanci di verifica mensili, bilancio annuale ante imposte, anche part-time. AS400, Profis, Sap, AX. Inglese ottimo, francese discreto: 347.033.14.79 RAGIONIERE aziendalista direzione strategica implementazione ERP, digitalizzazione processi amministrativi, Milano centro sud.: 334.811.21.61 SEGRETARIA: front/back office, inglese e francese fluenti cerco impiego a Milano/Sesto: 340.922.59.39. OPERAI 2.4 CERCASI personale automunito per consegne di giornali nelle ore notturne residenti nella zona di Milano Est, Milano zona Sud, Nerviano, Peschiera Borromeo, Monza, Busnago, Trezzo sull\'Adda, Sesto San Giovanni, Concorezzo, Brugherio e limitrofi Tel. 039.88.16.25. VENDITA MILANO CITTA\' 5.1 GAE AULENTI: appartamento piano alto immerso nel verde 130 mq. circa con terrazzi. CE in corso: 02.65.46.22 info@solferinoimmobiliare.it OFFERTE 8.1 MONZA viale Elvezia 14. Vendesi 2 magazzini liberi (340 e 480 mq ca) e negozio a reddito (560 mq ca) CE: G - IPE: 65 kWh/mca. Trattativa diretta: 02.76.00.84.84. VARESE via Morazzone 12. Vendesi ufficio libero mq 155 ca. (5 locali) Euro 200.000,00 Classe energetica G-65kWh/m3a 02.76.00.84.84 MONFERRATO posizione dominante vendesi prestigiosa fattoria: casa padronale, foresteria, parco secolare, rustici, terreno mq 290.000 adibito vigneto, prati, bosco. 1.560.000,00 Euro. Tel. 335.83.83.978. ALBERGHI-STAZ. CLIMATICHE 10.1 PASQUA Rimini Hotel Leoni tre stelle 0541.38.06.43. Sulla passeggiata, riscaldato, bici, wifi, palestra, area benessere. Pasqua 3 giorni all inclusive euro 240,00. www.hotelleoni.it CERCASI testimoni incidente Fiat Panda Van bianca / Ducati Diavel nera tangenziale Milano est direzione Bologna svolta Paullo 30/07/2022 19:55: semanc@tiscali.it GIOIELLI, ORO, ARGENTO 18.2 GIOIELLERIA PUNTO D\'ORO: acquistiamo pagamento immediato, supervalutazione. Oro - Gioielli antichi, moderni - Diamanti - Rolex - Orologi prestigiosi. 02.58.30.40.26 - Milano, Sabotino 14. AUTOVETTURE 19.2 COMPRIAMO AUTOMOBILI qualsiasi cilindrata, massime valutazioni. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli - Milano 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299 AGENZIE MATRIMONIALI 23.2 GIULIA bellissima signora single, 53enne, snella femminile e sensuale, frequenterebbe seriamente distinto signore giovanile. 333.123.15.63.', 'Documento_Abstract': 'oppure zona limitrofa a Varedo (MB): 347.06.39.339. 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Nuove aliquote e sconti per i contribuenti. Ma chi pagherà il conto per il nuovo patto sulle tasse? Se lo chiede Ferruccio de Bortoli nella sua analisi su L\'Economia in edicola domani gratis con il Corriere della sera . Ci sono 24 mesi di tempo per realizzare la legge delega che dovrebbe modificare e razionalizzare l\'impianto tributario, con tre sole aliquote, ridurre gli oneri documentali e arrivare a una rateizzazione fino a dieci anni delle cartelle esattoriali, già in gran parte rottamate. La partita delle agevolazioni e delle deduzioni da riordinare per finanziare i tagli. Ma da dove arriveranno le risorse per coprire le spese di questi cambiamenti?, si domanda ancora de Bortoli. Non c\'è grande chiarezza su questo punto, ma lo stesso si può dire del lavoro fatto da governi precedenti. E anche questa volta lo Statuto del contribuente non verrà messo nella Costituzione. «Una riforma fiscale - ricorda de Bortoli - ha buone probabilità di essere realizzata, al di là del fatto che abbia una maggioranza solida, solo se presentata a inizio legislatura». Molto ricca, come di consueto la sezione dedicata alle Imprese a cominciare dalla storia di copertina dedicata a Matteo Lunelli, ceo del gruppo Lunelli e amministratore delegato di Ferrari Trento: «Servono più aggregazioni per competere al meglio sui mercati internazionali. Mettersi insieme è produttivo: sta già accadendo nel design e nell\'arredo, è auspicabile che accada anche in altri settori». L\'azienda che oggi<span class="term"> fattura</span> 151 milioni spazia dal Prosecco alle bevande Tassoni e vuole costruire un polo del bere che veicoli il made in Italy. Punta invece verso gli Stati Uniti Sportiva, l\'azienda di scarpette e scarponi della Val di Fiemme che ha chiuso il 2022 con ricavi a 216 milioni, in crescita del 30%, e una profittabilità in aumento del 50%. «Negli Stati Uniti copriamo il 67% della domanda, siamo più conosciuti che in Europa», dice il ceo Delladio. Che si espande nell\'abbigliamento tecnico. L\'obiettivo della Locman invece è un distretto italiano delle lancette. Il fenomeno dell\'orologeria anni Novanta partito dall\'Isola d\'Elba. Poi l\'intreccio «pericoloso» con Hopa. Mantovani rilancia con il socio Andrea Morante (ex Pomellato): aperti alle alleanze. Nella sezione dedicata ai Professionisti si affronta il tema della carenza di medici di base e pediatri di famiglia: due categorie che scarseggiano perché un\'intera generazione sta andando in pensione. La proposta dell\'Enpam (cassa di previdenza privata) per i medici di base si chiama App: ridurre l\'attività fino al 70% percependo uno stipendio ridotto ma integrato dalla pensione. Affiancati da un giovane. Infine, nella sezione dedicata ai Patrimoni, fari accesi su Piazza Affari e sui dividendi anti crisi. A caccia di buone occasioni a Milano: i crolli degli ultimi giorni rendono più appetibili molti titoli. La remunerazione media è del 4,6% ma con picchi di oltre l\'8%. Quasi il doppio del Btp a 10 anni. Da Mediobanca a Intesa, da Stellantis a Hera: le società più generose.', 'Documento_Abstract': 'anche in altri settori». L\'azienda che oggi <strong>fattura</strong> 151 milioni spazia dal Prosecco alle bevande Tassoni e vuole costruire un polo del bere che veicoli il made in Italy. Punta invece verso gli Stati Uniti Sportiva, l\'azienda di scarpette e scarponi della Val di Fiemme che ha chiuso il 2022 con ricavi a 216...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Arriva la riforma del Fisco. Nuove aliquote e sconti per i contribuenti. Ma chi pagherà il conto per il nuovo patto sulle tasse? Se lo chiede Ferruccio de Bortoli nella sua analisi su L\'Economia in edicola domani gratis con il Corriere della sera . Ci sono 24 mesi di tempo per realizzare la legge delega che dovrebbe modificare e razionalizzare ', 'Documento_Autore': 'Isidoro Trovato', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'Economia', 'Documento_NumeroDiPagina': '31', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0yMTBCRjdCMjgwRDBBRkQyNDQyRTc5NkMxQUYyMDE1QzNEODgwNURENzA0MDk2NDRGRUE4REVEOUVGOTE5OUNGJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFoL1ppWUZSV05ObFozWG52Kzd2WFJqWmJNOENpcm4ybm53V3FQZk1zaUpRSGcxTytaR0VrOXdBa0F0Z1ZHYURTNEpJNVdNUDc3U2VGV0pza0l5U0FqMnJpVDJXVEdGZ0xPNDR4cG1NcEhQbFJjeVM3RzE4ZXErRHVoR3Y4ajhhWDhhZWdPM3E2VFdWNEpLanEzdVZVQkxXODdIUFhXb2FRMjQ5R2ljWU9SVnM9', 'Fonte_Titolo': 'Corriere della Sera', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7837636', 'Report_TotaleDocumenti':2, 'Documento_ID': '40866445', 'Documento_Data': '2023-03-19', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '45', 'Documento_Sottotitolo': 'L\'ESPERIENZA PIÙ LONGEVA È DELLA CCMS: NASCE NEL 1996 OGGI FATTURA 5 MILIONI DI EURO', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'L\'azienda va in crisi: ora gli imprenditori sono gli ex impiegati', 'Documento_TitoloHtml': 'L\'azienda va in crisi: ora gli imprenditori sono gli ex impiegati', 'Documento_Contenuto': 'IL FOCUS Quando le imprese falliscono o stanno per chiudere, non tutto è finito. Un filo di speranza c\'è, e può passare attraverso i lavoratori che l\'azienda l\'hanno vissuta giorno dopo giorno. Possono loro prendere le redini dell\'impresa e realizzare una cooperativa in grado di salvarla. Sono i Wbo, i workers buyout, coloro i quali hanno scelto di acquisire le loro vecchie aziende entrate in crisi diventando loro stessi imprenditori costituendo una società cooperativa. Questo fenomeno sta colpendo anche il Lazio, una delle regioni dove la crisi si fa sentire specie nelle aziende che non hanno avviato processi di riconversione per aggiornare i loro modelli di mercato. Grazie ai Wbo i sistemi produttivi si riaggiornano, anche grazie al sistema cooperativistico che aiuta i lavoratori a fare, loro stessi, impresa. Il passaggio, però, non è facile e non vale per tutti. La ricetta per avere successo non è tanto facile. Al netto dei sogni che ogni dipendente può avere su un\'azienda che, in sostanza, sente praticamente un po\' come la sua, ci vuole un progetto d\'impresa che sia sostenibile. Ecco che a questo punto viene incontro tutto un sistema, nazionale e locale, che sostiene la nascita della cooperativa. Diversi sono gli attori che possono essere coinvolti e che lavorano tutti nella stessa direzione. C\'è Cfi, Cooperazione finanza impresa, una partecipata e vigilata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che promuove la nascita e lo sviluppo delle imprese cooperative, Poi ci sono Cooperfidi, un confidi dedicato al consolidamento delle cooperative ma c\'è anche Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop. STOP AL CALVARIO Prima il calvario delle mensilità ridotte e degli stipendi non accreditati, poi la chiusura per il lockdown e l\'economia mondiale in shock per l\'arrivo della pandemia. Tutti e 26 i lavoratori di una lavanderia industriale del viterbese su carta risultano in cassa integrazione ma di fatto rimangono senza ammortizzatori sociali perché presto l\'azienda fallisce. Ed è un trauma collettivo. Ma è qui che le imprese reagiscono e lo fanno in fretta. Maria, Giacomo, Marco, Patrizia, Cinzia, hanno già tra i 50 e i 55 anni. I più giovani sono Valeria, 37 anni, ed Emiro, ma anche per loro pensare di reinserirsi a quell\'età è devastante. Affrontare da soli il ricollocamento sembra offrire minori possibilità che farlo insieme. E così prendono le redini di 7Wash. La loro esperienza-modello si aggiunge a quella di altri workers buyout cooperativi associati a Legacoop: FrosinCoop, nata durante la pandemia, Fenix Pharma, unica cooperativa attiva nel settore farmaceutico che tra tutte registra la crescita più rapida, e Ccms (Cooperativa costruzione montaggio e servizi di Civitavecchia) la più longeva di tutta la Regione, nata nel 1996 e che oggi<span class="term"> fattura</span> oltre 5 milioni di euro. IL PIANO «La fase di studio prima di arrivare a determinare la possibilità di mettere in piedi un Wbo è molto severa perché serve un un business plan solido - dice il presidente di Legacoop Lazio, Mauro Iengo - Siamo sempre attenti a che non si ingenerino false speranze, a tutela dei lavoratori che vivono situazioni di estrema vulnerabilità e che, anche dopo aver rilevato l\'azienda, nella fase di startup, dovranno continuare a fare grandi sacrifici». Lo strumento messo in piedi è garantito dalla Legge Marcora, approvata nel 1985 per dare impulso e sostegno al mondo delle cooperative. A livello nazionale, prosegue Iengo, una recente modifica ha ampliato lo spettro d\'azione anche a quei capitani d\'impresa che non vogliono più continuare o che non hanno figli per cedere l\'eredità dell\'azienda e così possono passare il testimone ai lavoratori. «Purtroppo ancora mancano i decreti ministeriali di attuazione e questo filone ancora non si è sviluppato», spiega il presidente di Legacoop Lazio. Nella Regione, invece, c\'è una legge dedicata (è del 2018), che mette a disposizione un fondo di rotazione di 8 milioni di euro limitata ai casi di crisi di impresa, di delocalizzazioni e di cooperative nate dai beni sequestrati dalle mafie. «Questa legge aiuta a reperire risorse finanziarie aggiuntive rispetto alla Marcora e in qualche modo accompagna gli interventi nazionali», conclude. Giampiero Valenza giampiero.valenza@ilmessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': ', e Ccms (Cooperativa costruzione montaggio e servizi di Civitavecchia) la più longeva di tutta la Regione, nata nel 1996 e che oggi <strong>fattura</strong> oltre 5 milioni di euro. IL PIANO «La fase di studio prima di arrivare a determinare la possibilità di mettere in piedi un Wbo è molto severa perché serve... gli interventi nazionali», conclude. Giampiero Valenza giampiero.valenza@ilmessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA. L\'ESPERIENZA PIÙ LONGEVA È DELLA CCMS: NASCE NEL 1996 OGGI <strong>FATTURA</strong> 5 MILIONI DI EURO...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'IL FOCUS Quando le imprese falliscono o stanno per chiudere, non tutto è finito. Un filo di speranza c\'è, e può passare attraverso i lavoratori che l\'azienda l\'hanno vissuta giorno dopo giorno. Possono loro prendere le redini dell\'impresa e realizzare una cooperativa in grado di salvarla. 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Il governo ha in preparazione un provvedimento che cambierà gli aiuti. Per le famiglie si va verso un "bonus" che premierà chi risparmia energia rispetto allo scorso anno. Per le imprese i crediti di imposta partiranno solo se il prezzo del gas salirà oltre una certa soglia. «La nostra economia negli ultimi tre anni ha affrontato fasi di stress notevoli, mai registrate dal secondo dopoguerra in poi», spiega al Messaggero Sandra Savino, sottosegretario all\'Economia. «È positivo, e mi permetto di dire necessario», aggiunge, «che lo Stato sia intervenuto in modo incisivo, impegnando 21 miliardi di euro solo negli ultimi tre mesi». Cosa succederà agli attuali sostegni? «Con l\'allentarsi delle tensioni, questi meccanismi di intervento andranno rivisti per evitare di drogare il mercato. La stessa Bce chiede di intervenire in questa direzione. Ma come governo faremo sempre tutto il necessario per sostenere chi ha effettivamente bisogno». Quindi gli incentivi cambieranno, gli oneri di sistema torneranno nelle bollette? «Quando si interviene sulle famiglie o sul mercato, si deve avere sempre come faro guida la selettività. Non è sempre facile individuare un meccanismo di selezione, ma è doveroso farlo. Le fasi di crisi non sempre toccano tutti i settori nello stesso modo e allo stesso tempo. Cercare di intervenire in modo chirurgico è compito della politica, che deve saper fare scelte precise». Come saranno i nuovi aiuti? «Ci stiamo confrontando su alcune ipotesi che riguardano sia le famiglie che le imprese. Come dicevo, siamo in una fase in cui serve ragionare su misure selettive che tengano anche conto dei consumi, in modo da premiare le famiglie che risparmiano, oltre ad individuare una soglia limite di riferimento per il costo di gas ed energia oltre la quale far scattare lo sconto fiscale. Mi permetta però di aggiungere che questa volta non dobbiamo "dimenticarci" di panettieri e case di riposo». I panettieri? «Senza entrare troppo nel tecnico, le dico che ad oggi, per una nomenclatura europea, i panettieri non vengono considerati energivori. La cosa fa anche un po\' sorridere, se non fosse abbastanza grave. Il pane, nelle sue diverse declinazioni, è un alimento fondamentale non solo della dieta italiana, ma della nostra cultura nazionale. Non aver tutelato in modo specifico questa categoria è stato un grave errore, come anche nel caso delle residenze per anziani. A questo mi riferisco quando parlo della necessità di scelte puntuali e mirate di sostegno». Senta, tra le sue deleghe c\'è quella sulla finanza locale. Buona parte del Pnrr, circa 40 miliardi, passa per i Comuni. I sindaci stanno procedendo a una velocità di marcia adeguata? «Le rispondo, anche forte della mia esperienza di amministratore locale. Forse, all\'inizio, si è dato troppo peso al monitoraggio e al controllo e poco spazio alla necessità di puntare a rinforzare le strutture amministrative dei comuni e delle province, che hanno il compito di mettere a terra una parte importante delle risorse europee. Gli Enti Locali sono reduci da una lunga stagione di blocco del turnover e di spending review. Ora sono stati fatti passi importanti per i Comuni, qualcosa in più va fatto per le Province». In che modo le Province possono aiutare i Comuni con il Pnrr? «Le Province devono assumere un ruolo centrale di reale ente intermedio. Una proposta concreta potrebbe essere quella di creare mini task force di tecnici esperti, che lavorino in sinergia con i Comuni per elaborare e sviluppare progetti validi e sostenibili nell\'ambito del Pnrr. Diamo un aiuto concreto agli Enti Locali e semplifichiamo il quadro amministrativo. A partire dal codice degli appalti» Quali sono i rischi legati al nuovo codice? «Il tema è delicatissimo. Il Codice degli appalti, così com\'è, non funziona. Una revisione era indispensabile. Il nuovo Codice è in dirittura di arrivo, ma dobbiamo evitare che questo si traduca in un rallentamento della macchina amministrativa. Serve una formazione adeguata, a tutti i livelli. È vero che non si applica alle opere del Pnrr, ma io mi sento di condividere il grido d\'allarme di molti amministratori locali. Va garantito supporto adeguato in questa fase di transizione, soprattutto perché avremo operatori che saranno chiamati a gestire procedure d\'appalto con normative molto diverse tra loro». Il governo ha appena approvato la riforma fiscale. Quali sono le priorità? «Sicuramente la riduzione delle aliquote<span class="term"> Irpef</span>. Ma l\'aspetto importante è anche un altro, ci stanno riconoscendo che siamo di fronte a un tentativo serio, organico e sistematico di ricostruire un rapporto tra il Fisco e il Contribuente improntato a principi di semplificazione, chiarezza e reciproca fiducia. Ci saranno i singoli provvedimenti attuativi che daranno corpo e senso ad ogni aspetto di questa riforma. Sicuramente, la possibilità per le aziende di poter definire con valenza biennale il proprio sforzo fiscale è un grande elemento di novità». La lotta all\'evasione sarà fatta con l\'incrocio delle banche dati concentrandosi sui profili a più alto rischio di evasione. Se ne parla da anni. È la volta buona? «Ne sono certa, i dati di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, sul contrasto all\'evasione fiscale e al riciclaggio, sono estremamente confortanti. Sono convinta che nei prossimi mesi potremo registrare risultati ancora più interessanti. Il tema critico dell\'incrocio delle banche dati non è tecnologico, ma legato ad aspetti delicati e complessi di tutela della privacy. Molti di questi temi sono stati ormai definiti. Oggi, più di ieri, viviamo in un mondo data-driven. Allo Stato non deve mancare l\'opportunità, nel pieno rispetto sia della privacy che di un leale rapporto con il contribuente, di fare ricorso alla grande potenza di analisi che oggi la tecnologia ci mette a disposizione». Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'sono le priorità? «Sicuramente la riduzione delle aliquote <strong>Irpef</strong>. Ma l\'aspetto importante è anche un altro, ci stanno riconoscendo che siamo di fronte a un tentativo serio, organico e sistematico di ricostruire un rapporto tra il Fisco e il Contribuente improntato a principi di semplificazione, chiarezza...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Ancora pochi giorni, poi il 31 marzo gli attuali incentivi sulle bollette elettriche e del gas per le famiglie e le imprese cesseranno. Il governo ha in preparazione un provvedimento che cambierà gli aiuti. Per le famiglie si va verso un "bonus" che premierà chi risparmia energia rispetto allo scorso anno. 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Antonio Patuelli. Il presidente Abi: prezzi di energia e alimentari in calo da mesi. Il mancato completamento dell\'unione bancaria? Ci sono i fondi di garanzia. Risparmio, incentivi fiscali per investire a lungo termine', 'Documento_Titolo': '«Inflazione, la Bce valuti l\'efficacia reale della politica monetaria»', 'Documento_TitoloHtml': '«Inflazione, la Bce valuti l\'efficacia reale della politica monetaria»', 'Documento_Contenuto': '«Esprimo apprezzamento per la scelta della Bce di non tracciare più in anticipo il percorso dei prossimi aumenti dei tassi di interesse. Ritengo che sia giunto il momento che sia fatta una verifica della efficacia reale della politica monetaria sulla riduzione dell\'inflazione». A fare questa riflessione è il presidente dell\'Abi, Antonio Patuelli. «I fattori che avevano pesato più sull\'aumento dei prezzi, come energia e beni alimentari, sono interessati da una riduzione da mesi: penso al prezzo del gas sul Ttf, ieri sceso sotto 43 euro a megawattora. E al prezzo del frumento, che dal marzo 2022 a quest\'anno si è quasi dimezzato». Come commenta l\'ultima decisione Bce, che ha alzato dello 0,5% i tassi? Le mie opinioni sul percorso dell\'aumento dei tassi di interesse le ho espresse, in anticipo, sul Sole 24Ore del 3 gennaio (quando il presidente suggerì più cautela sugli aumenti vista la forte riduzione dei prezzi del gas sul Ttf, ndr). Il mio punto di vista è totalmente allineato a quanto hanno fatto presente nei giorni scorsi da Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce, e dal governatore della Banca d\'Italia. Quando la Bce ha preso una decisione ormai è come una sentenza inappellabile. Per la prima volta in tanti mesi, però, la banca centrale ha stabilito di non tracciare in anticipo un percorso rispetto ad altri incrementi. Esprimo apprezzamento perché non c\'è più un preannuncio di decisioni che saranno assunte, non sono più scontate in anticipo le prossime mosse. A questo punto ritengo che sarebbe opportuno che si verificasse l\'efficacia reale degli aumenti dei tassi ai fini della lotta all\'inflazione. Il dato dell\'inflazione nell\'area euro a febbraio è stato dell\'8,5%, in calo rispetto all\'8,6% di gennaio. Vorrei capire quanto le componenti che maggiormente incidono sull\'inflazione sono state davvero toccate dalla politica monetaria: penso alla riduzione del prezzo del gas, che è ormai da diverse settimane sotto i 50 euro. E ancora, restando in tema di commodities, penso al frumento: da molti mesi il prezzo è in calo da 1.226 dollari/bushel del maggio 2022 a 710 dollari/bushel del 17 marzo scorso. L\'interrogativo che pongo è: quanto incide nella lotta all\'inflazione la continua crescita dei tassi di interesse? E dall\'altro lato quanto rischia di portare aziende in recessione? La Bce dice appunto che non sta scendendo l\'inflazione core, che è al netto di voci volatili come energia e alimentari. A quella che mi sembra una posizione da "falchi" mi sento di rispondere che guardare all\'inflazione inclusi energia e alimentari rileva, perché se essa cala può ridurre i rischi di spirali inflazionistiche. Tre banche americane sono fallite, First bank è stata salvata. Credit Suisse ancora barcolla, nonostante l\'intervento della Banca centrale svizzera da 50 miliardi. I mercati temono che la liquidità non basti e che sia necessario convertire in capitale le categorie di bond (fino a 8 miliardi) emesse nelle passività proprio per assorbire eventuali perdite (il cosiddetto requisito Tlac). Non sarebbe un bel segnale. Le turbolenze di banche americane e svizzere hanno portato a un coro unanime di affermazioni tese a dire che nell\'Europa dell\'Unione bancaria le norme sono più serie, la vigilanza è più strutturata e le banche sono più solide. Queste crisi hanno portato a una forte rivalutazione della solidità delle banche dell\'area dell\'euro. Ed è quindi un apprezzamento dei grandi sforzi fatti dalla Vigilanza e che sono stati chiesti alle banche, italiane in particolare, dal novembre del 2014. I paesi dell\'area euro non sono riusciti a completare l\'Unione bancaria, tantomeno è stata ultimata la revisione della direttiva sul bail in per armonizzare le norme sulle crisi delle banche di dimensioni minori. Sul modello di garanzia reciproca tra i fondi di tutela dei depositi i vari Stati si sono divisi. Il risultato è che se una banca europea di certe dimensioni si trovasse in difficoltà potrebbero mancare gli strumenti per evitare il contagio tra paesi se scarseggiassero le risorse per intervenire. Ritiene che ci sia una vulnerabilità? Nell\'area dell\'euro si è lavorato efficacemente per prevenire le crisi. Tutte le regole prudenziali che sono state adottate hanno questa funzione: penso ai buffer patrimoniali, agli strumenti di rafforzamento delle passività come i requisiti Mrel (simili al Tlac). In particolare l\'applicazione rigida delle regole è finalizzata alla prevenzione. Si è spostato il baricentro dalla gestione delle crisi all\'attenzione per la prevenzione. Voglio ricordare che i fondi nazionali di garanzia dei depositi possono fare interventi preventivi, dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea che ha stabilito che non sono aiuti di Stato. Però se gli interventi preventivi sono da decine di miliardi di euro è più difficile che i fondi di tutela dei depositi finanziati dai contributi delle banche abbiano risorse sufficienti. La garanzia reciproca dei fondi di tutela dei depositi dei paesi dell\'area euro non è stata attuata perché ci sono alcuni Stati che si oppongono e non vogliono sborsare soldi per salvare le banche di altri Stati. In ogni caso la grande quantità di buffer, di capitali aggiuntivi previsti per le banche dell\'area euro, garantisce un cuscinetto molto elevato contro i rischi. Cosa pensa della riforma fiscale? Siamo all\'inizio di un lungo percorso. Noi saremo costruttivi con le istituzioni nella fase di dibattito che sta per iniziare, come lo siamo stati in precedenza. L\'articolo 76 della Costituzione dice che l\'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. Il testo del disegno di legge dovrà essere discusso in parlamento e poi approvato. Dopo il governo dovrà predisporre i testi dei decreti delegati, che dovranno essere sottoposti al Parlamento per un parere obbligatorio anche se non vincolante. La prima soddisfazione è vedere che viene presa in considerazione la mia proposta dell\'abolizione dell<span class="term">\'Irap</span>, con realizzazione graduale. È un fatto importante: è una tassa a prescindere dall\'andamento delle attività economiche. Cosa si aspetta sul risparmio? Uno dei temi decisivi per una robusta ripresa del paese è la distinzione, dal punto di vista fiscale, tra la speculazione e il risparmio investito a lungo termine. Auspico che siano previsti meccanismi per incoraggiare la trasformazione della liquidità dei risparmiatori in investimenti non speculativi. Possono essere rafforzamenti dei Pir o anche altre iniziative. Penso a quanto fatto con il Btp Italia: è previsto un premio di rendimento per chi li tiene fino a scadenza. Potrebbe essere riutilizzato questo principio per gli investimenti privati per i quali il premio potrebbe essere un vantaggio fiscale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'in considerazione la mia proposta dell\'abolizione dell\'<strong>Irap</strong>, con realizzazione graduale. È un fatto importante: è una tassa a prescindere dall\'andamento delle attività economiche. Cosa si aspetta sul risparmio? Uno dei temi decisivi per una robusta ripresa del paese è la distinzione, dal punto di vista fiscale...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': '«Esprimo apprezzamento per la scelta della Bce di non tracciare più in anticipo il percorso dei prossimi aumenti dei tassi di interesse. Ritengo che sia giunto il momento che sia fatta una verifica della efficacia reale della politica monetaria sulla riduzione dell\'inflazione». A fare questa riflessione è il presidente dell\'Abi, Antonio ', 'Documento_Autore': 'Laura Serafini', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'PRIMO PIANO', 'Documento_NumeroDiPagina': '4', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0zMUVDOUZFQzFBN0QxMEUxMDIzNjNFNjFERDRFNjZBMzA1MzI1OTRFRTYxNUYyODQ0RDcwOEExQkQxN0RCRDE5JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFoL1ppWUZSV05ObFozWG52Kzd2WFJqWmJNOENpcm4ybm53V3FQZk1zaUpRSGcxTytaR0VrOXdBa0F0Z1ZHYURTNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZHhZZ0dZYWxja0RNNEZlQlBiSi9iVFhFTXZxWWY4TFRhaTBBYVJDUnY1UG9XQW45THJBRGZRZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7837637', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40866448', 'Documento_Data': '2023-03-19', 'Documento_Autore': 'FEDERICO FUBINI', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '11', 'Documento_Sottotitolo': 'Leo: prima vediamo i conti. 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Per la Cgil, con la flat tax la progressività diminuisce «La flat tax la dobbiamo applicare a tutti, in via tendenziale. Applicando detrazioni e no-tax area, rispettiamo il principio costituzionale della progressività. Ma qui parliamo di cose che faremo a fine legislatura. E se si dovesse arrivare alla flat tax generalizzata, la progressività non è comunque in discussione». L\'articolo 22 della delega prevede che la riforma sia a saldi invariati. Da dove vengono le coperture? «È presto per dirlo, andranno individuate man mano. C\'è il riordino delle spese fiscali, per esempio. Ma si potranno valutare le compatibilità anche vedendo come vanno i conti, alla luce dei documenti di bilancio». Quali possono essere i costi da coprire? «Nella delega del precedente governo si partì dai tre miliardi dalla lotta all\'evasione. Vediamo come vanno i conti di quest\'anno e poi si faranno le valutazioni». Quanti risparmi si possano trovare sulle spese fiscali? E come? «Ci sono centinaia di spese fiscali, che hanno un costo di oltre 125 miliardi all\'anno. Nessuno sostiene che sia tutto da azzerare. Noi preserviamo le voci necessarie: casa, famiglia, salute, istruzione, previdenza integrativa. Poi vediamo cosa resta. C\'è un eccessivo ricorso ai crediti di imposta dove occorre fare chiarezza: qualcuno può negare che ci siano cose da fare con urgenza? E che non se ne possano trarre significativi risparmi, senza neppure scomodare le vicende degli abusi sui bonus edilizi? Ricordo poi che è già previsto un meccanismo che lega il diritto a beneficiare degli sconti al reddito. Ci si può ragionare». Sull\'Iva pensa a un accorpamento su meno aliquote? Dovrebbe produrre gettito addizionale? «Le aliquote del 5 e del 10% possono essere oggetto di rivisitazione, come pure quella su alcuni beni, ad esempio quella applicata sull\'acqua al 22%. Dobbiamo rendere omogenea la tassazione per beni e servizi simili. E possiamo sfruttare le regole europee che consentono di applicare un\'aliquota zero su alcuni prodotti di prima necessità, come quelli per l\'infanzia. Sul gettito e sulle coperture c\'è tempo per valutare, ma credo che un riordino possa offrire le risorse per rendere più equa e leggera la tassazione sui consumi indispensabili: pesano di più sulle fasce meno abbienti». Invece della flat tax incrementale, non era meglio mettere più incentivi ai premi di produttività? «Premi e accordi di produttività hanno già agevolazioni e, se ci saranno le risorse, si potrà fare di più. Il progetto della flat tax incrementale vuole anche spingere i contribuenti a far emergere imponibile, in cambio di una tassazione più favorevole sulle quote incrementali. Vedremo il risultato alla prova dei fatti. Ci servirà per calibrare l\' intervento anche su altri<span class="term"> redditi</span>, oltre quelli di impresa e autonomi». Gli autonomi, secondo l\'ultimo rapporto del governo sull\'evasione, tendono in media a evadere molto. Fare concordati biennali preventivi con loro sulla base di lievi aumenti di gettito non rischia di produrre «condoni biennali preventivi»? «Qui nessuno vuole fare regali. Vogliamo far pagare le tasse in un contesto in cui non è solo il livello esorbitante che pesa, ma anche la complicazione, l\'incertezza, il rischio nel rapporto fiscale. Non si tratta di fare sconti, ma di dare certezze. Abbiamo un sistema di banche dati con una quantità di informazioni con cui l\'amministrazione potrà lavorare per definire gli accordi con i contribuenti. In cambio, il contribuente avrà certezza delle regole, semplificazioni, un rapporto non conflittuale. Anche l\'Ocse ci dice che per fare emergere l\'evasione i sistemi premiali sono più efficaci di quelli punitivi». Ma con la soglia del contante a 5.000 molti dati per determinare i tenori di vita e gettito dovuto mancheranno. «Oggi noi abbiamo un meccanismo che determina gli indici di affidabilità fiscale (Isa) e dà dei premi di conseguenza. Se sappiamo che un soggetto è meritevole perché ha un<span class="term"> Isa</span> elevato, ecco che possiamo fare un concordato». E se il contribuente è ritenuto poco affidabile? «Allora, oltre alla interoperabilità delle banche dati, possiamo lavorare con l\'intelligenza artificiale e le analisi predittive». Il governo è molto critico per l\'ultimo aumento dei tassi della Bce. Ma ha portato a un calo dei rendimenti e dello spread «Mi pare che le critiche siano arrivate da più parti, anche il governatore Ignazio Visco aveva suggerito cautela. L\'aumento dei tassi non è una buona notizia, né per i consumatori né per il costo del debito. Ma è positivo che Christine Lagarde sia stata prudente su possibili aumenti futuri».', 'Documento_Abstract': '«Nessun regalo agli evasori La flat tax? Arriverà a fine legislatura» Ma lei crede veramente alla flat tax sull\'<strong>Irpef</strong>? Se non è realistico, quanti dovrebbero essere gli scaglioni? «Credo in un sistema con un\'unica aliquota - risponde il viceministro dell\'Economia Maurizio Leo... finanziarie. La prima fase sarà il passaggio dell\'<strong>Irpef</strong> a tre aliquote. Un passo alla volta». Per la Cgil, con la flat tax la progressività diminuisce «La flat tax la dobbiamo applicare a tutti, in via tendenziale. Applicando detrazioni e no-tax area, rispettiamo il principio costituzionale... l\'evasione i sistemi premiali sono più efficaci di quelli punitivi». 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Il segretario, che ieri è stato rieletto con il 94,2% dei voti, si è già sentito con i leader della Cisl, Luigi Sbarra, e della Uil, Pier Paolo Bombardieri, per concordare una riunione, mercoledì o giovedì, nella quale saranno decise le iniziative di lotta. Innanzitutto contro la riforma del fisco. Landini, pur ringraziando la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di aver partecipato, l\'altro ieri al congresso, ha ribadito l\'assoluta contrarietà della Cgil al disegno di legge delega sul fisco approvato dal governo e difeso dalla premier a Rimini. «Non siamo assolutamente d\'accordo con le cose che ci ha detto la presidente del Consiglio perché non siamo più disponibili ad accettare che il sistema continui a gravare su lavoratori e pensionati che pagano il 94% di tutta l<span class="term">\'Irpef</span> mentre la rendita è tassata meno del lavoro. Lo diciamo chiaramente: la festa è finita perché per noi non è mai cominciata». Anche la Cisl e la Uil sono contro la riforma che ha come punto di arrivo la flat tax per tutti. «Si continuano a penalizzare i contribuenti onesti e a premiare gli evasori», dice Domenico Proietti per la Uil. Nella conferenza stampa al termine del congresso Landini ha disegnato un percorso di mobilitazione che partirà con «migliaia di assemblee nei luoghi di lavoro e non solo» e una serie di iniziative che, come aveva detto nel discorso di chiusura, «non esclude nessuno strumento, compreso lo sciopero in tutte le sue forme». Perché, ha aggiunto in conferenza stampa, «se non c\'è possibilità di trattare, si scende in piazza». La Cgil, ha spiegato il segretario, è consapevole che «il governo può durare 5 anni». E per questo ha spronato la sua organizzazione a battersi, perché «ne va del futuro del sindacato». «Quando qualcuno ti dice sei importante ma posso fare senza di te - ha detto alludendo a Meloni - bisogna dimostrargli che non è così». Bisogna quindi organizzare le persone: «E non facciamo l\'errore di presunzione di pensare che quelli che non sono andati a votare o hanno votato a destra non hanno capito niente. Dobbiamo rappresentare le persone non per quello che votano ma in quanto lavoratori». Del resto, ha concluso tra gli applausi, «di che cosa dovremmo avere paura? Che cosa dovremmo perdere? Le pensioni, la precarietà, il salario che non abbiamo? Non so come andrà a finire questa battaglia, ma se non fai nulla hai perso in partenza. Al governo, alle forze politiche e alle controparti diciamo che non ci fermeremo, perché non accettiamo che il lavoro sia quello che continua a pagare». Sciopero generale dietro l\'angolo? La Cisl dice che molto dipende dal governo, se aprirà o meno una trattativa.', 'Documento_Abstract': 'perché non siamo più disponibili ad accettare che il sistema continui a gravare su lavoratori e pensionati che pagano il 94% di tutta l\'<strong>Irpef</strong> mentre la rendita è tassata meno del lavoro. Lo diciamo chiaramente: la festa è finita perché per noi non è mai cominciata». Anche la Cisl e la Uil sono contro la riforma che ha come punto...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'ROMA Maurizio Landini ha chiuso ieri il congresso della Cgil a Rimini lanciando la mobilitazione contro il governo fino allo sciopero generale, se sarà necessario. 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Che il sereno scoppiato venerdì sul palco della Cgil sarebbe stato breve, in molti erano pronti a scommetterlo. Ma che la tregua tra il sindacato di Corso Italia e il governo finisse dopo appena una manciata di ore dall\'istantanea della stretta di mano tra Giorgia Meloni e Maurizio Landini, forse, è stata una sorpresa anche per il pubblico del congresso di Rimini. Invitato, il giorno prima, a non fischiare ma a «saper ascoltare» le parole del capo del governo, il giorno dopo a imbracciare di nuovo bandiere e striscioni per scendere in piazza. Perché se venerdì il "Landini 1" aveva affermato che, visto il momento storico difficile, «il mondo del lavoro deve discutere, negoziare e trovare delle soluzioni», i toni del "Landini 2", quello salito sul palco ieri mattina (giacca e cravatta abbandonate in favore di felpa rossa, camicia e maglietta della salute), sono ben più barricaderi. «Dalle riflessioni del premier Meloni abbiamo registrato diversità molto consistenti», esordisce il segretario della Confederazione generale. «Su quella base, non c\'è possibilità di discussione. È quindi evidente aggiunge che costruiremo una mobilitazione che non escluderà nulla». Neanche lo sciopero generale, suggerisce. Al punto che con Cisl e Uil «c\'è già un incontro fissato, ne discuteremo la prossima settimana». I presenti applaudono, Landini sale di tono. «Lo diciamo in modo chiaro al governo, alle forze politiche, alle controparti: noi non ci fermeremo e non accettiamo che sia il lavoro a pagare per tutti», arringa. «Questo Paese lo vogliamo cambiare più degli altri». Nel mirino, in particolare, finisce la delega fiscale e il piano di palazzo Chigi ridurre le aliquote<span class="term"> Irpef</span>: «Non siamo d\'accordo né sul merito né sul metodo», sbotta il segretario (riconfermato alla guida della Cgil per altri quattro anni). «Se l\'esecutivo non cambia posizione e non apre trattative vere, noi intendiamo mobilitarci per chiedere di cambiare i provvedimenti». L\'unica concessione alla premier riguarda le parole di condanna spese da Meloni sull\'assalto alla sede della Cgil nell\'ottobre 2021 («ma ora sciolga le forze che si richiamano al fascismo», è l\'appello). CAMBIO DI TONI Un leader di lotta, più che di governo. E c\'è chi avanza il sospetto che il repentino cambio di toni serva anche da risposta agli iscritti al sindacato, che avevano accolto con gelo l\'invito a Rimini recapitato alla premier (così come la notizia del lungo colloquio avuto tra i due nel retropalco). Del resto, non era la prima volta che Landini si mostrava più morbido dei suoi predecessori nei confronti di un\'esponente della destra. Tra gli iscritti, insomma, era scattato un mezzo campanello d\'allarme. Ed è così che, anche per non deludere il pubblico nel giorno della rielezione, avvenuta con la percentuale "bulgara" del 94%, l\'ex leader dei metalmeccanici Fiom ha preferito andare sul sicuro, galvanizzando la folla degli astanti. Per il «confronto», a quanto pare, si dovrà attendere ancora. A. Bul. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'le aliquote <strong>Irpef</strong>: «Non siamo d\'accordo né sul merito né sul metodo», sbotta il segretario (riconfermato alla guida della Cgil per altri quattro anni). «Se l\'esecutivo non cambia posizione e non apre trattative vere, noi intendiamo mobilitarci per chiedere di cambiare i provvedimenti». L\'unica concessione...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'IL CASO ROMA «Distanti» dalla premier e «pronti allo sciopero». Che il sereno scoppiato venerdì sul palco della Cgil sarebbe stato breve, in molti erano pronti a scommetterlo. 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All\'indomani dell\'intervento della premier Giorgia Meloni che ha confermato la linea dell\'Esecutivo difendendo il valore dei provvedimenti senza alcuna apertura a modifiche, il leader della Cgil Maurizio Landini ha chiuso il XIX congresso a Rimini, incassando la prevista rielezione per altri quattro anni con il 94,2% dei consensi - è stato riconfermato dall\'Assemblea generale con 243 voti favorevoli e 15 contrari -, e rilanciando l\'apertura di una fase di mobilitazione unitaria del sindacato. Ha pronunciato esplicitamente per la prima volta la parola "sciopero". «Con il governo e la premier Gorgia Meloni c\'è una diversità molto profonda, molto consistente - ha detto Landini-. Per tutto il sindacato italiano non c\'è possibilità di discussione, bisogna avviare una mobilitazione che non esclude alcuno strumento, compreso se necessario lo sciopero. Lo vogliamo fare insieme a Cisl e Uil, ne discuteremo con loro. Con Sbarra e Bombardieri intendiamo fissare un incontro già la prossima settimana». La riunione potrebbe essere in programma mercoledì 22 o giovedì 23 marzo. Alla premier Meloni che nei quaranta minuti di intervento giovedì ha elogiato l\'impianto della riforma fiscale, Landini ha replicato per ribadire che «non siamo assolutamente d\'accordo con la delega» approvata in Consiglio dei ministri: «In un Paese in cui il 94% dell<span class="term">\'Irpef</span> la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati - ha spiegato il leader della Cgil-, che ha 100 miliardi di evasione e dove le rendite hanno una tassazione inferiore al lavoro, non siamo più disponibili ad accettare l\'idea di un sistema fiscale che continua a gravare sui lavoratori dipendenti e pensionati, un sistema che deve rispettare il principio della progressività. Serve una seria riforma fiscale per un nuovo patto di cittadinanza». Non è solo il merito delle questioni a dividere l\'Esecutivo dai sindacati, ha ricordato il numero uno della Cgil: «Chiediamo di ripristinare il metodo con cui il sindacato viene coinvolto prima nelle decisioni - ha ribadito-. Noi non siamo d\'accordo, sono decisioni prese senza discutere con nessuno. È inaccettabile». A dividere sindacato e governo sono anche me misure sul lavoro («hanno reintrodotto i voucher ed intendono liberalizzare i contratti a termine, aumentando la precarietà»), i mancati interventi per sostenere i rinnovi contrattuali e l\'autonomia differenziata. Landini ha richiamato un obiettivo strategico: «Serve un nuovo Statuto dei lavoratori per dare le stesse tutele a Partite Iva e autonomi». 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Si avvicina l\'estate e gli italiani, come ogni anno, devono fare i conti con i rincari di ombrelloni e lettini che in alcune località (Anzio e Nettuno, per esempio) potrebbero costare anche il 20% in più. «Noi raccomandiamo ai nostri associati di contenere gli aumenti ed equiparare il più possibile i prezzi alle stagioni precedenti - afferma il presidente di Assobalneari Fabrizio Licordari - Ma far quadrare il bilancio di uno stabilimento ormai è un\'impresa». LA MAPPA DEI RINCARI C\'è l\'aumento del 25% dei canoni per le concessioni demaniali, Imu, Iva, inflazione e caro energia, «sembra che le tariffe siano alte perché vogliamo guadagnare di più, ma non è così», assicura Licordari. Il problema, alla fine, è sempre di chi deve aprire il portafogli: il turista è l\'ultimo anello della catena e andare in vacanza al mare diventa un lusso. Per una giornata in spiaggia a Ostia corredata da ombrellone e lettino bisogna calcolare un incremento dei prezzi tra il 5 e il 7%, a Santa Severa fino al 10%: «Qui combattiamo anche con l\'effetto erosione - dicono i gestori - Il mare ci porta via sabbia e il numero di sdraio che possiamo piazzare diminuisce». Fregene conta di mantenere i prezzi stabili, mentre a Sabaudia c\'è chi li ha già ritoccati. A "La spiaggia" di Carbonelli, uno dei lidi più apprezzati tra le dune, le nuove tariffe sono già ufficiali: il costo giornaliero per un ombrellone, o per un lettino, varia dai 12 euro durante la settimana ai 16 euro nei week end, l\'anno scorso invece non si superavano i 15 euro. Rincari in vista anche a Terracina, dove i 380 condomini del residence Lidio di Enea hanno avuto la sgradevole notizia dell\'aumento del 40% della quota associativa della Lega Navale, che gestisce la spiaggia antistante il consorzio residenziale. Listini corretti verso l\'alto anche sulle Isole Pontine, da aggiungere all\'incremento della tassa di sbarco decisa dai Comuni: 5 euro a Ponza e Ventotene contro i 4 di un anno fa. Anche il litorale a nord del Lazio si sta attrezzando: «I ritocchi per i bagnanti saranno decisi nelle prossime settimane, comunque dovrebbero attestarsi tra il 5 e l\'8%», anticipa Marco Maurelli, presidente di Federbalneari. Sul litorale di Tarquinia le quotazioni per un posto in prima fila vanno dai 350 euro al mese in giugno, ai 550 di luglio e arrivano a 800 euro ad agosto, una giornata al mare costerà tra i 20 e i 25 euro. «È nostro interesse far pagare il meno possibile per attirare la clientela, considerata l\'elevata concorrenza nel<span class="term"> settore</span>. Calmierare i prezzi tuttavia è praticamente impossibile. Anche se non siamo proprietari della spiaggia dobbiamo pagare l<span class="term">\'Imu</span>, a differenza di ciò che avviene nel resto d\'Europa il servizio di salvataggio è a nostro carico, versiamo un\'Iva del 22% rispetto al 10% del comparto turistico - sottolinea Licordari - Ci mettiamo nei panni dell\'utente, non vogliamo approfittarne, però siamo piccole imprese e a fine stagione dobbiamo tirare le fila. Tra l\'altro non ci sono prezzi di cartello, il bagnante sceglie dove andare, se invece fosse una multinazionale a gestire tutto i turisti non avrebbero questa possibilità». BAR E RISTORANTI In Abruzzo la scorsa stagione gli incrementi sono stati contenuti, quest\'anno andrà peggio. «L\'aumento dei listini terrà conto almeno dell\'inflazione acquisita del 10% e dei sovracosti dell\'estate 2022 che non abbiamo fatto in tempo ad ammortizzare - calcola Gianluca Grimi, presidente regionale di Assoturismo Abruzzo - Cercheremo di fare il massimo sforzo per assorbire il colpo devastante che abbiamo accusato l\'anno passato con le bollette e non scaricarlo tutto sui clienti». A Pescara Riccardo Padovano, presidente Confcommercio e del sindacato balneari, conferma lo scenario: rincari prevedibili tra il 6 e il 10% su tutti i servizi, bar e ristoranti inclusi, meno sulle tariffe giornaliere. A Giulianova l\'affitto di ombrelloni e lettini salirà del 10%, come nelle spiagge della fascia chietina (Ortona, Lanciano e Vasto). «Ma non oltre, perché altrimenti si perdono i clienti - riflette Giuseppe Susi di Fiba Confesercenti - Preferiamo limitare gli aumenti entro questa cifra limando i guadagni, purtroppo non è detto che basti». Claudia Guasco Mirko Polisano © RIPRODUZIONE RISERVATA0.', 'Documento_Abstract': '». LA MAPPA DEI RINCARI C\'è l\'aumento del 25% dei canoni per le concessioni demaniali, <strong>Imu</strong>, Iva, inflazione e caro energia, «sembra che le tariffe siano alte perché vogliamo guadagnare di più, ma non è così», assicura Licordari. Il problema, alla fine, è sempre di chi deve aprire il portafogli: il turista... dobbiamo pagare l\'<strong>Imu</strong>, a differenza di ciò che avviene nel resto d\'Europa il servizio di salvataggio è a nostro carico, versiamo un\'Iva del 22% rispetto al 10% del comparto turistico - sottolinea Licordari - Ci mettiamo nei panni dell\'utente, non vogliamo approfittarne, però siamo piccole imprese e a fine...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'LO SCENARIO ROMA Stessa spiaggia, stesso mare, ma prezzi più alti. Si avvicina l\'estate e gli italiani, come ogni anno, devono fare i conti con i rincari di ombrelloni e lettini che in alcune località (Anzio e Nettuno, per esempio) potrebbero costare anche il 20% in più. «Noi raccomandiamo ai nostri associati di contenere gli aumenti ed ', 'Documento_Autore': 'MICHELE DI BRANCO', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '5', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD00QjFBMzBDNzYyMkEzQzVCMDA4NkIzMzg3MkE1ODU5RjRBODBFRTFGNUQwNTY1Mjc5NDg3M0UzRDE1RkJENDFDJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFoL1ppWUZSV05ObFozWG52Kzd2WFJqWmJNOENpcm4ybm53V3FQZk1zaUpRSGcxTytaR0VrOXdBa0F0Z1ZHYURTNEpJNVdNUDc3U2R3Z09Ubk5tbnowUFZpM0JTNHhzTFlXRGl2QXI5WWk0MkhHY3lZaVg1bW11S2dXRWEyTGdVdGowR2VYNStaQlBBMXlUQWZPcWZITjFaa0NLQ1JBa0hEMGZ3RkwvOWlkUnJld0laVnd4dTh4TnJwZjIzTEkxQlY%3d', 'Fonte_Titolo': 'Il Messaggero', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7837637', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40866454', 'Documento_Data': '2023-03-19', 'Documento_Autore': 'C. Vol.', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '10', 'Documento_Sottotitolo': 'Il problema delle coperture. Ancora da fissare le soglie per gli scaglioni di reddito', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Tasse, con il taglio delle aliquote risparmi da 100 fino a 1.150 euro', 'Documento_TitoloHtml': 'Tasse, con il taglio delle aliquote risparmi da 100 fino a 1.150 euro', 'Documento_Contenuto': 'Roma Per la flat tax per tutti bisognerà attendere. Ma intanto il nodo della riforma fiscale è su quelle 4 aliquote che dovrebbero diventare 3 e sulle soglie da fissare. Allo<span class="term"> studio</span> di Mef e Ragioneria dello Stato il modo meno indolore per arrivarci, perché la riforma dovrà «autofinanziarsi» e non pesare quindi sulle casse dello Stato. Le misure Ecco quindi lo sfoltimento e il riordino delle tax expenditures (tra le 600 e le 700) che tra incentivi, detrazioni, bonus, crediti d\'imposta, agevolazioni si trasformano in 165 miliardi di euro in mancato gettito. Un\'operazione che però si accompagna ad una graduale eliminazione dell<span class="term">\'Irap</span> estesa anche alle «società di persone, gli<span class="term"> studi</span> associati e le società tra professionisti» e lo sdoppiamento dell<span class="term">\'Ires</span> (l\'imposta sui<span class="term"> redditi</span> delle società) con una parte che scenderebbe sotto l\'attuale 24% e l\'altra al 15% «per la quota di reddito destinata, nei due anni successivi, a investimenti e/o nuova occupazione». La questione delle coperture resta dominante. L\'Ufficio<span class="term"> studi</span> della Cgia di Mestre ricorda che, una volta indicato «preventivamente quanto costa e dove si recuperano le risorse, una riforma fiscale deve comunque perseguire tre obiettivi: la riduzione del carico fiscale a famiglie e imprese; la semplificazione del rapporto tra il fisco e il contribuente; la riduzione dell\'evasione e dell\'elusione fiscale». Il mancato raggiungimento di questi punti «costituisce un serio pericolo che la riforma sia destinata a fallire, o non in grado di dare una seria risposta alle istanze dei contribuenti». Non finirà così, assicura il capogruppo di Fratelli d\'Italia alla Camera Tommaso Foti che premette: «Siamo all\'inizio dell\'iter, quindi le critiche di oggi sono solo pregiudiziali». E il presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori (Forza Italia) ricorda che la legge delega «stabilisce principi sacrosanti: una riduzione progressiva del carico fiscale, una seria semplificazione del sistema, un rapporto dialogante e non oppressivo tra contribuenti e riscossione, una lotta all\'evasione fondata sulla prevenzione». Gli risponde Giovanni Paglia, responsabile economia di Sinistra Italiana, che attacca «la riforma che spolpa i lavoratori dipendenti unici a dover pagare per mantenere un welfare minacciato dalle minori entrate». Mentre Carlo Cottarelli, economista e senatore Pd si chiede: «Questo governo vuole combattere l\'evasione o vuole nuovi condoni?». Le 3 aliquote Intanto si fanno conti e simulazioni. Quelle della Fondazione nazionale commercialisti calcolano risparmi dai 100 ai 1.150 euro per i<span class="term"> redditi</span> dai 35 mila ai 50 mila, ma con perdite fino a 150 euro per i<span class="term"> redditi</span> più bassi (20 mila euro) in caso di 3 aliquote così fissate: 23% fino a 15 mila euro; 28% fino a 50 mila euro; 43% oltre i 50 mila. Questa ipotesi viene ritenuta però molto costosa. In una seconda ipotesi, meno costosa, il risparmio sarebbe per tutte le fasce: con le aliquote del 23% fino a 28mila; 33% fino a 50mila e 43% oltre 50mila, un reddito di 20 mila euro beneficerebbe di 100 euro, che diventano 400 per chi dichiara 35 mila euro, e 700 per i<span class="term"> redditi</span> più alti. In generale, spiega la Fondazione, «le modifiche comportano guadagni in valore assoluto maggiori per i<span class="term"> redditi</span> più alti, ma in termini relativi, i guadagni sono maggiori per le fasce più basse». Bisognerà però poi considerare le novità sulla no tax area e sul sistema di detrazioni e spese deducibili.', 'Documento_Abstract': 'di euro in mancato gettito. Un\'operazione che però si accompagna ad una graduale eliminazione dell\'<strong>Irap</strong> estesa anche alle «società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti» e lo sdoppiamento dell\'<strong>Ires</strong> (l\'imposta sui redditi delle società) con una parte che scenderebbe sotto...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Roma Per la flat tax per tutti bisognerà attendere. Ma intanto il nodo della riforma fiscale è su quelle 4 aliquote che dovrebbero diventare 3 e sulle soglie da fissare. Allo studio di Mef e Ragioneria dello Stato il modo meno indolore per arrivarci, perché la riforma dovrà «autofinanziarsi» e non pesare quindi sulle casse dello Stato. Le misure ', 'Documento_Autore': 'C. 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Il successo di ChatGpt comincia a essere fastidioso sopratutto per chi come Google da decenni lavora sull<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>. Di tutte le nuove funzionalità, gli strumenti di scrittura e brainstorming AI in Docs e Gmail sembrano i più potenzialmente utili. Per esempio, si potranno ricevere suggerimenti da parte dell\'AI per la scrittura di testi, semplicemente digitando nella casella di ricerca l\'argomento. Annunciata anche l\'apertura, per gli sviluppatori, di uno dei suoi modelli di linguaggio di AI che si chiama Palm. L\'impressione è che servono come oro sviluppatori e qualcuno che addestri gli algoritmi. 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Il successo di ChatGpt comincia a essere fastidioso sopratutto per chi come Google da decenni lavora sull\'intelligenza artificiale. 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Ovvero, meglio: certamente non esiste un\'AI omologante, quasi magica, capace di produrre risultati cui affidarsi in maniera acritica. L\'AI non è<span class="term"> intelligente</span>, ma è rilevante. Capita infatti a ciascuno di noi, nella vita privata e lavorativa, di demandarle alcune decisioni: dalla strada da percorrere al contenuto da leggere, alla strategia d\'acquisto di materie prime. Cambia il principio che applichiamo alla relazione con i colleghi: la delega di funzione non può essere una delega di responsabilità. Quando si passa dagli uomini agli algoritmi, però, perché questo principio funzioni correttamente occorre gestire quattro elementi complessi: dati, processi, algebra, persone. Dove ci sono dati è possibili intervenire con la matematica su un processo fisico o transazionale, per trovare correlazioni non conosciute che permettono di migliorare il processo stesso e abilitare le persone a prendere decisioni consapevoli. Negli ultimi anni, ci siamo spesso focalizzati sulla necessità di saper gestire notevoli quantità di dati, per affrontare la competizione. Big data era sulla bocca di tutti. L\'attenzione di chi opera nell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> si mantiene alta verso i Big data, ma comincia a rivolgersi con altrettanto interesse verso i right data, verso set più piccoli di dati che consentono di servirsi comunque di soluzioni di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>, ottenendone vantaggi cospicui. Questo ha un\'implicazione importante per il sistema<span class="term"> industriale</span> italiano: l\'AI funziona bene anche a partire da strutture, processi e approcci più snelli, diventando uno strumento ideale per servire anche le piccole e medie imprese. Di qui, l\'attenzione ai processi. Nessuno, all\'interno di un\'impresa conosce il business e i processi meglio del Ceo. Per questo è fondamentale che la costruzione della soluzione coinvolga da subito gli esperti di dominio: stiamo parlando di un lavoro a quattro mani che vede società di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> e azienda cliente muoversi insieme. Sulla base di un "patto intellettuale" che deve delimitare con trasparenza il perimetro della loro collaborazione: l\'AI è semplicemente algebra, né<span class="term"> intelligente</span> né buona né cattiva, la stessa algebra nata per aiutare le persone a interpretare correttamente il loro contesto e prendere decisioni migliori. Dati questi presupposti, diventa chiaro come l\'AI non si sostituisca alle persone, ma sia uno strumento in più a supporto delle loro decisioni, che va compreso, valutato criticamente, se necessario sfidato. Solo a quel punto potremo dire che esiste e che è capace di portare un impatto concreto sulle persone, le imprese, le comunità. 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