<html lang="it" ng-app="webApp"> <head> <META http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-16"> <title>Rassegna Stampa</title> <meta name="viewport" content="width=device-width, initial-scale=1.0,user-scalable=no"> <meta name="description" content="Rassegna Stampa"> <meta name="author" content="Volo.com"> <link rel="shortcut icon" href="img/Volocom_favicon.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="144x144" href="images/apple-touch-icon-144-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="114x114" href="images/apple-touch-icon-114-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="72x72" href="images/apple-touch-icon-72-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" href="images/apple-touch-icon-57-precomposed.png"><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-cookies.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-route.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-sanitize.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-resource.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/tmhDynamicLocale.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/jquery/1.11.2/jquery-1.11.2.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/bootstrap/3.3.2/js/bootstrap.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/bootstrap/custom/0.12.1/ui-bootstrap-tpls-0.12.1.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/app.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/jqueryapp.js"></script><link charset="UTF-8" href="css/bootstrap.css" rel="stylesheet"> <link charset="UTF-8" href="css/style.css" rel="stylesheet"><script charset="UTF-8"> $(document).ready(function () { var appElement = document.querySelector('[ng-app=webApp]'); var $scope = angular.element(appElement).scope(); $scope.$apply(function () { $scope.titoloRassegna = 'AssoSoftwareDayPress'; $scope.dataRassegna = '2023-01-18'; $scope.CustomerId = ''; $scope.UserId = '7639'; $scope.listaSezioni = []; $scope.listaArticoli = []; creaListaSezioni($scope.listaSezioni); creaListaArticoli($scope.listaArticoli); }); }); function creaListaSezioni(list) { list.push({ 'Report_Titolo': 'AssoSoftwareDayPress' , 'Report_ID': '7666417' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':-1}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Dicono di Noi' , 'Report_ID': '7666418' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione' , 'Report_ID': '7666419' , 'Report_TotaleDocumenti':5 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane' , 'Report_ID': '7666420' , 'Report_TotaleDocumenti':4 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Ambiente e Rifiuti' , 'Report_ID': '7666421' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Contabilità e Bilancio' , 'Report_ID': '7666422' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica' , 'Report_ID': '7666423' , 'Report_TotaleDocumenti':8 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni' , 'Report_ID': '7666424' , 'Report_TotaleDocumenti':21 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Giustizia' , 'Report_ID': '7666425' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0' , 'Report_ID': '7666426' , 'Report_TotaleDocumenti':11 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza' , 'Report_ID': '7666427' , 'Report_TotaleDocumenti':5 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR' , 'Report_ID': '7666428' , 'Report_TotaleDocumenti':6 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Sanità Digitale' , 'Report_ID': '7666429' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Turismo Digitale' , 'Report_ID': '7666430' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); } function creaListaArticoli(list) { list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7666419', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816480', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Accessibilità web, Agid chiarisce gli obblighi per le aziende private', 'Documento_TitoloHtml': 'Accessibilità web, Agid chiarisce gli obblighi per le aziende private', 'Documento_Contenuto': 'Una nuova circolare<span class="term"> Agid</span> risulta utile per l\'individuazione dei soggetti, in particolare quelli "diversi" dalle PA, rientranti nell\'ambito di applicazione del comma 1-bis della Legge 4/2004 sull\'accessibilità dei servizi informatici. Con pesanti sanzioni per chi non rispetta gli obblighi Pubblicato il 17 Gen 2023 Luigi Foglia avvocato, consulente senior di Studio Legale Lisi e Segretario Generale di ANORC Matteo Pompilio Avvocato e consulente presso Studio Legale Lisi Nei giorni scorsi l<span class="term">\'AGID</span> (Agenzia per l\'Italia<span class="term"> Digitale</span>), con Determinazione n. 353/2022 ha adottato la circolare n. 3 del 20 Dicembre 2022 con la quale fornisce specifici criteri per una corretta applicazione della normativa sull\'accessibilità dei servizi informatici anche per le grandi aziende private (posto che l\'obbligo già si pone, come noto, alle PA). In particolare si tratta di aziende che abbiano un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore ai cinquecento milioni di euro. Il nuovo chiarimento<span class="term"> Agid</span> riguarda la legge n. 4/2004, contenente "Disposizioni per favorire e semplificare l\'accesso degli utenti e, in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici", anche ai soggetti privati come già previsto dall\'art. 3, comma 1 bis. L\'estensione dell\'ambito di applicazione anche a determinati soggetti privati deve imputarsi al periodo pandemico da Covid-19 ed all\'incremento del ricorso, da parte di un gran numero di utenti, a servizi on-line. La norma tende pertanto a massimizzare il più possibile l\'inclusione delle persone con disabilità anche per tutti quei servizi che solo nell\'ultimo biennio sono stati quasi esclusivamente forniti esclusivamente a distanza. Obbligo accessibilità web, i soggetti pubblici e privati In tal senso, nella sua Determinazione, l<span class="term">\'AGID</span> distingue i soggetti pubblici da quelli c.d. "diversi" fornendo un elenco di categorie, sia di entità pubbliche che private, che rientrano nell\'ambito di applicazione del comma 1 e quelli che invece residuano nell\'ambito di applicazione del comma 1-bis dell\'art. 3 della L.4/2020. WHITEPAPER Sfrutta l\'identità<span class="term"> digitale</span> per accelerare l\'onboarding e migliorare la relazione con i tuoi clienti Dematerializzazione Scopri di più! Una prima osservazione è relativa al criterio distintivo per le categorie del comma 1 e del comma 1-bis. Criterio che non fonda la sua linea di demarcazione sulla natura giuridica del soggetto ma essenzialmente sulla sua funzione, che sia pubblica o di pubblica utilità. Invero, nel comma 1 viene fornito un elenco di categorie di soggetti che erogano un servizio pubblico, mentre al comma 1-bis ritroviamo categorie di soggetti che offrono prodotti o servizi di pubblica utilità. Anzitutto, è opportuno riportare l\'elenco delle categorie di soggetti che l<span class="term">\'AGID</span> ritiene debbano ricondursi al comma 1-bis: persone fisiche che svolgono attività economico - commerciale, soggetta ad Iva; persone giuridiche private, di natura commerciale, a prescindere dalla forma assunta (a titolo esemplificativo non esaustivo: SPA, SAPA, Srl, SS, SNC, SAS, ecc.); ETS (enti del terzo settore) di natura privata, nella misura in cui svolgano attività economico - commerciale soggetta ad Iva. Accessibilità dei siti web privati, i nuovi chiarimenti<span class="term"> Agid</span> Con Decreto Legge n. 76/2020, il legislatore italiano ha esteso l\'ambito di applicazione delle prescrizioni in materia di accessibilità anche ai soggetti privati (comma 1-bis dell\'art. 3), definiti nella norma come "soggetti diversi" rispetto quelli indicati dal comma 1 dell\'art. 3 della Legge n. 4/2004. Limitando, però, l\'ambito di applicazione soggettiva del comma 1-bis esclusivamente a quei privati che "offrono servizi al pubblico attraverso siti web o applicazioni mobili con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro". I soggetti L<span class="term">\'AGID</span>, nella sua qualità di ente preposto alla vigilanza per la corretta applicazione della norma, già emanava le "Linee guida sull\'accessibilità degli strumenti informatici per i soggetti che offrono servizi al pubblico attraverso siti web o applicazioni mobili, con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro" adottate con Determinazione n. 117/2022 del 26 Aprile 2022. E successivamente pubblicava il Regolamento recante le modalità di accertamento e esercizio del potere sanzionatorio ai sensi dell\'art. 9 comma 1-bis della legge 4/2004 e successive modifiche. In tal senso prevedendo la facoltà, per la stessa<span class="term"> AGID</span>, di intervenire in caso di non corretta osservanza della normativa, con una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 5% del fatturato (comma 1-bis art. 9 L. 4/2004). Pertanto, in ragione di tali modifiche, l<span class="term">\'AGID</span> ha ritenuto opportuno fornire ulteriori indicazioni per consentire la corretta applicazione della norma e in particolare l\'individuazione dei soggetti obbligati come previsto dall\'art. 3, nei comma 1 e 1-bis. Le ragioni dell\'applicabilità delle prescrizioni in materia di accessibilità dei siti per individui con disabilità anche a determinate categorie di privati risiede nella ratio della medesima normativa ovverosia favorire la più ampia inclusione delle persone c on disabilità anche in relazione a quegli operatori che evidentemente agiscono su una platea di utenti estremamente vasta, in ragione dei servizi offerti, svolgendo una funzione riconducibile a quella di pubblica utilità. Al riguardo giova richiamare il Considerando 34 della Direttiva 2016/2102 secondo cui: "Gli Stati membri dovrebbero inoltre essere incoraggiati a estendere l\'applicazione della presente direttiva agli enti privati che offrono strutture e servizi aperti o forniti al pubblico, anche nei settori della sanità, dei servizi per l\'infanzia, dell\'inclusione sociale e della sicurezza sociale, nonché nel settore dei servizi di trasporto e dell\'elettricità, del gas, dell\'energia termica, dell\'acqua, del servizi delle comunicazioni elettroniche e dei servizi postali, con particolare riguardo ai servizi di cui agli articoli da 8 a 13 della direttiva 2014/25/UE" Il criterio del fatturato, evidentemente sopra soglia media, è rilevante al fine di consentire l\'applicazione dei principi generali per l\'accessibilità dei siti previsti dalla L. 4/2020 a quei privati che offrono servizi ritenuti essenziali anche destinati a persone con disabilità. I servizi essenziali coperti dalla norma L<span class="term">\'Agid</span>, nella sua determinazione, menziona quali siano i settori ritenuti essenziali, in considerazione dell\'art.1 L. 146/1990. Ed annovera infatti i settori dell\'energia, del gas, dell\'acqua, dei trasporti, dei servizi sociali, i servizi postali ecc. Spiccano quei servizi di commercio elettronico per "beni di prima necessità" da intendersi come tipologie di beni essenziali per condurre un\'esistenza dignitosa e pertanto riconducibili a generi alimentari e bevande o anche strumenti informatici, per telecomunicazioni, elettronica di consumo, audio video ed elettrodomestici, tabacco, ecc. La circolare<span class="term"> AGID</span> conferma come debbano anche ricondursi sotto l\'egida del comma 1-bis dell\'art. 3 L. 4/2004 anche i c.d. aggregatori, ovvero quei soggetti che offrono servizi per il commercio elettronico, soprattutto quando relativi all\'approvvigionamento di beni di prima necessità. Fatturato medio nella circolare<span class="term"> Agid</span> La determinazione<span class="term"> Agid</span> si sofferma poi sulla descrizione di alcuni elementi e criteri utili a determinare il concetto di "fatturato medio". Precisando a riguardo come debba determinarsi il fatturato per enti commerciali, istituti bancari, imprese di assicurazione ed enti non profit. Degna di nota è la precisazione circa l\'ambito di applicazione territoriale della norma poiché basato su 2 criteri: privati che offrono servizi al pubblico sul territorio nazionale attraverso siti web o applicazioni mobili; e abbiano sede o stabile organizzazione, in Italia o all\'estero. Tra i chiarimenti forniti, appare poco comprensibile la posizione di<span class="term"> AGID</span>, espressa nella Determinazione, relativa al fatturato di riferimento per i Gruppi di società. Sul punto, l\'Agenzia ritiene che per la valutazione circa la sussistenza degli obblighi della norma in questione, il Gruppo debba considerarsi come un\'unica entità ai fini del calcolo del fatturato. E, nel confermare ciò, elenca le norme che dovrebbero venire in ausilio per configurare il Gruppo come un\'entità unica e non collettiva sotto il profilo economico. Pertanto, solo al fatturato globalmente considerato del Gruppo potrà riferirsi per l\'applicabilità della norma in questione allorquando le singole società che lo compongono vengano individuate come autori della violazione. Al riguardo sorge una riflessione circa i possibili effetti di una tale prescrizione. In tal senso infatti, anche piccole società, con fatturati di gran lunga inferiori a quelli previsti dalla norma (cinquecento milioni di euro) potranno essere oggetto delle prescrizioni della Legge 4/2004 allorquando facenti parte di un Gruppo di società con fatturato idoneo. Tale circostanza pare possa ingenerare oneri sproporzionati per quelle entità che, seppur appartenenti ad un Gruppo a cui la normativa possa applicarsi, non rientrerebbero invece se considerate autonomamente. Contratti e adempimenti Nella determinazione sono ripresi anche i termini per l\'adeguamento alla normativa (5 novembre 2022) specificando che l\'obbligo di adeguamento è indipendente rispetto alle conseguenze civilistiche eventualmente associate ai contratti. Nello specifico, la Circolare, invita alla riflessione sul rispetto del comma 2 dell\'art 4 secondo cui: "I soggetti di cui all\'articolo 3, commi 1 e 1-bis, non possono stipulare, a pena di nullità, contratti per la realizzazione e la modifica di siti web e applicazioni mobili quando non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dalle linee guida di cui all\'articolo 11" ed in particolare pone l\'accento sul fatto che: "I contratti in essere alla data di pubblicazione delle linee guida di cui all\'articolo 11, in caso di rinnovo, modifica o novazione, sono adeguati, a pena di nullità, alle disposizioni della presente legge circa il rispetto dei requisiti di accessibilità\', con l\'obiettivo di realizzare tale adeguamento entro dodici mesi dalla medesima data di adozione delle predette linee guida". La Circolare, afferma quindi che tutti i contratti rinnovati, modificati o novati successivamente alla pubblicazione delle Linee guida adottate lo scorso 26 aprile 2022 (Determinazione n.117/2022 contenente Linee guida sull\'accessibilità degli strumenti informatici per i soggetti che offrono servizi al pubblico attraverso siti web o applicazioni mobili) che non prevedano la conformità dei siti e delle applicazioni oggetto di contratto agli obblighi di accessibilità, nulli. Conclusioni La Determinazione<span class="term"> Agid</span> risulta estremamente utile per l\'individuazione dei soggetti, in particolare quelli "diversi" dalle PA, rientranti nell\'ambito di applicazione del comma 1-bis della Legge 4/2004. L\'elenco, seppur non esaustivo, fornisce infatti una buona base per l\'individuazione dei soggetti obbligati. L\'intento del Legislatore è stato evidentemente quello di includere tra i soggetti destinatari anche coloro i quali, seppur con forma giuridica non pubblica, forniscono servizi riconducibili alla pubblica utilità ed al servizio di pubblico interesse. In tal senso l\'obiettivo è quello di elevare il livello di inclusività ed aumentare il bacino dei siti e delle applicazioni per mobile oggetto della normativa ed eliminare particolari "barriere architettoniche" anche nell\'ambito del<span class="term"> digitale</span>. AgID, prima di partire con le previste attività di vigilanza, ricorda a tutti i "nuovi" destinatari privati quali sono gli obblighi previsti dalla normativa e le pesanti sanzioni (sia pecuniare sia legate alla nullità dei contratti che non prevedano il rispetto delle regole sull\'accessibilità) previste per il loro mancato adeguamento. @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'Accessibilità web, <strong>Agid</strong> chiarisce gli obblighi per le aziende private Una nuova circolare <strong>Agid</strong> risulta utile per l\'individuazione dei soggetti, in particolare quelli "diversi" dalle PA, rientranti nell\'ambito di applicazione del comma 1-bis della Legge 4/2004 sull\'accessibilità dei servizi... informatici. Con pesanti sanzioni per chi non rispetta gli obblighi Pubblicato il 17 Gen 2023 Luigi Foglia avvocato, consulente senior di Studio Legale Lisi e Segretario Generale di ANORC Matteo Pompilio Avvocato e consulente presso Studio Legale Lisi Nei giorni scorsi l\'<strong>AGID</strong> (Agenzia..., come noto, alle PA). In particolare si tratta di aziende che abbiano un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore ai cinquecento milioni di euro. Il nuovo chiarimento <strong>Agid</strong> riguarda la legge n. 4/2004, contenente "Disposizioni per favorire e semplificare l\'accesso degli utenti..., i soggetti pubblici e privati In tal senso, nell', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Una nuova circolare Agid risulta utile per l\'individuazione dei soggetti, in particolare quelli "diversi" dalle PA, rientranti nell\'ambito di applicazione del comma 1-bis della Legge 4/2004 sull\'accessibilità dei servizi informatici. 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Il 26 gennaio la presentazione alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma. Una piattaforma europea per l\'analisi dei big data e per la collaborazione tra pubblico e privato: è Dydas, progetto cofinanziato dal programma europeo Connecting Europe Facility (Cef) per settore Trans-European Telecommunications Network (Telecom). L\'iniziativa, che ha l\'obiettivo di contribuire all\'infrastruttura di dati europea migliorando la condivisione e il riutilizzo di dati pubblici e privati, si concluderà il 31 gennaio e sarà presentata il 26 gennaio nel corso di un evento ibrido in programma alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma (Piazzale della Stazione Tiburtina, 00162) al quale è possibile registrarsi attraverso questo link. Indice degli argomenti I cinque partner del progetto Dydas Una piattaforma per gestire grandi volumi di dati I vantaggi per pubblica amministrazione, privati e industrie Le due sezioni della piattaforma Come accedere alla piattaforma Dydas I cinque partner del progetto Dydas A sviluppare il progetto Dydas ci ha pensato un gruppo di cinque partner, che si sono aggregati in base alle loro caratteristiche di complementarità: due nell\'ambito IT, due per la ricerca e uno come riferimento del settore pubblico. Del primo gruppo fanno parte Key to Business ( K2 ) ed Enea, del secondo Gmatics e Links Foundation, mentre il partner di riferimento per il settore pubblico è Anci Lazio. Una piattaforma per gestire grandi volumi di dati Dydas è una piattaforma<span class="term"> digitale</span> in grado di gestire grandi volumi di dati dinamici, consentendo ai settori pubblici e all\'industria di beneficiare dell\'analisi dei dati su larga scala e di promuoverne la condivisione e il riutilizzo in modo sicuro. L\'obiettivo non è solo quello di offrire uno strumento collaborativo per accedere ai dati, ma anche di utilizzare algoritmi, elaborazione e servizi di analisi disponibili per un gran numero di utenti di diverse comunità. Nello specifico, la piattaforma<span class="term"> digitale</span> utilizza sistemi di High Performance Computing basati su tecnologie Big Data, Machine Learning, Intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati. I vantaggi per pubblica amministrazione, privati e industrie Tra i principali obiettivi della piattaforma Dydas c\'è quello di far incontrare domanda e offerta tra chi vuole condividere i propri dataset e/o strumenti analitici per processarli e chi è interessato ad acquisire i dataset o fruire dei servizi di analisi. L\'Accesso al portale offre l\'opportunità di condividere dati e monetizzarli, ma anche di ottenere dati non disponibili altrove e di perfezionare i propri dati grazie all\'integrazione di nuove fonti. Dydas consente inoltre di generare servizi totalmente nuovi da mettere a disposizione della community, sia in forma open sia a pagamento, con la possibilità di mettere in sharing visualizzazioni e insight già nella piattaforma e di condividere modelli e algoritmi fortemente specializzati nel proprio dominio di applicazione. Le due sezioni della piattaforma La piattaforma Dydas conta su due pilastri: la sezione progetti e la sezione marketplace. La prima permette di creare i "progetti", paragonabili a contenitori nei quali vengono caricati dati, sviluppati modelli e messe a punto le dashboard. A titolo di esempio, sul canale YouTube del progetto sono presenti 4 webinar dedicati all\'apprendimento delle funzionalità della piattaforma che potranno essere utili a utenti con competenze informatiche. La seconda sezione, l\' e-Marketplace, permette di pubblicare un proprio progetto o le risorse di un progetto, decidendo chi le può vedere, l\'eventuale prezzo e la durata della pubblicazione. Grazie a questa caratteristica la piattaforma ha così le potenzialità per diventare un vero e proprio e-marketplace che consente transazioni per l\'accesso ai dati e servizi a valore aggiunto basati su Big Data Analytics, Machine Learning, Intelligenza Artificiale e Visualizzazione delle elaborazioni, aprendo alla possibilità di mettere in campo risultati innovativi di cui potranno beneficiare sia la comunità che i proprietari di modelli o di dati. Come accedere alla piattaforma Dydas Per accedere alla piattaforma e scoprire quali dataset sono presenti e come sfruttare gli strumenti disponibili per l\'analisi dei dati può farlo attraverso questo link, registrandosi tramite e-mail o accedendo con<span class="term"> Spid</span> o eIdas. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'tramite e-mail o accedendo con <strong>Spid</strong> o eIdas. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! 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Si ricorda che il valore del buono è pari al 100% della spesa da sostenere per l\'acquisto dell\'abbonamento e, comunque, non può superare l\'importo di 60 eur o. Come accennato in precedenza, il beneficio è riconosciuto in favore delle persone fisiche che nell\'anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Resta ferma la detrazione del 19% prevista dall\' art. 15 comma 1 lett. i- decies) del TUIR, sulla spesa rimasta a carico del beneficiario del buono e per un importo non superiore a 250 euro. Anche per quest\'anno, spetterà a un decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell\'Economia e delle finanze e con il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del DL 5/2023 (avvenuta il 15 gennaio scorso), definire le modalità di presentazione delle domande per il rilascio del bonus, di emissione dello stesso, anche ai fini del rispetto del limite di spesa, nonché di rendicontazione da parte delle aziende di trasporto dei buoni utilizzati. Verosimilmente dovrebbero essere confermate le modalità previste lo scorso anno dal DM 5/2022, che peraltro escludono l\'utilizzo del buono per gli abbonamenti riferiti ai servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino. Inoltre, se confermate tali modalità, sarà possibile presentare la domanda di fruizione al buono effettuando l\'accesso e la registrazione tramite<span class="term"> SPID</span> e Carta di identità elettronica (CIE) sul Portale dedicato www.bonustrasporti.lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro. All\'atto della registrazione, il beneficiario fornirà le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione, rilasciate ai sensi dell\' art. 47 del DPR 445/2000, con riguardo alle seguenti informazioni: nome, cognome e codice fiscale del beneficiario. Nel caso in cui il beneficiario sia un minore, il richiedente, assieme al proprio codice fiscale, dovrà anche attestare che il minore è fiscalmente a suo carico. In ultimo, si dovrà indicare il reddito complessivo del beneficiario conseguito nell\'anno di imposta 2022, non superiore a 20.000 euro. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata.', 'Documento_Abstract': 'di fruizione al buono effettuando l\'accesso e la registrazione tramite <strong>SPID</strong> e Carta di identità elettronica (CIE) sul Portale dedicato www.bonustrasporti.lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro. All\'atto della registrazione, il beneficiario fornirà le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La misura riguarda coloro che nel 2022 hanno conseguito un reddito non superiore a 20.000 euro Anche per quest\'anno sarà possibile richiedere il "bonus trasporti" introdotto al fine di mitigare l\'impatto del caro energia sulle famiglie, con particolare riferimento ai costi di trasporto per studenti e lavoratori. Tuttavia, la misura è ora ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936047', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpVRkhnSjdudXhBc2xqUFloZWNEYU5k', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7666419', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816483', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'ANDREA RINALDI', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '35', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': 'La Lente', 'Documento_Titolo': 'Fintech, Virgone lascia PagoPa e diventa ceo di Hype', 'Documento_TitoloHtml': 'Fintech, Virgone lascia PagoPa e diventa ceo di Hype', 'Documento_Contenuto': 'Il 2023 inizia in fermento per il fintech. Hype - la società di Fabrick (gruppo Sella) in cui la Illimity di Corrado Passera è entrata con il 50% - ha arruolato Giuseppe Virgone come amministratore delegato. Il manager assume l\' incarico dopo aver guidato lo sviluppo di<span class="term"> PagoPa</span> e un\' esperienza nella squadra per la Trasformazione<span class="term"> Digitale</span> voluta dal governo Renzi (guidata da Diego Piacentini in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) dove, fino al 2019, è stato responsabile dei pagamenti<span class="term"> digitali</span> e dell\' app Io per integrare i servizi della pubblica amministrazione. «Lavorare alla nascita e allo sviluppo di una realtà tanto strategica come<span class="term"> PagoPa</span> è stato per me un onore e sono felice di aver contribuito a realizzare infrastrutture che hanno accorciato la distanza tra istituzioni e cittadini - dice Virgone -. Oggi che la società è nelle mani di un<span class="term"> team</span> di grande valore, io abbraccio il progetto Hype con la stessa filosofia: accorciare le distanze tra i consumatori e gli strumenti di controllo e gestione del denaro, agevolando l\' inclusione finanziaria grazie al<span class="term"> digitale</span>».', 'Documento_Abstract': 'Fintech, Virgone lascia <strong>PagoPa</strong> e diventa ceo di Hype Il 2023 inizia in fermento per il fintech. Hype - la società di Fabrick (gruppo Sella) in cui la Illimity di Corrado Passera è entrata con il 50% - ha arruolato Giuseppe Virgone come amministratore delegato. Il manager assume l\' incarico dopo... aver guidato lo sviluppo di <strong>PagoPa</strong> e un\' esperienza nella squadra per la Trasformazione Digitale voluta dal governo Renzi (guidata da Diego Piacentini in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) dove, fino al 2019, è stato responsabile dei pagamenti digitali e dell\' app Io per integrare... i servizi della pubblica amministrazione. «Lavorare alla nascita e allo sviluppo di una realtà tanto strategica come <strong>PagoPa</strong> è stato per me un onore e sono felice di aver contribuito a realizzare infrastrutture che hanno accorciato la distanza tra istituzioni e cittadini - dice Virgone -. Oggi che la società...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Il 2023 inizia in fermento per il fintech. Hype - la società di Fabrick (gruppo Sella) in cui la Illimity di Corrado Passera è entrata con il 50% - ha arruolato Giuseppe Virgone come amministratore delegato. Il manager assume l\' incarico dopo aver guidato lo sviluppo di PagoPa e un\' esperienza nella squadra per la Trasformazione Digitale voluta ', 'Documento_Autore': 'ANDREA RINALDI', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': 'Economia', 'Documento_NumeroDiPagina': '35', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD1GNDBBN0I0MkY1NjdFRUNCMzREODZCQjNDNTcxMjE0RThDMzU0QzhBN0NBODhBQURFRUI2Mjc1NTQwQTRFMDM4JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VGV0pza0l5U0FqMnJpVDJXVEdGZ0xPNDR4cG1NcEhQa08ybFY2Z0hETmozQ0lzNDV1NWQvMWRTR05ZL2Q4R1lBY2tsZTdoMWJEUTl4b2pMMHlDU0NWMjQ5R2ljWU9SVnM9', 'Fonte_Titolo': 'Corriere della Sera', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7666419', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816539', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Polo Strategico Nazionale, il difficile viene ora: perché la migrazione delle PA non sarà semplice', 'Documento_TitoloHtml': 'Polo Strategico Nazionale, il difficile viene ora: perché la migrazione delle PA non sarà semplice', 'Documento_Contenuto': 'Se da una parte va celebrata la capacità del paese di realizzare in tempi relativamente brevi un\'infrastruttura strategica come il PSN nel rispetto delle regole di procurement nazionali ed Ue, il modello di adesione sembra farraginoso. Ecco perché la migrazione delle amministrazioni pubbliche non sarà indolore Pubblicato il 17 Gen 2023 Antonio Cisternino Università di Pisa A dicembre 2022 è stato annunciato l\'avvio del Polo Strategico Nazionale . si tratta di per sé un annuncio storico poiché in poco più di 15 mesi si è passati da un\'idea progettuale concretizzata nella manifestazione di interesse alla sua realizzazione e attivazione (con molti meriti delle tempistiche strette imposte dal PNRR ). Nel nostro paese non capita così frequentemente di poter assistere ad un progetto che segua un\'attuazione senza dilazioni e incremento costi, è quindi un evento da celebrare ed è toccato al sottosegretario con delega all\'innovazione tecnologica, Alessio Butti , che ha dichiarato: "È un traguardo significativo perché rispetta le scadenze del PNRR e offre una nuova opportunità alle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Occorrerà ora saper interloquire al meglio con tutte le amministrazioni che potranno salire a bordo , cercando anche una valorizzazione delle competenze territoriali del settore". Non posso nascondere un po\' di emozione personale sull\'evento, da RTD di una Pubblica Amministrazione dedito all\'attuazione del Piano Triennale poter dare un "volto" al PSN è sicuramente un punto di arrivo : cinque anni fa tutti ci chiedevamo cosa fosse il PSN e il cambio continuo di strategia del Piano Triennale in materia ha sottolineato come anche chi lo congegnava stava aggiustando il tiro. Polo strategico nazionale: come convincere le amministrazioni a migrare Da un punto di vista tecnologico siamo sicuri che l\'infrastruttura sia pronta ad erogare i servizi, viene ora il lavoro difficile , come sottolineato anche dal sottosegretario: convincere le amministrazioni a migrare, anche se sono sicuro per la Pubblica Amministrazione Centrale il governo disponga di argomenti molto convincenti. Sulla pagina governativa dedicata al PSN si individuano 3 gruppi di PA che saranno inizialmente coinvolte nella transizione: WHITEPAPER Decisioni più rapide con l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> Gruppo 1: 95 PA centrali e 80 ASL con infrastrutture classificate "B" e con servizi critici da migrare con urgenza Gruppo 2: 13 PA centrali con infrastrutture classificate "A" che potranno attingere anche ai servizi del PSN Gruppo 3: 93 PA centrali con infrastrutture classificate "B" che hanno servizi non critici che richiedono una migrazione urgente e le "principali" amministrazioni locali Le prime fasi della migrazione saranno dedicate al gruppo 1 per cui esiste una stima tecnica in termini di rack e potenza necessaria: È importante ricordare che il PSN offre vari modelli di funzionamento ed oltre ad offrire servizi cloud consente anche l\'accesso a servizi di housing in cui sarà possibile per un\'amministrazione spostare i propri server all\'interno del PSN beneficiando dell\'infrastruttura fisica dei quattro datacenter. Si tratta di una possibilità prevista per facilitare la migrazione ma il passaggio sarà comunque epocale poiché i servizi della PA hanno oramai accumulato una storia, fatta anche di architetture di rete specifiche e indirizzamenti IP non sempre facilmente replicabili nello spostamento di apparati. Le difficoltà del processo di adesione al PSN Sebbene io appartenga, almeno idealmente, ai fan del PSN poiché la complessità della gestione di servizi ICT è fuori dalla portata, ma soprattutto dalle finalità, di una Pubblica Amministrazione, ho trovato le modalità di adesione al PSN tremendamente non-Cloud e sicuramente contro i principi di on-demand e self-service che caratterizzano la definizione stessa del cloud. Speriamo si tratti di una fase transitoria, visto che nel bando erano previste interfacce e cruscotti per gestire in autonomia le proprie risorse. La convenzione La convenzione che orchestra il PSN, come indicato nella pagina del Dipartimento della transizione digitale, è tra il Dipartimento per la transizione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Polo Strategico Nazionale S.p.A. e una Pubblica Amministrazione. Si tratta di un documento articolato che, includendo l\'offerta aggiudicata, consiste di 771 pagine di cui 53 sono dedicate alla convenzione vera e propria. Il listino dei servizi Il listino dei servizi non potrà non condizionare forniture anche di altri Cloud provider e sicuramente può costituire un punto di riferimento per la PA a prescindere dall\'adesione formale al PSN. Sul sito del PSN troviamo invece le informazioni per l\'adesione di una PA, e in particolare le FAQ indicano che una PA deve predisporre il cosiddetto "Piano dei Fabbisogni" secondo un modello messo a disposizione nella pagina stessa. PSN, una volta ricevuto il piano dei fabbisogni redige la proposta economica e si procede alla stipula vera e propria. Un processo sicuramente non-elastico , e ben lontano da quello che ci si potrebbe aspettare da un Cloud provider. Il modello del Piano dei Fabbisogni Ciò che rende perplessi è però il modello del Piano dei Fabbisogni , si tratta di una bozza di 33 pagine che di fatto richiede alla PA di descrivere i propri servizi e sistemi in termini di Housing Hosting IaaS PaaS e CaaS . Nella mia piccola esperienza con le Pubbliche Amministrazioni Centrali di questo paese dubito fortemente che il modello sia di facile redazione: si presuppone che una PAC abbia chiaro i servizi che offre e come li offre in modo da valutare quali degli strumenti messi a disposizione siano più opportuni e di conseguenza indicare il proprio fabbisogno. Si tratta di un\'evidente utopia , il piano di migrazione richiederà nella migliore delle ipotesi mesi per essere preparato, anche facendo ricorso a risorse esterne che comunque dovranno scavare all\'interno delle organizzazioni (nell\'ipotesi che siano collaborative) le persone chiave (raramente più di una) che hanno la vera memoria storica di un particolare servizio e che quindi possano avere un\'idea su come migrarlo. Non è scritto da nessuna parte che il piano debba essere esaustivo, ma la documentazione dei servizi sarà un processo lungo e penoso , ed è inevitabile chiedersi cosa farà il PSN nel mentre aspetta di erogare i servizi in accordo al piano dei fabbisogni. La sfida della messa in produzione Se da una parte quindi non possiamo non celebrare la capacità del sistema paese di realizzare in tempi relativamente brevi un\'infrastruttura strategica nazionale nel rispetto delle regole di procurement nazionali ed europee, il modello di adesione al PSN sembra farraginoso e lontano dai principi di self-service che dovrebbero caratterizzare un sistema cloud . Scopriremo nei prossimi mesi se si tratta di una limitazione dovuta all\'avvio del servizio o una modalità di interazione destinata a durare per assicurarsi una burocratizzazione dell\'adesione a servizi Cloud. Non possiamo che monitorare l\'evoluzione nelle prossime settimane e mesi. Sicuramente i dati raccolti saranno custoditi nel perimetro di sicurezza nazionale e vi sono servizi di importanza strategica che potranno essere migrati tempestivamente (soprattutto quelli sviluppati più recentemente). Ma la transizione non sarà immediata e non sarà un processo indolore . Alcuni commenti relativamente al coinvolgimento di multinazionali americane nel progetto non sono interamente condivisibili, il cuore del progetto prevede dati messi in esecuzione su sistemi nel nostro paese e sotto il controllo di società nazionali, solo i dati che possono essere messi nei cloud indicati potrebbero destare qualche preoccupazione, ma come si evince dal capitolato stesso si tratta di dati meno strategici. Sicuramente se le prime impressioni sul nuovo scudo di protezione dei dati personali USA-Europa sono corrette si tratta di considerazioni che saranno naturalmente ridimensionate nei fatti con il nuovo accordo. Resta il fatto che il primo miracolo (secondo i canoni a cui siamo abituati) è stato effettuato ed il PSN è operativo , adesso non resta che osservare se si compirà il secondo miracolo e la migrazione avverrà in tempi brevi in modo da valorizzare la nuova infrastruttura nazionale. Magari nel futuro i cruscotti promessi nel capitolato saranno resi disponibili e sarà possibile, come per gli enti del Gruppo 2, usufruire dei servizi senza dover redigere un complesso documento come il piano dei fabbisogni, prerequisito odierno per l\'adesione al servizio. @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'a migrare, anche se sono sicuro per la Pubblica Amministrazione Centrale il governo disponga di argomenti molto convincenti. Sulla pagina governativa dedicata al PSN si individuano 3 gruppi di PA che saranno inizialmente coinvolte nella transizione: WHITEPAPER Decisioni più rapide con l\'<strong>intelligenza</strong>... <strong>artificiale</strong> Gruppo 1: 95 PA centrali e 80 ASL con infrastrutture classificate "B" e con servizi critici da migrare con urgenza Gruppo 2: 13 PA centrali con infrastrutture classificate "A" che potranno attingere anche ai servizi del PSN Gruppo 3: 93 PA centrali con infrastrutture classificate...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Se da una parte va celebrata la capacità del paese di realizzare in tempi relativamente brevi un\'infrastruttura strategica come il PSN nel rispetto delle regole di procurement nazionali ed Ue, il modello di adesione sembra farraginoso. Ecco perché la migrazione delle amministrazioni pubbliche non sarà indolore Pubblicato il 17 Gen 2023 ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/polo-strategico-nazionale-il-difficile-viene-ora-perche-la-migrazione-delle-pa-non-sara-semplice/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKeVBLeUNWcE5SeGdxZUl1YVZ5WlhFd2xRaTY3Q0JaOGJoc0JyS2tNQklYWmszMUxmTUNYQ0hKNXJXQUVhUTlxVTFwNnF2d3Q2dmJIMXRBR0pQL3JURWE3dTdhYSt5MlhnUVEyeDV2R0Y3RVBrcHVQa1FVMFVpTHVhL3MvUlJ3OWZnN2puZEhLc2h0cGFzMkpTWVBYYlZiL2F0TllhZ2dPWkE9', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane', 'Report_ID': '7666420', 'Report_TotaleDocumenti':4, 'Documento_ID': '39816485', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Giorgio Pogliotti', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '24', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': 'L\' intervista. Carlo Sangalli. Per Confcommercio cresce il divario competitivo per le imprese italiane: «Quasi 100 mila euro di spese in più per un albergo di medie dimensioni per i soli costi delle bollette»', 'Documento_Titolo': 'Commercio, bar e turismo in affanno: l\' energia costa il doppio che in Francia', 'Documento_TitoloHtml': 'Commercio, bar e turismo in affanno: l\' energia costa il doppio che in Francia', 'Documento_Contenuto': '«Nonostante gli interventi del governo per l\' energia elettrica, l\' Italia continua ad avere prezzi più alti dei nostri competior europei: rispetto la Francia è più del doppio, perché lì si è deciso di applicare un freno all\' aumento delle tariffe. Lo stesso è accaduto in Spagna e in Germania». Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio lancia un grido d\' allarme e chiede «più coraggio» al Governo: «le imprese italiane del terziario risultano pesantemente svantaggiate, con differenze sulla spesa annuale dell\' ordine di quasi 100mila euro per un albergo di medie dimensioni, il 127% in più della Francia, situazione che si verifica anche per tutte le altre attività commerciali. Vi è da chiedersi come le nostre imprese del turismo possano competere con la Francia che rimane la prima destinazione per arrivi nel mondo. Anche rispetto a Spagna e Germania in Italia si pagano bollette più salate fra il 30 e l\' 80%». Presidente come valuta le ultime misure sul fronte energetico? Sul tema energia ci vuole più coraggio, si rafforzano i crediti d\' imposta energetici e si prorogano a settembre i termini per la loro fruizione. Tuttavia, non essendo stata prorogata la scadenza per la comunicazione all\' Agenzia delle entrate degli importi dei crediti maturati - rimasta al 16 marzo - di fatto si preclude alle imprese l\' utilizzo dei crediti stessi. Si sterilizzano gli oneri di sistema, ma alle sole utenze con potenza disponibile fino a 16,5 kW, escludendo gran parte del sistema produttivo. Sono interventi riferiti al solo primo trimestre del 2023. Occorre poi prorogare, almeno per il 2023, la fine della maggior tutela di prezzo per le forniture di energia elettrica delle microimprese ed introdurre la possibilità di un ammortamento di lungo periodo dei costi energetici. Come giudica il governo che ha chiamato in causa la speculazione per la fiammata dei prezzi dei carburanti, e sta valutando un taglio delle<span class="term"> accise</span> in presenza di nuovi rincari?. È ormai chiaro che gli incrementi medi dei prezzi dei carburanti di gennaio sono inferiori al rialzo delle<span class="term"> accise</span>. E questo emerge dalle stesse rilevazioni ministeriali. Dunque, non è questione di speculazione. Il problema è noto: serve un riordino della fiscalità energetica. Non serve la ricerca di capri espiatori. Che scenario economico ci aspetta per i prossimi mesi, secondo le previsioni del vostro ufficio studi? Il forte rallentamento dell\' economia italiana ed europea - e probabilmente mondiale - sarebbe conseguenza del profilo inflazionistico che, sebbene in moderato miglioramento, comporterebbe per tutta la prima parte del 2023, inevitabili impatti depressivi su redditi, potere d\' acquisto e consumi. Per la seconda parte del 2024 ci aspettiamo un rientro delle tensioni inflazionistiche con un tendenziale a fine anno che tornerebbe al 2,6%. Tutto dipenderà dall\' evolversi dello scenario internazionale, senza nuovi shock avversi, nel giro di un anno potremo archiviare l\' attuale fase di crescita anomala dei prezzi come un brutto ricordo. Il 2023 è un anno di transizione - ci attendiamo un Pil in crescita dello 0,2% - ma dovrà essere anche l\' anno in cui costruire una nuova fase di crescita duratura. Nel complesso ritiene che gli ultimi provvedimenti e le misure della manovra siano all\' altezza della situazione? L\' impianto è improntato alla cautela nel ricorso al disavanzo e concentra i margini di manovra sul versante del contrasto delle ricadute del caro energia i cui costi, solo per le imprese del terziario, sono stimabili in circa 40 miliardi di euro nel 2022, a fronte dei 13 miliardi del 2021. Occorre fare di più. È positiva la proroga al 30 aprile del payback sui dispositivi medici?È un provvedimento importante, ma non sufficiente ad evitare il rischio di compromettere la tenuta di un settore composto da Pmi e l\' intero sistema delle forniture ospedaliere. Per il 2015-2018 l\' entità del rimborso a carico delle imprese supera i 2 miliardi di euro La manovra è intervenuta sul taglio del cuneo: è una misura sufficiente? No, serve una più forte riduzione del cuneo fiscale e contributivo per valorizzare strutturalmente e fiscalmente welfare aziendale e contrattuale. Auspichiamo, come prospettato dal ministro Calderone, interventi che supportino i rinnovi contrattuali. Nel terziario sono da rinnovare i principali contratti: a che punto sono le trattative e quali misure potrebbero favorire la chiusura delle intese? A dicembre abbiamo sottoscritto un Protocollo con i sindacati segnalando l\' esigenza di sostenere la contrattazione collettiva tra le parti comparativamente più rappresentative. E di contrastare il dumping contrattuale, insieme alla necessità di contribuire alla tenuta del potere d\' acquisto dei lavoratori del terziario. 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Luigi Ferraris, ceo di Ferrovie dello Stato spiegherà le misure messe in campo per ridurre i consumi e Stefano Donnarumma, ad di Terna, illustrerà la sicurezza garantita dalla nostra rete elettrica. Digitalizzazione e nuove tecnologie per combattere lo spreco energetico saranno invece i temi affrontati dal numero uno di Ibm in Italia, Stefano Rebattoni, e dal presidente di Maire Tecnimont, Fabrizio di Amato. Paolo Scaroni, deputy chairman di Rothschild, insieme a Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, offrirà infine il punto di vista tecnico sulla sicurezza energetica e sugli approvvigionamenti. laripartenza.it.', 'Documento_Abstract': 'Energia, LaRipartenza23 domani a Milano <strong>Accise</strong> che vanno e vengono, benzinai sul piede di guerra, bollette del gas lievitate: la questione energetica sta martellando l\' attualità e sta dettando l\' agenda del governo Meloni. Districarsi è sempre più difficile, ma è anche l\' ambizione de...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Accise che vanno e vengono, benzinai sul piede di guerra, bollette del gas lievitate: la questione energetica sta martellando l\' attualità e sta dettando l\' agenda del governo Meloni. Districarsi è sempre più difficile, ma è anche l\' ambizione de LaRipartenza23, il format di Nicola Porro che dà appuntamento per domani agli Ibm Studios in piazza ', 'Documento_Autore': 'A. Rin.', 'Documento_Argomenti': 'Agricoltura e Dogane', 'Documento_Testatina': 'Economia', 'Documento_NumeroDiPagina': '36', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD01MEM0NUI5M0NFMzhGQzhDMjQwNkU3NjAzOTgzQUVBRTlFNjRFNDM0QjBEMTRCODg1RTk3NUFBRDYyQkU4Q0REJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VGV0pza0l5U0FqMnJpVDJXVEdGZ0xPNDR4cG1NcEhQa08ybFY2Z0hETmoyYTdaUTIzOG5YekxuN3VYcEliZnVuazJvOWZDWVh3eHhpWnZJbUJnMW9qMjQ5R2ljWU9SVnM9', 'Fonte_Titolo': 'Corriere della Sera', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane', 'Report_ID': '7666420', 'Report_TotaleDocumenti':4, 'Documento_ID': '39816487', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'In vigore il decreto Aiuti-quater convertito', 'Documento_TitoloHtml': 'In vigore il decreto Aiuti-quater convertito', 'Documento_Contenuto': 'Non rinnovata dal 1° gennaio 2023 la riduzione per le<span class="term"> accise</span> sui carburanti contenuta nel provvedimento Viene confermata la possibilità di rateizzare gli aumenti delle bollette da parte delle imprese, nonostante manchi al momento il decreto attuativo. Si ricorda che la misura è alternativa alla fruizione dei crediti d\'imposta per l\'acquisto di energia elettrica e gas naturale. Con riguardo al superbonus, di cui all\' art. 119 del DL 34/2020, è confermata la riduzione dell\'aliquota dal 110% al 90% per le spese sostenute nel 2023 in relazione a determinati interventi (si veda " Nel 2023 rimane l\'aliquota al 90% per il superbonus " del 13 gennaio). Vengono inoltre aumentate a tre (anziché due) le possibili cessioni dei crediti d\'imposta a favore dei soggetti "vigilati" per i quali si è optato per la cessione o lo sconto sul corrispettivo di cui all\' art. 121 del DL 34/2020. Solo per gli interventi superbonus, ancora, sarà possibile, in taluni casi, utilizzare in compensazione i crediti d\'imposta in dieci rate (anziché in quattro o cinque rate) e le imprese di costruzione potranno beneficiare della garanzia SACE per ottenere liquidità. All\'art. 14- quater viene stabilito, tramite la modifica dell\' art. 45 comma 3- decies del DL 73/2022 convertito, che le imprese di assicurazione che si avvalgono della facoltà di non svalutare i titoli iscritti nell\' attivo circolante (prevista dal precedente comma 3- octies, in considerazione della situazione di turbolenza nei mercati finanziari, con riferimento all\'esercizio in corso al 22 giugno 2022) destinano a riserva indisponibile utili di ammontare corrispondente alla mancata svalutazione dei titoli, al netto non soltanto del relativo onere fiscale, ma anche "dell\'effetto sugli impegni esistenti verso gli assicurati riferiti all\'esercizio di bilancio e fino a cinque esercizi successivi". Con riferimento alle<span class="term"> accise</span> sui carburanti, l\' art. 2 del DL 176/2022 aveva previsto il rinnovo della riduzione delle<span class="term"> accise</span> sui carburanti per il periodo dal 19 novembre al 31 dicembre 2022, nonché dell\'aliquota IVA del 5% per il gas naturale (metano) usato per autotrazione. Nel corso della fase di conversione in legge del decreto, è intervenuto il DL 179/2022 (da convertire entro il prossimo 22 gennaio), con il quale è stata prevista una minore riduzione delle<span class="term"> accise</span> su benzina, gasolio e GPL dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022. A questa minore riduzione ha fatto seguito la cessazione della misura agevolativa per i carburanti immessi in consumo dal 1° gennaio 2023, non essendo stata prevista una proroga nella legge di bilancio 2023 e neppure nel "Milleproroghe" (DL 198/2022 ). Per i nuovi importi delle aliquote di accisa sui carburanti, sono state fornite indicazioni nella circ. Agenzia delle<span class="term"> Dogane</span> e dei monopoli n. 1/2023. Allo stesso modo, dopo il 31 dicembre 2022, non è stata prorogata l\'aliquota IVA del 5% per la fornitura di gas metano. Viene infine confermata l\'esenzione dall\' imposta di bollo per le domande di contributi presentate dai soggetti colpiti da eventi calamitosi o eccezionali opportunamente dichiarati, purché esista un nesso di causalità tra il contributo e l\'evento calamitoso.', 'Documento_Abstract': 'In vigore il decreto Aiuti-quater convertito Non rinnovata dal 1° gennaio 2023 la riduzione per le <strong>accise</strong> sui carburanti contenuta nel provvedimento Viene confermata la possibilità di rateizzare gli aumenti delle bollette da parte delle imprese, nonostante manchi al momento il decreto attuativo... gli assicurati riferiti all\'esercizio di bilancio e fino a cinque esercizi successivi". Con riferimento alle <strong>accise</strong> sui carburanti, l\' art. 2 del DL 176/2022 aveva previsto il rinnovo della riduzione delle <strong>accise</strong> sui carburanti per il periodo dal 19 novembre al 31 dicembre 2022, nonché dell\'aliquota IVA del 5...% per il gas naturale (metano) usato per autotrazione. Nel corso della fase di conversione in legge del decreto, è intervenuto il DL 179/2022 (da convertire entro il prossimo 22 gennaio), con il quale è stata prevista una minore riduzione delle <strong>accise</strong> su benzina, gasolio e GPL dal 1° dicembre al 31 dicembre... di accisa sui carburanti, s', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Non rinnovata dal 1° gennaio 2023 la riduzione per le accise sui carburanti contenuta nel provvedimento Viene confermata la possibilità di rateizzare gli aumenti delle bollette da parte delle imprese, nonostante manchi al momento il decreto attuativo. 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L\' obiettivo è creare una generazione tabacco free , che sia dedita a questa abitudine in una percentuale inferiore al 5% come prescrive il piano europeo contro il cancro, traguardo da raggiungere entro il 2040. Nell\' indicare il suo progetto in commissione Affari sociali della Camera, Schillaci avrà senz\' altro tenuto conto degli ultimi numeri raccolti dall\' Istituto superiore di sanità (Osservatorio sul fumo e altre dipendenze diretto da Roberta Pacifici), pubblicato il 31 maggio del 2022. Il bilancio è negativo perché la curva «tabagica» si è appiattita, nel senso che, dopo una discesa costante di consumatori, a partire dal 2003 non c\' è aria di inversione di rotta. E, secondo i tecnici, l\' avvento dei nuovi prodotti, «creduti meno pericolosi nonostante non ci sia nessuna prova scientifica a loro favore», ha reso più ardua la battaglia per il contrasto al fumo. L\' 80% dei clienti dei dispositivi che non bruciano il tabacco o che emanano vapore sono duali, vale a dire non disdegnano contemporaneamente le sigarette tradizionali. Oltretutto sia gli uni sia gli altri contengono nicotina, la sostanza responsabile della dipendenza. Secondo l\' ultimo rapporto Iss, nel 2022 l\' incremento dei consumatori dei prodotti a combustione è stato del 1.100%, delle elettroniche del 600%, fenomeno che dilaga fra i giovani, anche minorenni, e che si è acuito negli anni nella pandemia. Il punto di partenza del ministro è «la constatazione che si sono diffusi stili di vita non salutari. Il tabagismo è la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia, bisogna contrastarlo con la prevenzione». Per agire occorrerà «contrastare i molteplici interessi che coinvolgono i dicasteri economici e che non devono prevalere sulla tutela della salute». Si punta al recepimento entro il 23 luglio 2023 della direttiva della Commissione europea sul taglio di alcune esenzioni sui prodotti del tabacco senza combustione. Entrata in vigore 23 ottobre 2023. Obiettivo possibile? Chissà. La lobby dei produttori è potente e nel 2021 il governo italiano ha incassato 14,41 miliardi dal tabacco, grazie alla tassazione. Mentre, rileva la Fondazione Veronesi, ogni anno le spese per cure e farmaci oncologici costano 26 miliardi. Stigmatizzando il fatto che da noi «le<span class="term"> accise</span> siano fra le più basse in Europa. Su un pacchetto medio da 20 sigarette, meno della metà di quelle francesi e circa un terzo di quelle irlandesi».', 'Documento_Abstract': 'ha incassato 14,41 miliardi dal tabacco, grazie alla tassazione. Mentre, rileva la Fondazione Veronesi, ogni anno le spese per cure e farmaci oncologici costano 26 miliardi. Stigmatizzando il fatto che da noi «le <strong>accise</strong> siano fra le più basse in Europa. Su un pacchetto medio da 20 sigarette, meno della metà...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'roma È il primo attacco istituzionale ai «nuovi prodotti». Sigarette elettroniche e dispositivi per il tabacco che non brucia. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, a 20 anni dalla rivoluzionaria legge che allargava i divieti di fumo (firmata Girolamo Sirchia), annuncia un altro giro di vite. 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Ad avviso dell\'Agenzia delle Entrate, in considerazione delle numerose analogie esistenti sia in termini di ratio dell\'agevolazione sia per quanto concerne i requisiti soggettivi e oggettivi tra la disciplina del super e dell\'iper<span class="term">-ammortamento</span> e la disciplina del credito d\'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, sono applicabili al caso di specie i chiarimenti forniti, in tema di iper<span class="term">-ammortamento</span>, nella circolare n. 4/2017 e nel principio di diritto n. 2/2020 relativamente alla concessione in locazione operativa a terzi dei beni oggetto dell\'investimento (si veda anche risposta a interpello n. 720/2021 ). Risultano quindi esclusi dal beneficio i beni utilizzati dai clienti di Alfa (soggetti locatari ) in base ad un contratto di locazione operativa. 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Ad avviso dell\'Agenzia delle Entrate, in considerazione delle numerose analogie esistenti sia in termini di ratio dell\'agevolazione sia per quanto concerne i requisiti soggettivi e oggettivi tra la disciplina del super e dell\'iper-<strong>ammortamento</strong> e la disciplina del credito d\'imposta per investimenti... in beni strumentali nuovi, sono applicabili al caso di specie i chiarimenti forniti, in tema di iper-<strong>ammortamento</strong>, nella circolare n. 4/2017 e nel principio di diritto n. 2/2020 relativamente alla concessione in locazione operativa a terzi dei beni oggetto dell\'investimento (si veda anche risposta...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta a interpello n. 41 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate ha confermato che i beni utilizzati in base ad un contratto di locazione operativa sono esclusi dal credito d\'imposta per investimenti ex art. 1 commi 1051 ss. della L. 178/2020. 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Nel rinviare, per la sintesi dei chiarimenti in essi contenuti, alla tabella che si riporta in calce all\'articolo, si segnala, fra i contributi di maggiore rilievo, la risposta a interpello n. L\'Agenzia conferma il principio espresso in precedenti occasioni, secondo cui è possibile beneficiare del regime di non imponibilità IVA per le forniture nei confronti di del DPR 633/72 veniva esclusa per il fatto che il bene fornito non era qualificabile come " bene immobile ". Richiamando gli artt. 13- ter 31- bis del Regolamento Ue n. 282/2011, si ritiene necessario che un determinato elemento, una volta installato, diventi parte integrante del fabbricato, a tal punto che, ove rimosso, renderebbe il medesimo inidoneo all\'uso per cui è costruito, alterandone le funzionalità. Poiché il bene in parola è installato all\'interno di un fabbricato ma mantiene una propria individualità (i relativi componenti potrebbero essere smontati e nuovamente installati altrove), il servizio di installazione è estraneo al campo applicativo del reverse charge e può essere reso nei confronti di esportatori abituali beneficiando del regime di non imponibilità ex art. 8 comma 1 lett. c) del DPR 633/72. Nella risposta a interpello n. 42, anch\'essa fra quelle pubblicate ieri, l\'Agenzia delle Entrate ha esaminato il tema della territorialità con riguardo a una operazione di lavorazione e cessione di metalli preziosi. Nello specifico Alfa, soggetto che non ha né una sede, né una stabile organizzazione nel territorio dello Stato, intende acquistare da fornitori extracomunitari materiali industriali, che devono essere inviati in Italia a società specializzate che procedono alla lavorazione dei suddetti materiali per l\'ottenimento di metalli preziosi. L\'Agenzia richiama i principi contenuti nella Corte di Giustizia Ue 2 ottobre 2014, causa C-446/13, in base alla quale si reputa luogo della cessione quello in cui i beni divengono conformi agli impegni contrattuali stabiliti fra le parti. Nel caso esaminato, benché, secondo gli accordi, il trasferimento della proprietà dovesse avvenire prima che i beni fossero giunti in Italia, l\'operazione prevedeva pagamenti intermedi e un saldo finale del prezzo della merce, da corrispondere nel momento in cui fossero stabilite in via definitiva le quantità di preziosi affinati. Tale circostanza si verifica, peraltro, solo al termine della lavorazione e, dunque, quando i beni sono ancora nel territorio dello Stato. Premesso quanto sopra, considerato che le parti sono soggetti passivi non stabiliti, né dotati di stabile organizzazione, gli adempimenti ai fini IVA dovranno essere assolti in Italia nei modi ordinari dal fornitore extracomunitario (ex art. 17 comma 3 del DPR 633/72) attraverso la nomina di un rappresentante fiscale nel territorio dello Stato. Nell\'ipotesi in cui la cessione abbia ad oggetto oro industriale, l\'Agenzia sottolinea come il debitore d\'imposta sia sempre il cessionario, se soggetto passivo IVA, anche in assenza di una sede o stabile organizzazione in Italia (art. 17 comma 5 del DPR 633/72), a prescindere dal fatto che il cedente sia stabilito o identificato ai fini IVA in Italia. La prima risposta concerne una società stabilita nell\'Ue che spedisce beni dal proprio magazzino o negozio in Italia nei confronti di acquirenti "privati consumatori" tedeschi. Viene riconosciuta la natura di vendita a distanza intracomunitaria e la possibilità di assolvere gli adempimenti IVA mediante il regime " One stop shop ". In una diversa operazione posta in essere dalla predetta società, i beni sono spediti in Francia da un magazzino identificato con il proprio numero di partita IVA tedesco: l\'Agenzia specifica che la cessione mantiene la natura di vendita a distanza intracomunitaria e che è possibile per il fornitore ricorrere al regime "OSS". Sempre in argomento, nella risposta a interpello n. 58/2023, viene precisato che una società irlandese che vende a privati tramite e-commerce, beni per un importo superiore a 10.000 euro sia in Italia, sia in altri Paesi Ue e che stocca la merce in Italia ("pick"), inviandola ai clienti dopo imballaggio e pesatura ("pack"), è tenuta ad iscriversi allo sportello OSS Ue dello Stato membro di stabilimento (Irlanda), a nulla rilevando il fatto che in un altro Stato membro (Italia) è presente un servizio di logistica gestito da terzi ( art. 74- sexies comma 1 del DPR 633/72). Ciò nel presupposto che la suddetta società non disponga di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato italiano. ) del DPR 633/72 qualora il bene oggetto del servizio non sia qualificabile come "immobile". È il caso in cui il bene mantiene una propria individualità, essendo i relativi componenti smontabili e installabili nuovamente in un altro edificio. Non applicandosi il reverse charge, il servizio può essere soggetto al regime di non imponibilità IVA previsto per le forniture nei confronti di esportatori abituali. Si reputa luogo della cessione quello in cui i beni divengono conformi agli impegni contrattuali stabiliti fra le parti (Corte di Giustizia Ue causa C-446/13). Nel caso in cui un soggetto non stabilito acquisti da altro soggetto non stabilito beni che devono essere sottoposti a lavorazione in Italia per l\'ottenimento di metalli preziosi, l\'operazione si intende definita nel momento in cui sono determinate le quantità di preziosi affinati. Posto che tale circostanza si verifica in Italia, la cessione rileva nel territorio dello Stato. Nel caso di importazioni in vigenza di un contratto di consignment stock, l\'esigibilità dell\'IVA si realizza all\'atto dell\'immissione in libera pratica dei beni; contestualmente, è riconosciuto al futuro acquirente ( rectius detentore) il diritto alla detrazione dell\'imposta assolta. Pertanto, con riguardo alle forniture in essere con operatori UK (che, dal 1° gennaio 2021, configurano importazioni), si ritiene che l\'esportatore abituale possa assolvere l\'IVA in dogana mediante l\'utilizzo del plafond disponibile, previa emissione delle dichiarazioni di intento, ai sensi del combinato disposto degli artt. 67 e 68 del DPR 633/72. In assenza dei presupposti per l\'applicazione del call-off stock, il trasferimento dei beni dall\'Italia al depositario e la successiva cessione al cliente francese rientrano nell\'ambito degli artt. 17 e 21 della direttiva 2006/112/Ce. Per l\'effetto, nella fattispecie si realizza un\'operazione assimilata ad una cessione intracomunitaria non imponibile ( art. 41 comma 2 lett. c) del DL 331/93). La<span class="term"> fattura</span> deve riportare il numero di identificazione attribuito al fornitore nel diverso Stato membro; tale soggetto deve inoltre osservare gli obblighi di tenuta del registro e compilazione degli elenchi INTRASTAT. È esaminato il trattamento ai fini IVA di una società stabilita in Italia che effettua vendite a distanza nei confronti di "consumatori finali" residenti in altri Stati membri Ue o in Paesi terzi. Il fatto che i beni siano spediti dal magazzino o negozio della società, ubicato in Italia, nei confronti di privati consumatori tedeschi consente di qualificare la cessione come vendita a distanza intracomunitaria e al fornitore di assolvere gli adempimenti IVA mediante il regime "OSS". Una stabile organizzazione interviene in un\'operazione commerciale, qualora il contributo sia rilevante per la determinazione concreta della qualità, della struttura e della funzionalità del prodotto fornito dalla casa madre. Per i beni ceduti dalla casa madre tedesca al cliente finale in Italia, dunque, la stabile organizzazione effettua un acquisto intracomunitario dalla casa madre e poi una cessione domestica nei confronti dell\'acquirente italiano. L\'acquisto intracomunitario è effettuato da quest\'ultimo soggetto, invece, se la stabile organizzazione non interviene nell\'operazione. Una società irlandese che vende a privati, tramite e-commerce, beni per un importo superiore a 10.000 euro sia in Italia, sia in altri Paesi Ue e che stocca la merce in Italia ("pick"), inviandola ai clienti dopo imballaggio e pesatura ("pack"), è tenuta ad iscriversi allo sportello OSS Ue dello Stato membro di stabilimento (Irlanda), a nulla rilevando il fatto che in un altro Stato membro (Italia) è presente un servizio di logistica gestito da terzi (.', 'Documento_Abstract': '. 17 e 21 della direttiva 2006/112/Ce. Per l\'effetto, nella fattispecie si realizza un\'operazione assimilata ad una cessione intracomunitaria non imponibile ( art. 41 comma 2 lett. c) del DL 331/93). La <strong>fattura</strong> deve riportare il numero di identificazione attribuito al fornitore nel diverso Stato membro...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Ieri l\'Agenzia delle Entrate ha fornito anche chiarimenti in tema di OSS e di «call-off stock» Nella giornata di ieri, 17 gennaio 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha pubblicato svariati documenti di prassi relativi all\'imposta sul valore aggiunto, soffermandosi su alcuni aspetti di particolare interesse. 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La procedura prevede l\' invio di alert informativi via PEC ai soggetti interessati prima della fine dei lavori, sollecitando la regolarizzazione e la richiesta del rilascio dell\'attestazione di congruità. Quando il cantiere a scadenza non risulti congruo e il soggetto interessato non si sia regolarizzato e non abbia richiesto l\'attestazione di congruità entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento della PEC, per i lavori la cui DNL sia stata presentata a decorrere dal 1° marzo 2023, il soggetto affidatario/committente verrà segnalato come irregolare in BNI (Banca dati nazionale imprese irregolari) e tale irregolarità inciderà automaticamente sulle successive richieste del DURC. Con tale procedura le parti sociali intendono dare piena attuazione alle disposizioni sulla verifica della congruità dell\'incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili. Le disposizioni sono state introdotte dall\' art. 8 comma 10- bis del DL 76/2020, in aggiunta al DURC, come ulteriore attestazione della regolarità aziendale. Sono soggetti alla verifica tutti gli appalti pubblici e quelli del settore privato pari o superiori ai 70.000 euro con DNL di inizio lavori dal 1° novembre 2021. Gli indici di congruità da applicare sono quelli stabiliti nell\'Accordo del 10 settembre 2020, mentre le modalità operative sono state definite dal DM 25 giugno 2021 n. 143. In assenza di congruità, la Cassa edile/Edilcassa di competenza comunica all\'impresa le difformità riscontrate e la invita a regolarizzare la propria posizione entro 15 giorni, con il versamento dell\'importo corrispondente alla differenza di costo del lavoro necessaria per raggiungere la percentuale stabilita per la congruità. In questa fase l\'impresa può dimostrare il raggiungimento della congruità tramite l\'esibizione di documentazione idonea ad attestare costi non registrati presso la Cassa edile/Edilcassa. Per informare le imprese sulla congruità, la CNCE ne ha dato evidenza prevedendo un\'apposita sezione sul proprio sito web. Per aiutare l\'impresa è stato anche reso accessibile dalla homepage di CNCE_EdilConnect un simulatore che consente di stimare le ore e i giorni di manodopera necessari per soddisfare la verifica di congruità. Tuttavia, l\'applicazione del sistema della congruità ha generato diversi dubbi e problematiche. Le parti sociali quindi, in considerazione delle difficoltà riscontrate nella fase di avvio del sistema congruità nazionale, oltre a disporre la procedura di alert, hanno stabilito ulteriori disposizioni necessarie per il rilascio delle attestazioni di congruità per i cantieri in corso. Per i soli cantieri conclusi entro il 28 febbraio 2023, l\'attestato di congruità verrà rilasciato anche quando come documentazione giustificativa, necessaria a dimostrare il raggiungimento della congruità, sia prodotta dall\'impresa un\' autodichiarazione. Come esempio, nell\'accordo vengono indicati l\'utilizzo di macchinari altamente tecnologici e/o materiali di pregio o presenza di manufatti estranei alle lavorazioni edili. Inoltre, salvo la verifica della correttezza di quanto attestato, le Casse edili/Edilcasse non potranno inserire blocchi / inibizioni nel sistema non previsti dalle procedure esistenti per consentire al dichiarante di modificare eventuali errori materiali riscontrati durante l\'esecuzione dell\'appalto/cantiere, anche perché, successivamente all\'emissione del certificato di congruità, non sarà possibile alcuna modifica. Viene anche stabilito che, per i lavoratori non dipendenti, il sistema considererà 173 ore massime di lavoro e, quale costo figurativo ai fini della congruità, verrà considerato il 3° livello (operaio specializzato) per il lavoratore autonomo e il 5° livello per i titolari di azienda artigiana considerando gli importi stabiliti dal CCNL dell\'artigianato. Resta fermo l\'obbligo per tali lavoratori di inserire le ore lavorate nel sistema CNCE EdilConnect. Inoltre, quando come documentazione comprovante il costo di manodopera sostenuto sia presentata una<span class="term"> fattura</span> che attesti i costi non registrati presso la Cassa edile/Edilcassa, il documento deve contenere specificatamente l\'indicazione dell\'i mporto di manodopera. La mancanza di congruità comporterà il mancato rilascio del DURC per l\'impresa affidataria/committente, con varie conseguenze tra le quali il mancato incasso delle fatture e il recupero delle agevolazioni contributive. Infine, dal 1° marzo 2023 diverrà attiva la procedura automatica di iscrizione nella BNI per la mancata regolarizzazione nei 15 giorni, pertanto le imprese dovranno tenere in debito conto gli alert che verranno inviati via PEC dal sistema prima della fine dei lavori.', 'Documento_Abstract': 'di azienda artigiana considerando gli importi stabiliti dal CCNL dell\'artigianato. Resta fermo l\'obbligo per tali lavoratori di inserire le ore lavorate nel sistema CNCE EdilConnect. Inoltre, quando come documentazione comprovante il costo di manodopera sostenuto sia presentata una <strong>fattura</strong> che attesti...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Dal 1° marzo prevista una specifica procedura informativa di congruità nel settore dell\'edilizia Con l\' accordo sottoscritto il 7 dicembre 2022 le parti sociali del settore dell\'edilizia introducono dal 1° marzo 2023 una procedura informativa di congruità, differenziata tra appalti pubblici e privati, per tutti i cantieri con Denuncia nuovo ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=935848', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpVS3hib1hRcWNKVGpXeGxFcyttdnFP', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7666423', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '39816494', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Dal CNDCEC tre proposte per sbloccare i crediti da bonus edilizi «incagliati»', 'Documento_TitoloHtml': 'Dal CNDCEC tre proposte per sbloccare i crediti da bonus edilizi «incagliati»', 'Documento_Contenuto': 'In audizione al Senato, i commercialisti propongono di ampliare le possibilità di utilizzo in compensazione ed eliminare il limite alle cessioni Mercoledì, 18 gennaio 2023 Riportare "a nuovo" i crediti d\'imposta fino al sesto periodo successivo a quello di competenza, ampliare la loro capacità di acquisizione da parte degli operatori finanziari ed eliminare il limite al numero di cessioni che si possono effettuare. Sono queste le tre soluzioni che il Consiglio nazionale dei commercialisti propone per sbloccare "l\'ingente stock" di crediti di imposta derivanti da bonus edilizi rimasti incagliati nei cassetti fiscali di imprese e privati cittadini. L\'ente di categoria, rappresentato dal Vicepresidente con delega alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, e dal coordinatore dell\'area fiscalità della Fondazione nazionale, Pasquale Saggese, è stato ascoltato ieri in audizione in Commissione Finanze e Tesoro del Senato, che ha avviato un\'indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale, con particolare riferimento ai crediti di imposta. Introdurre la possibilità di utilizzare in compensazione i crediti d\'imposta fino al sesto anno successivo al periodo di competenza "ha il pregio - hanno spiegato i commercialisti - di consentire di non modificare le condizioni di sconto applicate dalle banche ai cedenti in sede di acquisto, ma al tempo stesso di incidere positivamente sulla capacità di acquisto dei crediti da parte delle banche, che possono in tal modo ampliare le stime dei propri plafond di acquisto, rispetto a quelle attualmente formulate con un approccio ultra-prudenziale". Con tale provvedimento, verrebbe "nella sostanza confermato l\'orizzonte temporale di «diluizione» da 4 a 10 anni prevista dall\'attuale formulazione normativa". Si potrebbe, inoltre, almeno per i crediti d\'imposta relativi alle comunicazioni di cessione o di sconto in<span class="term"> fattura</span> relative a interventi eseguiti fino al 31 dicembre 2022, prevedere "un meccanismo transitorio e straordinario che consenta agli operatori finanziari (banche, assicurazioni ecc.) di ampliare la capacità di acquisizione di crediti mediante la compensazione con le imposte che la generalità dei loro clienti versano per il loro tramite, per una quota ritenuta ragionevole e sostenibile". Si tratta di una proposta, ha sottolineato Regalbuto, "già condivisa dalle principali associazioni delle banche e dei costruttori edili". Quanto, invece, all\'eliminazione del limite massimo di cessioni da parte degli operatori qualificati, imposto con il dichiarato obiettivo di contrastare le frodi, il Vicepresidente del CNDCEC ha ricordato che, a oggi, il sistema bancario offre ormai ampie garanzie in tal senso. Gli istituti di credito, infatti, hanno implementato "procedure subordinate a rigorose e selettive due diligence che, seppur non previste normativamente, sono divenute ormai prassi consolidata e che vanno ad aggiungersi ai controlli preventivi (visto di conformità e attestazione e asseverazioni tecniche e di congruità dei costi) nonché ai presìdi antiriciclaggio già previsti per legge". Nel corso dell\'audizione, gli esponenti del CNDCEC hanno chiesto anche che si intervenga rapidamente con " provvedimenti di prassi e di interpretazione autentica" che vadano a dirimere i "numerosi dubbi applicativi" ancora oggi presenti, tra i quali "il perimetro di applicazione temporale e oggettivo del requisito SOA per le imprese affidatarie di lavori superiori a 516 mila euro". In più, secondo i commercialisti, è necessario "stabilizzare le misure agevolative connesse al piano Industria 4.0 " ed "estendere a tali agevolazioni la facoltà di optare per lo sconto in<span class="term"> fattura</span> e la cessione a terzi del credito di imposta", un impegno che, hanno ricordato, era già stato assunto dal Governo Draghi. I vantaggi di questa misura, ha commentato Regalbuto, sarebbero "notevoli", perché permetterebbe alle imprese di "monetizzare più velocemente il credito d\'imposta, accelerare la transizione ecologica e tecnologica, aumentare la capacità di finanziamento, ridurre il rischio di credito del sistema bancario e creare nuova occupazione soprattutto giovanile". Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata.', 'Documento_Abstract': 'dall\'attuale formulazione normativa". Si potrebbe, inoltre, almeno per i crediti d\'imposta relativi alle comunicazioni di cessione o di sconto in <strong>fattura</strong> relative a interventi eseguiti fino al 31 dicembre 2022, prevedere "un meccanismo transitorio e straordinario che consenta agli operatori finanziari... Industria 4.0 " ed "estendere a tali agevolazioni la facoltà di optare per lo sconto in <strong>fattura</strong> e la cessione a terzi del credito di imposta", un impegno che, hanno ricordato, era già stato assunto dal Governo Draghi. I vantaggi di questa misura, ha commentato Regalbuto, sarebbero "notevoli...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'In audizione al Senato, i commercialisti propongono di ampliare le possibilità di utilizzo in compensazione ed eliminare il limite alle cessioni Mercoledì, 18 gennaio 2023 Riportare "a nuovo" i crediti d\'imposta fino al sesto periodo successivo a quello di competenza, ampliare la loro capacità di acquisizione da parte degli operatori ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936072', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpWVXlPWVFXd3V6azlpMHcwSG96cFpm', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7666423', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '39816497', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sono generici i servizi B2B relativi all\'allestimento di uno spazio fieristico', 'Documento_TitoloHtml': 'Sono generici i servizi B2B relativi all\'allestimento di uno spazio fieristico', 'Documento_Contenuto': 'La territorialità è definita in base allo Stato di stabilimento del committente È opportuno sottolineare come le prestazioni di servizi relative alla predisposizione di uno stand fieristico, rese ad un committente soggetto passivo IVA, assumano natura "generica" con conseguente applicazione, ai fini dell\'individuazione del luogo impositivo, della regola generale di cui all\' art. 7- ter comma 1 lett. a) del DPR n. 633/72. In questo senso si è espressa recentemente la Direzione Regionale delle Entrate del Piemonte (risposta all\'interpello n. 901-204/2022), analizzando il caso di un soggetto passivo IVA italiano (l\'istante), che ha<span class="term"> firmato</span> un contratto con un committente svizzero (anch\'esso operatore economico) avente ad oggetto sia le attività di montaggio e smontaggio dello stand in territorio elvetico, sia l\'installazione dei singoli componenti della struttura e dei mobili. Nell\'esecuzione dell\'incarico, detto soggetto si avvarrebbe anche di un subappaltatore italiano e di alcune ditte svizzere. Per dirimere la questione si può fare utile riferimento ad alcuni documenti di prassi emanati dall\'Agenzia delle Entrate e, in particolare, ai chiarimenti forniti, fra l\'altro, con le circolari 29 luglio 2011 n. 37 e 7 agosto 2014 n. 26, nelle quali è stata esaminata la fattispecie sotto il profilo della territorialità e sono stati individuati i conseguenti obblighi impositivi. Premesso che nelle prestazioni " relative a fiere ed esposizioni " rientrano quelle funzionali o connesse alla realizzazione dello stand, commissionate da soggetti che partecipano all\'evento espositivo, sotto il profilo della rilevanza territoriale, l\'Agenzia delle Entrate evidenzia la necessità di distinguere i servizi resi nei rapporti B2B (business to business) da quelli resi nei rapporti B2C (business to consumer). Se il committente non è soggetto passivo IVA, infatti, la territorialità delle prestazioni in esame è disciplinata dall\' art. 7- quinquies comma 1 lett. a) del DPR n. 633/72, ai sensi del quale le attività si considerano effettuate nel territorio italiano quando "sono ivi materialmente svolte". I servizi resi nei rapporti B2B, invece, sono attratti nel criterio territoriale generale del luogo di stabilimento del committente di cui all\' art. 7- ter comma 1 lett. a) del DPR n. 633/72. Di conseguenza, nello specifico, le prestazioni di allestimento dello stand fieristico rese al committente, soggetto passivo svizzero, non sono territorialmente rilevanti in Italia. Per quanto riguarda il subappalto, in base a quanto precisato con la circolare n. 26/2014, la prestazione resa dal subappaltatore conserva la sua natura oggettiva e, conseguentemente, si qualifica come prestazione di servizi relativa ad un evento espositivo. Ciò posto, considerato che l\'appaltatore è un soggetto passivo italiano, in applicazione dell\' art. 7- ter comma 1 lett. a) del DPR 633/72, le prestazioni rese dal subappaltatore devono ritenersi territorialmente rilevanti in Italia indipendentemente dal fatto che siano materialmente svolte in Svizzera. In relazione ai servizi resi dalle ditte elvetiche, nel presupposto che siano relativi alla realizzazione dello stand o accessori alla stessa (secondo la definizione di cui alla circolare n. 26/2014 ), l\'Agenzia delle Entrate, in ragione dello Stato di stabilimento del committente, ritiene applicabili le medesime conclusioni, ovvero la rilevanza territoriale in Italia ai sensi del criterio generale. In relazione alle fatture ricevute dai soggetti esteri, l\'istante dovrà emettere autofattura, così come già indicato nei 4.2 e 4.3 della circolare n. 37/2011 ; ciò anche nell\'ipotesi in cui gli operatori residenti in Svizzera avessero erroneamente indicato l\'imposta in<span class="term"> fattura</span>. Si ricorda, infine, che, a decorrere dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2022, la comunicazione dei dati relativi alle prestazioni rese e a quelle ricevute dai soggetti non stabiliti nello Stato (di cui all\'art. 1 comma 3- bis del DLgs. 127/2015 ) va effettuata in formato XML mediante Sistema di Interscambio; pertanto, l\'emissione della suddetta autofattura in formato elettronico via SdI consentirà anche di adempiere all\'obbligo di invio dell\'esterometro.', 'Documento_Abstract': 'autofattura, così come già indicato nei 4.2 e 4.3 della circolare n. 37/2011 ; ciò anche nell\'ipotesi in cui gli operatori residenti in Svizzera avessero erroneamente indicato l\'imposta in <strong>fattura</strong>. Si ricorda, infine, che, a decorrere dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2022, la comunicazione...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La territorialità è definita in base allo Stato di stabilimento del committente È opportuno sottolineare come le prestazioni di servizi relative alla predisposizione di uno stand fieristico, rese ad un committente soggetto passivo IVA, assumano natura "generica" con conseguente applicazione, ai fini dell\'individuazione del luogo impositivo, ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=932363', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpWemIxSCszSTVHQW9aV3ZwaGlsek1T', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7666423', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '39816498', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Trasformazione delle DTA anche in presenza di note di variazione IVA', 'Documento_TitoloHtml': 'Trasformazione delle DTA anche in presenza di note di variazione IVA', 'Documento_Contenuto': 'È possibile beneficiare della trasformazione in crediti di imposta delle DTA riferibili alle perdite fiscali e alle eccedenze ACE, ancora nella disponibilità della società, a fronte della cessione di crediti deteriorati ( art. 44- bis del DL 34/2019), a prescindere dalla circostanza che il cedente abbia mantenuto il diritto a emettere note di variazione IVA per mantenere il diritto alla detrazione ai sensi dell\' art. 26 comma 2 del DPR 633/72. Lo ha precisato l\'Agenzia delle Entrate con risposta a interpello n. 38 di ieri, 17 gennaio 2023. Si ricorda che l\' art. 26 comma 2 del DPR 633/72, nella formulazione valevole per le procedure concorsuali avviate prima del 26 maggio 2021, disponeva che se un\'operazione per la quale sia stata emessa<span class="term"> fattura</span>, successivamente alla registrazione, viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l\'ammontare imponibile, per mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose, il cedente del bene o prestatore del servizio ha diritto di portare in detrazione l\'imposta corrispondente alla variazione. Ove tale norma trovi applicazione, ad avviso dell\'Agenzia, la cessione dei crediti nei confronti di soggetti in procedura concorsuale, effettuata entro il 31 dicembre 2021, e nella specie dopo la sentenza dichiarativa di fallimento o di altra procedura concorsuale, consente di fruire dell\'agevolazione di cui all\'art. 44- bis del DL 34/2019; è irrilevante, a tal fine, il fatto che il cedente abbia mantenuto il diritto a emettere note di variazione per recuperare in detrazione l\'IVA, originariamente addebitata in<span class="term"> fattura</span> e versata all\'erario, ma non riscossa a causa di procedure concorsuali rimaste infruttuose. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata CONDIVIDI ARTICOLO.', 'Documento_Abstract': 'gennaio 2023. Si ricorda che l\' art. 26 comma 2 del DPR 633/72, nella formulazione valevole per le procedure concorsuali avviate prima del 26 maggio 2021, disponeva che se un\'operazione per la quale sia stata emessa <strong>fattura</strong>, successivamente alla registrazione, viene meno in tutto o in parte... del DL 34/2019; è irrilevante, a tal fine, il fatto che il cedente abbia mantenuto il diritto a emettere note di variazione per recuperare in detrazione l\'IVA, originariamente addebitata in <strong>fattura</strong> e versata all\'erario, ma non riscossa a causa di procedure concorsuali rimaste infruttuose. 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La rettifica, da quanto sembra emergere dalla lettura della sentenza, era basata su alcune differenze e incongruenze emerse dall\' esame della posizione dell\' impresa emittente le fatture e dei suoi fornitori. Tali differenze erano ritenute dall\' ufficio operazioni inesistenti. La Cgt di Reggio Emilia, riferendosi espressamente alla nuova norma introdotta dal comma 5-bis dell\' articolo 7 del Dlgs 546/1992, ritenuta applicabile anche ai procedimenti in corso, ha rilevato che l\' agenzia delle Entrate non avesse dedotto elementi idonei a dimostrare in modo circostanziato e puntuale le ragioni oggettive su cui si fondono la pretesa impositiva e l\' irrogazione delle sanzioni. Da qui, sempre in applicazione del ripetuto comma 5-bis il conseguente annullamento dell\' atto impositivo. La vicenda, invece, esaminata dalla Cgt di secondo grado dell\' Emilia Romagna nella sentenza 90/2023, riguardava, tra l\' altro, una contestazione di costi ritenuti non inerenti verosimilmente (per quanto desumibile dalla lettura della pronuncia) perché documentati da fatture aventi un contenuto generico. I giudici di primo grado confermavano la contestazione rilevando, in buona sostanza, che si era in presenza di<span class="term"> fattura</span> generica, che si si limitava a richiamare una proposta di consulenza di cui si ignorava oggetto e consistenza. A fronte di ciò il contribuente non aveva prodotto alcun elemento anche presuntivo sulla natura, esistenza e utilità di tale attività collaborativa. Di conseguenza il costo non era stato documentato nella sostanza e quindi doveva, correttamente, ritenersi indeducibile. La Cgt Emilia Romagna ha rilevato innanzitutto l\' applicazione della nuova norma ai procedimenti in corso. Richiamandone poi espressamente parte del contenuto («L\' amministrazione prova in giudizio le violazioni contestate con l\' atto impugnato») ha evidenziato che la sentenza di primo grado avesse ingiustamente sollevato l\' Ufficio dall\' onere della prova in merito all\' asserito difetto di inerenza, in violazione al nuovo precetto normativo. Peraltro, la prova della fondatezza dell\' atto impositivo, addotta dall\' Ufficio, sempre in violazione della nuova disposizione era «insufficiente a dimostrare, in modo circostanziato e puntuale, comunque in coerenza con la normativa tributaria sostanziale, le ragioni oggettive su cui si fondano la pretesa impositiva e l\' irrogazione delle sanzioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': ', tra l\' altro, una contestazione di costi ritenuti non inerenti verosimilmente (per quanto desumibile dalla lettura della pronuncia) perché documentati da fatture aventi un contenuto generico. I giudici di primo grado confermavano la contestazione rilevando, in buona sostanza, che si era in presenza di <strong>fattura</strong>...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Nella sentenza 293/2022, la Cgt di primo grado di Reggio Emilia era sta chiamata a pronunciarsi in merito alla fondatezza, tra l\' altro, di una rettifica di costi indeducibili mei confronti di una società che avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti. La rettifica, da quanto sembra emergere dalla lettura della sentenza, era basata su ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '33', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD04NTY3MDE5OEZGMDFFNEZDN0I3RUYxRDI0Q0I1RjREOENENDk0RjI3MzI2QzY4MENDOURBRjg1MDI1NzZBNkQ2JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSlI5cTJZdzh5VFYydStEcU9sWXZXYk9OY2IvRmdwRm0vbDRPY3ljVTZXSkdkbktPMEgwcmZiUT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7666423', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '39816495', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Luca Gaiani', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '34', 'Documento_Sottotitolo': 'Per le opzioni 2021 sul 110% sei mesi dalla dichiarazione per la marca temporale Solo con il rilascio del titolo di proprietà industriale il brevetto accede al bonus', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Patent box, più tempo per la documentazione', 'Documento_TitoloHtml': 'Patent box, più tempo per la documentazione', 'Documento_Contenuto': 'Per le opzioni patent box del 2021, sei mesi di tempo dalla presentazione della dichiarazione per ultimare e apporre la marca temporale sulla documentazione. Lo precisa la bozza di provvedimento correttivo del nuovo regime di super deduzione dei costi ricerca e sviluppo sui beni immateriali diffusa ieri dall\' agenzia delle Entrate unitamente ad uno schema di circolare. A regime, l\' assenza di marca temporale non farà venir meno l\' intera agevolazione, ma la sola esimente da sanzioni. Per l\' agevolazione del design tutelato, vanno prodotti gli estremi di registrazione oppure apposite autocertificazioni che attestino l\' esistenza del bene. Approssimandosi il termine di 90 giorni dal 30 novembre 2022, entro cui, con dichiarazione correttiva, è ancora possibile avvalersi per il 2021 del nuovo patent box, l\' agenzia delle Entrate ha diffuso ieri in consultazione le correzioni al provvedimento attuativo del 15 febbraio 2022 e la bozza della circolare illustrativa del regime agevolato per i beni immateriali previsto dal Dl 146/2021. Il nuovo articolo 11.2 del provvedimento stabilirà opportunamente che, per l\' anno 2021, la<span class="term"> firma</span> digitale con marca temporale, che certifica la data in cui la documentazione di supporto è stata ultimata, può essere apposta entro sei mesi dalla dichiarazione riportante la super deduzione. Chi si avvarrà del termine di 90 giorni per esercitare l\' opzione e comunicare il possesso della documentazione riguardante la super deduzione 110% sui costi 2021, avrà dunque tempo fino ad agosto 2023 per completare e cristallizzare con la<span class="term"> firma</span> elettronica il set documentale. Un\' ulteriore attenuazione delle rigide conseguenze del possesso di una documentazione irregolare, previste dall\' attuale provvedimento, deriverà dalla distinzione che viene introdotta tra assenza o totale inidoneità della documentazione, che farà scattare il recupero integrale della super deduzione, e assenza di<span class="term"> firma</span> digitale con marca temporale su una documentazione comunque predisposta, che comporterà solamente la decadenza dalla esimente da sanzioni in caso di accertamento. La bozza di circolare si sofferma sui requisiti che devono possedere gli intangibili per consentire l\' accesso al regime. Per i brevetti, si conferma la risposta data a Telefisco estivo del 15 giugno 2022 secondo cui solo con l\' effettivo rilascio del titolo di proprietà industriale il bene immateriale può entrare nel regime. Se il titolo è ottenuto nel 2021 (o in anni successivi), potrà partire anche il recapture dei costi sostenuti per la produzione del bene fino all\' ottavo anno precedente. Con riguardo al design, lo schema di circolare indica che per disegni e modelli giuridicamente tutelati si intendono non solo quelli registrati, ma anche quelli comunitari non registrati che posseggono i requisiti di registrabilità, nonché i disegni industriali dotati di carattere creativo e valore artistico. Negli ultimi due casi, la prova dell\' esistenza del bene richiede una dichiarazione<span class="term"> sostitutiva</span> che attesti la titolarità dei diritti esclusivi sugli intangibili in questione e la sussistenza dei requisiti di tutela in relazione al regolamento Ce 6/2002. L\' autocertificazione dovrà inoltre indicare, per il disegno e modello comunitario non registrato, la data e l\' evento in cui esso è stato divulgato al pubblico per la prima volta nella Comunità e, per il disegno industriale protetto dal diritto d\' autore, il nome dell\' autore. Per i costi di R&S, vi sarà spazio, con il nuovo provvedimento, anche per attività svolte in paesi non Ue e non See, purché inseriti nella white list del Dm 4 settembre 1996. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'le correzioni al provvedimento attuativo del 15 febbraio 2022 e la bozza della circolare illustrativa del regime agevolato per i beni immateriali previsto dal Dl 146/2021. Il nuovo articolo 11.2 del provvedimento stabilirà opportunamente che, per l\' anno 2021, la <strong>firma</strong> <strong>digitale</strong> con marca temporale... introdotta tra assenza o totale inidoneità della documentazione, che farà scattare il recupero integrale della super deduzione, e assenza di <strong>firma</strong> <strong>digitale</strong> con marca temporale su una documentazione comunque predisposta, che comporterà solamente la decadenza dalla esimente da sanzioni in caso di accertamento...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Per le opzioni patent box del 2021, sei mesi di tempo dalla presentazione della dichiarazione per ultimare e apporre la marca temporale sulla documentazione. Lo precisa la bozza di provvedimento correttivo del nuovo regime di super deduzione dei costi ricerca e sviluppo sui beni immateriali diffusa ieri dall\' agenzia delle Entrate unitamente ad ', 'Documento_Autore': 'Luca Gaiani', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '34', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD05ODc0MTg0QURCOTFEQjY5MTVDQUY2MDExNzFFOTA1QTkxMDNBMzBENzZFQzAwQ0JBRUNCN0EzNDlDMTQ0QUZFJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSmtBazhwUjNZa0cwSEpoOUtVUXV6T3hZY2RFOU55bzgyamJCUkwzQmxFRkx4QkNjSTlvMU1NQT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7666423', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '39816491', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Giuseppe Latour', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '34', 'Documento_Sottotitolo': 'Va introdotta la possibilità di riportare a nuovo le rate non utilizzate anno per anno', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Ancora aperto il cantiere della cessione dei crediti: tre proposte dal Cndcec', 'Documento_TitoloHtml': 'Ancora aperto il cantiere della cessione dei crediti: tre proposte dal Cndcec', 'Documento_Contenuto': 'Nemmeno in tempo per la legge di conversione del decreto Aiuti quater di approdare in Gazzetta Ufficiale (il testo è stato pubblicato ieri con il n. 6/2023), e già si immaginano i possibili nuovi correttivi per il meccanismo della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Ieri i rappresentanti del Consiglio nazionale dei commercialisti (il tesoriere, Salvatore Regalbuto e il coordinatore dell\' area fiscalità della Fondazione nazionale della categoria, Pasquale Saggese), in audizione davanti alla commissione Finanze del Senato per l\' indagine conoscitiva su incentivi fiscali e crediti di imposta, hanno spiegato come tutte le misure introdotte finora in materia di cessioni abbiano prodotto una situazione di grave incertezza e, quindi, «il rallentamento, per non dire la vera e propria paralisi, degli acquisti dei crediti di imposta presenti nei cassetti fiscali dei beneficiari che hanno sostenuto le spese agevolate, oppure dei fornitori che hanno applicato ai primi lo sconto in<span class="term"> fattura</span>». I correttivi appena varati dall\' Aiuti quater (come l\' aumento delle cessioni da quattro a cinque) non sembrano risolutivi. Così, il Cndcec propone di muoversi ulteriormente in tre direzioni. La prima è quella «di prevedere che i crediti d\' imposta derivanti dagli interventi ammessi al superbonus possano essere riportati a nuovo, ai fini del loro utilizzo in compensazione, sino al sesto periodo di imposta successivo a quello di competenza». Quindi, quello che non si riesce a compensare con la scansione naturale delle rate del superbonus potrebbe essere recuperato negli anni successivi. Rispetto all\' Aiuti quater (che prevede lo spalma crediti da quattro a dieci anni) sarebbe una soluzione meno rigida, non comportando un\' opzione vincolante per tutto il periodo. E, quindi, non avrebbe quell\' impatto così forte sugli oneri finanziari delle operazioni di acquisto già sottolineati dal mondo bancario. Accanto a questo, almeno per i crediti d\' imposta comunicati fino al 31 dicembre 2022, «sarebbe necessario prevedere un meccanismo transitorio e straordinario che consenta agli operatori finanziari di ampliare la capacità di acquisizione di crediti mediante la compensazione con le imposte che la generalità dei loro clienti versano per il loro tramite, per una quota ritenuta ragionevole e sostenibile». È la proposta già avanzata da Abi e Ance, che prevede di compensare i crediti incagliati attraverso una quota degli F24 intermediati dalle banche. La terza proposta è di eliminare «il limite al numero massimo di cessioni che le banche e gli altri operatori qualificati possono effettuare». Questi soggetti hanno sin da subito attivato procedure rigorose di controllo contro il rischio di frodi, che vanno ad aggiungersi ai controlli preventivi (visto di conformità, attestazione e asseverazioni tecniche e di congruità dei costi) e ai presidi antiriciclaggio già previsti per legge. Insomma, questi vincoli creano solo problemi alla circolazione dei crediti ma, sul fronte del contrasto alle frodi, sono ridondanti. Infine, i commercialisti hanno chiesto due interventi di chiarimento. Il primo, «per i bonus edilizi diversi dal superbonus», riguarda la possibilità di effettuare le cessioni senza dover tenere conto dei Sal ma solo dei pagamenti; il secondo riguarda il nuovo obbligo di ottenere l\' attestazione Soa per i lavori sopra i 516mila euro, sul quale servono rapidamente risposte a molti dubbi operatitivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'dei crediti di imposta presenti nei cassetti fiscali dei beneficiari che hanno sostenuto le spese agevolate, oppure dei fornitori che hanno applicato ai primi lo sconto in <strong>fattura</strong>». I correttivi appena varati dall\' Aiuti quater (come l\' aumento delle cessioni da quattro a cinque) non sembrano risolutivi. Così...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Nemmeno in tempo per la legge di conversione del decreto Aiuti quater di approdare in Gazzetta Ufficiale (il testo è stato pubblicato ieri con il n. 6/2023), e già si immaginano i possibili nuovi correttivi per il meccanismo della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Ieri i rappresentanti del Consiglio nazionale dei commercialisti (il ', 'Documento_Autore': 'Giuseppe Latour', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '34', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD04RDBDNkQyMUQ0MDBFQzUzMjAxNDIzNEMyRTE4OUE3OTUxRUYzRjQyNTY0NDRFM0Q3RDY2RTFFMTBGMDkwRDdCJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSnh5SEI5Y1BncXN3TlJHeU96WWNRa3loeUFtK0hMYzVEcnhkTmhOUWUvNWZrNHhLMHlBeXE1Zz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816501', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Buoni benzina tassati interamente oltre i 200 euro', 'Documento_TitoloHtml': 'Buoni benzina tassati interamente oltre i 200 euro', 'Documento_Contenuto': 'Il meccanismo di tassazione è stato precisato nella Relazione illustrativa al DL 5/2023 Il superamento del limite di 200 euro dei buoni benzina comporta la tassazione integrale dell\'intero importo, non, quindi, della sola eccedenza. Questo è quanto emerge dalla Relazione illustrativa all\' art. 1 comma 1 del DL 5/2023 (c.d. DL "Trasparenza"), che conferma di fatto l\'applicabilità anche in relazione alla nuova disposizione del meccanismo di tassazione previsto per il precedente bonus carburante 2022. Nello specifico, la Relazione illustrativa al DL afferma che "la disposizione, al comma 1, riconosce ai datori di lavoro privati, analogamente a quanto previsto per l\'anno 2022 dall\'articolo del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51, la possibilità di erogare, nel 2023, ai propri lavoratori dipendenti, in regime di detassazione, buoni benzina o titoli analoghi per l\'acquisto di carburanti, sempre che di importo complessivo non superiore al limite di euro 200 per lavoratore. Ne consegue che l\'erogazione di buoni benzina per un ammontare superiore a detto limite comporta la tassazione dell\' intero valore dei buoni ceduti ai lavoratori". La citata Relazione continua affermando che "Nella norma si precisa, inoltre, che tale contingente è ulteriore rispetto a quello previsto, in termini generali, dall\' articolo 51, comma 3, terzo periodo" del<span class="term"> TUIR</span>, in base al quale non concorrono alla formazione del reddito i beni ceduti e i servizi prestati dal datore di lavoro se di importo complessivo non superiore a euro 258,23". Pertanto, stando a quanto affermato dalla citata Relazione illustrativa e sulla base dei precedenti chiarimenti forniti dall\'Agenzia delle Entrate nell\'ambito della precedente circolare n. 35/2022, qualora il valore dei beni ceduti (ivi inclusi quelli relativi al bonus carburante) e dei servizi prestati sia di importo superiore ai rispettivi (e distinti) limiti fissati dalle due norme in commento (258,23 euro per il regime dell\'art. 51 comma 3 del<span class="term"> TUIR</span> e/o 200 euro per il bonus carburante), ciascun valore, per l\'intero, sarà soggetto a tassazione ordinaria. In tal senso l\'Agenzia delle Entrate si era espressa anche nella circolare n. 27/2022, nell\'ambito della quale aveva chiarito che, sotto il profilo contabile, considerato che l\'eventuale superamento delle soglie fissate da ciascuna delle due discipline - art. 51 comma 3 del<span class="term"> TUIR</span> e art. 2 del DL n. 21/2022 - comporta, in linea di principio, l\' integrale tassazione delle erogazioni effettuate a favore del dipendente, si ritiene che le stesse debbano essere conteggiate e monitorate in maniera distinta. La citata circolare n. 35/2022 ha inoltre affermato che tale regola di carattere generale si intende applicabile anche qualora il lavoratore dipendente abbia scelto la sostituzione dei premi di risultato con il bonus in parola e/o con i fringe benefit. Ne consegue che, come rilevato dalla stessa circolare, l\'espressione "sarà soggetto al prelievo sostitutivo previsto per i premi di risultato" riportata nella circolare n. 27/2022 deve ritenersi superata, nel senso che in luogo del prelievo sostitutivo troverà applicazione la tassazione ordinaria, fermi restando tutti gli altri chiarimenti e le esemplificazioni resi nel medesimo documento di prassi. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata.', 'Documento_Abstract': 'la tassazione dell\' intero valore dei buoni ceduti ai lavoratori". La citata Relazione continua affermando che "Nella norma si precisa, inoltre, che tale contingente è ulteriore rispetto a quello previsto, in termini generali, dall\' articolo 51, comma 3, terzo periodo" del <strong>TUIR</strong>, in base... nell\'ambito della precedente circolare n. 35/2022, qualora il valore dei beni ceduti (ivi inclusi quelli relativi al bonus carburante) e dei servizi prestati sia di importo superiore ai rispettivi (e distinti) limiti fissati dalle due norme in commento (258,23 euro per il regime dell\'art. 51 comma 3 del <strong>TUIR</strong>... superamento delle soglie fissate da ciascuna delle due discipline - art. 51 comma 3 del <strong>TUIR</strong> e art. 2 del DL n. 21/2022 - comporta, in linea di principio, l\' integrale tassazione delle erogazioni effettuate a favore del dipendente, si ritiene che le stesse debbano essere conteggiate e monitorate in maniera...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Il meccanismo di tassazione è stato precisato nella Relazione illustrativa al DL 5/2023 Il superamento del limite di 200 euro dei buoni benzina comporta la tassazione integrale dell\'intero importo, non, quindi, della sola eccedenza. 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In particolare, a tali contributi (anche se erogati, come nel caso di specie, nell\'ambito del trasporto pubblico locale) non può applicarsi l\' art. 3 del DL n. 833/86 (che prevede la detassazione, ai fini delle imposte sui<span class="term"> redditi</span>, dei contributi percepiti dalle aziende esercenti il trasporto pubblico locale che erano precedentemente erogati dal Fondo nazionale Trasporti), in quanto non sono ricompresi tra quelli espressamente previsti dalla norma citata. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata CONDIVIDI ARTICOLO.', 'Documento_Abstract': 'ambientale ed economico), concorrono alla determinazione del reddito, sia ai fini <strong>IRES</strong> che ai fini <strong>IRAP</strong>, in applicazione delle regole ordinarie. In particolare, a tali contributi (anche se erogati, come nel caso di specie, nell\'ambito del trasporto pubblico locale) non può applicarsi l\' art. 3 del DL...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta interpello n. 59, pubblicata ieri, 17 gennaio 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha precisato che i contributi concessi nell\'ambito del programma per l\'ambiente e l\' azione per il clima (LIFE), istituito per il periodo 1° gennaio 2014-31 dicembre 2020 con il regolamento Ue 11 dicembre 2013 n. 1293 (nel caso di specie, il progetto ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936064', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpYMys3SzZDUEk1Z1ptSGtSQ0NkLzZ6', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816503', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Corrispettivi per erogare finanziamenti a tasso zero indeducibili ai fini IRAP', 'Documento_TitoloHtml': 'Corrispettivi per erogare finanziamenti a tasso zero indeducibili ai fini IRAP', 'Documento_Contenuto': 'Anche se non costituiscono interessi passivi, per l\'Agenzia assumono natura finanziaria Con la risposta a interpello n. 46 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate si sofferma sul trattamento, ai fini dell<span class="term">\'IRAP</span>, dei corrispettivi dovuti da una società commerciale (Alfa spa) a una società finanziaria (Beta spa) per consentire a quest\'ultima di erogare finanziamenti "a tasso zero" ai clienti della società commerciale stessa. Nel dettaglio, lo schema negoziale messo in atto dalle società è il seguente: - il consumatore finale acquista i prodotti commercializzati da Alfa spa presso uno dei dealer presenti sul territorio nazionale; - Beta spa concede un finanziamento a tasso zero al consumatore finale per il pagamento rateale del bene e liquida contestualmente al dealer l\'importo del corrispettivo della vendita, sulla base di apposito accordo con Alfa spa e di un separato contratto con ciascun dealer interessato; - a fronte delle vendite da parte dei dealer nei confronti dei consumatori finali, Alfa spa riconosce a Beta spa un corrispettivo per la concessione del credito al consumo a tasso zero. Secondo l\'Agenzia, anche se tali corrispettivi non costituiscono, in senso stretto, un interesse derivante da un contratto di mutuo stipulato tra Alfa e Beta, assumono tuttavia natura finanziaria e devono essere classificati nella voce C.17 del Conto economico. Di conseguenza, sono indeducibili ai fini<span class="term"> IRAP</span> ex art. 5 del DLgs. 446/97. Infatti, nel contratto stipulato tra tali società, si legge che il pagamento da parte di Alfa a favore di Beta ha ad oggetto il corrispettivo per i servizi finanziari resi da Beta in favore degli acquirenti dei prodotti risultando in tale modo evidente la connessione tra il corrispettivo pagato e il capitale erogato da Beta al cliente. Inoltre, gli importi pattuiti tra la società commerciale e la società finanziaria sono parametrati a elementi tipicamente caratterizzanti i contratti di finanziamento, quali: - l\'ammontare dell\'importo finanziato al cliente; - la durata del finanziamento; - il numero delle rate; - il TAEG dell\'operazione. Viene altresì riconosciuto alla società finanziatrice il potere di modificare unilateralmente i corrispettivi dovuti in caso di variazioni del tasso di riferimento, elemento tipico delle operazioni di finanziamento nelle quali si pone a carico del beneficiario del finanziamento (in questo caso indiretto) l\'onere collegato alla variazione dei tassi di interesse. Da ultimo, l\'Agenzia giudica altresì rilevante la circostanza che, ai fini IVA, l\'operazione sia stata qualificata come "finanziaria", in quanto fatturata in regime di esenzione ( ex art. 10 comma 1 n. 1 del DPR 633/1972). A fondamento delle proprie conclusioni, l\'Amministrazione finanziaria richiama la nozione di costi di transazione delineata dal documento OIC 19 ( 20), dove sono definiti come tali i costi marginali direttamente attribuibili all\'acquisizione, all\'emissione o alla dismissione di un\'attività o di una passività finanziaria. Un costo marginale è un costo che non sarebbe stato sostenuto se la società non avesse acquisito, emesso o dismesso lo strumento finanziario. A titolo esemplificativo, i costi di transazione includono: - gli onorari e le commissioni pagati a soggetti terzi (es. consulenti, mediatori finanziari e notai); - i contributi pagati a organismi di regolamentazione e le tasse e gli oneri sui trasferimenti. Si tratta, infatti, del compenso di un servizio che i suddetti intermediari si obbligano a rendere a favore della società richiedente (e non dei frutti civili di un mutuo), senza che venga posto in essere alcun contratto di finanziamento tra tale società e gli stessi intermediari. Peraltro, in passato anche l\'Amministrazione finanziaria (C.M. n. 188/98, risposta 12 in tema di<span class="term"> IRAP</span>), si era pronunciata per la deducibilità delle componenti reddituali dei servizi bancari non riconducibili a oneri finanziari veri e propri, classificabili in voci di Conto economico rilevanti ai fini<span class="term"> IRAP</span> (es. costi di noleggio di cassette di sicurezza, pagamenti per la custodia di titoli, spese per la tenuta del conto e in genere tutti i costi diversi dagli interessi e dagli sconti passivi).', 'Documento_Abstract': 'Corrispettivi per erogare finanziamenti a tasso zero indeducibili ai fini <strong>IRAP</strong> Anche se non costituiscono interessi passivi, per l\'Agenzia assumono natura finanziaria Con la risposta a interpello n. 46 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate si sofferma sul trattamento, ai fini dell\'<strong>IRAP</strong>... l\'Agenzia, anche se tali corrispettivi non costituiscono, in senso stretto, un interesse derivante da un contratto di mutuo stipulato tra Alfa e Beta, assumono tuttavia natura finanziaria e devono essere classificati nella voce C.17 del Conto economico. Di conseguenza, sono indeducibili ai fini <strong>IRAP</strong> ex art... richiedente (e non dei frutti civili di un mutuo), senza che venga posto in essere alcun contratto di finanziamento tra tale società e gli stessi intermediari. Peraltro, in passato anche l\'Amministrazione finanziaria (C.M. n. 188/98, risposta 12 in tema di <strong>IRAP</strong>), si era pronunciata per la deducibilità... delle componenti reddituali dei servizi bancari non', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Anche se non costituiscono interessi passivi, per l\'Agenzia assumono natura finanziaria Con la risposta a interpello n. 46 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate si sofferma sul trattamento, ai fini dell\'IRAP, dei corrispettivi dovuti da una società commerciale (Alfa spa) a una società finanziaria (Beta spa) per consentire a quest\'ultima di erogare ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936012', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpXOU5ROWpoL0l5RHRpMHcwSG96cFpm', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816505', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Deducibilità ai fini IRES e IRAP per gli oneri da recesso imputati a Conto economico', 'Documento_TitoloHtml': 'Deducibilità ai fini IRES e IRAP per gli oneri da recesso imputati a Conto economico', 'Documento_Contenuto': 'La risposta a interpello dell\'Agenzia delle Entrate n. 43, pubblicata ieri, si occupa del trattamento fiscale ai fini<span class="term"> IRES</span> e<span class="term"> IRAP</span> delle operazioni di recesso e di conferimento con cui sono stati trasferiti alcuni lavoratori dipendenti e il relativo know-how tra le società di un gruppo. In particolare, si procede con: - il recesso dalla società Alfa da parte di due società che vantano un credito nei confronti della partecipata; - l\'estinzione del credito mediante il trasferimento di un gruppo di lavoratori dipendenti che possiedono uno specifico know-how. Tale operazione viene poi seguita dal conferimento da parte della Capogruppo di lavoratori dipendenti e del relativo know-how a beneficio delle società che hanno esercitato il recesso da Alfa. L\'estinzione del debito attraverso l\'assegnazione di rapporti di lavoro subordinato e di know-how in favore di una società che ha esercitato il recesso è stato rilevato da quest\'ultima a Conto economico come un componente positivo di reddito. Ad avviso dell\'Agenzia delle Entrate, tale comportamento contabile comporta l\' assoggettamento a<span class="term"> IRAP</span> della plusvalenza realizzata nell\'ambito dell\'operazione di recesso. La medesima impostazione si applica anche sulla plusvalenza rilevata a Conto economico dal soggetto conferente. Tuttavia, in questa operazione il know-how implicito nei rapporti di lavoro trasferito non può essere capitalizzato tra le immobilizzazioni, ma deve essere imputato a Conto economico tra gli oneri di esercizio. Applicando il principio di derivazione c.d. "rafforzata" previsto dall\' art. 83 del<span class="term"> TUIR</span>, si afferma anche la deducibilità ai fini<span class="term"> IRES</span> e dell<span class="term">\'IRAP</span> dell\'onere relativo al trasferimento dei dipendenti in argomento, in quanto si tratta di un costo imputato a Conto economico nell\'esercizio in cui avviene il recesso. Alle stesse conclusioni, l\'Agenzia delle Entrate giunge anche nell\'ambito dell\'operazione di conferimento.', 'Documento_Abstract': ', ma deve essere imputato a Conto economico tra gli oneri di esercizio. Applicando il principio di derivazione c.d. "rafforzata" previsto dall\' art. 83 del <strong>TUIR</strong>, si afferma anche la deducibilità ai fini <strong>IRES</strong> e dell\'<strong>IRAP</strong> dell\'onere relativo al trasferimento dei dipendenti in argomento, in quanto si tratta...Deducibilità ai fini <strong>IRES</strong> e <strong>IRAP</strong> per gli oneri da recesso imputati a Conto economico La risposta a interpello dell\'Agenzia delle Entrate n. 43, pubblicata ieri, si occupa del trattamento fiscale ai fini <strong>IRES</strong> e <strong>IRAP</strong> delle operazioni di recesso e di conferimento con cui sono stati trasferiti alcuni... di lavoro subordinato e di know-how in favore di una società che ha esercitato il recesso è stato rilevato da quest\'ultima a Conto economico come un componente positivo di reddito. Ad avviso dell\'Agenzia delle Entrate, tale comportamento contabile comporta l\' assoggettamento a <strong>IRAP</', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La risposta a interpello dell\'Agenzia delle Entrate n. 43, pubblicata ieri, si occupa del trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP delle operazioni di recesso e di conferimento con cui sono stati trasferiti alcuni lavoratori dipendenti e il relativo know-how tra le società di un gruppo. In particolare, si procede con: - il recesso dalla società ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936060', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpYMys3SzZDUEk1Z1hpWnFzY2Y3RmpZ', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816510', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Imposta al 20% per le stabili organizzazioni di società estere che optano per il regime delle SIIQ', 'Documento_TitoloHtml': 'Imposta al 20% per le stabili organizzazioni di società estere che optano per il regime delle SIIQ', 'Documento_Contenuto': 'Con la risposta n. 60, pubblicata ieri, l\'Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla possibilità da parte di una società immobiliare europea di effettuare un investimento immobiliare in Italia tramite una stabile organizzazione che opti per il regime fiscale SIIQ. Il regime speciale delle SIIQ (società di investimento immobiliare quotate) offre la possibilità di adottare un sistema di tassazione in cui l\'utile derivante da locazione immobiliare è esentato da imposizione sia ai fini<span class="term"> IRES</span> che<span class="term"> IRAP</span> nei confronti della stessa SIIQ (c.d. "gestione esente"). L\'utile prodotto nell\'ambito della gestione esente viene assoggettato integralmente a tassazione, all\'atto della distribuzione, esclusivamente in capo ai soggetti partecipanti, diversi dalle SIIQ, mediante l\'applicazione di una ritenuta operata a titolo di acconto in capo ai soggetti imprenditori e a titolo di imposta nei confronti degli altri soggetti. Con riferimento al caso di specie, si applica una normativa specifica sancita dall\' art. 1 comma 141- bis della L. 296/2006, secondo il quale il regime fiscale SIIQ può essere applicato anche dai soggetti non residenti appartenenti all\' Ue e al See con riferimento alle stabili organizzazioni che esercitano in via prevalente l\'attività di locazione immobiliare. In questo caso, dal periodo d\'imposta da cui ha effetto l\'opzione per il regime speciale, il reddito d\'impresa derivante dall\'attività di locazione immobiliare svolta dalle stabili organizzazioni è assoggettato a un\'imposta sostitutiva delle imposte sui<span class="term"> redditi</span> e dell<span class="term">\'IRAP</span> con aliquota del 20%. Basandosi sul tenore letterale della norma, l\'Agenzia delle Entrate esclude la possibilità per la società non residente di applicare un\'imposta sostitutiva con aliquota pari a quella prevista per la ritenuta sui dividendi dalla Convenzione contro le doppie imposizioni stipulata dall\'Italia e lo Stato estero. Non è stata, quindi, accolta l\'osservazione del soggetto istante secondo il quale la norma si pone in contrasto con il principio di libera circolare di capitali sancito dal TFUE. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata.', 'Documento_Abstract': 'una stabile organizzazione che opti per il regime fiscale SIIQ. Il regime speciale delle SIIQ (società di investimento immobiliare quotate) offre la possibilità di adottare un sistema di tassazione in cui l\'utile derivante da locazione immobiliare è esentato da imposizione sia ai fini <strong>IRES</strong> che <strong>IRAP</strong>... di locazione immobiliare svolta dalle stabili organizzazioni è assoggettato a un\'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell\'<strong>IRAP</strong> con aliquota del 20%. Basandosi sul tenore letterale della norma, l\'Agenzia delle Entrate esclude la possibilità per la società non residente di applicare un\'imposta...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta n. 60, pubblicata ieri, l\'Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla possibilità da parte di una società immobiliare europea di effettuare un investimento immobiliare in Italia tramite una stabile organizzazione che opti per il regime fiscale SIIQ. 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Una volta terminata la fase della consultazione pubblica, l\'Agenzia pubblicherà i commenti pervenuti, con l\'esclusione di quelli contenenti una espressa richiesta di non divulgazione. Si ricorda che, il citato art. 6, modificato poi dall\' art. 1 comma 10 della L. 234/2021, ha previsto la sostituzione del Patent box con una nuova opzione per la maggiore deducibilità dei costi di ricerca e sviluppo su determinati beni immateriali ( "super deduzione" ). Le disposizioni attuative dell\'agevolazione sono state definite con il provv. 15 febbraio 2022 n. 48243 (si veda " Via libera dell\'Agenzia al nuovo Patent box " del 16 febbraio 2022). Possono fruire dell\'agevolazione i soggetti titolari di reddito d\'impresa che siano "investitori" : per investitore si intende il soggetto titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali agevolabili, il quale realizza gli investimenti in attività rilevanti nell\'ambito della sua attività d\'impresa, sostiene i relativi costi, assumendo i rischi e avvalendosi degli eventuali risultati. Sono escluse le imprese: - che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfetario; - in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale o che abbiano in corso un procedimento per la<span class="term"> dichiarazione</span> di una di tali situazioni. L\'agevolazione consiste in una maggiore deducibilità dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a una serie di beni immateriali. In particolare, è prevista un maggiorazione del 110% di tali costi, rilevante ai fini sia delle imposte sui<span class="term"> redditi</span> che dell<span class="term">\'IRAP</span>. La bozza di circolare posta in consultazione esamina le modalità di accesso, l\'entrata in vigore e il regime transitorio, i beni immateriali agevolabili, le attività rilevanti, le spese agevolabili e il meccanismo premiale. Vengono poi forniti esempi di calcolo dell\'agevolazione e chiarimenti sulla documentazione idonea, nonché sulla sua efficacia. La documento contiene infine una serie di risposte a quesiti presentati dalla stampa specializzata.', 'Documento_Abstract': 'un maggiorazione del 110% di tali costi, rilevante ai fini sia delle imposte sui redditi che dell\'<strong>IRAP</strong>. La bozza di circolare posta in consultazione esamina le modalità di accesso, l\'entrata in vigore e il regime transitorio, i beni immateriali agevolabili, le attività rilevanti, le spese agevolabili...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Fino al 3 febbraio possibile inviare osservazioni e proposte di modifica o integrazione su bozza di circolare e schema di provvedimento dell\'Agenzia I contributi vanno inviati indirizzo di posta elettronica dc.gci.settorecontrollo@agenziaentrate.it e, per garantire un efficiente processo di consolidamento dei diversi contributi, gli interessati ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936070', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpWVXlPWVFXd3V6azNpWnFzY2Y3RmpZ', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816514', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Per il bonus investimenti, volontà delle parti del contratto da esaminare caso per caso', 'Documento_TitoloHtml': 'Per il bonus investimenti, volontà delle parti del contratto da esaminare caso per caso', 'Documento_Contenuto': 'Per individuare il momento di effettuazione, occorre valutare ciò se non si evince la data del trasferimento della proprietà dalle previsioni contrattuali L\'Agenzia delle Entrate, con il principio di diritto n. 4 di ieri, ha fornito indicazioni in merito alla corretta individuazione del momento di effettuazione dell\'investimento ai fini del credito d\'imposta per investimenti in beni strumentali di cui all\' art. 1 commi 1051-1063 della L. 178/2020. Sono state infatti chieste ulteriori precisazioni sul momento di effettuazione dell\'investimento nelle ipotesi in cui i contratti prevedono che la prestazione del venditore non si esaurisca con il semplice trasferimento del bene mobile compravenduto, ma comprenda anche tutta una serie di attività "ulteriori" (ad esempio trasporto, assemblaggio, installazione, ecc.). L\'Agenzia delle Entrate, coerentemente ai chiarimenti forniti con le circolari nn. 4 del 30 marzo 2017 e n. 9 del 23 luglio 2021, ribadisce che il momento di effettuazione dell\'investimento va individuato alla luce degli elementi che caratterizzano la fattispecie secondo le regole previste dall\' art. 109 del<span class="term"> TUIR</span>. Pertanto, per i beni mobili: - l\'investimento si considera effettuato alla data di consegna o spedizione del bene, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui, in base alle clausole contrattuali, si verifica l\'effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro diritto reale non si deve tener conto di eventuali clausole di riserva della proprietà - laddove dalle previsioni contrattuali non si evinca esplicitamente la data del trasferimento della proprietà, si dovrà valutare caso per caso se la volontà delle parti del contratto sia stata quella di privilegiare la consegna/spedizione del bene oppure il completo adempimento delle ulteriori prestazioni poste a carico del fornitore. Nell\'ambito del principio di diritto l\'Agenzia delle Entrate sottolinea altresì che l\'analisi degli specifici elementi che connotano la singola fattispecie ( rectius, delle puntuali clausole contrattuali che regolano gli investimenti) trascende il perimetro applicativo dell\'interpello, che, conformemente alla sua ratio, consiste nel fornire chiarimenti interpretativi di carattere generale riferibili alla portata delle norme tributarie invocate e sulla loro applicazione al caso concreto, così da orientare il comportamento del contribuente nel caso specifico, ma non si traduce in un accertamento "di fatto" del momento di effettuazione dell\'investimento (attraverso l\'appuramento del momento traslativo o costitutivo della proprietà e/o del diritto reale e dell\'incidenza dell\'adempimento delle "ulteriori prestazioni" secondo la volontà contrattuale). Pertanto, sulla scorta dei sopra richiamati principi, ad avviso dell\'Agenzia è onere del contribuente procedere a una valutazione dei singoli contratti al fine di individuare, nel quadro dei principi sopra sanciti, la disciplina agevolativa applicabile al singolo investimento. Sul tema l\'Agenzia delle Entrate ha in passato fornito numerose risposte a interpello. Ad esempio, con la risposta a interpello 21 giugno 2022 n. 336 è stato affermato che per individuare il momento di effettuazione degli investimenti in caso di investimento complesso per i quali sono state effettuate acquisizioni di beni diverse e autonome, i costi sostenuti dalla società devono essere ripartiti tra i diversi periodi d\'imposta agevolabili e assoggettati alla disciplina pro tempore vigente, facendo riferimento all\'acquisto di ciascun bene e di ciascun eventuale servizio a esso correlato (se qualificabile come "onere accessorio"), secondo le regole generali della competenza fiscale previste dall\' art. 109 commi 1 e 2 del<span class="term"> TUIR</span>. Nel caso della risposta a interpello 27 settembre 2022 n. 473, secondo l\'Agenzia non rileva il nomen iuris utilizzato dalle parti (nel caso di specie, contratti di "appalto"), ma rileva il momento della consegna del bene qualora nel contratto le parti abbiano conferito alla consegna un ruolo preponderante rispetto alle ulteriori attività da eseguire successivamente ( cfr. anche risposta 14 marzo 2022 n. 107 ). Nella fattispecie di cui alla risposta a interpello 31 ottobre 2022 n. 537, l\'Agenzia ha affermato che il costo si considera "sostenuto" già alla conclusione del procedimento relativo al "test di funzionamento" ("Preliminary" Acceptance Test) - allo scopo di verificare, dopo la consegna del bene, la rispondenza del macchinario ai requisiti tecnici concordati con il cliente e il buon esito del funzionamento - e alla contestuale sottoscrizione del PAC ("Preliminary" Acceptance Certificate).', 'Documento_Abstract': 'dall\' art. 109 del <strong>TUIR</strong>. Pertanto, per i beni mobili: - l\'investimento si considera effettuato alla data di consegna o spedizione del bene, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui, in base alle clausole contrattuali, si verifica l\'effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro... eventuale servizio a esso correlato (se qualificabile come "onere accessorio"), secondo le regole generali della competenza fiscale previste dall\' art. 109 commi 1 e 2 del <strong>TUIR</strong>. Nel caso della risposta a interpello 27 settembre 2022 n. 473, secondo l\'Agenzia non rileva il nomen iuris utilizzato...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Per individuare il momento di effettuazione, occorre valutare ciò se non si evince la data del trasferimento della proprietà dalle previsioni contrattuali L\'Agenzia delle Entrate, con il principio di diritto n. 4 di ieri, ha fornito indicazioni in merito alla corretta individuazione del momento di effettuazione dell\'investimento ai fini del ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936062', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpYMys3SzZDUEk1Z2RpMHcwSG96cFpm', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816515', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Permanenza fisica con effetti sulla residenza fiscale', 'Documento_TitoloHtml': 'Permanenza fisica con effetti sulla residenza fiscale', 'Documento_Contenuto': 'Nuova serie di interpelli in merito alle regole interne e convenzionali sulla territorialità dei<span class="term"> redditi</span> Con una serie di risposte a interpello pubblicate ieri, 17 gennaio 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha focalizzato l\'attenzione sul parametro della permanenza fisica delle persone fisiche nel territorio di uno Stato, valutando come tale circostanza incida a vario titolo sull\'individuazione della residenza fiscale e della territorialità di alcuni<span class="term"> redditi</span>. La risposta n. 54/2023 è tornata sul tema dello split year convenzionale nei rapporti con la Svizzera, esaminando il caso di una persona fisica residente in Svizzera fino al 31 maggio 2022 e trasferitasi in Italia da tale data. In tali casi: - la persona è fiscalmente residente in Svizzera fino al 31 maggio 2022 in base alla normativa elvetica; - la persona sarebbe altresì fiscalmente residente in Italia per tutto il 2022 in base alla normativa italiana, poiché il periodo 1° giugno-31 dicembre "copre" la maggior parte del periodo d\'imposta. Secondo l\'Agenzia, il conflitto di residenza per il periodo 1° gennaio 2022-31 maggio 2022 va risolto mediante ricorso alla clausola di split year prevista dall\' art. 4 paragrafo 4 della Convenzione Italia-Svizzera, la quale consente alla persona di essere considerata fiscalmente residente in Italia solo per il periodo 1° giugno-31 dicembre. Di conseguenza, i<span class="term"> redditi</span> percepiti a fronte dell\'attività di lavoro dipendente svolta in Svizzera nel periodo 1° gennaio-31 maggio sono assoggettati a imposizione esclusiva in Svizzera ai sensi dell\' art. 15 paragrafo 1 della Convenzione, trattandosi di<span class="term"> redditi</span> percepiti da un residente svizzero a fronte dell\'attività lavorativa svolta nella Confederazione elvetica. La risposta n. 50/2023 si è invece occupata della situazione in cui un lavoratore dipendente di una società irlandese, residente in Italia, non ha potuto trasferire la propria residenza all\'estero a causa del blocco alla circolazione determinato dall\'emergenza COVID entro la prima metà del periodo di imposta 2021. Dal combinato disposto dell\' art. 2 comma 2 del<span class="term"> TUIR</span> e dell\' art. 3 della Convenzione Italia-Irlanda (che presenta particolarità sotto questo profilo) risulta che, qualora una persona fisica risulti fiscalmente residente in Italia ai sensi della normativa interna, la stessa è invece considerata non residente in Italia in virtù del Trattato solo se tale persona non supera complessivamente i 91 giorni di presenza fisica in Italia nell\'anno fiscale di riferimento. Posto che, nel caso di specie, la persona risultava fisicamente presente in Italia per un periodo complessivamente superiore a 91 giorni, la stessa, ad avviso dell\'Agenzia, deve essere considerata fiscalmente residente in Italia per il 2021. La risposta n. 55/2023 ha esaminato poi il trattamento fiscale del reddito di lavoro dipendente percepito da un residente in Svizzera per l\'attività svolta, in modalità di lavoro agile dalla propria abitazione, alle dipendenze di un datore di lavoro italiano nel corso del 2021; con riferimento a tale annualità era in vigore l\' Accordo tra Italia e Svizzera, firmato a Berna il 18 giugno 2020 e a Roma il 19 giugno 2020 (esteso alla generalità dei lavoratori dipendenti, e non solo ai frontalieri) in virtù del quale, in via eccezionale, i giorni di lavoro svolti a domicilio nello Stato di residenza della persona a causa delle misure adottate per impedire la diffusione del COVID, alle dipendenze di un datore di lavoro situato nell\'altro Stato, devono essere considerati come giorni di lavoro svolti nello Stato in cui la persona avrebbe lavorato in assenza di tali misure. La situazione illustrata rientra nell\'art. 15 paragrafo 1 della Convenzione Italia-Svizzera, il quale dispone la tassazione concorrente nel caso in cui lo Stato di residenza (nella specie, la Svizzera) e quello di svolgimento dell\'attività (nella specie, l\'Italia, in virtù della finzione introdotta dall\'Accordo transitorio) non coincidano. Sempre in tema di territorialità, con la risposta n. 53/2023 l\'Agenzia delle Entrate ha esaminato la nozione di base fissa in relazione a un residente spagnolo che svolgeva attività di lavoro autonomo in Italia (oltre che in Spagna), soggiornandovi per un totale di 124 giorni nel corso del periodo di imposta. L\' art. 14 paragrafo 1 della Convenzione Italia-Spagna stabilisce che i compensi derivanti dall\'attività professionale sono imponibili solo nello Stato di residenza del professionista, a meno che detto professionista non disponga abitualmente di una base fissa per l\'esercizio della sua attività nell\'altro Stato. In tal caso, i<span class="term"> redditi</span> sono imponibili anche in questo secondo Stato, ma solamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa. Al riguardo, l\'Agenzia evidenzia che, ai fini della verifica della disponibilità di una base fissa, l\'elemento costitutivo della "fissità" implica che la sede sia in un luogo determinato e abbia un certo grado di permanenza nell\'utilizzo (non necessariamente per la maggior parte del periodo d\'imposta). In altre parole, stabilire se il lavoratore autonomo in esame abbia avuto a disposizione un luogo che possa considerarsi una base fissa in Italia dipende dal potere effettivo del lavoratore non residente di utilizzare tale ubicazione per svolgere la sua attività, nonché dalla portata della presenza del lavoratore autonomo in quel luogo e delle concrete attività che vi ha svolto, non valutabile in modo esclusivo in base al fattore temporale.', 'Documento_Abstract': 'dell\' art. 2 comma 2 del <strong>TUIR</strong> e dell\' art. 3 della Convenzione Italia-Irlanda (che presenta particolarità sotto questo profilo) risulta che, qualora una persona fisica risulti fiscalmente residente in Italia ai sensi della normativa interna, la stessa è invece considerata non residente in Italia in virtù...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Nuova serie di interpelli in merito alle regole interne e convenzionali sulla territorialità dei redditi Con una serie di risposte a interpello pubblicate ieri, 17 gennaio 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha focalizzato l\'attenzione sul parametro della permanenza fisica delle persone fisiche nel territorio di uno Stato, valutando come tale ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936067', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpYMys3SzZDUEk1Z1ZqUFloZWNEYU5k', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816516', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Pronto il modello di Certificazione Unica 2023', 'Documento_TitoloHtml': 'Pronto il modello di Certificazione Unica 2023', 'Documento_Contenuto': 'Detrazioni d\'imposta per familiari a carico da coordinare con l\'assegno unico e universale Con il provvedimento n. 14392 pubblicato ieri, 17 gennaio 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha approvato il modello della Certificazione Unica 2023, relativa al periodo d\'imposta 2022, unitamente alle relative istruzioni per la compilazione. Tra le principali novità della CU 2023 vi sono i nuovi limiti previsti per il 2022 in merito alle remunerazioni corrisposte ai lavoratori dipendenti sotto forma di bonus, introdotti a seguito della crisi energetica. Si sottolinea in particolare: - l\'innalzamento a 3.000 euro del limite di esenzione dei fringe benefit, previsto dall\' art. 12 del DL 115/2022, come da ultimo modificato dall\' art. 3 comma 10 del DL 176/2022; - la non imponibilità fino a 200 euro dei buoni benzina, in base a quanto previsto dall\' art. 2 del DL 21/2022. Qualora tali importi (3.000 euro e 200 euro) vengano superati, l\'intero valore di fringe benefit e di buoni benzina concessi ai dipendenti sono assoggettati a tassazione ordinaria. I buoni benzina di 200 euro rappresentano un\'agevolazione ulteriore rispetto a quella generale prevista dall\' art. 51 comma 3 del<span class="term"> TUIR</span> il cui limite, per il solo periodo d\'imposta 2022, è innalzato a 3.000 euro. Trova spazio nella CU 2023 anche la nuova disciplina relativa al trattamento integrativo, di cui all\' art. 1 comma 3 della L. 234/2021, il quale, modificando l\' art. 1 del DL 3/2020, ha previsto il riconoscimento di una somma non imponibile di importo pari a 1.200 euro per il 2022, se il reddito complessivo non è superiore a 15.000 euro (al posto di 28.000 euro come previsto in precedenza). Nell\'ipotesi di reddito complessivo superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro, tale trattamento è riconosciuto nel caso in cui la somma di determinate detrazioni previste dalla norma sia di ammontare superiore all\'imposta lorda calcolata sul reddito complessivo. In questo caso, il trattamento integrativo riconosciuto sarà pari alla differenza tra la somma delle detrazioni e l\'imposta lorda e comunque non può essere superiore a 1.200 euro. Con riferimento alle agevolazioni per familiari a carico, a decorrere dal 1° marzo 2022, ai sensi dell\' art. 1 del DLgs. 230/2021, è stato istituito l\'assegno unico e universale per i figli a carico, che costituisce un beneficio economico attribuibile, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell\'anno successivo, ai nuclei familiari sulla base dell\'ISEE. L\' art. 10 comma 4 del DLgs. 230/2021 ha modificato l\' art. 12 del<span class="term"> TUIR</span>, contenente la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia, con l\'effetto che, a decorrere dal 1° marzo 2022 (data di entrata in vigore dell\' assegno unico ): - cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, ivi incluse le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di tre anni, per i figli con disabilità e quelle per ciascun figlio a partire dal primo, per i contribuenti con più di tre figli a carico; - è abrogata l\'ulteriore detrazione per famiglie numerose (in presenza di almeno quattro figli). Nel prospetto "familiari a carico" della CU 2023, da quest\'anno, vengono richiesti: - il numero di mesi, ricompresi tra gennaio e febbraio 2022, per i quali spetta la detrazione per figli (in base alla previgente formulazione dell\' art. 12 del<span class="term"> TUIR</span>); - il numero di mesi, a partire da marzo 2022, per i quali spetta la detrazione per figli, di età uguale o superiore a 21 anni (in base all\'attuale formulazione dell\' art. 12 del<span class="term"> TUIR</span>). In relazione ai<span class="term"> redditi</span> di docenti e ricercatori rientrati in Italia prima del 2020 e che alla data del 31 dicembre 2019 risultavano beneficiari del regime agevolato previsto dall\'art. 44 del DL 78/2010, va evidenziato nella CU 2023 l\'esercizio dell\' opzione per prorogare il suddetto regime, di cui al provv. Agenzia delle Entrate 31 marzo 2022 n. 102028. A tal proposito, l\'ammontare delle somme che non hanno concorso a formare il reddito imponibile è da riportare nel punto 462 con il codice 15. Tra le altre novità applicabili a decorrere dal periodo d\'imposta 2022, certificato nella CU 2023: - l\'otto per mille dell<span class="term">\'IRPEF</span> può essere destinato anche all\'Associazione "Chiesa d\'Inghilterra" per fini di culto, istruzione, assistenza e beneficienza; - nella sezione "previdenza complementare" devono essere riportati anche i dati relativi ai contributi versati ai sottoconti italiani di prodotti pensionistici individuali paneuropei (PEPP), di cui al Regolamento (Ue) 2019/1238, assoggetti ai medesimi criteri previsti dal DLgs.', 'Documento_Abstract': 'dall\' art. 51 comma 3 del <strong>TUIR</strong> il cui limite, per il solo periodo d\'imposta 2022, è innalzato a 3.000 euro. Trova spazio nella CU 2023 anche la nuova disciplina relativa al trattamento integrativo, di cui all\' art. 1 comma 3 della L. 234/2021, il quale, modificando l\' art. 1 del DL 3/2020, ha previsto..., per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell\'anno successivo, ai nuclei familiari sulla base dell\'ISEE. L\' art. 10 comma 4 del DLgs. 230/2021 ha modificato l\' art. 12 del <strong>TUIR</strong>, contenente la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia, con l\'effetto che, a decorrere dal 1° marzo 2022... spetta la detrazione per figli (in base alla previgente formulazione dell\' art. 12 del <strong>TUIR</strong>); - il numero di mesi, a partire da marzo 2022, per i quali spetta la detrazione per figli, di età uguale o superiore a 21 anni (in base all\'attuale formulazione dell\' art. 12 del <strong>TUIR</strong>). In relazione... dell\'<strong>IRPEF</strong> può', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Detrazioni d\'imposta per familiari a carico da coordinare con l\'assegno unico e universale Con il provvedimento n. 14392 pubblicato ieri, 17 gennaio 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha approvato il modello della Certificazione Unica 2023, relativa al periodo d\'imposta 2022, unitamente alle relative istruzioni per la compilazione. Tra le ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=935540', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpYcXYvTGxMTU5RbUhpWnFzY2Y3RmpZ', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816518', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Regole fiscali sui trasferimenti inbound immutate nella trasformazione internazionale', 'Documento_TitoloHtml': 'Regole fiscali sui trasferimenti inbound immutate nella trasformazione internazionale', 'Documento_Contenuto': 'Applicazione invariata dell\'art. 166-bis del<span class="term"> TUIR</span> anche una volta recepita la direttiva 2019/2121/Ue La lettura dello schema di DLgs. di attuazione della direttiva 2019/2121/Ue sulle operazioni straordinarie transfrontaliere impone alcune osservazioni preliminari in merito alle possibili conseguenze sul regime fiscale dei trasferimenti di sede, in particolar modo in entrata. Nell\'ovvia premessa che si tratta di norme in fase di approvazione, il decreto, sulla scorta delle indicazioni della direttiva, definisce " trasformazione " (transfrontaliera) l\'operazione mediante una quale una società, senza essere né sciolta né sottoposta a liquidazione e pur conservando la propria personalità giuridica, muta la legge a cui è sottoposta e il suo tipo sociale, adottandone uno previsto dalla legge dello Stato di destinazione (può essere l\'Italia, per le operazioni inbound ) e... Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata.', 'Documento_Abstract': 'Regole fiscali sui trasferimenti inbound immutate nella trasformazione internazionale Applicazione invariata dell\'art. 166-bis del <strong>TUIR</strong> anche una volta recepita la direttiva 2019/2121/Ue La lettura dello schema di DLgs. di attuazione della direttiva 2019/2121/Ue sulle operazioni straordinarie...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Applicazione invariata dell\'art. 166-bis del TUIR anche una volta recepita la direttiva 2019/2121/Ue La lettura dello schema di DLgs. di attuazione della direttiva 2019/2121/Ue sulle operazioni straordinarie transfrontaliere impone alcune osservazioni preliminari in merito alle possibili conseguenze sul regime fiscale dei trasferimenti di sede, ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936007', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpWYjdmaWM2NnFtb0ZqUFloZWNEYU5k', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816520', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sempre deducibile la promozione di integratori e cosmetici presso medici', 'Documento_TitoloHtml': 'Sempre deducibile la promozione di integratori e cosmetici presso medici', 'Documento_Contenuto': 'Non trattandosi di farmaci, non opera la disciplina «speciale» di indeducibilità introdotta dalla legge finanziaria 2003 Con la risposta a interpello n. 39 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate è tornata, dopo più di 16 anni, ad occuparsi del regime di indeducibilità dei costi sostenuti per l\'acquisto di beni e servizi destinati, anche indirettamente, a medici, veterinari o farmacisti, allo scopo di agevolare, in qualsiasi modo, la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto ad uso farmaceutico ( ex art. 9 comma 2 della L. 289/2002, legge finanziaria 2003). Innanzitutto, viene confermato che tale disciplina "speciale" rimane applicabile anche dopo la riforma delle spese di rappresentanza, operata dall\' art. 108 comma 2 del<span class="term"> TUIR</span> (come modificato dall\' art. 1 comma 33 lett. p) della L. 244/2007, Finanziaria 2008) e dal relativo provvedimento attuativo (DM 19 novembre 2008): in questo senso, si erano espresse già la circ. Agenzia delle Entrate n. 34/2009 e la relazione ministeriale allo stesso DM. Come affermato a suo tempo dalla circ. Agenzia delle Entrate n. 3/2006, sotto il profilo soggettivo, la norma è rivolta, in linea di principio, a tutti i soggetti titolari di reddito d\'impresa, anche se, di fatto, riguarda essenzialmente i produttori e commercianti di farmaci e specialità medicinali. Per quanto concerne l\' ambito oggettivo, ad avviso dell\'Amministrazione finanziaria, la richiamata disposizione intende disincentivare comportamenti che determinano una crescita patologica della spesa sanitaria, riflettendosi sui prezzi dei farmaci e sulle quantità prescritte, sancendo l\'indeducibilità delle spese sostenute per l\'acquisto dei beni e/o servizi destinati ai medici, veterinari e farmacisti, che configurano comportamenti illeciti vietati: - dalla norma penale (l\'Agenzia richiama espressamente il c.d. reato di comparaggio, punito dagli artt. 170-172 del Testo unico delle leggi sanitarie, approvato con il RD n. 1265/1934 ); - oppure dalla disciplina speciale del<span class="term"> settore</span> sanitario (e, in particolare, dagli artt. 123-125 del DLgs. 219/2006 ). In altri termini, l\'indeducibilità riguarda tutti quei costi, normalmente riconducibili alla categoria delle spese di rappresentanza, relativi all\'offerta a titolo gratuito di beni e servizi agli operatori sanitari che superino il modico valore e, quindi, non "siano di valore trascurabile ". Sono quindi indeducibili : - i costi per l\'acquisto di beni e servizi di valore elevato (es. spese per l\'acquisizione di beni durevoli, anche se strumentali all\'attività medica, quali computer, telefoni cellulari, borse professionali, ecc.), e quelli relativi all\'acquisto di servizi per soggiorni e ospitalità (es. spese per viaggi, alberghi e ristorazione), che non rientrano nell\'organizzazione di convegni e congressi ai sensi dell\'art. 124 del citato DLgs. 219/2006 ; - i costi per soggiorni e ospitalità sostenuti in violazione delle disposizioni dell\'art. 124 del DLgs. 219/2006 ; - le spese relative alla distribuzione di campioni gratuiti di farmaci, effettuata in violazione delle modalità, delle condizioni e dei limiti quantitativi stabiliti dall\'art. 125 del DLgs. 219/2006. Sono invece deducibili, a titolo esemplificativo, le spese di modico valore per l\'acquisto di: - materiale di consumo (ad esempio, ricettari, cancelleria); - riviste a carattere scientifico. Valorizzando il contenuto di tale documento di prassi, la risposta n. 39/2023 precisa che gli integratori e i prodotti cosmetici non rientrano nell\'ambito applicativo dell\' art. 2 comma 9 della L. 289/2002, in quanto trattasi di prodotti non assimilabili ai farmaci sul piano della tutela della salute pubblica. Pertanto, le spese sostenute dalla società istante per la promozione presso medici e farmacisti di tali prodotti sono deducibili secondo le regole generali dell\' inerenza. Sono, invece, soggetti al regime di indeducibilità i dispositivi medici, in quanto costituiscono strumenti, apparecchi o impianti destinati ad essere impiegati sull\'uomo a fini di diagnosi o cura di una malattia, di una ferita o di un handicap (ai sensi dell\' art. 1 comma 2 del DLgs. 46/97, ora art. 2 n. 1 del Regolamento Ue 2017/745). Come tali, al pari dei farmaci, rappresentano prodotti direttamente incidenti sulla tutela della salute pubblica.', 'Documento_Abstract': 'della L. 289/2002, legge finanziaria 2003). Innanzitutto, viene confermato che tale disciplina "speciale" rimane applicabile anche dopo la riforma delle spese di rappresentanza, operata dall\' art. 108 comma 2 del <strong>TUIR</strong> (come modificato dall\' art. 1 comma 33 lett. p) della L. 244/2007, Finanziaria 2008...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Non trattandosi di farmaci, non opera la disciplina «speciale» di indeducibilità introdotta dalla legge finanziaria 2003 Con la risposta a interpello n. 39 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate è tornata, dopo più di 16 anni, ad occuparsi del regime di indeducibilità dei costi sostenuti per l\'acquisto di beni e servizi destinati, anche ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936011', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpXOU5ROWpoL0l5RGhvaGx6VjUzdStr', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816522', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Tassata anche in Italia la pensione per sicurezza sociale pagata al residente francese', 'Documento_TitoloHtml': 'Tassata anche in Italia la pensione per sicurezza sociale pagata al residente francese', 'Documento_Contenuto': 'Con la risposta a interpello n. 52/2023, l\'Agenzia delle Entrate ribadisce l\'orientamento già espresso nel principio di diritto n. 2 del 6 luglio 2022 secondo cui, in virtù dell\' art. 18 paragrafo 2 della Convenzione Italia-Francia, sono imponibili anche in Italia le pensioni pagate a un residente francese in relazione a un ex impiego privato in applicazione della legislazione sulla sicurezza sociale dello Stato italiano (nella fattispecie, si tratta di una pensione professionale ). Lo Stato italiano ha, quindi, potere di trattenere alla fonte l<span class="term">\'IRPEF</span> e le addizionali locali, che il residente francese può poi scomputare dalle imposte dovute nel proprio Stato di residenza. Ove l\'istituto previdenziale italiano abbia omesso, come nel caso considerato, le trattenute alla fonte in alcune annualità pregresse e non provveda a regolarizzare la propria posizione, è il pensionato non residente a supplire all\'inadempimento che si protrae, mediante la presentazione delle dichiarazioni italiane per le quali non siano decorsi i termini per l\'accertamento previsti dall\' art. 43 del DPR 600/73; non sono dovute sanzioni in ragione della condotta incolpevole del contribuente medesimo. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata CONDIVIDI ARTICOLO.', 'Documento_Abstract': 'ha, quindi, potere di trattenere alla fonte l\'<strong>IRPEF</strong> e le addizionali locali, che il residente francese può poi scomputare dalle imposte dovute nel proprio Stato di residenza. Ove l\'istituto previdenziale italiano abbia omesso, come nel caso considerato, le trattenute alla fonte in alcune annualità...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta a interpello n. 52/2023, l\'Agenzia delle Entrate ribadisce l\'orientamento già espresso nel principio di diritto n. 2 del 6 luglio 2022 secondo cui, in virtù dell\' art. 18 paragrafo 2 della Convenzione Italia-Francia, sono imponibili anche in Italia le pensioni pagate a un residente francese in relazione a un ex impiego privato ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936059', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpYcFBxTUNHRlE4UVNxWnhaRGxvRU5N', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816523', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Tassazione separata sulla capitalizzazione della pensione complementare', 'Documento_TitoloHtml': 'Tassazione separata sulla capitalizzazione della pensione complementare', 'Documento_Contenuto': 'Regime diverso in base al periodo cui si riferisce la quota della prestazione, se fino al 31 dicembre 2000 o dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2002 Mercoledì, 18 gennaio 2023 Con la risposta a interpello n. 37 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul regime fiscale delle prestazioni erogate da un Fondo pensione operante in regime misto, ovverosia a: - "prestazione definita" per le prestazioni relative a periodi di iscrizione sino al 31 dicembre 2002, con una gestione a ripartizione ; - "contribuzione definita" per le prestazioni riferite a periodi di iscrizione a partire dal 1° gennaio 2003, con una gestione a capitalizzazione. A causa della riduzione dei flussi contributivi destinati alla gestione a ripartizione si è creata una situazione di grave criticità per i conti del Fondo, che ha indotto le fonti istitutive dello stesso ad accordare: - a coloro che già percepiscono il trattamento pensionistico complementare, la facoltà di trasformare la quota parte della prestazione periodica erogata dalla gestione a ripartizione in un capitale attualizzato, liquidato a partire dal 1° luglio 2022 (c.d. "operazione saldo e stralcio"); - a coloro che aderiranno all\'operazione saldo e stralcio, la possibilità di versare alla gestione a capitalizzazione il capitale derivante dall\'adesione alla stessa operazione saldo e stralcio, in vista dell\'erogazione di una prestazione a contribuzione definita. Riepilogato il quadro normativo, l\'Agenzia ritiene che la prestazione in capitale che il Fondo corrisponderà ai pensionati che aderiranno all\'operazione saldo e stralcio costituisca reddito assimilato a quello di lavoro dipendente ai sensi dell\' art. 50 comma 1 lett. h- bis) del<span class="term"> TUIR</span> e sarà soggetta alle regole della tassazione separata di cui all\' art. 17 comma 1 lett. a) del<span class="term"> TUIR</span>. In particolare, troverà applicazione il regime fiscale previsto: - dall\' art. 17 comma 2, ultima parte, del<span class="term"> TUIR</span> (nella versione anteriore alle modifiche ex art. 11 del DLgs. 47/2000), per la quota della prestazione riferibile al periodo fino al 31 dicembre 2000 ; - dall\' art. 19 comma 2, ultima parte, del<span class="term"> TUIR</span> (nella versione attualmente in vigore), per la parte riferibile al periodo dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2002. Con riferimento alla deducibilità delle somme conseguite dai pensionati per effetto dell\'adesione all\'operazione saldo e stralcio e che saranno destinate alla gestione a capitalizzazione del Fondo, l\'Agenzia ritiene che la piena deducibilità risulti condizionata dalla circostanza che il Fondo possa continuare a essere considerato una forma gestita in via prevalente secondo il sistema tecnico finanziario della ripartizione (nonostante l\'attuale regime misto, ovverosia a ripartizione e a capitalizzazione). Diversamente, sul versamento alla gestione a capitalizzazione del Fondo delle somme in argomento, ove configurabile alla stregua di contributo, troverà applicazione il limite complessivo di deducibilità di 5.164,57 euro ex art. 8 del DLgs. 252/2005. Copyright 2023 © EUTEKNE SpA - riproduzione riservata.', 'Documento_Abstract': 'definita. Riepilogato il quadro normativo, l\'Agenzia ritiene che la prestazione in capitale che il Fondo corrisponderà ai pensionati che aderiranno all\'operazione saldo e stralcio costituisca reddito assimilato a quello di lavoro dipendente ai sensi dell\' art. 50 comma 1 lett. h- bis) del <strong>TUIR</strong>... e sarà soggetta alle regole della tassazione separata di cui all\' art. 17 comma 1 lett. a) del <strong>TUIR</strong>. In particolare, troverà applicazione il regime fiscale previsto: - dall\' art. 17 comma 2, ultima parte, del <strong>TUIR</strong> (nella versione anteriore alle modifiche ex art. 11 del DLgs. 47/2000), per la quota... della prestazione riferibile al periodo fino al 31 dicembre 2000 ; - dall\' art. 19 comma 2, ultima parte, del <strong>TUIR</strong> (nella versione attualmente in vigore), per la parte riferibile al periodo dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2002. Con riferimento alla deducibilità delle somme conseguite dai pensionati...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Regime diverso in base al periodo cui si riferisce la quota della prestazione, se fino al 31 dicembre 2000 o dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2002 Mercoledì, 18 gennaio 2023 Con la risposta a interpello n. 37 di ieri, l\'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul regime fiscale delle prestazioni erogate da un Fondo pensione operante in ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=936016', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21KNGdjQU96ZGZBKzEzUENvbHBybHpXOU5ROWpoL0l5RHJOVGRBUmd2eCtp', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816504', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '33', 'Documento_Sottotitolo': 'A rilento la revisione dei treni della metro e i progetti dei tram per il Giubileo', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Dai monopattini ai dehor tutti i ritardi nel mirino', 'Documento_TitoloHtml': 'Dai monopattini ai dehor tutti i ritardi nel mirino', 'Documento_Contenuto': 'IL FOCUS Poltrone, giochi di corrente e necessità di nuovi equilibri. A maggior ragione in prospettiva delle Regionali. Ma dietro le fibrillazioni in maggioranza - 12 consiglieri del Pd su 18 si sono iscritti più o meno palesemente al fronte degli scontenti - c\' è anche un rallentamento dell\' attività del Comune. La giunta Gualtieri si è insediata da poco più di un anno, ma la lista dei progetti in ritardo rispetto alla tabella di marcia aumenta. Intanto c\' è il rinvio di tre mesi all\' assegnazione del servizio di monopattini e biciclette in sharing, necessaria per togliere dalle strade la pletora di mezzi abbandonati in strada. E sempre in quest\' ottica, quella del decoro, sono congelati tutti i provvedimenti sul commercio e sullo sfruttamento del suolo pubblico: le nuove regole per autorizzare i tavolini all\' aperto, il catalogo degli arredi per eliminare l\' obbrobrio di stufe a funghi e ombrelloni colorati a cielo aperto o la convenzione per i mercati rionali. LA LISTA Allo stesso modo non aiutano le proroghe ai contratti di servizio per le due principali municipalizzate della città, Ama e Atac. Atti necessari non solo per indicare le risorse per gestire i principali servizi erogati (rifiuti e trasporto), ma anche per migliorarli. Sul lato dell\' immondizia - complice l\' assenza di impianti e di discariche - la raccolta è ancora macchia di leopardo in molti quartieri di Roma; su quello della mobilità il rinnovo del parco bus sarà visibile soltanto quando saranno spesi tutti i fondi del Pnrr, nel 2026. Va a scartamento ridotto anche la manutenzione dei treni della metropolitana e la realizzazione delle nuove linee di tram. Per i primi, i ritardi riguardano le revisioni dei convogli, per le quali il ministero delle Infrastrutture ha già concesso una proroga, fino all\' inizio dell\' estate: con il rischio che, alla scadenza, il servizio metro debba essere ancora limitato. A rilento la realizzazione delle future linee tranviarie, dove non sono ancora partite le gare. Per esempio la Tva (Termini-Vaticano-Aurelio) pensata per il Giubileo, non entrerà in esercizio (nella prima tratta) prima del 19 maggio del 2025. E non arriverà per quella data neanche a San Pietro. Per non parlare del riempimento delle buche, che ha visto conclusa soltanto il pacchetto di interventi curato dall\' Anas. Dall\' inner circle del Campidoglio spiegano che questa fotografia è parziale. E ricordano che in quest\' anno di consiliatura si sono verificate alcune circostanze non valutate a sufficienza o proprio non messe in conto quando si è scritto il programma elettorale. Intanto il rogo del Tmb2 di Malagrotta ha allungato i tempi della chiusura del ciclo dei rifiuti e così come le proroghe volute dal governo sui tavolini hanno rinviato le scelte su questo fronte. Nelle casse comunali sono entrati oltre 500 milioni di euro in meno, dovuti alla nuova applicazione dell\' Imu seguita una sentenza della Consulta, che ha rivoluzionato il concetto di prima e seconda casa, la minore addizionale<span class="term"> Irpef</span> raccolta per la crisi Covid, il software per le multe andato in tilt o i minori turisti che sempre per la pandemia si sono tradotti in minori contributi di soggiorno. Senza contare che il cambio di governo - è l\' esecutivo che deve vidimare le opere - ha rallentato anche l\' avvio dei lavori. Al riguardo ieri c\' è stata la prima riunione della cabina tecnica a Palazzo Chigi. Ma nella lista dei ritardi ci sono provvedimenti che devono avere l\' approvazione definitiva in Assemblea Capitolina come i contratti di servizio o le nuove regole sul commercio. Non a caso ieri, nel vertice tra il sindaco e i consiglieri pd, si è discusso del mancato sì alla delibera su Multiservizi e allo stesso modo non è chiaro il futuro di Roma Metropolitane, la società di progettazione del Comune. Sempre in Aula sono attese le nuove norme tecniche al piano regolatore, quelle sulle compensazioni urbanistiche o la delibera dei beni comuni. Tutti atti dove i consiglieri di maggioranza, non solo i 12 scontenti del Pd, vogliono dire la loro. Francesco Pacifico © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'come le proroghe volute dal governo sui tavolini hanno rinviato le scelte su questo fronte. Nelle casse comunali sono entrati oltre 500 milioni di euro in meno, dovuti alla nuova applicazione dell\' <strong>Imu</strong> seguita una sentenza della Consulta, che ha rivoluzionato il concetto di prima e seconda casa, la minore... addizionale <strong>Irpef</strong> raccolta per la crisi Covid, il software per le multe andato in tilt o i minori turisti che sempre per la pandemia si sono tradotti in minori contributi di soggiorno. Senza contare che il cambio di governo - è l\' esecutivo che deve vidimare le opere - ha rallentato anche l\' avvio dei lavori...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'IL FOCUS Poltrone, giochi di corrente e necessità di nuovi equilibri. A maggior ragione in prospettiva delle Regionali. Ma dietro le fibrillazioni in maggioranza - 12 consiglieri del Pd su 18 si sono iscritti più o meno palesemente al fronte degli scontenti - c\' è anche un rallentamento dell\' attività del Comune. 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La disposizione modifica l\' articolo 1, comma 759, della legge 160/2019 aggiungendovi la lettera g-bis). In assenza di un orientamento univoco in materia, viene recepito in tal modo quell\' indirizzo della giurisprudenza di merito tendente al riconoscimento dell\' esenzione. Il beneficio potrà essere invocato per «gli immobili non utilizzabili né disponibili», per i quali sia stata presentata denuncia all\' autorità giudiziaria in relazione ai reati di violazione di domicilio e invasione di terreni o edifici, o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. Le ragioni poste a fondamento dell\' intervento normativo sono rinvenibili nella sentenza 67/2022 del 19 gennaio 2022 dell\' ex Commissione rributaria regionale della Toscana cui rimanda lo stesso dossier parlamentare che accompagna la legge di Bilancio. La questione che è stata sinora dibattuta è incentrata sulla nozione di possesso che, tanto nella previgente normativa<span class="term"> Imu</span>, quanto nell\' attuale, costituisce presupposto impositivo (articolo 8, comma 2, Dl 23/2011 e articolo 1, comma740, legge 160/2019). Presupposto, tuttavia, da leggere in combinazione con la definizione di soggetto passivo quale, eccetto nell\' ipotesi di locazione finanziaria, detentore del diritto reale. In materia di possesso, una parte della giurisprudenza ha attribuito rilievo al mero «ius possidendi»; un\' altra parte, cui consegue l\' orientamento recepito, ha ritenuto necessaria la contemporanea sussistenza di uno «ius possessionis». Il titolare di un immobile occupato abusivamente non trae alcun utile dal suo diritto di proprietà (o altro diritto reale) non potendo direttamente godere del bene, né conseguire un corrispettivo per il suo utilizzo da parte di terzi risultando impossibile l\' esercizio del possesso come definito dall\' articolo 1140 del Codice civile. Con l\' ulteriore conseguenza della diminuzione di valore che consegue al deterioramento del bene utilizzato abusivamente. Simili presupposti minano il principio di capacità contributiva sancito dall\' articolo 53 della Costituzione poiché, per ragioni non dipendenti dalla volontà del contribuente, viene in concreto a mancare quella capacità contributiva richiesta dalla norma costituzionale. I fruitori dell\' esenzione dovranno comunicare al comune interessato, in modalità telematiche da definire con decreto, il possesso dei previsti requisiti nonché, successivamente, il venirne meno. La norma ancora l\' agevolazione alla presentazione della denuncia o all\' avvio di un\' azione giudiziaria penale. Al riguardo occorre un chiarimento circa la decorrenza dell\' esenzione. L\' occupazione abusiva, ad esempio, può aver avuto inizio prima che il contribuente abbia sporto denuncia il cui termine di presentazione, in virtù dell\' articolo 124 del Codice penale, è fissato in tre mesi «dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato». © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'Esenzione <strong>Imu</strong> per l\' immobile occupato abusivamente L\' articolo 1, comma 81, della legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) introduce, a partire dall\' anno in corso, la nuova esenzione <strong>Imu</strong> per gli immobili oggetto di occupazione abusiva. 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È questa la risposta a interpello 46/2023 delle Entrate. Alfa opera nel<span class="term"> settore</span> della nautica e vende attraverso dei dealer. Per incrementare le vendite si è accordata con una società di credito al consumo che effettuerà dei finanziamenti a tasso zero. In sostanza il cliente, tramite il dealer, richiede il prestito alla finanziaria, vedendosi applicare un tasso pari a zero. Alfa corrisponde a fronte di ciò un importo alla finanziaria, iscritto a deconto delle vendite (voce A1 di conto economico). In alternativa per la società potrebbe andare fra i servizi in B7 come costo di natura commerciale. L\' iscrizione in area caratteristica comporta la rilevanza del costo ai fini<span class="term"> Irap</span>; viceversa, la sua contabilizzazione in area finanziaria lo renderebbe indeducibile. L\' istante richiama la risoluzione 52 del 1996 in cui era stata avallata la tesi per cui un importo del genere non aveva natura finanziaria, trattandosi di un provento di un\' obbligazione di fare. La successiva risoluzione 71/1998 pur avendo inquadrato la prestazione come esente ai fini Iva, aveva confermato che per la società che sostiene il costo questo è sempre a fronte di un\' obbligazione di fare. La Cassazione 26122/2019 ha poi ribadito che si tratta di costi della voce B7, deducibili ai fini<span class="term"> Irap</span>. L\' Agenzia ritiene invece che l\' importo corrisposto dall\' istante alla società finanziaria abbia natura finanziaria. Non sarebbe dirimente il fatto che il beneficiario del capitale dato in prestito non sia la società istante ma unicamente il cliente finale. La natura finanziaria di un onere dipende dalla sua stretta connessione con l\' erogazione del finanziamento. Tale connessione sarebbe avvalorata dal contratto in essere, dal fatto che il corrispettivo è parametrato ad elementi del prestito (durata, rate, Taeg), che lo stesso può essere modificato unilateralmente dalla finanziaria. L\' Agenzia motiva la natura finanziaria anche in base alla risoluzione 71/1998 e ad alcune pronunce di merito (Ctr Lazio 6972/29/14), sostenendo che l\' incremento delle vendite è legato ad una modalità finanziaria (finanziamento a tasso zero) tale per cui il corrispettivo dovuto alla società di credito al consumo deve considerarsi assimilato ad un interesse. Però non vi è dubbio che le pronunce di prassi citate si esprimevano in maniera differente, avvalorate anche da recente giurisprudenza di legittimità. Quindi il dietrofront quantomeno avrebbe dovuto revocare esplicitamente quelle pronunce. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'Finanziamenti a tasso zero senza rilevanza per l\' <strong>Irap</strong> La componente che una società paga a fronte di finanziamenti a tasso zero ha natura finanziaria e quindi è irrilevante ai fini <strong>Irap</strong>, anche se iscritta in bilancio in area caratteristica. È questa la risposta a interpello 46/2023 delle Entrate... del costo ai fini <strong>Irap</strong>; viceversa, la sua contabilizzazione in area finanziaria lo renderebbe indeducibile. L\' istante richiama la risoluzione 52 del 1996 in cui era stata avallata la tesi per cui un importo del genere non aveva natura finanziaria, trattandosi di un provento di un\' obbligazione di fare.... 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La posizione va vista, però, anche alla luce dei precedenti documenti di prassi. Per la risoluzione 52 del 1996 il corrispettivo dovuto a fronte di un finanziamento a tasso zero non ha natura finanziaria. La risoluzione 71/1998 lo qualifica esente ai fini Iva ma afferma sempre che è a fronte di un\' obbligazione di facere. Per la Cassazione 26122/19 è comunque un costo per servizi. La risposta 46/2023 afferma invece la natura finanziaria del costo (e quindi l\' indeducibilità<span class="term"> Irap</span>) perché lo considera connesso al finanziamento a tasso zero. Ma il cambio di impostazione con la risposta a interpello 46 non sgombra del tutto il campo dalle incertezze anche perché non viene espressamente dichiarato il superamento delle precedenti pronunce Riorganizzazione aziendale Secondo la risposta a interpello 43/2023 dell\' agenzia delle Entrate sono rispettivamente imponibili e deducibili i componenti positivi e negativi che emergono da una riorganizzazione aziendale di trasferimento del personale.', 'Documento_Abstract': 'LE RISPOSTE A INTERPELLI Tasso zero Con la risposta a interpello 46/2023 l\' agenzia delle Entrate chiarisce che la componente che una società paga a fronte di finanziamenti a tasso zero ha natura finanziaria e quindi è irrilevante ai fini <strong>Irap</strong>, anche se iscritta in bilancio in area caratteristica... di un\' obbligazione di facere. Per la Cassazione 26122/19 è comunque un costo per servizi. La risposta 46/2023 afferma invece la natura finanziaria del costo (e quindi l\' indeducibilità <strong>Irap</strong>) perché lo considera connesso al finanziamento a tasso zero. Ma il cambio di impostazione con la risposta a interpello 46...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Tasso zero Con la risposta a interpello 46/2023 l\' agenzia delle Entrate chiarisce che la componente che una società paga a fronte di finanziamenti a tasso zero ha natura finanziaria e quindi è irrilevante ai fini Irap, anche se iscritta in bilancio in area caratteristica. La posizione va vista, però, anche alla luce dei precedenti documenti di ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '35', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0yMUM4RUQzQjhCRkM3ODM4QzFERDYwMTc4NjMwNUI4RjI4NkJEMUI2MjJGN0U1MUMwRUZBREM2MjhERTEyOEQ5JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSmVpczBjanVJa3dRd0Rvd1pURzFodU9LV0pPZVFjOVhGbXlLQWc1Vk1NUEdXeGZ1Qk5RV3ZyZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816519', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'A. Ge.', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '35', 'Documento_Sottotitolo': 'La contabilizzazione per le imprese assicurative ne esclude l\' impatto Irap', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Riorganizzazione aziendale: deducibili i costi di know how', 'Documento_TitoloHtml': 'Riorganizzazione aziendale: deducibili i costi di know how', 'Documento_Contenuto': 'Sono rispettivamente imponibili e deducibili i componenti positivi e negativi che emergono da una riorganizzazione aziendale di trasferimento del personale. Ciò in base alla risposta a interpello 43/2023 delle Entrate. Nell\' ambito dell\' uscita dal mercato italiano, un gruppo assicurativo ha riallocato il proprio personale fra le varie società del gruppo attraverso dei recessi e dei conferimenti di contratti di lavoro dipendente. L\' istante specifica che non si è in presenza di ramo d\' azienda e che il know how di ciascun dipendente non è tale da integrare le condizioni per l\' iscrizione di un asset immateriale, dati presi per buoni dall\' Agenzia. Nell\' ambito della contabilizzazione di tali operazioni le società coinvolte registrano delle plusvalenze o dei costi (per il know how iscritto a conto economico) e chiedono chiarimenti sul trattamento di tali componenti ai fini<span class="term"> Ires</span> e<span class="term"> Irap</span>. Per ciò che concerne la plusvalenza che emerge sia nel recesso che nel conferimento dei dipendenti, posto che la stessa è stata contabilizzata nella voce A5 di conto economico, ciò comporta la sua rilevanza ai fini<span class="term"> Irap</span>, oltre che<span class="term"> Ires</span>. Veniamo all\' elemento di costo del know how registrato nelle due operazioni. Anche sulla base del parere dell\' esperto contabile, non c\' è spazio per una sua capitalizzazione ma deve considerarsi un onere dell\' esercizio. Ciò tanto nel recesso quanto nel conferimento. La previa imputazione a conto economico del costo (articolo 109, comma 4, del<span class="term"> Tuir</span>) ne sancisce anche la deducibilità ai fini<span class="term"> Ires</span>. Ai fini<span class="term"> Irap</span>, invece, la componente negativa è considerata deducibile a condizione che confluisca in una voce rilevante ai fini della determinazione del valore della produzione netta. Per le imprese assicurative, invece, in base all\' articolo 7 del Dlgs 446/97 poiché il costo è stato contabilizzato nella voce di conto economico «Conto non tecnico 8 altri oneri» non rileva ai fini<span class="term"> Irap</span> e non sarà quindi deducibile. È evidente, infatti, la semplificazione per le compagnie assicurative per le quali rileva ai fini<span class="term"> Irap</span> solo ciò che attiene al conto tecnico e, inoltre, non trova applicazione il principio di correlazione (circolare 27/E/2009). © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': '109, comma 4, del <strong>Tuir</strong>) ne sancisce anche la deducibilità ai fini <strong>Ires</strong>. Ai fini <strong>Irap</strong>, invece, la componente negativa è considerata deducibile a condizione che confluisca in una voce rilevante ai fini della determinazione del valore della produzione netta. Per le imprese assicurative, invece, in base... sul trattamento di tali componenti ai fini <strong>Ires</strong> e <strong>Irap</strong>. Per ciò che concerne la plusvalenza che emerge sia nel recesso che nel conferimento dei dipendenti, posto che la stessa è stata contabilizzata nella voce A5 di conto economico, ciò comporta la sua rilevanza ai fini <strong>Irap</strong>, oltre che <strong>Ires</strong>. Veniamo all\' elemento... all\' articolo 7 del Dlgs 446/97 poiché il costo è stato contabilizzato nella voce di conto economico «Conto non tecnico 8 altri oneri» non rileva ai fini <strong>Irap</strong> e non sarà quindi deducibile. È evidente, infatti, la semplificazione per le compagnie assicurative per le ', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Sono rispettivamente imponibili e deducibili i componenti positivi e negativi che emergono da una riorganizzazione aziendale di trasferimento del personale. Ciò in base alla risposta a interpello 43/2023 delle Entrate. Nell\' ambito dell\' uscita dal mercato italiano, un gruppo assicurativo ha riallocato il proprio personale fra le varie società ', 'Documento_Autore': 'A. Ge.', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '35', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD1CRjI5RjdGQUYxMzJGQ0IyMzJFOEJCRjY1NjZGM0UyMUVBMjE1QzEwQjJGOUY0RDE2MDE2M0NGRjg5RjVGMTQyJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSmU3OEJhY3c1d2sxcXhVTmlGMGZKb0tkQnREejd0Z0c3Wnp6amRhTXlSN2pndmJudWhINXJaQT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816508', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Alessandra Gerbaldi, Barbara Massara', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '36', 'Documento_Sottotitolo': 'I modelli definitivi 2023 disponibili da ieri sul sito dell\' agenzia delle Entrate Sezione familiari modificata a causa dell\' introduzione del nuovo assegno unico', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Figli a carico, detrazioni in Cu ripartite per mesi', 'Documento_TitoloHtml': 'Figli a carico, detrazioni in Cu ripartite per mesi', 'Documento_Contenuto': 'Sono disponibili sul sito delle Entrate i modelli definitivi della Certificazione unica (Cu) 2023, redditi 2022, da consegnare al lavoratore nonché trasmettere telematicamente all\' Amministrazione finanziaria entro il prossimo 16 marzo. La trasmissione all\' Ade è differibile al 31 ottobre per le Cu che contengono solo<span class="term"> redditi</span> esenti o solo<span class="term"> redditi</span> non dichiarabili con il<span class="term"> 730</span> precompilato (ad esempio, reddito di lavoro autonomo professionale). Nell\' informativa privacy, profondamente implementata, è previsto che da quest\' anno i sostituti che prestano assistenza fiscale trasmettano direttamente all\' Agenzia in forma telematica i dati delle schede sulla scelta dell\' otto, del cinque e del due per mille. Le modifiche apportate al modello, ma soprattutto alle istruzioni, risentono dell\' imponente riforma dell\' Irpef introdotta dal 2022 dalla legge di bilancio 234/2021. Nella sezione delle detrazioni, scompare l\' ulteriore detrazione ex articolo 2 del Dl 3/20 in quanto è stata definitivamente abrogata con decorrenza 1° gennaio 2022. Continuano invece a essere esposti nel punto 470 del modello ordinario gli importi trattenuti e versati a rate nel 2022 a titolo di recupero dell\' ulteriore detrazione in caso di conguaglio a debito anno 2021 di importo superiore a 60 euro. Pur rimanendo formalmente invariate le altre caselle, le istruzioni illustrano le nuove regole di determinazione delle detrazioni di lavoro ex articolo 13 del<span class="term"> Tuir</span> e di quelle per figli a carico ex articolo 12, tra cui le detrazioni/credito per famiglie numerose (caselle 364-366) spettanti fino al 28 febbraio 2022, poi sostituite dall\' assegno unico universale. Poiché le regole sulle detrazioni dei figli a carico sono cambiate dal 1° marzo 2022, nella sezione dei familiari, occorre distinguere il numero dei mesi di spettanza delle detrazioni, tra il periodo gennaio-febbraio (figli di qualsiasi età) e quello marzo-dicembre 2022 (figli con almeno 21 anni di età). In tema di benefit, viene introdotto il nuovo campo 475, in cui esporre distintamente dalle altre erogazioni in natura (punto 474, che nel 2022 include anche i rimborsi delle utenze elettriche/idriche/gas) i buoni carburanti erogati ai dipendenti nel 2022 con autonomo plafond di esenzione di 200 euro. Con riferimento ai contributi versati ai fondi di previdenza complementare esclusi dal reddito nel limite annuo di 5.164,57 euro, le istruzioni precisano che da quest\' anno vanno indicati anche quelli versati ai sottoconti italiani di prodotti pensionistici individuali paneuropei (cosiddetti Pepp) ex Dlgs 114/2022, compresi gli eventuali ulteriori specifici dati dei lavoratori di prima occupazione dal 1° gennaio 2007 (punti 415-417). Tra le categorie di<span class="term"> redditi</span> esenti da certificare, i sostituti devono includere quelli corrisposti ai ricercatori e docenti rientrati in Italia che nel corso del 2022 hanno esercitato l\' opzione per estendere l\' agevolazione ai sensi del provvedimento del direttore dell\' Ade del 31 marzo 2022, identificati con il nuovo codice 15 (nel punto 462). La nuova annotazione CV dovrà essere utilizzata dal sostituto che non ha riconosciuto il beneficio, affinche il lavoratore lo recuperi nella<span class="term"> dichiarazione</span> dei<span class="term"> redditi</span>. Per effetto del trasferimento dei giornalisti dall\' Inpgi all\' Inps dal 1° luglio 2022, la sezione previdenziale della Cu dovrà essere doppiata, esponendo distintamente i dati fino al 30 giugno da quelli dal 1° luglio 2022. Nella medesima sezione le istruzioni quest\' anno precisano che va indicata anche la contribuzione correlata versata per effetto di un contratto di espansione. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': '2022, identificati con il nuovo codice 15 (nel punto 462). La nuova annotazione CV dovrà essere utilizzata dal sostituto che non ha riconosciuto il beneficio, affinche il lavoratore lo recuperi nella <strong>dichiarazione</strong> dei <strong>redditi</strong>. Per effetto del trasferimento dei giornalisti dall\' Inpgi all\' Inps dal 1.... La trasmissione all\' Ade è differibile al 31 ottobre per le Cu che contengono solo redditi esenti o solo redditi non dichiarabili con il <strong>730</strong> precompilato (ad esempio, reddito di lavoro autonomo professionale). Nell\' informativa privacy, profondamente implementata, è previsto che da quest\' anno i sostituti... che prestano assistenza fiscale trasmettano direttamente all\' Agenzia in forma telematica i dati delle schede sulla scelta dell\' otto, del cinque e del due per mille. Le modifiche apportate al modello, ma soprattutto alle istruzioni, risentono dell\' imponente riforma dell\' <strong>Irpef</strong> introdotta dal 2022 dalla legge... a titolo di recupero dell\'', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Sono disponibili sul sito delle Entrate i modelli definitivi della Certificazione unica (Cu) 2023, redditi 2022, da consegnare al lavoratore nonché trasmettere telematicamente all\' Amministrazione finanziaria entro il prossimo 16 marzo. La trasmissione all\' Ade è differibile al 31 ottobre per le Cu che contengono solo redditi esenti o solo ', 'Documento_Autore': 'Alessandra Gerbaldi, Barbara Massara', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '36', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD1BMTVEREE2MzJCOTI0QzYyQjcxOEM3NkMzNDU3QTk2QUQ3NzQ1NUIyQ0RGMjVFMkFCQjcwNUQ5QTI4RUFCREYyJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSkYydDlJZUR2bGIzTDUzTmVKcGlRcVFOWFhGVUZjWnZRSDN1OGJCc2MxL1cvcm80c2djRDJZdz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816513', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Roberto Sante Smilari, Marco Strafile', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '36', 'Documento_Sottotitolo': 'Caso del cittadino italiano assunto da azienda estera rimasto in Italia causa Covid', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Nuovi limiti all\' applicazione delle retribuzioni convenzionali', 'Documento_TitoloHtml': 'Nuovi limiti all\' applicazione delle retribuzioni convenzionali', 'Documento_Contenuto': 'Con la risposta all\' interpello 50 di ieri le Entrate tornano a pronunciarsi in materia di residenza fiscale, attività lavorativa svolta alle dipendenze di datore di lavoro estero ed emergenza da Covid 19, fornendo importanti spunti interpretativi in ordine ai requisiti applicativi del regime di tassazione su base convenzionale previsto dall\' articolo 51, comma 8-bis, del<span class="term"> Tuir</span>. Il caso riguardava un cittadino italiano assunto nel giugno 2021 da un\' azienda irlandese e che, tuttavia, a fronte delle limitazioni alla mobilità imposte dall\' Irlanda per il Covid-19, si era visto costretto a restare in Italia, lavorando in smart working fino a luglio 2021, quando si è trasferito all\' estero con il proprio nucleo familiare, procedendo all\' iscrizione all\' Aire nell\' agosto 2021. L\' impossibilità di trasferirsi in Irlanda già nel giugno 2021 faceva sì che l\' interessato risultasse iscritto all\' Anagrafe e trascorresse in Italia la gran parte del periodo d\' imposta, qualificandosi, per l\' effetto, come fiscalmente residente nel nostro Paese in base all\' articolo 2 del<span class="term"> Tuir</span>; per l\' anno d\' imposta 2022, invece, l\' istante riusciva a perfezionare il trasferimento di residenza all\' estero. A fronte di tale situazione, considerato che la permanenza in Italia per gran parte del 2021 era stata causata dalle restrizioni alla mobilità dovute al Covid 19, anche alla luce delle raccomandazioni Ocse del 3 aprile 2020 e del 21 gennaio 2021, l\' Amministrazione finanziaria veniva interpellata sulla possibilità di disapplicare il disposto di cui all\' articolo 2 del<span class="term"> Tuir</span> (al fine di considerare il dipendente non fiscalmente residente in Italia nel 2021), nonché sulla possibilità (in caso di risposta negativa al precedente quesito), di determinare il reddito di lavoro dipendente prodotto all\' estero da luglio 2021 in poi sulla base delle retribuzioni convenzionali previste dall\' articolo 51, comma 8-bis, del<span class="term"> Tuir</span>. L\' Agenzia ha confermato anzitutto la cogenza delle previsioni contenute nell\' articolo 2 del<span class="term"> Tuir</span>, superabili solo sulla base delle disposizioni contenute nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni di volta in volta applicabili che prevalgono sulla normativa interna (la cui applicazione al caso di specie, tuttavia, confermava la residenza fiscale italiana del lavoratore nel 2021). Sulla scorta dei chiarimenti già resi con la Risposta 345/2021, difatti, è stato ribadito che, ai fini dell\' applicazione della normativa domestica, a nulla rilevano le raccomandazioni Ocse del 3 aprile 2020 e del 21 gennaio 2021. L\' Agenzia si è soffermata poi sui requisiti applicativi cui è subordinata l\' operatività del regime delle retribuzioni convenzionali di cui al predetto comma 8-bis. La norma appena citata consente di assoggettare a tassazione un imponibile determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali annualmente fissate per settori omogenei con apposito decreto ministeriale, senza tener conto della retribuzione effettivamente corrisposta al lavoratore. Tale regime risulta applicabile a patto che la prestazione lavorativa sia svolta all\' estero quale oggetto esclusivo dell\' attività, in via continuativa, per almeno 183 giorni nel corso di 12 mesi. Le Entrate chiariscono che in tale ipotesi l\' applicazione del regime delle retribuzioni convenzionali richiede che il contribuente si qualifichi fiscalmente residente in Italia in entrambi gli anni d\' imposta considerati. Ciò conduce l\' Agenzia a ritenere inapplicabile il comma 8-bis al caso esaminato, in quanto il periodo di 183 giorni si completava a cavallo tra il 2021 e il 2022, mentre il lavoratore si qualificava fiscalmente residente in Italia solo nel 2021. Si tratta di un chiarimento di rilievo, basato su una lettura rigorosa della norma (peraltro confortata anche da una recente giurisprudenza di merito); una lettura di cui le aziende che gestiscono risorse in mobilità internazionale dovranno tenere conto. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'interpretativi in ordine ai requisiti applicativi del regime di tassazione su base convenzionale previsto dall\' articolo 51, comma 8-bis, del <strong>Tuir</strong>. Il caso riguardava un cittadino italiano assunto nel giugno 2021 da un\' azienda irlandese e che, tuttavia, a fronte delle limitazioni alla mobilità imposte... faceva sì che l\' interessato risultasse iscritto all\' Anagrafe e trascorresse in Italia la gran parte del periodo d\' imposta, qualificandosi, per l\' effetto, come fiscalmente residente nel nostro Paese in base all\' articolo 2 del <strong>Tuir</strong>; per l\' anno d\' imposta 2022, invece, l\' istante riusciva a perfezionare... finanziaria veniva interpellata sulla possibilità di disapplicare il disposto di cui all\' articolo 2 del <strong>Tuir</strong> (al fine di considerare il dipendente non fiscalmente residente in Italia nel 2021), nonché sulla possibilità (in caso di risposta negativa al precedente quesito), di determinare il reddito di lavoro... dipendente prodotto all\' estero da luglio ', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta all\' interpello 50 di ieri le Entrate tornano a pronunciarsi in materia di residenza fiscale, attività lavorativa svolta alle dipendenze di datore di lavoro estero ed emergenza da Covid 19, fornendo importanti spunti interpretativi in ordine ai requisiti applicativi del regime di tassazione su base convenzionale previsto dall\' ', 'Documento_Autore': 'Roberto Sante Smilari, Marco Strafile', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '36', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0zQzk2MjVCMTU4NURERTNBNTE1OTEwRDYwQTRFRDZDRUM1RDIxNjZGRTZCN0M3RUU0MTAyMjQ5RjcyREFCOTFFJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSjhUTU5RS0s1NEtIRmtiK0FqL1VlVnlaM1QvTHU4bkdwM01CMWMwYWJpRFREQU1pcXVMY2szUT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7666424', 'Report_TotaleDocumenti':21, 'Documento_ID': '39816521', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Stralcio dei debiti fiscali su misura', 'Documento_TitoloHtml': 'Stralcio dei debiti fiscali su misura', 'Documento_Contenuto': 'Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro con distinguo. La natura dell\'ente creditore modifica, anche di molto, sia la possibilità di accesso al saldo e stralcio sia l\'entità della definizione Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro con distinguo. La natura dell\'ente creditore modifica, anche di molto, sia la possibilità di accesso al saldo e stralcio sia l\'entità della definizione. Il distinguo previsto dalla legge di bilancio 2023 riguarda, nello specifico, gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali. Com\'è noto dal 1° gennaio scorso è attivo l\'effetto del saldo e stralcio: possono considerarsi automaticamente annullati i carichi di importo residuo entro i 1000 euro affidati all\'agente della riscossione dal 2000 al 2015 da parte delle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali. Sempre dal 1° gennaio 2023 e fino al prossimo 31 marzo, la data in cui avverrà l\'effettiva cancellazione dei carichi di importo residuo fino a 1.000 euro, è inoltre sospesa la riscossione per i debiti potenzialmente nel perimetro della sanatoria ed eventuali pagamenti effettuati su carichi annullabili (anche di rate di carichi oggetto di dilazione) non verranno restituiti ai contribuenti ma saranno definitivamente acquisiti dal fisco. Se per i carichi affidati al riscossore da amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali è tutto normativamente definito, resta però tutto da definire l\'ambito applicativo sui tributi locali e sulle multe stradali. Per questa tipologia di debiti infatti, oltre ad una scontistica ridotta al fine di lasciare dovuto il tributo e l\'importo della violazione in caso di infrazioni stradali, l\'adesione al saldo e stralcio resta a scelta dei creditori enti locali che possono decidere non applicare le disposizioni speciali relative all\'annullamento automatico dei loro crediti e delle sanzioni amministrative. Tale scelta dovrà essere resa nota dagli enti creditori che dovranno adottare e pubblicare sui propri siti internet entro il 31 gennaio prossimo uno specifico provvedimento che dovrà inoltre essere comunicato anche all\'agente della riscossione sempre entro la fine del corrente mese. Il saldo e stralcio dei tributi locali. Oltre alle multe stradali, potenzialmente interessati dalla sanatoria sono carichi derivanti dall\'omesso versamento di<span class="term"> Imu</span>, Tari, Tosap, canone unico patrimoniale, imposta di pubblicità ed imposta di soggiorno (ovviamente affidati al riscossore dal 2000 al 2015 e di importo residuo di 1000 euro). Per quanto riguarda le violazioni del codice della strada, come indicato all\'articolo 1 comma 228 della manovra 2023, lo stralcio è limitato solo agli interessi ed alla maggiorazione di cui all\'articolo 27, sesto comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689 che scatta in caso di ritardo nel pagamento della somma dovuta generando un incremento del dovuto pari al 10% per ogni semestre a partire da quello in cui la sanzione è divenuta esigibile. Per i tributi locali invece (si veda ItaliaOggi del 5 e del 10/1/2023), come disposto al comma 227 dell\'articolo in commento, l\'annullamento automatico su opzione opera limitatamente alle somme dovute, alla medesima data, a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora di cui all\'articolo 30, comma 1, del dpr 29 settembre 1973, n. 602, restando quindi integralmente da pagare il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento. E\' da segnalare che, come indicato al comma 230 sempre dell\'articolo 1, dal 1 gennaio 2023 (la data di entrata in vigore della legge di bilancio 2023) e fino al 31 marzo 2023 è sospesa la riscossione anche per i carichi di competenza degli enti locali. Come indicato al comma 227 anche per i tributi locali per la quantificazione dei "1000 euro", il limite stabilito per fruire dell\'agevolazione in commento, si deve considerare il debito residuo comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. La cancellazione "generale". Per quanto riguarda i carichi affidati al riscossore dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali la cancellazione non è su base volontaria e riguarda anche i debiti compresi nelle precedenti definizioni agevolate delle cartelle esattoriali (di cui all\'articolo 3 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, all\'articolo 16-bis del decreto- legge 30 aprile 2019, n. 34 e all\'articolo 1, commi da 184 a 198, della legge 30 dicembre 2018, n. 145). Per i debiti under 1000 compresi in piani di dilazione in essere della rottamazione ter, con tutta probabilità, sarà possibile effettuare il ricalcolo dei piani come già accaduto per la cancellazione delle cartelle sotto i 5000 euro disposta nella scorsa annualità (sensi dell\'art. 4 co. 4-9, del dl 41/2021).', 'Documento_Abstract': 'dall\'omesso versamento di <strong>Imu</strong>, Tari, Tosap, canone unico patrimoniale, imposta di pubblicità ed imposta di soggiorno (ovviamente affidati al riscossore dal 2000 al 2015 e di importo residuo di 1000 euro). Per quanto riguarda le violazioni del codice della strada, come indicato all\'articolo 1 comma 228...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro con distinguo. La natura dell\'ente creditore modifica, anche di molto, sia la possibilità di accesso al saldo e stralcio sia l\'entità della definizione Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro con distinguo. La natura dell\'ente creditore modifica, anche di molto, sia la possibilità di accesso al saldo e ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/stralcio-dei-debiti-fiscali-su-misura-2590077', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3EzSG04ZXZRc3RRVUhJc2N4U0hYbmVZMHlFTGxFV0tXVHI1dE9kUjlCdVpjdFRBemtWRUhnZnFsUlVvb0JHeUlrUT09', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Giustizia', 'Report_ID': '7666425', 'Report_TotaleDocumenti':1, 'Documento_ID': '39816524', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Come disconoscere un documento: ecco i chiarimenti della Cassazione', 'Documento_TitoloHtml': 'Come disconoscere un documento: ecco i chiarimenti della Cassazione', 'Documento_Contenuto': 'Un\'ordinanza della Corte di Cassazione affronta il metodo per effettuare il disconoscimento di un documento: ecco tutti i dettagli e i riferimenti normativi per capire la situazione Pubblicato il 17 Gen 2023 Maurizio Reale avvocato Centro Studi<span class="term"> Processo</span> Telematico La questione affrontata dalla Corte di Cassazione con l\'ordinanza n. 37290 del 20 dicembre 2022 ha oggetto le modalità con le quali deve essere effettuato il disconoscimento di un documento ai sensi dell\'articolo 2719 c.c. anche in considerazione dei requisiti specifici stabiliti dalla giurisprudenza di legittimità. Sul punto è opportuno ricordare il contenuto dell\'art. 2719 c.c. il quale dispone che le copie fotografiche di scritture hanno la stessa efficacia delle autentiche, se la loro conformità con l\'originale è attestata da pubblico ufficiale competente ovvero non è espressamente disconosciuta. L\'antefatto Si rivolgeva alla Suprema Corte il ricorrente dopo che la Corte di Appello di Roma aveva respinto l\'impugnazione dallo stesso proposta avverso la decisione del Tribunale e, conseguentemente, le censure in essa contenute circa l\'inutilizzabilità della cartolina di ricevimento della raccomandata prodotta in fotocopia dall\'INPS in primo grado, relativa all\'avviso di addebito. WHITEPAPER Sfrutta l\'identità<span class="term"> digitale</span> per accelerare l\'onboarding e migliorare la relazione con i tuoi clienti Dematerializzazione Scopri di più! I Giudici dell\'Appello condividevano la decisione del giudice di prime cure, ritenendo a loro volta che la contestazione di conformità agli originali operata dall\'opponente risultasse priva dei requisiti stabiliti dalla giurisprudenza di legittimità e ciò in assenza di tassativa indicazione di specifici elementi a conferma della dedotta differenza della copia prodotta rispetto all\'originale. Disconoscimento documento, cosa dice la Cassazione In particolare i giudici di Piazza Cavour ribadivano quanto già affermato in precedenti decisioni e quindi che l\'onere del disconoscimento, ex art. 2719 c.c., della conformità tra l\'originale di un documento e la fotocopia prodotta in giudizio, pur non implicando necessariamente l\'uso di formule sacramentali , va assolto mediante una dichiarazione di chiaro, espresso e specifico contenuto, dalla quale sia dato desumere che l\'eccipiente abbia negato la genuinità della copia in questione, al riguardo non essendo sufficienti generiche o omnicomprensive contestazioni, ancorché riferibili a tale produzione. In particolare il criterio al quale fare riferimento, tra i tanti, è quello contenuto nella decisione della Suprema Corte n. 16557/2019 nella quale si afferma che "In tema di prova documentale il disconoscimento delle copie fotostatiche di scritture prodotte in giudizio, ai sensi dell\'art. 2719 c.c., impone che, pur senza vincoli di forma, la contestazione della conformità delle stesse all\'originale venga compiuta, a pena di inefficacia, mediante una dichiarazione che evidenzi in modo chiaro ed univoco sia il documento che si intende contestare , sia gli aspetti differenziali di quello prodotto rispetto all\'originale, non essendo invece sufficienti né il ricorso a clausole di stile né generiche asserzioni (nel caso di specie la Corte, in applicazione del citato principio, escludeva che il contribuente avesse disconosciuto in modo efficace la conformità delle copie agli originali, in quanto, con la memoria illustrativa, si era limitato a dedurre la mancata produzione degli originali delle relate di notifica e la non conformità "a quanto espressamente richiesto" con il ricorso). Conclusione Ciò significa, ove ancora non fosse chiaro, che il disconoscimento deve contenere l\'indicazione delle parti in cui la copia sia materialmente contraffatta rispetto all\'originale; oppure le parti mancanti e il loro contenuto; oppure, in alternativa, le parti aggiunte; a seconda dei casi, poi, la parte che disconosce deve anche offrire elementi , almeno indiziari, sul diverso contenuto che il documento presenta nella versione originale, così come puntualmente evidenziato dalla Corte nella decisione 16836/2021. @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'avvocato Centro Studi <strong>Processo</strong> <strong>Telematico</strong> La questione affrontata dalla Corte di Cassazione con l\'ordinanza n. 37290 del 20 dicembre 2022 ha oggetto le modalità con le quali deve essere effettuato il disconoscimento di un documento ai sensi dell\'articolo 2719 c.c. anche in considerazione dei requisiti...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Un\'ordinanza della Corte di Cassazione affronta il metodo per effettuare il disconoscimento di un documento: ecco tutti i dettagli e i riferimenti normativi per capire la situazione Pubblicato il 17 Gen 2023 Maurizio Reale avvocato Centro Studi Processo Telematico La questione affrontata dalla Corte di Cassazione con l\'ordinanza n. ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Giustizia', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/documenti/giustizia-digitale/come-disconoscere-un-documento-ecco-i-chiarimenti-della-cassazione/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKd1ZjamZIZEwvQ2t6SC9lY09yMW95SGlieGhxME5Xd3BUV0NkbjA2Y0JEVGlVRG9vRXROajhiUFFEdE91UjhDeXpoSVdEZ2ZmRXl5WGEyQmlqRGhhVi83bnJEb2dLOHNySmJoemJYQnRSNkUwYUprMUxZSUpoUFlBOHU1bWROWmRWM0VWY1NTUWgrVmc9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816526', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Banda ultralarga, via ai cantieri Iliad-Fibercop', 'Documento_TitoloHtml': 'Banda ultralarga, via ai cantieri Iliad-Fibercop', 'Documento_Contenuto': 'Operativo l\'accordo di coinvestimento con la wholesale company di Tim. La telco guidata da Benedetto Levi verso 10 milioni di unità abitative coperte dalla fibra Entra nel vivo il progetto Iliad-Fibercop per il co-investimento votato a spingere la realizzazioni delle reti in fibra in Italia. L\'accordo con la wholesale company di Tim è ufficialmente operativo da oggi e sarà determinante per il raggiungimento del tetto delle 10 milioni di unità abitative connesse da parte della telco guidata da Benedetto Levi, obiettivo che sarà raggiunto a breve, annuncia l\'operatore che ha già messo a segno oltre 8,5 milioni di unità abitative in circa 350 città. Indice degli argomenti L\'accordo Iliad-Fibercop e quelli con Open Fiber e Fastweb L\'offerta Iliad per la fibra L\'accordo Iliad-Fibercop e quelli con Open Fiber e Fastweb Il quarto operatore mobile guidato da Benedetto Levi ha siglato con Tim nel 2021 un accordo sulla stregua di quello che vede protagonista Tiscali, andandosi dunque ad affiancare agli altri soci, ossia il fondo americano Kkr (37,5%) e Fastweb (4,5%) nel progetto che punta a coprire in Ftth il 75% delle aree grigie e nere del Paese entro il 2025. L\'accordo Iliad-Fibercop fu siglato a un anno esatto di quello con Open Fiber che comprende l\'intero perimetro del piano che la wholesale company sta realizzando con investimento diretto (271 città). WHITEPAPER AZIENDA RETAIL: ecco i 15 motivi per cui hai bisogno dell<span class="term">\'Intelligenza</span><span class="term"> Artificiale</span>! Intelligenza<span class="term"> Artificiale</span> Retail Scopri di più! Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy E-mail * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Risale invece ad ottobre 2022 l\'accordo con Fastweb in base al quale la telco guidata da Calcagno fornirà connettività in modalità wholesale per il piano Ftth. L\'offerta Iliad per la fibra Nell\'ambito dell\'accordo con fibercop Iliad conferma la velocità in download fino a 5Gbps complessivi "una prestazione resa possibile grazie alla decisione di investire anche sulla rete fissa e di installare la propria tecnologia di rete Ftth Epon per offrire la miglior qualità possibile. L\'offerta fibra di iliad comprende anche la iliadbox, il router interamente pensato e sviluppato in iliad, disponibile con tecnologia Wi-Fi6, che consente di raggiungere col solo Wi-Fi la velocità di 1 Gbps in download", si legge in una nota in cui Iliad conferma inoltre la politica zero costi nascosti e il piano tariffario da 19,99 euro al mese per gli utenti mobili che hanno sottoscritto l\'offerta a 9,99 euro e pagamento automatico, e quello da 24,99 euro al mese per gli altri. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': '. L\'accordo Iliad-Fibercop fu siglato a un anno esatto di quello con Open Fiber che comprende l\'intero perimetro del piano che la wholesale company sta realizzando con investimento diretto (271 città). WHITEPAPER AZIENDA RETAIL: ecco i 15 motivi per cui hai bisogno dell\'<strong>Intelligenza</strong> <strong>Artificiale</strong>...! <strong>Intelligenza</strong> <strong>Artificiale</strong> Retail Scopri di più! Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy E-mail * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Operativo l\'accordo di coinvestimento con la wholesale company di Tim. La telco guidata da Benedetto Levi verso 10 milioni di unità abitative coperte dalla fibra Entra nel vivo il progetto Iliad-Fibercop per il co-investimento votato a spingere la realizzazioni delle reti in fibra in Italia. L\'accordo con la wholesale company di Tim è ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/banda-ultralarga/banda-ultralarga-via-ai-cantieri-iliad-fibercop/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNodnFlSmtXeW1VM1RSMlI1d3hyS1c3VTFxSFo4alUzL3QvdXJKT3FBZlVyNXBhTVRVVU9Sc2ZJYVVxalpQOVBhelc5OHEzb1U4b3Rad2N0ekdQUXphcVNyYkpoNEtwTzZheHJPazg0blVZTg%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816527', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Vera Viola', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '24', 'Documento_Sottotitolo': 'Dal convegno «Mood Impresa» forte spinta alla digitalizzazione', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Baroni: «Far ripartire gli investimenti»', 'Documento_TitoloHtml': 'Baroni: «Far ripartire gli investimenti»', 'Documento_Contenuto': 'SALERNO «Far ripartire gli investimenti sia pubblici che privati per dare ossigeno e certezze per il futuro alle piccole e medie imprese, che sono al contrario confuse per i frequenti cambiamenti del quadro economico globale e nazionale». Ne ha parlato Giovanni Baroni, presidente nazionale di Piccola<span class="term"> industria</span> di Confindustria, intervenuto ieri a Salerno a un incontro-dibattito «Mood Impresa: Focus sui grandi temi dell\' economia di oggi». Il dibattito ha voluto tastare il polso della salute delle Pmi della provincia salernitana dopo il Covid, la guerra in Ucraina, e di fronte al crescere dell\' inflazione. «In Piemonte come a Salerno - precisa Baroni - le piccole imprese sono smarrite e in un clima di grande incertezza in cui è difficile fare programmi. In questa situazione anche l\' imprenditore blocca gli investimenti che, al contrario, sarebbero l\' unico antidoto alla crisi». Per il presidente della Piccola, è una priorità «far ripartire<span class="term"> Industria</span><span class="term"> 4.0</span> che ha dato risultati possitivi ma è stata di fatto svuotata di risorse e di contenuto dall\' anno in corso». 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Ma rispetto alle anche più recenti previsioni l\' andamento dell\' ultimo periodo del 2023 potrebbe riservare sorprese positive. «La nostra è un\' inflazione da importazione, dovuta ad una fiammata dei costi delle materie prime, soprattutto quelle energetiche», è la riflessione del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervistato dal Tg1 Economia in un collegamento dal Forum di Davos. L\' inflazione è tra i focus del World Economic Forum che si svolge sulle Alpi svizzere. «È un tema certamente importante. Fortunatamente c\' è una buona notizia - ha sottolineato il presidente di Confindustria - il costo dell\' energia sta scendendo, scende in maniera molto consistente e, se si dovesse mantenere su questi valori, nel secondo semestre dell\' anno, molto probabilmente a partire da settembre l\' inflazione si ridurrà in maniera molto importante». Un fattore molto positivo, per la competitività delle imprese, il potere d\' acquisto delle famiglie, per poter scongiurare una eventuale spirale prezzi-salari, in una fase in cui le imprese devono reagire ad anni complessi, appesantite prima dalla pandemia, e nel 2022, da un aumento dei costi vertiginoso. In base alle stime caro bollette nello scorso anno ha rappresentato una stangata da 110 miliardi. Le previsioni per il 2023 sono di un rallentamento dell\' economia. Per crescere bisogna spingere sulla competitività, non solo italiana ma anche europea, agendo su molteplici fattori. Proprio per questo il tema non può essere affrontato solo a livello nazionale, dal momento che le nostre aziende lavorano sul mercato globale. Da Davos arriverà certamente un\' analisi approfondita: «la competitività è proprio al centro della discussione di Davos perché ci troviamo di fronte a due colossi, Stati Uniti e Cina, che stanno non cambiando le regole del gioco, stanno cambiando proprio il gioco», ha detto Bonomi rispondendo alle domande del giornalista. «Questo - ha aggiunto - è un tema di cui si sta discutendo, al quale noi non possiamo pensare di poter rispondere solo come Italia, è una risposta che deve venire dall\' Europa». E che, ha spiegato, deve tenere dentro tutti i temi, sostenibilità, semiconduttori, intelligenza<span class="term"> artificiale</span>, green. «È la vera sfida - ha concluso Bonomi - dell\' industria 5.0». © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': '- è un tema di cui si sta discutendo, al quale noi non possiamo pensare di poter rispondere solo come Italia, è una risposta che deve venire dall\' Europa». 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E si lavora a funzionalità e servizi ad hoc per il mondo enterprise I clienti del cloud Azure di Microsoft saranno presto in grado di accedere a ChatGpt, il chatbot di Ai generativa che sta rivoluzionando l\'interazione uomo-macchina con la sua<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> conversazionale in grado di produrre immagini, testi, video e codice informatico. L\'azienda lo ha annunciato con un blog post firmato da Eric Boyd, Corporate v icepresident Ai platform. Si tratta di un\'offerta as-a-service dal cloud Azure parte del "continuo impegno" di Microsoft "a democratizzare l\'Ai" e che si inscrive nella esistente partnership con OpenAi, il laboratorio di ricerca sull<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> che ha sviluppato il chatbot ChatGpt. Microsoft ha anche annunciato che il suo servizio Azure OpenAi è diventato di "general availability (GA)". Azure OpenAi offre Got-3.5, Codex e DallE 2 agli sviluppatori che desiderano incorporare gli strumenti di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> nelle loro app. Microsoft supervisiona l\'uso del servizio. Indice degli argomenti L\'integrazione con ChatGpt La disponibilità generale per Azure OpenAi Ai responsabile L\'integrazione con ChatGpt L\'integrazione con ChatGpt era attesa: Microsoft ha contribuito a finanziare il lab di Palo Alto con un miliardo di dollari e ChatGpt è stato testato su Azure. Ora l\'annuncio ufficiale di Boyd : presto sarà disponibile per i clienti del cloud di Microsoft una versione ottimizzata di Gpt-3.5, che è stata addestrata ed esegue l\'inferenza sull\'infrastruttura Azure Ai, tramite il servizio Azure OpenAi. WHITEPAPER Cloud: tutto quello che devi sapere (e mettere in pratica) Cloud Supply Chain Management Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa privacy E-mail * Selezionando questa casella, confermo di voler ricevere comunicazioni di marketing e informazioni su prodotti, servizi ed eventi da OpenText. Sono consapevole di poter annullare la mia iscrizione in qualsiasi momento. Per ulteriori dettagli su come OpenText condivida, protegga, conservi e trasmetta i dati personali consulti: OpenText Privacy Policy. Le nostre cookie policy possono essere consultate qui. ChatGpt è un prototipo di chatbot basato su<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> e machine learning specializzato nella conversazione con l\'utente umano. È stato lanciato il 30 novembre 2022 e ha attirato l\'attenzione per le sue risposte articolate. I modelli sono stati addestrati in collaborazione con Microsoft sull\'infrastruttura cloud Azure. Secondo rumor di mercato, OpenAi avrebbe intenzione di offrire l\'acquisto di un certo numero di azioni dagli azionisti esistenti a un prezzo fisso, un\'operazione che potrebbe portare la sua valutazione a 29 miliardi di dollari. Microsoft, che ha già finanziato il lab con un miliardo di dollari, avrebbe in mente, sempre secondo indiscrezioni, di infondere altri 10 miliardi in OpenAi e acquisirne il 49%. L\'obiettivo ultimo sarebbe quello di integrare ChatGpt nel suo motore di ricerca Bing, rendendolo fortemente competitivo rispetto a Google Search che è ora dominante. La disponibilità generale per Azure OpenAi " Abbiamo debuttato con il servizio Azure OpenAi nel novembre 2021 per consentire ai clienti di sfruttare la potenza dei modelli di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> generativi su larga scala con la garanzia enterprise che i clienti si aspettano dalla nostra infrastruttura cloud e di elaborazione Azure: sicurezza, affidabilità, conformità, privacy dei dati e funzionalità di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> responsabile integrate", scrive Boyd. "Da allora, una delle cose più entusiasmanti che abbiamo visto è l\'ampiezza dei casi d\'uso che Azure OpenAi Service ha permesso ai nostri clienti, dalla generazione di contenuti che aiutano ad abbinare meglio gli acquirenti agli acquisti giusti alla sintesi dei ticket del servizio clienti, liberando tempo ai dipendenti per concentrarsi su attività più critiche". Dalle startup come Moveworks alle multinazionali come Kpmg, le organizzazioni piccole e grandi stanno applicando le funzionalità di Azure OpenAi Service a casi d\'uso avanzati come l\'assistenza clienti, la personalizzazione e l\'acquisizione di informazioni dai dati utilizzando la ricerca, l\'estrazione e la classificazione dei dati, sottolinea Boyd. Il top manager aggiunge che "la disponibilità generale del servizio Azure OpenAi non è solo una pietra miliare importante per i nostri clienti, ma anche per Azure. Azure OpenAi Service fornisce alle aziende e agli sviluppatori modelli di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> ad alte prestazioni su scala di produzione con tempi di attività all\'avanguardia. Questo è lo stesso servizio di produzione che Microsoft utilizza per alimentare i propri prodotti, tra cui GitHub Copilot, Power BI e Microsoft Designer, annunciato di recente. Tutta questa innovazione condivide un filo conduttore: l\' infrastruttura appositamente costruita e ottimizzata per l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> di Azure". Ai responsabile Boyd prosegue il suo post sottolineando che "qualsiasi innovazione nell\'Ai deve essere fatta in modo responsabile. Questo diventa ancora più importante con potenti e nuove tecnologie come i modelli generativi. Abbiamo adottato un approccio iterativo ai modelli di grandi dimensioni, lavorando a stretto contatto con il nostro partner OpenAi e i nostri clienti per valutare attentamente i casi d\'uso, imparare e affrontare i potenziali risch i. Inoltre, abbiamo implementato i nostri guardrail per il servizio Azure OpenAi che si allineano con i nostri principi di Responsible Ai". Il top manager conclude: "Il ritmo dell\'innovazione nella comunità dell\'Ai si sta muovendo alla velocità della luce. Siamo veramente entusiasti di essere in prima linea in questi progressi con i nostri clienti e non vediamo l\'ora di aiutare più persone a trarne vantaggio nel 2023 e oltre". Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'di accedere a ChatGpt, il chatbot di Ai generativa che sta rivoluzionando l\'interazione uomo-macchina con la sua <strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> conversazionale in grado di produrre immagini, testi, video e codice informatico. L\'azienda lo ha annunciato con un blog post firmato da Eric Boyd, Corporate v icepresident... Ai platform. Si tratta di un\'offerta as-a-service dal cloud Azure parte del "continuo impegno" di Microsoft "a democratizzare l\'Ai" e che si inscrive nella esistente partnership con OpenAi, il laboratorio di ricerca sull\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> che ha sviluppato il chatbot ChatGpt. Microsoft... ha anche annunciato che il suo servizio Azure OpenAi è diventato di "general availability (GA)". Azure OpenAi offre Got-3.5, Codex e DallE 2 agli sviluppatori che desiderano incorporare gli strumenti di <strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> nelle loro app. Microsoft supervisiona l\'uso del servizio. Indice degli argomen', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Il chatbot sviluppato da OpenAi, di cui Redmond è partner e finanziatore, si prepara a sbarcare sulla piattaforma. E si lavora a funzionalità e servizi ad hoc per il mondo enterprise I clienti del cloud Azure di Microsoft saranno presto in grado di accedere a ChatGpt, il chatbot di Ai generativa che sta rivoluzionando l\'interazione uomo-macchina ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/cloud/chatgpt-as-a-service-sul-cloud-azure-di-microsoft/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enpkMHVKTVRjMm1yL0Q3eU02REJZcGtpTEhYVGltMHNKYUtkTHE1Z3UyRkNwUUtHTEpHb3l4U29RUmJoSmVFN2tlWU1nOWpvNHltNlVHSVlST2ExZUFQYg%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816531', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Chip, von der Leyen: "Presto una legge sulle terre rare per svincolarsi dalla Cina"', 'Documento_TitoloHtml': 'Chip, von der Leyen: "Presto una legge sulle terre rare per svincolarsi dalla Cina"', 'Documento_Contenuto': 'La presidente della Commissione europea: "Puntiamo migliorare la raffinazione e la lavorazione di materie prime cruciali per la transizione ecologica e digitale". E annuncia anche l\'istituzione di un fondo sovrano per l<span class="term">\'industria</span> "Il Net-zero industry act andrà di pari passo con il Critical raw materials act. Per le terre rare che sono vitali per la produzione di tecnologie chiave, come la generazione di energia eolica, lo stoccaggio dell\'idrogeno o o chip, l\'Europa dipende oggi al 98% da un paese: la Cina ". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Forum economico mondiale di Davos. "Oppure prendete il litio. Con solo tre paesi che rappresentano oltre il 90% della produzione di litio, l\'intera catena di approvvigionamento è diventata incredibilmente tesa. Ciò ha fatto salire i prezzi e sta minacciando la nostra competitività. Quindi, dobbiamo migliorare la raffinazione, la lavorazione e il riciclaggio delle materie prime qui in Europa. E parallelamente lavoreremo con i nostri partner commerciali per collaborare all\'approvvigionamento, alla produzione e alla lavorazione per superare il monopolio esistente. Per fare questo, possiamo creare un Critical raw materials club lavorando con partner che la pensano allo stesso modo, dagli Stati Uniti all\'Ucraina, per rafforzare collettivamente le catene di approvvigionamento e diversificare dai singoli fornitori. Questo è il primo pilastro: velocità e accesso attraverso il Net-zero industry act". Indice degli argomenti Presto un Fondo di sovranità per l<span class="term">\'industria</span> Vestager: "Non si può costruire competitività<span class="term"> industriale</span> da sussidi" Il metaverso per affrontare le sfide globali Spazi immersivi per rafforzare l\'apprendimento e la collaborazione Presto un Fondo di sovranità per l<span class="term">\'industria</span> Per realizzare un piano<span class="term"> industriale</span> per il Green Deal, l\'Ue proporrà un adeguamento temporaneo per "velocizzare e semplificare le nostre norme sugli aiuti di Stato con calcoli più facili e procedure più semplici", ha anche detto la von der Leyen a Davos, prendendo atto però del fatto che anche "gli aiuti di Stato saranno solo una soluzione limitata che solo pochi Stati membri potranno utilizzare". E per evitare l\'effetto di frammentazione sul mercato unico "dobbiamo anche intensificare i finanziamenti dell\'Ue", ha aggiunto, annunciando che a medio termine, l\'Ue metterà a punto "un Fondo europeo di sovranità nell\'ambito della revisione intermedia del nostro bilancio" che è prevista a giugno, che per von der Leyen "fornirà una soluzione strutturale potenziare le risorse disponibili per la ricerca a monte, l\'innovazione e i progetti<span class="term"> industriali</span> strategici fondamentali al raggiungimento dello zero netto". Von der Leyen prende atto del fatto che la preparazione del Fondo richiederà tempo e dunque intanto "esamineremo una soluzione ponte per fornire rapidamente supporto mirato dove è più necessario", ha chiarito, assicurando che la Commissione europea sta attualmente lavorando "duramente su una valutazione delle esigenze" di maggiori finanziamenti. Illustrando gli elementi che andranno a sostegno del piano<span class="term"> industriale</span> per il Green Deal ha aggiunto che l\'Ue si concentrerà "sullo sviluppo delle competenze necessarie per realizzare la transizione e sul facilitare il commercio aperto ed equo a vantaggio di tutti", con "catene di approvvigionamento forti e resilienti". Vestager: "Non si può costruire competitività<span class="term"> industriale</span> da sussidi" "Gli aiuti di Stato sono una soluzione efficace alle sfide attuali, ma non si può costruire la competitività a partire dai sussidi. Soltanto un mercato unico senza soluzione di continuità, forte e ben funzionante può garantire una crescita sostenibile e a lungo termine". Così la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager. Dal momento in cui "resta il fatto" che "il sostegno pubblico non può fare tutto", la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue ha anticipato che "nel medio termine dobbiamo rafforzare le risorse disponibili per la ricerca a monte, l\'innovazione e i progetti strategici a livello europeo". Questo significa da una parte "garantire nuovi e ulteriori finanziamenti a livello europeo" e, dall\'altra, "un più alto livello di coordinamento delle politiche, come l\'idrogeno, i semiconduttori, l\'informatica quantistica, l<span class="term">\'Intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> e le biotecnologie". Il metaverso per affrontare le sfide globali Il World Economic Forum, in collaborazione con Accenture e Microsoft, ha intanto presentato al suo meeting annuale un prototipo del Global Collaboration Village, uno spazio condiviso nel metaverso in cui le organizzazioni possono per informarsi, proporre e trovare soluzioni in merito alle sfide globali più incombenti. Con l\'aiuto di circa 80 realtà aziendali leader di settore, il Wef ha potuto oggi ospitare partecipanti provenienti da tutto il mondo nella sua prima sessione multilaterale nel metaverso. "Con il Global collaboration village, il World Economic Forum sta creando la prima implementazione pubblica della tecnologia metaverso, costruendo un vero e proprio villaggio globale nello spazio virtuale. Grazie al supporto di una eccezionale rosa di partner provenienti dal settore pubblico e privato, il Villaggio potrà utilizzare le capacità pionieristiche del metaverso per affrontare le grandi sfide nel nostro tempo in maniera più aperta e innovativa", ha dichiarato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del Forum. Julie Sweet, presidente e ceo di Accenture, ha aggiunto che "il m etaverso apporterà cambiamenti profondi a tutti i livelli di ogni business, facendo da ponte tra il mondo fisico e digitale e permettendo alle aziende di creare prodotti e servizi innovativi, trasformare le loro operazioni produttive e ripensare il modo in cui lavoriamo". "Il Global collaboration village apre una nuova strada per la collaborazione tra pubblico e privato, in cui persone e organizzazioni possono fare la propria parte per affrontare i problemi globali e costruire un futuro migliore, tutto in un unico spazio condiviso", ha sottolineato. Brad Smith, vicepresidente di Microsoft Corporation, ha commentato: "Crediamo che il metaverso abbia la potenzialità di cambiare radicalmente il modo in cui comunichiamo e collaboriamo, superando i limiti del mondo fisico per generare delle connessioni di maggiore qualità per tutti". Spazi immersivi per rafforzare l\'apprendimento e la collaborazione Il Villaggio sfrutta il potere del metaverso di creare compresenza e connessione per un target eterogeneo e fisicamente disperso. Partendo dal prototipo introdotto a maggio 2022 e servendosi della piattaforma di realtà mista Microsoft Mesh, questo progetto innovativo prevede una serie di spazi immersivi cui si può accedere mediante pc o visore VR. Tra questi: town hall, il \'centro congressi virtuale\' del Wef per future sessioni, riunioni plenarie, workshops e incontri bilaterali; centri di collaborazione, spazi collaborativi virtuali per uno storytelling immersivo che ispiri cooperazione, favorisca l\'apprendimento empirico e generi un impatto tangibile (ad esempio, nell\'oceano virtuale i partecipanti possono immergersi e comprendere perché e come proteggere gli ecosistemi marini per preservare la vita, sia acquatica sia terrestre); stakeholder campus, dove i partner del Forum possono riunire i propri stakeholders e creare nuove collaborazioni per trovare soluzioni innovative alle sfide globali. Nel corso del prossimo anno, il Wef inviterà le organizzazioni a servirsi di questi spazi immersivi per rafforzare l\'apprendimento e la collaborazione. L\'obiettivo è quello di rinvigorire la cooperazione internazionale a partire da quattro principi: cooperazione globale verso soluzioni condivise; immersione interattiva per una migliore comprensione; ampia partecipazione mediante discussioni inclusive; e azioni individuali e collettive come catalizzatori di massimo impatto. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': '"garantire nuovi e ulteriori finanziamenti a livello europeo" e, dall\'altra, "un più alto livello di coordinamento delle politiche, come l\'idrogeno, i semiconduttori, l\'informatica quantistica, l\'<strong>Intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> e le biotecnologie". Il metaverso per affrontare le sfide globali Il World Economic...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La presidente della Commissione europea: "Puntiamo migliorare la raffinazione e la lavorazione di materie prime cruciali per la transizione ecologica e digitale". E annuncia anche l\'istituzione di un fondo sovrano per l\'industria "Il Net-zero industry act andrà di pari passo con il Critical raw materials act. Per le terre rare che sono vitali ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/europa/chip-von-der-leyen-presto-una-legge-sulle-terre-rare-per-svincolarsi-dalla-cina/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzN1TXo4aDlxdkNvMGlHa3YzOUlMczN4aytiVHVNNnFTMmNNOVNiZ09TclhPcjYyQlNZZFc1dHJjODdZTFk5c2YrK2ZQZ1J5TittWktrVU1XajFZQkpOQVBJcjBkeUFvVUUvYUFNcWc0L2RFNGcrVmthamczd0FjK2VpbTQrem83N1E9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816535', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Forti, Adva: "La fibra diventerà sensore per il monitoraggio infrastrutturale"', 'Documento_TitoloHtml': 'Forti, Adva: "La fibra diventerà sensore per il monitoraggio infrastrutturale"', 'Documento_Contenuto': 'Il Vice President Sales Southern Europe & Vodafone Global Sales accende i riflettori sulla strategia "greening by ict" che permetterà di abbattere consumi e avviare politiche di economia circolare facendo leva sull<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>. 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La miniaturizzazione tecnologica e la disaggregazione dei network gli altri pilastri dell\'offerta in ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/video/forti-adva-la-fibra-diventera-sensore-per-il-monitoraggio-infrastrutturale/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzN0aTBzd2dCZXVIU0xaZHNYOG0wbGpDNzdsS0xhQ0FxZEVYbFRIZi9yN3FGY0JMWFM4T2JJbFB4MWJUaHUyZzNVV0NmS1d0a1NaQndlZEhrZW8zR212NktzSmxuZ1kzdHFkMEY3b2xRY1RNZHA3VUNXa3kzemVrPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816537', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Industria 4.0, Federacma: "Serve nuovo rinvio per la consegna dei macchinari" "', 'Documento_TitoloHtml': 'Industria 4.0, Federacma: "Serve nuovo rinvio per la consegna dei macchinari" "', 'Documento_Contenuto': 'Appello al Senato della Federazione dei commercianti delle macchine agricole: spostare da settembre a fine anno il termine e valutare un credito di imposta più sostanzioso. Farmindustria intanto spinge per un\'adozione strutturale della ricetta dematerializzata Sul decreto Milleproroghe occorrono aggiustamenti e miglioramenti: è la posizione di Federacma, la Federazione nazionale dei commercianti macchine agricole, parte di Confcommercio, che spinge per un ulteriore rinvio del termine di consegna dei macchinari<span class="term"> 4.0</span>. Una miniproroga è già intervenuta in Legge di Bilancio 2023 e ha posticipato al 30 settembre il termine ultimo per la consegna dei beni catalogati<span class="term"> 4.0</span>, prenotati pagando almeno il 20% di acconto entro il 31 dicembre scorso, ma, secondo Federacma, non sarà risolutiva. Indice degli argomenti Una nuova proroga sui beni<span class="term"> 4.0</span> Rialzare il credito d\'imposta<span class="term"> 4.0</span> Ricette dematerializzate "strutturali" Una nuova proroga sui beni<span class="term"> 4.0</span> La Federazione nazionale dei commercianti macchine agricole fa notare che i ritardi delle case costruttrici dovuti alle complicazioni della ripresa post-pandemia, aggravati dalle contingenze internazionali provocate dal conflitto russo-ucraino, non permetteranno ai rivenditori di rispettare la scadenza come, in molti casi, è accaduto per i macchinari acquistati nel 2021 e tuttora non consegnati. WHITEPAPER Processi produttivi energy-saving grazie alla Digitalizzazione e all\'AI Intelligenza<span class="term"> Artificiale</span> IoT Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. " Il cortocircuito normativo tra conversione in legge della Manovra ed emanazione del Dl Milleproroghe ha vanificato gli sforzi del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che aveva posticipato il termine a fine anno", dichiara il presidente Andrea Borio di Federacma. " Facciamo appello ai senatori, ad iniziare dai relatori del provvedimento a Palazzo Madama, il Presidente Alberto Balboni e Dario Damiani, ringraziando chi ha già dimostrato apertura verso le nostre proposte emendative per far sì che vengano modificate le norme riguardanti i beni prenotati sia nel 2021 sia nel 2022. Auspichiamo così - prosegue Borio - che venga rispettato il patto tra Stato e imprese, in modo tale da non far perdere i benefici del credito d\'imposta<span class="term"> 4.0</span>. In questo periodo di forte incertezza economica, infatti, non dare risposte agli imprenditori, che nonostante tutto continuano ad investire, rischia di essere molto controproducente per il tessuto produttivo nazionale". Rialzare il credito d\'imposta<span class="term"> 4.0</span> Il credito d\'imposta<span class="term"> 4.0</span>, negli ultimi anni, ha trovato rilevante riscontro nel settore agricolo. Nel 2021, a fronte di una percentuale del credito di imposta pari al 50%, si è registrata l\'immatricolazione di 24.835 trattori, in aumento del 36% sul 2020 e tornando ai livelli del biennio 2010-2011. Le immatricolazioni sono scese a poco più di 20mila lo scorso anno con una percentuale di beneficio pari al 40%. "Comprendiamo che trovare risorse, in questo momento, non sia semplice, ma con l\'attuale credito d\'imposta di appena del 20% rischiamo di non rendere più appetibile uno strumento oramai consolidato tra le imprese. Chiediamo, pertanto, un ulteriore sforzo anche in tal senso", conclude Borio di Federacma. Ricette dematerializzate "strutturali" Anche Farmindustria ha chiesto in Senato un intervento per "arrivare a una misura strutturale e definitiva dell\'adozione della ricetta dematerializzata e quindi dell\'implementazione della digitalizzazione ", ha affermato il presidente di Farmindustria Marcello Cattani, audito dalle commissioni Affari costituzionali e bilancio al Senato, in merito al dl Milleproroghe. "Secondo i dati della Ragioneria dello Stato, le ricette dematerializzate nel 2022 hanno raggiunto il 95% per la spesa farmaceutica e l\'83% per prestazioni specialistiche. L\'estensione al 2023 dell\'impiego degli strumenti alternativi al promemoria cartaceo va nella direzione giusta" per "favorire l\'accesso alle cure" e "semplificare il percorso di cura per pazienti e caregivers", ha detto Cattani. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': '<strong>Industria</strong> <strong>4.0</strong>, Federacma: "Serve nuovo rinvio per la consegna dei macchinari" " Appello al Senato della Federazione dei commercianti delle macchine agricole: spostare da settembre a fine anno il termine e valutare un credito di imposta più sostanzioso. Farmindustria intanto spinge per un\'adozione... <strong>Intelligenza</strong> <strong>Artificiale</strong> IoT Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Appello al Senato della Federazione dei commercianti delle macchine agricole: spostare da settembre a fine anno il termine e valutare un credito di imposta più sostanzioso. 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Ecco cosa sono gli Smart product e quali potenzialità hanno Pubblicato il 17 Gen 2023 Clara Failla responsabile practice Product and Experience Design Cefriel L\'uso della tecnologia e dell\'innovazione è imprescindibile per creare un mondo accessibile, inclusivo e sostenibile. Un mondo dove le attività di rinnovamento dei servizi e dei prodotti, così come le iniziative aziendali hanno un impatto positivo sulla società e consentono pertanto alle aziende di differenziarsi. Internet of<span class="term"> Things</span> (IoT) e Smart product sono parole sempre più utilizzate per qualificare nuove tipologie di prodotti che inglobano al loro interno tecnologie digitali in grado di raccogliere dati , svolgere elaborazioni e controllare in modo mirato il funzionamento del dispositivo, arricchire con nuove funzionalità prodotti tradizionali, abilitare lo sviluppo di nuove tipologie di servizi. Si tratta quindi di un paradigma particolarmente interessante e promettente, anche perché consente a molte imprese che sviluppano prodotti di tipo tradizionale di innovare, anche in modo radicale, offerta e modelli di business Ma quali sono i vantaggi per le imprese che vogliono innovare i prodotti e guardano con interesse a IoT e Smart Product? Migliorare la customer experience L\'ottimizzazione dell\'esperienza in termini di fluidità e semplicità del servizio o prodotto per l\'utente è oggi centrale. Occorre per questo partire dalla comprensione dei bisogni delle persone e dalla rimozione di eventuali punti deboli che impediscono la fluidità dell\'esperienza o che aumentano la complessità di utilizzo di un prodotto o di un servizio. WHITEPAPER Decisioni più rapide con l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> Il processo di design e produzione L\'approccio technology-driven ha lasciato spazio al human driven design , ovvero alla necessità di capire i problemi delle persone e scegliere le tecnologie più adatte per risolverli. L\'obiettivo di tutte le imprese è riuscire a combinare tre dimensioni Desideri delle persone Fattibilità tecnologica Valore per l\'azienda. Co-creare con i clienti prodotti e servizi è fondamentale affinché il cliente possa non solo esprimere le proprie necessità, ma testare e valutare il prodotto anche durante tutto il percorso di progettazione. Valorizzare i dati raccolti dagli stessi prodotti La raccolta delle informazioni, possibile attraverso la connessione degli oggetti, permette la costruzione di un patrimonio di conoscenza condivisa aziendale che consente di costruire servizi e prodotti tagliati sulle esigenze di chi li utilizza, generando nuove opportunità di business e migliorando non solo prodotti e servizi ma anche processi interni. Esempi di smart product Cefriel ha lavorato, diversi anni fa, insieme a Coca-Cola alla progettazione di refrigeratori smart in grado di agire e controllare l\'interazione con i clienti. Obiettivo di Coca-Cola era quello di trasformare i numerosi refrigeratori dislocati in tutto il mondo (oltre 1 milione solo in Europa) in macchine intelligenti per supportare la forza di vendita in campo, stimare il traffico davanti al refrigeratore e le vendite correlate e controllare la retail execution È stato ideato un refrigeratore evoluto, dotato di sensori e telecamere, connesso a un sistema avanzato di telemetria, con connettività a<span class="term"> internet</span> sul punto vendita e connettività locale per interazione con dispositivi mobili, in grado di raccogliere dati per analizzarli e migliorare il processo di vendita. I dati raccolti vengono inviati a una piattaforma per l\'analisi e il monitoraggio, per conoscere e soddisfare in modo puntuale abitudini e bisogni degli utenti. L<span class="term">\'intelligenza</span>, in questo caso, non solo supporta la forza di vendita in campo, ma consente anche di stimare il traffico davanti al refrigeratore, le vendite correlate e controllare la retail execution oltre che ottimizzare la gestione dei refrigeratori in ottica preventiva. Altro esempio di innovazione di prodotto, quella che Cefriel ha realizzato insieme a Delcon e che ha ricevuto di recente il Compasso d\'oro: la bilancia per donazioni di sangue denominata Milano, un prodotto innovativo perché è stato progettato grazie a un prolungato e attento studio del modo di lavorare degli operatori del Blood Center di New York. Il progetto è stato realizzato in un ecosistema di competenze basato su attività di co-design con gli utilizzatori e con un approccio agile , che ha permesso di affrontare e risolvere molteplici e complesse sfide con tempistiche di sviluppo straordinarie: dopo poco più di un anno è stato realizzato un primo prototipo per il mercato Usa, cui ha fatto seguito un pilota e la produzione in serie. Non si è trattato "semplicemente" di fare un prodotto<span class="term"> intelligente</span> in quanto dotato di elettronica, ma di coniugare funzionalità, facilità d\'uso , praticità, stile. Un oggetto che rimette al centro i bisogni delle persone che lo utilizzano e anche di quelle che decidono di donare il sangue che possono contare su una esperienza migliore. L\'aderenza del concept alla soluzione finale, inoltre, ha permesso di ridurre il rischio d\'impresa dell\'innovazione e massimizzare il fit del prodotto sul mercato. Ancora una volta, la sofisticazione tecnologica non è fine a sé stessa, ma al servizio di una utilità concretamente percepita dall\'utente. Sviluppare prodotti intelligenti è semplice per le imprese? Ideare e realizzare prodotti intelligenti non è facile per una serie di motivi. È necessario innanzitutto conoscere le tecnologie digitali e avere quindi competenze e risorse per studiarle e applicarle. Inoltre, lo sviluppo di oggetti intelligenti cambia o può cambiare anche l\'approccio al mercato dell\'impresa. La disponibilità di<span class="term"> intelligenza</span> diffusa trasforma i mercati , i prodotti e i servizi, rendendo a volte superati i prodotti "del passato" e al tempo stesso permettendo la creazione di un\'offerta totalmente nuova. C\'è, inoltre, da considerare il fatto che lo sviluppo di prodotti intelligenti non può essere un esercizio fine a sé stesso, ma deve essere funzionale a creare nuove forme di valore e di utilità per l\'utente. Sviluppare prodotti intelligenti non è quindi un processo che può essere condotto e gestito in modo improvvisato. Richiede competenze, metodi di lavoro e un know how da alimentare con lungimiranza nel tempo , valorizzando le esperienze, gli errori e le lezioni acquisite grazie ai diversi progetti realizzati. WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il digital onboarding @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'di rinnovamento dei servizi e dei prodotti, così come le iniziative aziendali hanno un impatto positivo sulla società e consentono pertanto alle aziende di differenziarsi. <strong>Internet</strong> <strong>of</strong> <strong>Things</strong> (IoT) e Smart product sono parole sempre più utilizzate per qualificare nuove tipologie di prodotti che inglobano... dell\'esperienza o che aumentano la complessità di utilizzo di un prodotto o di un servizio. WHITEPAPER Decisioni più rapide con l\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> Il processo di design e produzione L\'approccio technology-driven ha lasciato spazio al human driven design , ovvero alla necessità di capire...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'L\'innovazione non è fatta solo di nuovi prodotti e servizi ma anche di miglioramenti apportati a quelli già esistenti, con benefici per l\'esperienza d\'uso e per la maggiore efficacia dei dati che raccolgono. Ecco cosa sono gli Smart product e quali potenzialità hanno Pubblicato il 17 Gen 2023 Clara Failla responsabile practice Product ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/smart-product-vantaggi/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKeVBLeUNWcE5SeGdnNlROQWYrdTQ5Smp2VExIakpWbHVlU1NUdU9QSzJWZDZLVUR1T0hjdFBrOXlnbXUvRElrYkU9', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816541', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Smartbuilding: come usare le tecnologie per aumentare la sostenibilità degli edifici', 'Documento_TitoloHtml': 'Smartbuilding: come usare le tecnologie per aumentare la sostenibilità degli edifici', 'Documento_Contenuto': 'Le tecnologie digitali rappresentano un\'importante opportunità per ridurre l\'impatto ambientale nel settore dell\'edilizia e delle costruzioni. Gli esempi pratici di come queste possono essere sfruttate per comprendere e affrontare le inefficienze e ridurre gli sprechi degli edifici Pubblicato il 17 Gen 2023 Matteo Mille Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Il 38% delle emissioni globali totali di anidride carbonica (CO2) legate all\'energia proviene dal settore dell\'edilizia e delle costruzioni . Dunque, per intraprendere una buona strada per raggiungere un parco immobiliare a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, dobbiamo ridurre le emissioni del settore edilizio del 6% all\'anno dal 2020 al 2030. Il raggiungimento degli obiettivi net-zero richiederà un cambiamento radicale nel modo in cui gli edifici sono gestiti e costruiti, in termini di materiali e consumi. Allo stesso tempo, le aziende di tutti i settori in tutto il mondo stanno cercando un modo per ridurre il consumo di acqua e minimizzare gli sprechi e i proprietari di edifici, i gestori immobiliari e gli inquilini stanno valutando come ridurre l\'impatto ambientale degli spazi fisici che occupano , riducendo i costi operativi. L<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> per risparmiare nella gestione degli ecosistemi edilizi In questo scenario diventa chiaro come la trasformazione digitale sia un imperativo oltre ad un\'opportunità . Molte aziende stanno adottando misure per ridurre consumo energetico ed emissioni di CO2e nell\'ottica di una migliore gestione de i costi energetici anche attraverso investimenti nelle energie rinnovabili. WEBINAR 25 Gennaio 2023 - 15:00 Sostenibilità delle infrastrutture IT: come ottenerla e quali vantaggi. Ne parla Stefano Mainetti Il valore maggiore per guidare il cambiamento sistemico, tuttavia, lo si ottiene integrando e collegando i sistemi . La piena visibilità e la contezza su più sistemi ci aiuta a comprendere appieno gli ambienti degli edifici. Quando colleghiamo gli ambienti di costruzione, possiamo gestire meglio interi ecosistemi. E con le tecnologie basate sull<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>, possiamo ottimizzare l\'infrastruttura che le collega, risparmiando risorse preziose e risparmiando denaro. Il 5-25% dei costi energetici potrebbe essere risparmiato con soluzioni di edifici intelligenti . Gli edifici verdi rappresentano una delle maggiori opportunità di investimento globali del prossimo decennio, stimata dall\'International Finance Corporation (IFC) in 24,7 trilioni di dollari entro il 2030. Come trarre vantaggio dai dati per ridurre l\'impatto ambientale degli edifici La chiave è fare leva sui i dati: le soluzioni tecnologiche digitali basate sul cloud possono aiutare a comprendere l\'impatto ambientale, determinare come ridurlo e adottare strategie più sofisticate, il tutto mentre viene reinventata l\' azienda partendo dalla sostenibilità. Come? Per esempio sviluppando analisi avanzate e modelli virtuali per capire come ridurre al minimo l\'impatto ambientale degli edifici, dal riscaldamento e raffreddamento all\'illuminazione, alla tensione, all\'uso dell\'acqua e allo smaltimento dei rifiuti, ottimizzando e integrando il più possibile i sistemi, incrementando l\'automazione laddove possibile e identificando ulteriori opportunità per reinventare le operazioni di costruzione. Inoltre, secondo il World Green Building Council, per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius ogni edificio del pianeta dovrà azzerare le proprie emissioni entro il 2050 ma ad oggi meno dell\'1% degli edifici soddisfa già questo standard. Le tecnologie digitali possono aiutarci a raggiungere questo obiettivo : per esempio nel comprendere e ottimizzare l\'uso dell\'energia e l\'impatto della CO2. La tecnologia<span class="term"> intelligente</span> può connettere e aggregare l\'intelligence dei dati dai sistemi legacy, consentendo una visibilità critica sull\'uso dell\'energia e le tendenze in tempo reale, attraverso un\'unica piattaforma. L\'AI per comprendere e affrontare le inefficienze L\'AI può mettere in luce le inefficienze e far comprendere come affrontarle. Le soluzioni intelligenti possono persino semplificare la gestione delle operazioni in modo reattivo per massimizzare l\'efficienza, come il controllo dinamico dell\'illuminazione, della ventilazione o della sicurezza in base alle esigenze effettive rispetto alle impostazioni predeterminate. Utilizzando il monitoraggio predittivo , si possono gestire le prestazioni delle apparecchiature identificando eventuali anomalie, riducendo quindi operazioni di manutenzione non pianificata e i tempi di inattività con l\'obiettivo di ridurre ulteriormente i costi. Un\'infrastruttura efficiente e interattiva può aiutarci a ottenere molto di più e più velocemente a livello di collettività. Per compensare la crescente domanda di energia degli edifici di tutto il mondo, dovremo infatti fare di più rispetto alla sola efficienza energetica. Gli scenari efficienti interattivi consentono di creare edifici più resilienti e aiutarci a passare all\'energia pulita. Le soluzioni implementate al Campus di Microsoft a Redmond Riporto un esempio pratico implementato al Campus di Microsoft a Redmond dove si continuano a sperimentare soluzioni di sostenibilità. Lo sforzo iniziale mirava a ridurre il consumo energetico e le emissioni di carbonio nell\'Headquarter che si estende su 125 edifici con sistemi di costruzione distribuiti su 1,4 milioni di metri quadri di uffici e laboratori. In un contesto come questo, per gestire da remoto gli edifici nel Campus è stata adottata una soluzione, basata totalmente sul Cloud, in grado di collegare milioni di punti dati ogni giorno da sistemi diversi , attraverso un<span class="term">\'intelligenza</span> chiara. Le grandi aziende come Microsoft, inoltre, per alimentare i datacenter, in genere firmano accordi di acquisto di energia rinnovabile. Gli accordi forniscono garanzie finanziarie necessarie per costruire parchi eolici e solari su scala<span class="term"> industriale</span> e connessioni alla rete elettrica. Microsoft per esempio ha recentemente collaborato con un fornitore di energia per testare un nuovo approccio: installare pannelli solari per produrre energia sfruttando le connessioni di rete esistenti e utilizzare le tecnologie IoT per misurare l\'energia prodotta e accumulata e calcolare la compensazione di CO2. Ridurre i consumi di acqua: il caso Marriott E l\'acqua? Anche qui la tecnologia può dare una mano per ridurne il consumo, migliorando al contempo la qualità e la disponibilità della stessa. Questo può avvenire, per esempio, digitalizzando il monitoraggio del consumo di acqua all\'interno degli edifici per ridurre al minimo i rischi per la salute e gestire i costi. In sostanza, aumentando la visibilità sugli sprechi d\'acqua o su potenziali perdite e controllando a distanza il flusso d\'acqua, si possono ridurre i consumi e anche i costi di manodopera. Anche in questo caso si utilizzano strumenti di analisi dati avanzata per prevedere con precisione le prestazioni del sistema, utilizzando l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> per rilevare e classificare crepe, difetti e per esempio infiltrazioni.. Un esempio citabile in questo senso è quello della catena alberghiera Marriott che, come si può immaginare, ha ambiziosi obiettivi di sostenibilità e impatto sociale per il 2025 per le sue oltre 6.500 proprietà globali, tra cui la riduzione dell\'intensità idrica del 15%. La sfida consiste nel mantenere i più elevati standard di pulizia per stoviglie, biancheria e acqua, promuovendo al contempo l\'efficienza operativa e la sostenibilità, garantendo l\'eccellenza per i propri ospiti. Marriott ha adottato una tecnologia totalmente basata sul Cloud per l\'acqua di raffreddamento, che consente il controllo on-demand e l\'ottimizzazione dei sistemi di raffreddamento, adottando un programma di lavanderia a bassa temperatura. In questo modo, ogni anno Marriott risparmia 3,34 miliardi di litri di acqua , equivalenti al fabbisogno annuale di acqua potabile di oltre 3 milioni di persone. Il programma di lavanderia prolunga la durata della biancheria, riduce il rilavaggio, consente di risparmiare acqua ed energia e riduce le emissioni di gas serra. I risparmi annuali includono 114 milioni di chilowattora di energia, 21.500 tonnellate di CO2e e 2 milioni di libbre di rifiuti. La riduzione degli sprechi attraverso una gestione dei rifiuti più efficiente Infine, veniamo all\'ultimo punto: la riduzione degli sprechi attraverso una gestione dei rifiuti più efficiente. La spazzatura inquina la nostra terra, intasa i nostri corsi d\'acqua, esaurisce le nostre risorse naturali e contamina l\'aria stessa che respiriamo. Collegando i dati al cloud, si può intervenire sulla riduzione degli sprechi efficientando allo stesso tempo la gestione dei rifiuti. Questo perché la tecnologia facilita il riutilizzo e il riciclaggio di materiali e risorse all\'interno delle operazioni di unedificio o del sistema, utilizzando soluzioni cloud intelligenti in grado di prevedere e valutare la durata d\'uso dei materiali stessi e massimizzando l\'efficienza della raccolta dei rifiuti solidi, inviando per esempio gli operatori al momento giusto o ottimizzando i percorsi per la raccolta o utilizzando analisi avanzate per rilevare l\'uso o la contaminazione dei contenitori. Le costruzioni e demolizioni producono uno dei più grandi flussi di rifiuti al mondo. Ogni anno vengono generati oltre 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti edili e si prevede che questo importo raddoppierà entro il 2025. L\'organizzazione no-profit olandese Madaster ha visto l\'opportunità di ridurre i rifiuti destinati alle discariche creando un repository pubblico digitale di materiali da costruzione registrati e catalogati. Madaster ha sviluppato una piattaforma tecnologica basata sul cloud che dà un\'identità alle materie prime. legandole a un luogo e creando una sorta di passaporto dei materiali usati per un edificio o un oggetto di costruzione. I passaporti dei materiali descrivono i materiali utilizzati in un edificio, come e dove vengono utilizzati, il loro valore e approssimativamente quando saranno disponibili per il loro riutilizzo. La piattaforma Madaster consente di riciclare, rivendere e riutilizzare i materiali per contribuire a decisioni più sostenibili in tema di costruzione. @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'stanno valutando come ridurre l\'impatto ambientale degli spazi fisici che occupano , riducendo i costi operativi. L\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> per risparmiare nella gestione degli ecosistemi edilizi In questo scenario diventa chiaro come la trasformazione digitale sia un imperativo oltre ad un\'opportunità... di costruzione, possiamo gestire meglio interi ecosistemi. E con le tecnologie basate sull\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong>, possiamo ottimizzare l\'infrastruttura che le collega, risparmiando risorse preziose e risparmiando denaro. Il 5-25% dei costi energetici potrebbe essere risparmiato con soluzioni di edifici.... Anche in questo caso si utilizzano strumenti di analisi dati avanzata per prevedere con precisione le prestazioni del sistema, utilizzando l\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> per rilevare e classificare crepe, difetti e per esempio infiltrazioni.. Un esempio citabile in questo senso è quello della c', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Le tecnologie digitali rappresentano un\'importante opportunità per ridurre l\'impatto ambientale nel settore dell\'edilizia e delle costruzioni. Gli esempi pratici di come queste possono essere sfruttate per comprendere e affrontare le inefficienze e ridurre gli sprechi degli edifici Pubblicato il 17 Gen 2023 Matteo Mille Chief Marketing ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/smart-city/smartbuilding-come-usare-le-tecnologie-per-aumentare-la-sostenibilita-degli-edifici/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKekM2WW1xRGRqVDN5ai9kU084RzJsaFROYlUxM0wrcmdIcERiUnpIYVBpU1ZwOU10cWRaMERpc2FZTDdxM0I2Z3dRVWdrY0ZnSEJ2VG9ON09RWXBTYzZsUFUyMzdwWklGSC9IOHhJc1E5Zk1jUkdhOU5EdmM2dDAvSytsUWNvdmxRRnFHMkVrVld5QWc9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816542', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sovranità dei dati cloud: le mosse delle big tech', 'Documento_TitoloHtml': 'Sovranità dei dati cloud: le mosse delle big tech', 'Documento_Contenuto': 'Oggi più del 70% del mercato del cloud mondiale è in mano ai 3 big player Usa, che data la loro posizione dominante, dettano le regole. L\'EU Data Boundary di Microsoft introduce una novità poiché riguarda non solo i dati del cliente, ma anche quei dati - spesso anche personali - di cui il cliente è inconsapevole Pubblicato il 17 Gen 2023 Nadia Giusti Data Protection & Cybersecurity Expert Dal primo gennaio 2023, i clienti Microsoft che risiedono nel territorio europeo possono archiviare i propri dati all\'interno di tale regione . Ciò vale per tutti i servizi core Cloud offerti da Microsoft, non solo Azure, ma anche Microsoft 365, Dynamics 365 e la piattaforma Power BI. Un cambiamento graduale annunciato dall\'azienda sul finire dello scorso anno: con l\'EU Data Boundary, quindi, Microsoft offrirà ai clienti che utilizzano i suoi servizi cloud la garanzia che tutti i loro dati archiviati in una specifica region, anche quelli prodotti da Microsoft, rimarranno unicamente disponibili in quella specifica zona. Perché è importante questa iniziativa? Come si stanno comportando Amazon e Google, i principali competitors di Microsoft nel mondo dei servizi cloud? Microsoft e l\' EU Data Boundary Come illustrato più dettagliatamente nella Understanding the Microsoft EU Data Boundary Roadmap il percorso, che si rivolge ai clienti europei del settore pubblico e commerciale, e che è iniziato il 1 gennaio 2023 per concludersi alla fine del 2024, verrà suddiviso in diverse fasi. WHITEPAPER SAP in Cloud, la chiave per mettere in moto l\'innovazione di business di PMI e grandi aziende La fase 1 si occuperà di assicurare quella che Microsoft chiama la "EU Data Boundary" per i principali servizi Cloud, ovvero che i dati dei clienti siano processati e gestiti all\'interno della regione europea, riducendo al minimo o eliminando trasferimenti extra EU. Nell\'ambito di questa fase, che ha l\'obiettivo di dare ai clienti il controllo sui propri dati , nello spirito del GDPR e del concetto di sovranità dei dati, Microsoft si impegna a pubblicare una documentazione dettagliata sulle azioni intraprese, nonché i dettagli di eventuali trasferimenti al di fuori dell\'UE, ad esempio dove ciò sia necessario per mantenere la sicurezza e l\'affidabilità del servizio. La fase 2 avrà il compito di estendere l\'EU Data Boundary oltre i dati dei clienti , includendo anche quei dati personali (che Microsoft afferma siano pseudonimizzati) che i sistemi Microsoft generano come parte delle operazioni del servizio. La fase 3, che inizierà presumibilmente a metà del 2024, vedrà l\'estensione della EU Data Boundary anche ai quei dati che Microsoft colleziona per fornire supporto tecnico per i propri servizi Cloud . Microsoft mette in guardia che potranno comunque ancora esistere situazioni che richiedono accessi remoti ai dati, ad esempio per garantire la sicurezza dei servizi stessi, ma si impegna ad utilizzare mezzi sicuri in grado di garantire la presenza di tali dati nell\'ambito del territorio europeo. Microsoft comunque pianifica di aumentare il supporto all\'interno del territorio europeo, in modo da limitare, se non eliminare, le richieste di accesso remoto al di fuori del territorio europeo. Il contesto: come i cloud provider trattano i nostri dati Oggi i più importanti big player del cloud pubblico mondiale, quindi Amazon, Microsoft e Google, offrono alle organizzazioni che utilizzano i loro servizi Cloud la possibilità di scegliere tra molteplici "regions", localizzate in varie zone del mondo e con differenti peculiarità e caratteristiche, dove memorizzare i propri dati utilizzati dai servizi Cloud, dati che possono anche contenere informazioni personali. Una region va intesa come un luogo fisico nel mondo in cui sono clusterizzati i data center. Quindi, oggi una organizzazione europea che utilizza Amazon Web Services (AWS) può scegliere, ad esempio, di memorizzare i propri dati in una region come l\'Irlanda, scelta piuttosto diffusa, per soddisfare i requisiti del Regolamento (EU) 2016/679 (o GDPR) e minimizzare quanto più possibile il rischio di trasferimenti transfrontalieri, magari proprio verso gli Stati Uniti, trasferimenti che, come ricorderemo, al momento sono vietati poiché non esiste né un accordo in vigore dopo l\'annullamento del Privacy Shield in seguito alla ormai famosa sentenza della Corte di Giustizia Europea Schrems II del 16 Luglio 2020 , né una decisione di adeguatezza, sebbene Europa e USA si stiano dando da fare in tal senso. Sappiamo bene, però, che oggi, nel nostro mondo iper tecnologico e connesso, i dati generano altri dati . Quando pensiamo al concetto di "dato" e di "dato personale", quindi, non dobbiamo considerare solo ciò che decidiamo consapevolmente di memorizzare e gestire, ma dobbiamo anche considerare che durante l\'operatività di un servizio, qualunque esso sia e in qualsiasi modo venga erogato, i dati verranno osservati, aggregati e magari completati con altri dati generati da altre fonti , dando vita a ulteriori nuovi dati, magari raccolti sotto forma di files di logs o di debugging, per esigenze di tracciabilità del servizio o per offrire supporto tecnico quando richiesto dal proprietario dei dati. Ed è facile pensare che questi "insiemi di dati" contengano a loro volta dati personali , come gli identificativi degli utenti, dettagli sugli accessi e sulla tipologia delle operazioni, e via dicendo. Nell\'ambito di un servizio Cloud, che è erogato da remoto e da una non ben identificata "entità", diventa ancora più difficile capire che ne è di queste informazioni, chi ne è responsabile, chi può accedervi, dove sono memorizzate, per quanto vengono conservate e se possono essere utilizzate da qualcuno, e in che modo. Non dimentichiamo poi che i Cloud Provider condividono quasi sempre molte delle informazioni con responsabili del trattamento che risiedono al di fuori dello spazio economico europeo , anche per operazioni di troubleshooting. Gli elenchi dei responsabili del trattamento sono solitamente pubblici, si veda ad esempio l\'elenco dei Microsoft Online Service Sub Processor List , ma chi può dire, leggendo la lista, se i dati di un cliente saranno sottoposti a un trasferimento extra-EU oppure no? Quasi mai un\'organizzazione, grande o piccola che sia, ha modo oggi di ottenere informazioni ed evidenze chiare su questo tipo di trattamenti , perché generalmente i Cloud Provider non considerano i dati prodotti dai loro servizi un trattamento secondo quando definito dall\' art. 4 n. 2 del GDPR, anche quando questi dati possono essere riconducibili a dati personali; né considerano di essere responsabili di detto trattamento, questo anche in virtù della loro posizione predominante sul mercato che produce l\'effetto del "prendere o lasciare"; nè tantomeno una organizzazione è in grado di intervenire su questa collezione di dati o di stabilirne criteri di raccolta, in base all\' art. 25 del GDPR Privacy by Design, in quanto non è l\'organizzazione che decide quando e come raccogliere o aggregare questi dati, ma il Cloud Provider. Va ricordato inoltre che anche la scelta di una region europea non impedisce agli Stati Uniti (si veda il Clarifying Lawful Overseas Use of Data Act (Cloud Act) del 23 Marzo 2018) di applicare meccanismi, seppur limitati, con cui richiedere i dati archiviati anche al di fuori del territorio statunitense. La posizione di Amazon Web Services (AWS) e Google Cloud Analogamente a Microsoft, sia Amazon Web Services (AWS) che Google Cloud offrono la possibilità ai propri clienti di selezionare la region dove i propri dati saranno memorizzati e gestiti. AWS fa suo il concetto di sovranità dei dati garantendo che i propri servizi siano progettati opportunamente per impedire l\'accesso remoto da parte del personale AWS ai dati dei clienti per qualsiasi scopo , inclusa la manutenzione del servizio, a meno che non sia richiesto dal cliente stesso oppure sia necessario per soddisfare una norma di legge specifica. Apparentemente quindi non vi è motivo per introdurre il concetto di EU Data Boundary, in quanto esso è già garantito, secondo Amazon, dalla scelta della region stessa. Da parte sua, Google ha messo in campo alcuni servizi per supportare la sovranità dei dati in ambito europeo, come Assured Workloads , che permette di creare e mantenere carichi di lavoro con residenza dei dati nella regione scelta, e offre l\'opzione di limitare il supporto e l\'accesso alle persone dell\'UE (EU Regions and Support) oppure offre ai propri clienti la possibilità di esercitare il controllo sui dati gestendo le proprie chiavi di crittografia e assicurandosi che le chiavi stesse siano conservate in una Region europea, e archiviandole al di fuori dell\'infrastruttura Google Cloud ( EU Regions and Support with sovereignty controls), peraltro possibile anche con AWS. La stessa Amazon, del resto, dichiara poi che "un numero limitato di servizi AWS prevede il trasferimento dei dati, ad esempio, per sviluppare e migliorare quei servizi, ma l\'utente può comunque rinunciare al trasferimento, oppure perché il trasferimento è una parte essenziale del servizio (come un servizio di distribuzione di contenuti)". Ma la sovranità dei dati comprende oltre alla residenza dei dati, cioè il sapere dove i dati sono memorizzati, anche l\'elaborazione, l\'accesso e la generazione dei dati derivati. Che ne è quindi di questi dati derivati, che Microsoft intende gestire nella fase 2 e 3 del suo progetto e che imputa generati dall\'operatività dei suoi servizi? Come è possibile che Amazon e Google non li generino? Conclusioni Le tecnologie cloud sono alla base dell\'accelerazione della trasformazione digitale per le nostre economie e società, le quali sono sempre più dipendenti dai dati. La sovranità dei dati è quindi un aspetto cruciale e diventa imperativo trovare un modo per garantire la fiducia degli utenti dei servizi Cloud se si vuole far sì che tali servizi siano sempre più diffusi, sia in ambito privato che pubblico, e siano in grado di semplificare e aiutare le nostre economie. Ma la fiducia si ottiene solo proponendo e sostenendo un modello basato sulla trasparenza e sulla collaborazione, sull\'adesione a regole e standards, sulla possibilità di sapere dove i dati sono memorizzati e di controllare l\'accesso ai dati e ai suoi derivati. Oggi più del 70% del mercato del cloud mondiale è in mano ai 3 grandi big player americani, che approfittando della posizione dominante, dettano di fatto le regole del mercato. L\'elemento di assoluta novità nell\' EU Data Boundary di Microsoft, come evidenziato dalla sua stessa Corporate Vice President and Chief Privacy Officer, Privacy and Regulatory Affairs Julie Brill, è che il progetto riguarda non solo i dati del cliente, ma anche quei dati di cui spesso il cliente è inconsapevole, prodotti dal Cloud provider stesso per garantire l\'operatività del servizio, dati che spesso, contengono anche dati personali. "Stiamo creando questa soluzione per far sentire i nostri clienti più sicuri e per far si che essi siano in grado di dimostrare alle loro autorità di regolamentazione dove i loro dati vengono elaborati e archiviati", ha affermato Brill. Nessuno degli altri Cloud Provider al momento si sta muovendo in questa direzione. Se guardiamo alle posizioni assunte da AWS e Google, dal loro punto di vista non sembra esservi motivo di introdurre il concetto di EU Data Boundary poichè già insito nella scelta della region e degli strumenti messi a disposizione: solo i clienti accedono ai loro dati, e i loro dati vengono memorizzati nella region specificata, con la garanzia che i dati rimarranno lì e nessuno, al di fuori del cliente o delle persone autorizzate dal cliente, potrà accedervi; i dati sono criptati at rest e in transit, e gli utenti se lo desiderano possono avere il controllo delle chiavi di crittografia; nessuno in AWS o in Google può accedere ai dati, a meno che il cliente non dia il suo consenso. Non vi è però alcuna azione o menzione verso tutti quei dati che invece possono prodotti dai loro servizi e che possono costituire a tutti gli effetti trattamenti di dati personali, come ad esempio a tutti quei dati raccolti per fornire il supporto tecnico. Tutti i vertici europei sono impegnati a "costruire la sovranità digitale dell\'europa", definendo regole e controllando che esse vengano applicate. Microsoft è il primo dei big player a raccogliere pienamente la sfida con il suo programma EU Data Boundary, impegnandosi a fornire supporto dall\'Europa e trovare una soluzione non solo per i dati utente, ma anche per quelli operativi, di cui l\'utente del Cloud è spesso inconsapevole: presumibilmente, questa strada avrà delle ripercussioni anche su Amazon e Google. Certamente non possiamo non pensare che Microsoft agisca in questo modo non solo per tutelare i suoi utenti ma anche per accaparrarsi nuove quote di mercato, a scapito dei suoi competitors, facendo leva sulla sensibilità di utenti e istituzioni sulle tematiche della privacy e della protezione dei dati e sul concetto di "responsabilità" introdotto dal GDPR europeo, sensibilità sempre più in crescita negli ultimi anni. L\'approccio della sovranità dei dati, insieme a quello della privacy e della security, diventerà presumibilmente a breve (perchè ad oggi non è così, anche se dovrebbe esserlo) uno degli elementi da tenere in considerazione nello scegliere un Cloud provider "affidabile", ed è difficile pensare che AWS e Google stiano a guardare. WHITEPAPER Decisioni più rapide con l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'nello scegliere un Cloud provider "affidabile", ed è difficile pensare che AWS e Google stiano a guardare. WHITEPAPER Decisioni più rapide con l\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta questo articolo....', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Oggi più del 70% del mercato del cloud mondiale è in mano ai 3 big player Usa, che data la loro posizione dominante, dettano le regole. L\'EU Data Boundary di Microsoft introduce una novità poiché riguarda non solo i dati del cliente, ma anche quei dati - spesso anche personali - di cui il cliente è inconsapevole Pubblicato il 17 Gen 2023 ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/sovranita-dei-dati-cloud-le-mosse-delle-big-tech/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKekM2WW1xRGRqVDN5cTRiTHN0b2RyeXpYRzl4K2xJb01NWTNlNFNOSDA5SExGZTJJQWRGaExUc3hkdXlvYWRFajFkQXRLWFdQYTRYaVV0Z2JMcUZ5dmN4enNLMHdCM2NaZml2ZGU4TWh2Q2FBPT0%3d', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7666426', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '39816543', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '18', 'Documento_Sottotitolo': 'L\' INTELLIGENZA ARTIFICIALE CI IMITA MA NON CI SOSTITUIRÀ PERÒ PUÒ MODIFICARE MOLTO DEL NOSTRO QUOTIDIANO', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Su MoltoFuturo l\' AI che ci cambia la vita', 'Documento_TitoloHtml': 'Su MoltoFuturo l\' AI che ci cambia la vita', 'Documento_Contenuto': 'IL MAGAZINE ROMA L\' intelligenza<span class="term"> artificiale</span> scrive il futuro. Nel vero senso della parola. Abbiamo chiesto a ChatGPT-3, il generatore di testi più evoluto lanciato da OpenAI di cui tanto si parla in questi giorni, come l\' AI cambierà la nostra vita, dalla guida autonoma all\' istruzione, dalle cure mediche al risparmio energetico. In tre minuti, l\' algoritmo ha composto un testo che pubblichiamo sul numero di MoltoFuturo, l\' inserto domani in edicola in omaggio con Il Messaggero e con gli altri quotidiani del gruppo Caltagirone (Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia) e sui rispettivi siti web. Il test di MoltoFuturo mostra le grandissime potenzialità del bot online di OpenAi in grado di comporre poesie, scrivere libri, improvvisare versi rap. Ma non si può parlare di «creatività», spiega in un\' intervista Ivana Bartoletti, global chief privacy officer di Wipro. «Questi algoritmi sono in grado di produrre risultati accattivanti imitando le creatività umana grazie al volume dei dati. Non hanno alcuna comprensione del mondo». Bartoletti sollecita un codice etico per limitari i rischi che derivano dall\' uso dell\' AI, soprattutto sul fronte di diritti e della sicurezza. Un insieme di regole su cui sta lavorando l\' Unione Europea. Gli artisti sono in rivolta, a cominciare dal cantautore Nick Cave: «L\' AI non scriverà mai una bella canzone, l\' arte nasce dalla sofferenza e le macchine non soffrono». Intanto, per riprendersi dalla crisi del 2022, le big tech puntano sull\' innovazione, dal metaverso ai social ai computer quantistici, tante le novità in arrivo di cui MoltoFuturo dà conto. Un\' altra sfida per la tecnologia è l\' emergenza acqua: in questo numero si raccontano le soluzioni più innovative contro la siccità, come le nuvole bombardate con razzi che contengono sale igroscopico per scatenare la pioggia. Sul fronte automotive, i produttori puntano a creare in casa una rete di ricarica per le elettriche. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'Su MoltoFuturo l\' AI che ci cambia la vita IL MAGAZINE ROMA L\' <strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> scrive il futuro. Nel vero senso della parola. Abbiamo chiesto a ChatGPT-3, il generatore di testi più evoluto lanciato da OpenAI di cui tanto si parla in questi giorni, come l\' AI cambierà la nostra vita..., come le nuvole bombardate con razzi che contengono sale igroscopico per scatenare la pioggia. Sul fronte automotive, i produttori puntano a creare in casa una rete di ricarica per le elettriche. © RIPRODUZIONE RISERVATA. L\' <strong>INTELLIGENZA</strong> <strong>ARTIFICIALE</strong> CI IMITA MA NON CI SOSTITUIRÀ PERÒ PUÒ MODIFICARE MOLTO...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'IL MAGAZINE ROMA L\' intelligenza artificiale scrive il futuro. Nel vero senso della parola. Abbiamo chiesto a ChatGPT-3, il generatore di testi più evoluto lanciato da OpenAI di cui tanto si parla in questi giorni, come l\' AI cambierà la nostra vita, dalla guida autonoma all\' istruzione, dalle cure mediche al risparmio energetico. In tre ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '18', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD04NzUyQ0M5NDYxRTk1MTM5Q0QwOEQyMjhEODMwRDFFQjY0NTcyNEQwQUQwMDlEOTUzMjcwRDQ1QkIxQjlERDc5JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2R3Z09Ubk5tbnowUFZpM0JTNHhzTFlXRGl2QXI5WWk0MkhHY3lZaVg1bW11S2dXRWEyTGdVdEJBaDZrNTA0UzZCa3RIcHQvaWZrT2NHallYVmV6bEZJdHNqb0lYOWNpVlYxdkJQQ0krbUNNOXJwZjIzTEkxQlY%3d', 'Fonte_Titolo': 'Il Messaggero', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7666427', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816546', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'M.Piz.', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '3', 'Documento_Sottotitolo': 'Più oneri per i datori sotto 50 dipendenti che non versano al Fondo di tesoreria Inps', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Imprese, per il Tfr di operai e dipendenti indice di rivalutazione al 9,97%', 'Documento_TitoloHtml': 'Imprese, per il Tfr di operai e dipendenti indice di rivalutazione al 9,97%', 'Documento_Contenuto': 'L\' impatto dell\' inflazione si fa sentire anche sul Trattamento di fine rapporto (Tfr), il cui indice di rivalutazione per le quote accantonate al 31 dicembre 2021 sfiora il 10% (9,974576): uno degli incrementi maggiori dalla metà degli anni Ottanta a oggi. Secondo quanto è stabilito dall\' articolo 2120 del Codice civile, per determinare il coefficiente di rivalutazione del<span class="term"> Tfr</span> si parte dall\' indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati "senza tabacchi lavorati", per il mese di dicembre diffuso ieri dall\' Istat e aumentato dell\' 11,3% (11,299435) rispetto al dicembre 2021. Per ottenere il coefficiente da applicare al<span class="term"> Tfr</span> il 75% di questa differenza va sommato a un tasso fisso di 1,5 su base annua (si veda anche l\' articolo a pagina 36). La rivalutazione è destinata a pesare particolarmente sui datori di lavoro con meno di 50 dipendenti, per legge non tenuti a versare il trattamento di fine rapporto al<span class="term"> Fondo</span> di tesoreria dell\' Inps e a cui quest\' ultima è a carico (salvo per i<span class="term"> Tfr</span> dei lavoratori che hanno aderito alla previdenza complementare). L\' onere della rivalutazione è posto, invece, in capo dell\' Inps per i<span class="term"> Tfr</span> versati sotto forma di<span class="term"> contributo</span> previdenziale al<span class="term"> Fondo</span> di tesoreria: in questo caso rimangono tuttavia in capo al datore di lavoro i relativi oneri amministrativi, fra cui il calcolo della rivalutazione, il versamento della relativa imposta sostituiva a carico del dipendente pari al 17% (in acconto a dicembre e a saldo a febbraio dell\' anno successivo), nonché l\' erogazione dell\' anticipazione e/o del saldo del<span class="term"> Tfr</span>, comprensiva della rivalutazione. Nessun onere economico è tipo amministrativo è invece sostenuto dall\' azienda a titolo di rivalutazione per i<span class="term"> Tfr</span> trasferiti, con modalità esplicita o tacita ai<span class="term"> fondi</span> di previdenza complementare. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'dell\' Inps per i <strong>Tfr</strong> versati sotto forma di <strong>contributo</strong> <strong>previdenziale</strong> al Fondo di tesoreria: in questo caso rimangono tuttavia in capo al datore di lavoro i relativi oneri amministrativi, fra cui il calcolo della rivalutazione, il versamento della relativa imposta sostituiva a carico del dipendente pari al 17...Imprese, per il <strong>Tfr</strong> di operai e dipendenti indice di rivalutazione al 9,97% L\' impatto dell\' inflazione si fa sentire anche sul Trattamento di fine rapporto (<strong>Tfr</strong>), il cui indice di rivalutazione per le quote accantonate al 31 dicembre 2021 sfiora il 10% (9,974576): uno degli incrementi maggiori... dalla metà degli anni Ottanta a oggi. Secondo quanto è stabilito dall\' articolo 2120 del Codice civile, per determinare il coefficiente di rivalutazione del <strong>Tfr</strong> si parte dall\' indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati "senza tabacchi lavorati", per il mese di dicembre diffuso ieri... d', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'L\' impatto dell\' inflazione si fa sentire anche sul Trattamento di fine rapporto (Tfr), il cui indice di rivalutazione per le quote accantonate al 31 dicembre 2021 sfiora il 10% (9,974576): uno degli incrementi maggiori dalla metà degli anni Ottanta a oggi. 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Da gennaio le retribuzioni di colf, badanti e domestici aumentano del 9,2%, cioè in misura pari all\'80% dell\'inflazione rilevata a novembre; dell\'11,5%, cioè tutta l\'inflazione, le indennità di vitto e alloggio. Il rincaro scatta in conseguenza della terza fumata nera della riunione della Commissione nazionale del Ccnl sul lavoro domestico, che si è svolta ieri al ministero del lavoro. Calcolatrice alla mano, per la famiglia con badante convivente, per esempio, l\'aumento sarà di 131 euro mensili: la retribuzione mensile passa da 1.026 a 1.121 euro e con il conseguente aumento dei<span class="term"> contributi</span> il costo totale annuo passerà da 17.177 a 18.752 euro. Cosa prevede il Ccnl. Le regole sull\'aumento delle retribuzioni minime contrattuali è disciplinato dal Ccnl sul lavoro domestico. L\'art. 38, in particolare, rimette il compito alla Commissione nazionale composta dalle parti datoriali e sindacali, che, convocata ogni anno dal ministero del lavoro, vi provvede in base all\'indice Istat rilevato al 30 novembre. Sempre l\'art. 38 stabilisce che, dopo la terza convocazione, se non c\'è accordo o se c\'è assenza delle parti, il ministero del lavoro proceda all\'adeguamento delle retribuzioni all\'80% dell\'inflazione e dei valori convenzionali di vitto e alloggio al 100% dell\'inflazione. Le tre riunioni senza accordi si sono svolte a dicembre, il 3 e il 16 gennaio. In tabella i valori in vigore da gennaio 2023. L\'aumento è molto caro. Per Assidatcolf il rincaro per le famiglie è pesante. Gli impatti maggiori si potrebbero avere per quelle figure assunte con orari lunghi o in regime di convivenza, come nel caso delle badanti (livello CS): la retribuzione minima passa da 1.026,34 a 1.120,76 euro, oltre 94 euro in più al mese, a cui si aggiungerà anche l\'aumento dei<span class="term"> contributi</span> per un costo totale annuo da 17.177 a 18.752 euro, ovvero 1.575 euro in più. Ancora più pesante l\'impatto sulle babysitter assunte a tempo pieno (40 ore) non conviventi (livello BS): lo stipendio minimo passa da 1.234 a 1.349 euro, quasi 115 euro in più a mese, per un costo totale annuo (compresi<span class="term"> contributi</span>, Tfr, ferie e tredicesima) più caro di 1.743 euro. L\'aumento porta con sé un rischio: che molti dei lavoratori oggi in regola finiscano nel nero.', 'Documento_Abstract': '.575 euro in più. Ancora più pesante l\'impatto sulle babysitter assunte a tempo pieno (40 ore) non conviventi (livello BS): lo stipendio minimo passa da 1.234 a 1.349 euro, quasi 115 euro in più a mese, per un costo totale annuo (compresi contributi, <strong>Tfr</strong>, ferie e tredicesima) più caro di 1.743 euro...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Da gennaio le retribuzioni di colf, badanti e domestici aumentano del 9,2%, cioè in misura pari all\'80% dell\'inflazione rilevata a novembre; dell\'11,5%, cioè tutta l\'inflazione, le indennità di vitto e alloggio Maxistangata per le famiglie. Da gennaio le retribuzioni di colf, badanti e domestici aumentano del 9,2%, cioè in misura pari ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/maxistangata-per-le-famiglie-2590094', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3ErMzczYVRyMWpWazlZUkFxckJXdGt0Qy9BWnQ4ZkpSWlVDWDVuSVhLTHFuTDBkQlY1ZWRIRkk9', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7666427', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816549', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sostituti, Cu 2023 con bonus carburante', 'Documento_TitoloHtml': 'Sostituti, Cu 2023 con bonus carburante', 'Documento_Contenuto': 'Sostituti d\'imposta, pronta la certificazione unica (Cu) per il 2023. 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Al suo interno debuttano il bonus carburante e il nuovo prospetto per familiari a carico. Arriva dall\'Agenzia delle entrate il provvedimento direttoriale n. 14392/2023 di ieri, con cui è stata approvata la versione definitiva della certificazione unica (CU 2023), relativa ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/sostituti-cu-2023-con-bonus-carburante-2590228', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3EzbFZXTCtXSDIxTjNyQW8wVWx1aGpKRjFBL0FUbDdrMTdXbDJka3ROSXZNbndMV01EeVQ5MXgxYW9Qa0RBVDd4dz09', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7666427', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816538', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Pagina a cura di Cristina Casadei', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '25', 'Documento_Sottotitolo': 'Occupazione. Il settore si prepara ad affrontare il tema delle 100mila persone da formare, del ricambio generazionale e del contratto, ma chiede al Governo un\' accelerazione sulla politica industriale', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Le tlc mappano 69 competenze per il futuro: ne mancano il 40%', 'Documento_TitoloHtml': 'Le tlc mappano 69 competenze per il futuro: ne mancano il 40%', 'Documento_Contenuto': 'Allestire un cantiere, trasportare e posizionare i cavi di telecomunicazioni con l\' uso di mezzi meccanici e attrezzature per l\' esecuzione della posa, come compressore, argani, cestelli, scale, trapani. Con conoscenza di nozioni di elettrotecnica e di impianti, architettura e struttura della rete in fibra ottica, ma anche di utilizzo delle tecnologie di installazione e misure base dei cavi a fibra ottica. Per tutte le tipologie di posa, sia aerea che interrata. Tutto da svolgere in sicurezza, quindi con conoscenze specialistiche per lavorare in adiacenza a cavi elettrici a bassa tensione in esercizio. Dire telecomunicazioni porta a immaginare un mondo dove si lavora in una dimensione poco fisica, ma non è sempre così. Le 69 professionalità Scorrendo la mappa dei compiti delle 69 professionalità che Asstel, l\' associazione che rappresenta la filiera delle telecomunicazioni in Confindustria, ha elaborato insieme ai responsabili delle risorse umane delle associate, emerge uno spaccato dove l\' uso di mezzi meccanici e attrezzature per l\' esecuzione della posa dei cavi a fibra ottica, va di pari passo con l\' architettura dei software, il supporto e l\' assistenza tecnica sull\' internet of<span class="term"> things</span>, l\' information security per proteggere i dispositivi, i dati personali e la privacy. Temi che rientrano nel delicato ambito della sicurezza informatica in cui le imprese delle telecomunicazioni sono in prima linea. Il disallineamento Se le competenze che servono sono state mappate, individuare le persone è tutt\' altro che semplice, tant\' è che nel settore «si riscontra un mismatch tra domanda e offerta di lavoro che va oltre il 40% - spiega Laura Di Raimondo, direttore generale di Asstel -. Per assicurare alle imprese i talenti di cui hanno bisogno abbiamo cercato di favorire lo sviluppo del sistema degli Its, a cui grazie al Pnrr verranno rilasciati fondi per 1,5 miliardi di euro, e di rafforzare la collaborazione con le università sulle discipline Stem». Il turn over, che il settore ha cercato di favorire anche attraverso il contratto di espansione - che ha caldeggiato fin da prima del 2019 -, non basterà però a portare nella filiera le competenze che servono. Il sistema di classificazione Nell\' ultimo contratto «a conferma dell\' impatto dei cambiamenti in corso, c\' è stata la rivisitazione del sistema di classificazione del personale legato ai processi di trasformazione digitale, in una prospettiva di sempre maggiore valorizzazione delle competenze, con l\' inserimento di 26 nuovi profili professionali legati alle innovazioni digitali e con il superamento di figure professionali non più presenti nel settore. Abbiamo fatto un\' opera di pulizia e innovazione preparatoria all\' introduzione delle nuove famiglie professionali. La nuova mappatura delle professionalità è il seguito del percorso, da cui dovremo partire», dice Di Raimondo. Gli investimenti L\' innovazione è senza dubbio uno dei fattori qualificanti del settore dove «negli ultimi 10 anni le imprese hanno investito complessivamente 90 miliardi di euro. Molti altri ne arriveranno se verranno spesi i fondi previsti dal Pnrr per la realizzazione delle reti ultraveloci per tutti gli obiettivi e cioè Italia 5G, Italia 1 Giga, Scuole connesse, Strutture Sanitarie Connesse, Isole minori connesse che sono pari a 6,71 miliardi di euro. Non dobbiamo però dimenticare che le telecomunicazioni stanno vivendo anche una riduzione forte dei flussi di cassa e che la situazione è complicata, soprattutto in una fase di aumento forte dei costi, dovuti in larga misura al capitolo energia - continua Di Raimondo -. Senza una politica<span class="term"> industriale</span>, legata al settore, la componente lavoro diventa asfittica e non riesce a svilupparsi. Per questo servirebbe un orientamento forte anche verso le politiche attive. Noi nell\' ultimo contratto abbiamo condiviso un nuovo strumento fondamentale, il Fondo bilaterale di solidarietà di settore per supportare la filiera dove oggi lavorano più di 200mila persone». L\' età media elevata L\' età media, secondo un report del Politecnico di Milano, è molto elevata, ma ci sono anche dei segnali positivi sul fronte del ricambio generazionale. A dirlo sono i numeri visto che cresce la quota di chi ha un\' anzianità aziendale fino a 5 anni che sale dal 12 al 20%. Questo quadro generazionale richiede un ricorso forte alla formazione dove il settore Telco «ha coinvolto la quasi totalità, oltre il 94%, degli addetti in attività di upskilling e reskilling, con una media di 12 giornate di formazione, anche grazie agli strumenti normativi disponibili, come il Fondo nuove competenze. Di qui al 2025 all\' interno della filiera sarà necessario formare sulle competenze richieste dal mercato oltre 100mila dipendenti all\' anno, con una spesa complessiva di circa 110 milioni di euro. La previsione è l\' erogazione di 4/5 giornate medie di formazione per persona», spiega Di Raimondo. Le prospettive Per sostenere e favorire lo sviluppo del settore, serve quindi «un\' accelerazione della politica<span class="term"> industriale</span>, portando avanti le misure già avviate e integrandone ulteriori, tramite interventi per la sostenibilità economica e lo sviluppo della filiera Tlc. Oltre a iniziative specifiche per il lavoro», dice il direttore generale di Asstel. Tra queste c\' è sicuramente il sostegno pubblico al Fondo di solidarietà bilaterale di settore attraverso il ricorso a risorse dalla legge di bilancio o del Pnrr. Ma anche rendendo strutturali strumenti come il Fondo Nuove Competenze e il Contratto di Espansione, rafforzando il legame con il sistema formativo per contenere il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e, non ultimo, facendo evolvere il modello contrattuale alla luce dello scenario di mercato in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': ', il supporto e l\' assistenza tecnica sull\' <strong>internet</strong> <strong>of</strong> <strong>things</strong>, l\' information security per proteggere i dispositivi, i dati personali e la privacy. Temi che rientrano nel delicato ambito della sicurezza informatica in cui le imprese delle telecomunicazioni sono in prima linea. Il disallineamento...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Allestire un cantiere, trasportare e posizionare i cavi di telecomunicazioni con l\' uso di mezzi meccanici e attrezzature per l\' esecuzione della posa, come compressore, argani, cestelli, scale, trapani. Con conoscenza di nozioni di elettrotecnica e di impianti, architettura e struttura della rete in fibra ottica, ma anche di utilizzo delle ', 'Documento_Autore': 'Pagina a cura di Cristina Casadei', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': 'LAVORO24', 'Documento_NumeroDiPagina': '25', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0xQ0MxQkRCOTk2MjU1NzQ0OTE5NDk5NkI0MDJGRTJCNjQwMjU1NTNFMDc1RThBRDgxM0I3MzZDMzQ4NDVEMzZEJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSkRXd1pMSWJXN2FGNVppWlBINnVabW8yN05mRFozb3hJQXJpazViNVpGMXhicVlYSE1uQTE0Zz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7666427', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '39816550', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'Nevio Bianchi, Pierpaolo Perrone', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '36', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Tfr, il coefficiente di dicembre', 'Documento_TitoloHtml': 'Tfr, il coefficiente di dicembre', 'Documento_Contenuto': 'A dicembre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2021 è 9,974576. L\' articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di<span class="term"> Tfr</span> accantonata deve essere rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del<span class="term"> Tfr</span>, o delle anticipazioni, si parte dall\' indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati "senza tabacchi lavorati" diffuso ogni mese dall\' Istat. In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell\' anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza, a cui si aggiunge mensilmente un tasso fisso di 0,125 (che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione. L\' indice Istat per novembre è 118,2. A partire dai dati di gennaio 2016 la base di riferimento dell\' indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è il 2015 (la base precedente era 2010 = 100). La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2021, su cui si calcola il 75%, è 11,299435. Pertanto il 75% è 8,474576. A dicembre il tasso fisso è 1,500. Sommando quindi il 75% (8,474576) più il tasso fisso (1,500), si ottiene il coefficiente di rivalutazione: 9,974576. In caso di corresponsione di una anticipazione del<span class="term"> Tfr</span>, il tasso di rivalutazione si applica sull\' intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l\' erogazione viene effettuata. Per il resto dell\' anno l\' aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell\' anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro. © RIPRODUZIONE RISERVATA ntpluslavoro.ilsole24ore.com La versione integrale di articolo e tabella.', 'Documento_Abstract': '<strong>Tfr</strong>, il coefficiente di dicembre A dicembre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (<strong>Tfr</strong>) accantonate al 31 dicembre 2021 è 9,974576. L\' articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di <strong>Tfr</strong> accantonata deve essere rivalutata.... Per determinare il coefficiente di rivalutazione del <strong>Tfr</strong>, o delle anticipazioni, si parte dall\' indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati "senza tabacchi lavorati" diffuso ogni mese dall\' Istat. In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell\' anno...,474576. A dicembre il tasso fisso è 1,500. Sommando quindi il 75% (8,474576) più il tasso fisso (1,500), si ottiene il coefficiente di rivalutazione: 9,974576. In caso di corresponsione di una anticipazione del <strong>Tfr</strong>, il tasso di rivalutazione si applica sull\' intero importo accantonato fino al periodo di paga...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'A dicembre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2021 è 9,974576. L\' articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si ', 'Documento_Autore': 'Nevio Bianchi, Pierpaolo Perrone', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '36', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD01QjNFNkM1NDk0QzQ3MURERkYwRTcxNUUwRkE0NkIyM0NFQzRDQzY4REI3NzlGRkQxQjlFQjQxMzZGMkRCOTI0JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lwUTVMemdJa01iSkJwOUZ1djJQelJwa3haalNWSFJvM0FRRko3dkhLdHZudWozVWFEMVBQYmtNeVBHMEt0UTVYZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7666428', 'Report_TotaleDocumenti':6, 'Documento_ID': '39816553', 'Documento_Data': '2023-01-18', 'Documento_Autore': 'LORENZO SALVIA', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '25', 'Documento_Sottotitolo': 'I rischi legati al rilascio di permessi lunghi cinque anni', 'Documento_Occhiello': 'Il dossier', 'Documento_Titolo': 'Autocertificazioni, privacy: i limiti della legge sulle armi In vent\' anni quintuplicate le licenze per uso sportivo', 'Documento_TitoloHtml': 'Autocertificazioni, privacy: i limiti della legge sulle armi In vent\' anni quintuplicate le licenze per uso sportivo', 'Documento_Contenuto': 'ROMA Ma è proprio vero che la legge italiana sulla vendita delle armi è così severa? Lo ripetiamo ogni volta che dagli Stati Uniti arriva la notizia di una di quelle terribili stragi nelle scuole che da noi non esistono. In parte è vero. Ma quella severità con cui ci consoliamo è più teorica che pratica, basata soprattutto su autocertificazioni di fatto e fiducia nel prossimo che lasciano enormi margini di manovra a chi ne vuole approfittare. La cosa migliore è partire dalle licenze per uso sportivo, quelle richieste da chi spara nei tiro a segno. Rispetto a venti anni fa, quando erano poco più di 100 mila, adesso superano quota mezzo milione. E compensano la progressiva diminuzione delle licenze dei cacciatori, scese in 20 anni da quasi 900 mila a poco più di 600 mila. Senza voler accusare una categoria intera, bisogna ricordare che proprio questo tipo di permesso era nel portafoglio degli autori degli ultimi due omicidi compiuti a Roma con «arma regolarmente detenuta», come si dice in questi casi: il femminicidio di Martina Scialdone, uccisa dal suo ex davanti al ristorante, e la strage di Fidene di metà dicembre, per un mix di rancori e liti condominiali. Quali sono i dettagli che possono trasformare una legge severa in una regolamentazione piena di buchi? Intanto la durata della licenza, cinque anni. In 1.800 giorni la vita di una persona può rovesciarsi completamente. Un divorzio, una malattia, un fallimento, un licenziamento. Mille traumi piccoli e grandi che possono cambiare radicalmente la prospettiva di vita, l\' equilibrio di ognuno di noi. E di sicuro la vita di molte persone è cambiata parecchio negli ultimi tre anni, dal Covid in poi. Un secondo problema lo spiega Giorgio Beretta, dell\' Osservatorio permanente sulle armi leggere: «Il certificato medico necessario per ottenere il porto d\' armi, compreso quello per uso sportivo, è spesso un\' autocertificazione di fatto». In che senso? «È il diretto interessato che compila il modulo, dicendo che non ha malattie nervose, non ha turbe psichiche, non è dipendente da alcol e stupefacenti. Poi porta quel foglio dal medico che, se non sospetta nulla di strano, controfirma. E la cosa finisce lì». Si va sulla fiducia. Non ci sono test «oggettivi» su droghe e alcol. E chi ha qualcosa da nascondere non si incastra certo da solo barrando la casella «sbagliata» sul modulo. Ma c\' è di più. Se chi vuole un\' arma è in cura da uno psichiatra e magari prende anche dei farmaci, il suo psichiatra non può avvertire il medico di base. C\' è la barriera della<span class="term"> privacy</span>. A meno che non sia il paziente stesso a dirlo al medico che gli deve dare l\' ok per avere un\' arma: ma anche sforzandosi parecchio, l\' ipotesi appare davvero fantasiosa. C\' è però un altro buco che forse misura meglio ancora la distanza tra buone intenzioni e risultati un po\' così. Chi ottiene il porto d\' armi si impegna a comunicare la cosa a tutti i maggiorenni conviventi: moglie, marito, compagno, figli grandi. Ma nessuno verifica che questa comunicazione sia stata fatta davvero. E qui, invece, non bisogna sforzarsi affatto per immaginare la reazione di una moglie che si sta separando in maniera burrascosa dal marito. E un giorno apprende che ora lui ha una pistola nel comodino. Sulla legge severa, che forse così severa non è, c\' è del resto un enorme punto interrogativo. Non sappiamo quanti armi ci sono in Italia. Gli unici dati sono quelli che riguardano il porto d\' armi: poco più di 1,2 milioni anche se per ogni licenza le armi «detenibili» sono diverse. Ma nulla si sa dei nulla osta, che consentono di tenere l\' arma solo in casa, senza portarla in giro. Qui la richiesta va fatta alla singola stazione di polizia o caserma dei carabinieri. Non c\' è una banca dati centralizzata. Le stime sul totale variano dai 2 agli 8 milioni. Avere un dato preciso aiuterebbe a capire di cosa parliamo davvero quando parliamo di armi.', 'Documento_Abstract': 'Autocertificazioni, <strong>privacy</strong>: i limiti della legge sulle armi In vent\' anni quintuplicate le licenze per uso sportivo ROMA Ma è proprio vero che la legge italiana sulla vendita delle armi è così severa? Lo ripetiamo ogni volta che dagli Stati Uniti arriva la notizia di una di quelle terribili stragi... da solo barrando la casella «sbagliata» sul modulo. Ma c\' è di più. Se chi vuole un\' arma è in cura da uno psichiatra e magari prende anche dei farmaci, il suo psichiatra non può avvertire il medico di base. C\' è la barriera della <strong>privacy</strong>. 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Intanto l\'Eurogruppo ha preparato un documento sul progetto della Bce: dovrà essere all\'insegna dell\'inclusività, della stabilità e dell\'innovazione. Il commissario Ue, Paolo Gentiloni, conferma la roadmap: "Proposta legislativa nel secondo trimestre" Si discute anche di euro digitale al Consiglio Economia e finanza a Bruxelles, dove i ministri dell\'Economia dell\'Ue hanno prodotto una dichiarazione con alcune richieste sul progetto allo studio della Banca centrale europea. Tra queste: l\'euro digitale dovrebbe integrare il contante, non sostituirlo ed essere introdotto in un contesto di sufficiente digitalizzazione dell\'economia. Per l\'Eurogruppo una priorità dovrebbe essere anche "Garantire una portata paneuropea dell\'euro digitale, catalizzando al tempo stesso l\'innovazione nel settore finanziario e la complementarità con soluzioni private. L\'ecosistema dell\'euro digitale dovrebbe sfruttare la forza e l\'esperienza dei partecipanti pubblici e privati e basarsi sull\'infrastruttura europea. Sebbene sia necessario un ulteriore lavoro sull\'assegnazione precisa delle competenze, riteniamo che gli intermediari vigilati potrebbero svolgere un ruolo importante nell\'ecosistema dell\'euro digitale", si legge nel documento. Come ha chiarito il ministro dell\'Economia italiano Giancarlo Giorgetti : "Sul coinvolgimento degli intermediari suggeriamo di chiarire meglio la ripartizione dei costi e dei benefici per la distribuzione dell\'euro digitale, soprattutto se questi costi potrebbero in qualche modo essere trasferiti ai commercianti che sono costretti ad accettare pagamenti in euro digitali come moneta a corso legale". Indice degli argomenti Euro digitale, progetto europeo inclusivo Innovazione nel settore finanziario Verso pagamenti digitali innovativi Proposta legislativa nel secondo trimestre Euro digitale, progetto europeo inclusivo "Per avere successo, un euro digitale deve essere un progetto europeo comune e inclusivo, sostenuto dall\'opinione pubblica europea e costruito su una solida base democratica", si legge nella dichiarazione dei ministri dell\'Economia dell\'Eurozona. WHITEPAPER Da piattaforma a ecosistema : la rivoluzione dell\'intelligent enterprise Amministrazione/Finanza/Controllo Cloud Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. "Un euro digitale dovrebbe integrare e non sostituire il contante e dovrebbe garantire l\'accesso alla moneta della banca centrale per gli utenti della zona euro in tempi di maggiore digitalizzazione dei pagamenti - evidenziano i ministri -. Un euro digitale dovrebbe essere sicuro e resiliente, garantire un elevato livello di<span class="term"> privacy</span>, essere facile e comodo da usare e ampiamente accessibile al pubblico, anche in termini di costi per gli utenti finali". Il documento indica che la progettazione di un euro digitale dovrebbe rispettare altri obiettivi politici come l a prevenzione del riciclaggio di denaro, il finanziamento illecito e l\'evasione fiscale, e garantire il rispetto delle sanzioni. " Si potrebbe seguire un approccio basato sul rischio per consentire una maggiore<span class="term"> privacy</span> nel caso di transazioni meno rischiose, il che potrebbe garantire una più ampia adozione dell\'euro digitale tra i cittadini con una maggiore preferenza per la<span class="term"> privacy</span>", è la proposta dei ministri europei dell\'Economia. Innovazione nel settore finanziario L\'Eurogruppo sostiene inoltre " l\'esplorazione di una funzionalità offline che servirebbe una gamma più ampia di casi d\'uso e contribuirebbe anche all\'inclusione finanziaria facilitando l\'uso da parte dei cittadini in diversi scenari". Ancora, un euro digitale dovrebbe mirare a salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro: "I potenziali rischi per la stabilità finanziaria dovrebbero essere limitati, ad esempio imponendo limiti di detenzione e vincoli nella progettazione dell\'euro digitale, pur mantenendone l\'attrattiva come mezzo di pagamento". I ministri dell\'Eurozona hanno chiesto anche di considerare le implicazioni ambientali della progettazione dell\'euro digitale. Verso pagamenti digitali innovativi L\'euro digitale potrebbe essere un elemento costitutivo dell\'architettura futura per soluzioni di pagamento all\'avanguardia, secondo quanto hanno messo nero su bianco i ministri dell\'Economia dell\'Ue. "A tal fine - si legge - potrebbe consentire l\'avvio automatico di un pagamento quando vengono soddisfatte condizioni predefinite, il che significa che gli utenti sarebbero in grado di programmare i pagamenti. In quanto moneta, tuttavia, l\'euro digitale dovrebbe essere convertibile in ogni momento e in tutta la zona euro alla pari con altre forme di euro, come le banconote e i depositi delle banche commerciali. L\'euro digitale non può quindi essere una moneta programmabile". Dovrebbero essere prese in considerazione adeguate misure di regolamentazione, tra cui la concessione dello status di moneta a corso legale in euro digitale, al fine di garantire la coerenza con il contante e rendere la moneta digitale della banca centrale ampiamente accessibile per l\'uso al dettaglio a tutti gli utenti finali nell\'area dell\'euro, tenendo conto nel contempo della distribuzione dei costi e delle tecnologie necessarie. L\'euro digitale "dovrebbe concentrarsi in via prioritaria sulle esigenze e sulle specificità della zona euro", dichiarano i ministri. "L\'interoperabilità con altre valute digitali della banca centrale dovrebbe essere una caratteristica importante dell\'euro digitale, anche per le transazioni tra valute". Inoltre "i rischi associati all\'uso di un euro digitale al di fuori dell\'area dell\'euro devono essere mitigati e monitorati". Proposta legislativa nel secondo trimestre "La Commissione intende presentare una proposta legislativa sull\'euro digitale nel secondo trimestre di quest\'anno. Nel frattempo, i nostri servizi continueranno a lavorare a stretto contatto con la Bce per supportarne il lavoro in questa fase di indagine", ha affermato il commissario Ue all\'Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa al termine della riunione dell\'Eurogruppo. Viene confermata così la roadmap indicata dal vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento alla conferenza congiunta con la Bce sull\'euro digitale: la Commissione europea proporrà entro giugno del 2023 una proposta legislativa che " stabilirà per legge l\'euro digitale e regolerà i suoi aspetti essenziali. Una volta presentato, in base alle nostre previsioni per la prima metà del 2023, sarà negoziato dal Parlamento europeo e dagli Stati membri. Nel frattempo, sia la Bce che la Commissione hanno tenuto consultazioni aperte per raccogliere opinioni da tutte le parti", ha aggiunto Dombrovskis. Il processo per la nascita dell\'euro digitale è nella "fase di investigazione", in cui la Bce "valuta i pro e i contro e ha intense interazioni con tutti gli stakeholder. Questa fase finirà alla fine del 2023 e a quel punto il consiglio direttivo deciderà se procedere o no alla prossima fase, che è la fase realizzativa", ha puntualizzato Fabio Panetta, membro del consiglio direttivo della Bce. "Lo faremo se abbiamo la certezza che funzionerà". Panetta ha ribadito che tra i principali temi allo studio ci sono la<span class="term"> privacy</span> e la possibile introduzione di limiti al possesso. Sulla<span class="term"> privacy</span>, "si potrebbero valutare dei limiti - 50 euro per ogni pagamento e fino a 1.000 euro complessivi al mese - su cui la Bce non registrerebbe alcun dato sulle operazioni con l\'euro digitale", ha ipotizzato Panetta. Sulla stabilità del sistema ha chiarito: "Se diamo accesso a un sistema privo di rischi, liquido e senza costi di transizioni, ci sarebbe il rischio che qualcuno sposti interi depositi fuori dalle banche e questo in periodi di crisi potrebbe creare instabilità", ha affermato. L\'euro digitale è, infatti, "un mezzo di pagamento, non uno strumento per accumulare valore". Su questo "ipotizziamo limiti allo stoccaggio nel dispositivo a 3.000 euro. Altrimenti - ha notato Panetta - potresti trasferire il tuo conto nello smartphone e questo creerebbe instabilità nel sistema". Analoghe valutazioni entrano in gioco nel decidere se dare accesso all\'euro digitale ad esempio ai consumatori dei Paesi in via di sviluppo, ha indicato ancora Panetta: "Potremmo facilmente destabilizzare un Paese dando accesso a tutti i suoi consumatori all\'euro digitale e innescando così una corsa agli sportelli bancari". Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate... i ministri -. Un euro digitale dovrebbe essere sicuro e resiliente, garantire un elevato livello di <strong>privacy</strong>, essere facile e comodo da usare e ampiamente accessibile al pubblico, anche in termini di costi per gli utenti finali". Il documento indica che la progettazione di un euro digitale dovrebbe... rispettare altri obiettivi politici come l a prevenzione del riciclaggio di denaro, il finanziamento illecito e l\'evasione fiscale, e garantire il rispetto delle sanzioni. 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Deutsche Telekom, Ericsson, Hpe, Ibm, Kpn e Orange i "campioni" La riduzione delle emissioni di carbonio della catena di fornitura è di importanza cruciale per le roadmap degli operatori Tlc che stanno indirizzando i propri sforzi verso un\'operatività a minor impatto ambientale. A dirlo è la Next Generation Mobile Networks Alliance (Ngmn) che con lo studio " Green Future Networks: Telco Supply Chain Sustainability ", ha identificato sei casi di successo all\'interno delle filiere della mobile industry Si tratta della prima pubblicazione della Fase 2 del programma Green Future Networks di Ngmn per il 2023, vengono delineate le principali sfide che gli operatori di telefonia mobile devono affrontare per sviluppare catene di fornitura sostenibili, fornendo una revisione dell\'ambiente normativo e degli standard emergenti e identificando gli approcci e le best practice per lo sviluppo di catene di fornitura sostenibili, mettendo in relazione l\'ambiente commerciale e normativo emergente con esempi di cambiamenti che gli operatori e i loro partner della catena di fornitura potrebbero dover apportare, sia a livello strategico che operativo. Ecco le sei best practice individuate dalla Ngmn Alliance. Indice degli argomenti SCARICA QUI IL REPORT della NGMN Deutsche Telekom punta su supply chain tracciate e formazione Ericsson spinge i fornitori a dimezzare le emissioni entro il 2030 Hpe sfrutta la<span class="term"> data</span> analysis per diminuire l\'impatto delle forniture Ibm persevera in una strategia di lungo periodo Kpn: carbon neutrality entro il 2040 Orange accelera sul programma O\'Green La vision e la missione della Ngmn Alliance SCARICA QUI IL REPORT della NGMN Deutsche Telekom punta su supply chain tracciate e formazione Per Deutsche Telekom, la sostenibilità e la responsabilità sociale svolgono un ruolo fondamentale nelle attività aziendali da oltre due decenni. Basti pensare che a partire dal 2022, circa il 98% delle emissioni complessive di Deutsche Telekom sono generate nella catena di fornitura. Per poter avviare un rapporto commerciale con l\'azienda, dunque, i fornitori devono registrarsi su un apposito portale e sottoporsi a un processo di qualificazione. Coloro che lo fanno sono pienamente informati dei principi e dei valori fondamentali di Deutsche Telekom, anche per quanto riguarda la responsabilità d\'impresa e la sostenibilità. La sostenibilità viene presa in considerazione anche nelle decisioni di acquisto: sempre a partire dal 2022, i criteri di sostenibilità sono applicati pure alle gare d\'appalto su grandi volumi per la fornitura di prodotti hardware It e di rete e per la scelta dei provider. La capacità di generare un\'offerta sostenibile pesa per il 20% nella selezione dei fornitori. Dal 2018, inoltre, il gruppo ha portato avanti un programma di sviluppo dei fornitori trasformandolo in un vero approccio di settore, a cui hanno aderito Telefónica e Swisscom. Il Codice di condotta imposto stabilisce i diritti umani fondamentali e gli standard etici, sociali ed ecologici che devono essere riconosciuti dai partner, che hanno l\'obbligo di sottoporsi regolarmente a verifiche di sostenibilità interne ed esterne. Un processo di audit standardizzato viene utilizzato per valutare regolarmente gli standard lavorativi, sociali e di vita in loco e la situazione ambientale, in particolare per i fornitori di importanza strategica o associati a un rischio maggiore. Deutsche Telekom infine forma i propri utilizzando specifici moduli online, che trattano ditemi di conformità come la prevenzione della corruzione e le leggi antitrust, di diritti umani e di altri temi di sostenibilità. WHITEPAPER Sostenibilità d\'impresa: Guida alla rendicontazione Amministrazione/Finanza/Controllo Sviluppo Sostenibile Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> E-mail * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Ericsson spinge i fornitori a dimezzare le emissioni entro il 2030 L\'obiettivo dichiarato di Ericsson è portare i propri fornitori a dimezzare le loro emissioni in meno di un decennio. A tal fine, i provider devono fissare i propri obiettivi climatici allineandoli a 1,5°C per le emissioni della loro catena di fornitura a valle. Impegnandosi in questo senso, i fornitori dovrebbero riuscire a dimezzare le proprie emissioni entro il 2030 e comunicare pubblicamente i propri obiettivi. Il valore più grande di questo approccio risiede nella sua capacità di supportare una transizione della catena di fornitura per l\'intero settore, poiché le catene di fornitura sono spesso condivise tra aziende dello stesso settore. Ericsson lo fa congiuntamente attraverso il 1.5 degree Supply Chain Leaders e il Sme Supply Chain Hub, che sono partnership nell\'ambito dell\'iniziativa Exponential Roadmap. Si tratta di uno strumento per coinvolgere e facilitare le Pmi e altri fornitori nella transizione verso operazioni a basse emissioni di carbonio. L\'iniziativa fornisce una guida comune per la definizione degli obiettivi climatici, un metodo di lavoro comune e un supporto con strumenti e linee guida. Sviluppando risorse pubbliche come guide e strumenti che chiunque può utilizzare, non solo i membri, l\'obiettivo è quello di sostenere tutte le aziende a de-carbonizzarsi e a impegnarsi con i rispettivi fornitori. Hpe sfrutta la<span class="term"> data</span> analysis per diminuire l\'impatto delle forniture Uno degli obiettivi di Hpe è quello di aiutare i clienti a ridurre l\'impatto ambientale delle loro infrastrutture senza compromettere le prestazioni e a prendere decisioni basate sui dati che aumentino la sostenibilità delle loro operazioni oltre che l\'impatto positivo dei loro prodotti e servizi. Tutto ciò richiede una stretta collaborazione con i fornitori globali. Hpe quindi lavora gomito a gomito con il 95% della catena di produzione per aiutare i provider a migliorare la gestione delle emissioni di gas serra, dell\'acqua e dei rifiuti. Utilizzando un software di gestione dei dati della catena di fornitura, la società condivide i cruscotti di gestione con i partner, fornendo dati sulle emissioni specifiche dell\'azienda e indicando obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra basati su modelli scientifici, con la possibilità di monitorare i progressi verso i goal dichiarati pubblicamente e di visualizzare le proprie prestazioni rispetto a quelle dei colleghi. Il programma di gestione della catena di fornitura di Hpe richiede inoltre ai fornitori, che contribuiscono a quasi il 25% dell\'impronta di carbonio globale del gruppo, di fissare obiettivi di riduzione delle emissioni basati su dati scientifici per le proprie attività e di comunicare pubblicamente ogni anno le proprie emissioni e i progressi compiuti. Ibm persevera in una strategia di lungo periodo Fin dalla sua fondazione, oltre un secolo fa, Ibm si è ancorata a una serie di valori fondamentali che modellano e definiscono l\'azienda e permeano tutti i rapporti con i dipendenti, gli investitori, i clienti, le comunità in cui opera il gruppo e la rete globale di fornitori. La società è un membro fondatore (2004) della Responsible Business Alliance (Rba), un gruppo industriale no-profit che aiuta i suoi membri a sostenere il miglioramento continuo della responsabilità sociale, ambientale ed etica delle loro catene di fornitura. Ibm stessa aderisce al Codice di Condotta (CoC) di Rba, che contiene disposizioni in materia di lavoro, salute e sicurezza, requisiti ambientali, etica e sistemi di gestione, e richiede ai propri fornitori di primo livello di hardware, software e servizi di aderire al CoC di Rba. Attraverso l\'Rba e altre associazioni imprenditoriali, collabora con colleghi e fornitori per creare strumenti, condividere l\'apprendimento, condurre valutazioni e verifiche per migliorare continuamente le prestazioni e aumentare la trasparenza in tutte le aree della responsabilità aziendale. Ibm ha emanato requisiti ambientali per i fornitori che risalgono a quasi cinque decenni fa, come la valutazione ambientale, e ha continuato a migliorare i propri programmi. Dal 2010, Ibm ha stabilito nuovi requisiti per tutti i suoi fornitori di primo livello, tra cui il mantenimento di un sistema di gestione per affrontare le loro responsabilità sociali e ambientali, la misurazione delle prestazioni, la definizione di obiettivi e la divulgazione pubblica dei risultati, e la diffusione a cascata dei requisiti ai loro fornitori che eseguono lavori rilevanti per i beni e i servizi forniti a Ibm. Nel 2021 ha fissato un obiettivo che richiede ai principali fornitori dei settori di attività ad alta intensità di emissioni di stabilire un obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2022, in relazione alle loro emissioni di gas serra Scope 1 e Scope 2, in linea con le raccomandazioni scientifiche dell\'Ipcc delle Nazioni Unite per limitare il riscaldamento della Terra a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Kpn: carbon neutrality entro il 2040 Kpn ha già raggiunto l\'obiettivo per le emissioni Scope 2 e Scope 1 e mira a raggiungere l\'obiettivo della carbon neutrality entro il 2040. Negli ultimi decenni, il gruppo si è affermato come una delle aziende di telecomunicazioni più ecologiche al mondo, motivato dalla convinzione che un business sostenibile sia un business migliore. La partecipazione dei fornitori e dei clienti è fondamentale lungo tutta la catena del valore per costruire le soluzioni necessarie a raggiungere l\'ambizioso obiettivo di Kpn. La strategia di sostenibilità adottata consiste nell\'incidere sull\'effetto ambientale dell\'intera catena di fornitura, dai fornitori ai clienti. L\'obiettivo primario è quello di raggiungere una circolarità quasi perfetta entro il 2025. Kpn intende riprogettare almeno 15 prodotti tipici per la circolarità entro il 2022, ad esempio utilizzando materiale rigenerato. Ciò riguarda le apparecchiature di rete e i dispositivi domestici come modem e set-top box - rispetto ai quali dovrà essere massimizzato il riutilizzo e il riciclaggio, evitando l\'incenerimento e lo smaltimento - ma anche la flotta di veicoli aziendali, che sarà composta da auto a emissioni zero. Orange accelera sul programma O\'Green Complessivamente, sono dieci i principi chiave che regolano le azioni di Orange sul fronte dell\'approvvigionamento responsabile: equità finanziaria, focus sui fornitori strategici, limitazione dei rischi, profondo coinvolgimento nel settore, approccio Tco, integrazione degli aspetti ambientali e sociali, impatti territoriali, processo di acquisto equo, Supplier Relationship Management, professionisti dell\'approvvigionamento e della Supply Chain formati e certificati. Dal punto di vista operativo, nel 2020 il dipartimento Supply Chain del gruppo ha lanciato un progetto denominato O\'Green per misurare e ridurre l\'impronta di carbonio delle attività di Supply Chain, principalmente in termini di consumo energetico dei magazzini e di consegne a clienti e negozi. Tra la fine del 2019 e il primo semestre del 2020, Orange ha testato lo strumento Bec (BearingPoint\'s Emission Calculator) sui flussi in Francia e Romania, individuando uno strumento ottimale per la raccolta dei dati sulle emissioni di CO2 e per elaborare modelli di calcolo. - Dall\'inizio del 2022, sotto il coordinamento del Group Supply Chain Centre of Excellence, il programma O\'Green ha raggiunto con successo un obiettivo importante: la misurazione dell\'impronta di carbonio di tutti i flussi di distribuzione delle apparecchiature dei clienti e delle operazioni logistiche di magazzino, in tutti i Paesi europei, per gli anni 2019, 2020 e 2021. All\'inizio del 2022, il programma aha iniziato a coinvolgere i Paesi dell\'area Mea, prima con Orange Marocco e poi con Orange Egitto. Parallelamente, sono stati raccolti i dati sui flussi di rete delle infrastrutture in tutta l\'impronta di Orange in Europa. O\'Green agisce su quattro elementi per contribuire alla strategia Engage 2025 del gruppo Orange: Kpi affidabili per misurare adeguatamente le emissioni della catena di fornitura (flussi logistici e consumo energetico dei magazzini); report extra-finanziari in stretta collaborazione con i team Csr; dati affidabili; solida analisi dell\'impatto delle azioni che agiscono direttamente sulle emissioni di CO2 della catena di fornitura. La vision e la missione della Ngmn Alliance "Le Green Future Networks sono una priorità strategica fondamentale di Ngmn", commenta Anita Doehler, Ceo di Ngmn. "Telco Supply Chain Sustainability è la prima di diverse pubblicazioni previste per il 2023, ed è giusto che riguardi la catena di fornitura, dove la collaborazione tra gli operatori e i loro partner è così fondamentale per il successo di entrambe le parti nell\'affrontare il cambiamento climatico". La vision della Ngmn Alliance è d\'altra parte quella di fornire una guida d\'impatto per ottenere servizi di telecomunicazione mobile innovativi e convenienti per l\'utente finale, con particolare attenzione al supporto della piena implementazione del 5G, alla padronanza del percorso verso la disaggregazione, alla sostenibilità e alle reti verdi, nonché al 6G. La missione di Ngmn Alliance si fonda su quattro pilastri: valutare e guidare l\'evoluzione tecnologica verso la piena implementazione del 5G; stabilire una rotta verso la disaggregazione guidando lo sviluppo di soluzioni aperte, virtualizzate e cloud native con un\'attenzione particolare al modello operativo end to end; costruire soluzioni sostenibili e attente all\'ambiente; sostenere l\'avvento del 6G, evidenziando le tendenze chiave tra i requisiti tecnologici e sociali e i casi d\'uso da affrontare. INFOGRAFICA Guida per COO: come recuperare agilità operativa e decisionale partendo dai dati Big<span class="term"> Data</span> Manifatturiero/Produzione Scopri di più! Scarica l\'Infografica Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'Sostenibile Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> E-mail * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità...G, evidenziando le tendenze chiave tra i requisiti tecnologici e sociali e i casi d\'uso da affrontare. INFOGRAFICA Guida per COO: come recuperare agilità operativa e decisionale partendo dai dati Big Data Manifatturiero/Produzione Scopri di più! Scarica l\'Infografica Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong>...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La Ngmn Alliance individua gli use case al top in tema di sostenibilità della supply chain frutto delle partnership fra telco e tech company. Deutsche Telekom, Ericsson, Hpe, Ibm, Kpn e Orange i "campioni" La riduzione delle emissioni di carbonio della catena di fornitura è di importanza cruciale per le roadmap degli operatori Tlc che stanno ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/green-economy/green-networks-6-best-practice-nella-mobile-industry/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNpMDY0Yk1WN1U0cXR6MTEzMnp3bUh1ek9KWHYzZVFranFEellxeWlRa3JCa1NqN3owR0JoVWhPS2NYYUNoL3QvdW9nUjkzNHBQbkhVVkN5U0hhaWJmMi94N2xOeTVFUnM5RTBjSExKUlcvdw%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7666428', 'Report_TotaleDocumenti':6, 'Documento_ID': '39816559', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Il digitale cambia gli equilibri aziendali: per i Cfo nuove sfide', 'Documento_TitoloHtml': 'Il digitale cambia gli equilibri aziendali: per i Cfo nuove sfide', 'Documento_Contenuto': 'Le evoluzioni tecnologiche e i mutati scenari economici stanno portando la maggior parte dei Chief financial officer a rivalutare e riformulare ruoli e assetti. Obiettivo: migliorare la redditività in tempi brevi Gartner ha eseguito un sondaggio su 157 Cfo (Chief Financial Officer) e ha classificato le dieci principali priorità per il 2023. Nel sondaggio il 90% degli intervistati ha scelto la Evaluating functional strategy scope & design come priorità assoluta, seguita dalla P lanning and sequencing finance transformation activities. Le prime cinque priorità sono state scelte da almeno quattro Cfo su cinque e, ad eccezione della Communicating & engaging with the Board, riguardano tutte la ridefinizione e il rimodellamento dei modi in cui la funzione finance riuscirà a supportare l\'azienda nel futuro. Indice degli argomenti I tre pilastri della strategia 2023 La comunicazione con il cda sarà fondamentale I tre pilastri della strategia 2023 Nel 2023 i CFO s\'interesseranno alla ristrutturazione finanziaria di alto livello. Il ruolo del Cfo è fondamentale e quindi, sebbene i Cfo non intendano essere coinvolti da vicino nei dettagli tattici della trasformazione digitale delle loro funzioni, ne riconoscono comunque l\'importanza strategica. WEBINAR 25 Gennaio 2023 - 15:00 Sostenibilità delle infrastrutture IT: come ottenerla e quali vantaggi. Ne parla Stefano Mainetti Iscriviti al Webinar Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. I cambiamenti tecnologici, sia nella funzione finance che nell\'azienda in generale, stanno portando la maggior parte dei Cfo a rivalutare e riformulare il ruolo della finanza nell\'azienda. La Finance Transformation e la riprogettazione della funzione Finance sono una priorità assoluta. Per Marko Horvat, VP Research di Gartner, molti Cfo considerano l\'incorporazione della tecnologia digitale come un percorso fondamentale per migliorare la redditività in tempi brevi. Perciò, riguardo al sondaggio, con quattro delle prime cinque priorità e sei delle prime dieci, relative alla realizzazione di cambiamenti strategici significativi all\'interno della funzione finance, è chiaro che la maggior parte dei Cfo è soprattutto concentrata su quest\'area. La comunicazione con il cda sarà fondamentale Sempre secondo Horvat l\'ambiente macroeconomico è molto incerto e la maggior parte dei Cfo, nel 2023, prevede una recessione. Inoltre, molti Cfo si trovano ad affrontare sfide simultanee mai fronteggiate prima, come l\'acuirsi delle tensioni geopolitiche e normative, gli shock della catena di approvvigionamento, l\'aumento dell\'inflazione e i problemi di lavoro. Perciò, considerando tutto ciò che sta accadendo, è facile capire perché, nel 2023, una comunicazione efficace con il consiglio di amministrazione sia una priorità assoluta per i Cfo. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Le evoluzioni tecnologiche e i mutati scenari economici stanno portando la maggior parte dei Chief financial officer a rivalutare e riformulare ruoli e assetti. Obiettivo: migliorare la redditività in tempi brevi Gartner ha eseguito un sondaggio su 157 Cfo (Chief Financial Officer) e ha classificato le dieci principali priorità per il 2023. Nel ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/il-digitale-cambia-gli-equilibri-aziendali-per-i-cfo-nuove-sfide/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enplYnYyREczcnIwWjAvZngxZjRqSU5rQlJOd2NRY2VSUVNVcDRPK1NscE1CbkFlcmN5bzNXZEs5MlZJc09lVUcrSi9WQ1BadjhIK0Qvdk11eHkyc1AvZHAvV20zeTI4dFU4PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7666428', 'Report_TotaleDocumenti':6, 'Documento_ID': '39816563', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Pagamenti digitali "sostenibili", Nexi si affida a Ibm', 'Documento_TitoloHtml': 'Pagamenti digitali "sostenibili", Nexi si affida a Ibm', 'Documento_Contenuto': 'Siglata una partnership quinquennale per la realizzazione della nuova piattaforma core di processazione Le migliori prestazioni portrebbe ridurre il consumo energetico dell\'infrastruttura del 25% Sarà Ibm a modernizzare, con un approccio sostenibile e sicuro, la piattaforma core di payment processing di Nexi. Le due società hanno infatti annunciato un accordo quinquennale che prevede la fornitura da parte di Big Blue della tecnologia Ibm z16 e Ibm Storage System. La collaborazione, si legge in una nota, sostiene il piano di crescita strategica della PayTech accelerando la modernizzazione dei servizi, dei dati e dei processi in modo che i canali e le applicazioni digitali possano essere eseguiti in modo affidabile e sicuro, fino ad essere quantum-safe. Indice degli argomenti L\'obiettivo della partnership sul piano tecnologico I vantaggi rispetto all\'efficienza energetica L\'obiettivo della partnership sul piano tecnologico La domanda di servizi digitali è in rapida crescita, spinta dai requisiti normativi e di conformità in continua evoluzione e dal progredire di una società sempre più contactless. Nexi sta rispondendo dunque a questa richiesta modernizzando la propria tecnologia per migliorare la customer experience della propria clientela in espansione, che comprende più di mille istituti finanziari e più di due milioni di merchants. Nexi, insieme alle banche partner, gestisce circa 170 milioni di carte di pagamento e circa 29 miliardi di transazioni acquiring e issuing in tutta Europa. WHITEPAPER Da piattaforma a ecosistema : la rivoluzione dell\'intelligent enterprise Amministrazione/Finanza/Controllo Cloud Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. La modernizzazione riguarderà la trasformazione dell\'infrastruttura tecnologica core di Nexi, che è centrale per il suo business in quanto alla base delle operazioni e dei servizi di pagamento digitali. Una parte importante della strategia di Nexi consiste nel far evolvere la propria piattaforma tecnologica secondo un\'architettura cloud ibrida, in modo che i canali e le applicazioni digitali possano essere eseguiti in modo sicuro in qualsiasi ambiente tecnologico. In base all\'accordo, Ibm lavorerà a stretto contatto con Nexi per fornire le tecnologie hardware e software e per aggiungere le proprie competenze così da favorire una maggiore efficienza dei servizi di pagamento digitale del gruppo e la crescita dei suoi carichi di lavoro. "L\'accordo con Ibm rientra nel nostro piano di modernizzazione delle nostre infrastrutture e ci consente di migliorare l\'efficienza operativa e promuovere l\'innovazione, offrendo al contempo livelli più elevati di resilienza e sicurezza per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze sempre crescenti dei clienti", commenta Giuseppe Dallona, Cio del Gruppo Nexi. I vantaggi rispetto all\'efficienza energetica Oltre all\'ottimizzazione delle piattaforme tecnologiche e il miglioramento dell\'efficienza, l\'accordo consente di rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze dei propri clienti - privati, aziende e istituzioni finanziarie - con servizi di pagamento digitali sempre più semplici, veloci e sicuri. Adottato per supportare la crescita sostenibile di Nexi, Ibm z16 è stato progettato tenendo conto delle esigenze di efficienza energetica e consentirà a Nexi di ottenere maggiori prestazioni con un minor consumo di energia. Le tecnologie Ibm hanno costantemente migliorato la loro efficienza energetica, per esempio aumentando la capacità massima del sistema per Kw di un mainframe di oltre 100 volte in 14 generazioni. Di conseguenza, Nexi potrebbe ridurre il consumo energetico dell\'infrastruttura del 25% e la dispersione di calore di un altro 25%, contribuendo a diminuire le emissioni di CO2 nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. I sistemi Ibm Storage consentono la massima affidabilità migliorando le prestazioni e riducendo ingombri e consumi energetici grazie alla innovativa tecnologia Flash. "Grazie a questa collaborazione, Ibm affiancherà Nexi nel suo percorso di crescita fornendo tecnologie resilienti, sicure ed efficienti per supportare l\'evoluzione e la modernizzazione dei pagamenti digitali e contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 favorendo una trasformazione digitale sostenibile", chiosa Nico Losito, Vice President Ibm Technology per l\'Italia. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'di transazioni acquiring e issuing in tutta Europa. WHITEPAPER Da piattaforma a ecosistema : la rivoluzione dell\'intelligent enterprise Amministrazione/Finanza/Controllo Cloud Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Siglata una partnership quinquennale per la realizzazione della nuova piattaforma core di processazione Le migliori prestazioni portrebbe ridurre il consumo energetico dell\'infrastruttura del 25% Sarà Ibm a modernizzare, con un approccio sostenibile e sicuro, la piattaforma core di payment processing di Nexi. Le due società hanno infatti ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/finance/e-payment/pagamenti-digitali-sostenibili-nexi-si-affida-a-ibm/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzN1dlNEU0NFNmt5eXVQbEdrMjZWWnp4eVA5K2ZwTmZHc25yUThmaTZ3dzdiZml2a3JKRHVVSnFZRFVVeHU1Y2czek9OU25GNWkraE1ZdERSV3hGVk1Sa2RPWHEzZmxMWU9OemIvcmFHYnRoMQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7666428', 'Report_TotaleDocumenti':6, 'Documento_ID': '39816564', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Rete nazionale Tlc, Urso: "Aperti a partecipazioni a partire dai fondi"', 'Documento_TitoloHtml': 'Rete nazionale Tlc, Urso: "Aperti a partecipazioni a partire dai fondi"', 'Documento_Contenuto': 'Il ministro conferma la roadmap serrata degli incontri "per avere una fotografia chiara della situazione". Confronto con la Commissione Ue. Il Governo lavora a una serie di misure a sostegno del comparto "fortemente sotto pressione, ricavi scendono in maniera significativa". Verifiche con il Mef per riduzione Iva: portarla al 5% costerebbe 784 milioni Avanti tutta con l\'obiettivo di trovare il prima possibile una soluzione sul dossier rete nazionale ma anche mettere a punto misure a sostegno del comparto delle tlc in forte sofferenza. In audizione al Senato sulle linee programmatiche nel settore delle comunicazioni, i l ministro per le imprese e il made in italy Adolfo Urso fa il punto della situazione. Indice degli argomenti Il dossier rete unica Non solo Tim, in ballo tutto il mercato delle Tlc Riduzione dell\'Iva per le imprese delle Tlc La questione della carenza di manodopera Via al tavolo sulle comunicazioni elettroniche Il dossier rete unica " Siamo pienamente aperti alla partecipazione di soggetti a cominciare dai fondi di investimento che vorranno appoggiare questo progetto di sistema ", ha detto Urso in merito al dossier rete nazionale ricordando che si va avanti con gli incontri. " Confermo che il Governo intende sostenere la realizzazione di una rete di telecomunicazione a guida pubblica a copertura nazionale che consenta al paese di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato". WHITEPAPER Da piattaforma a ecosistema : la rivoluzione dell\'intelligent enterprise Amministrazione/Finanza/Controllo Cloud Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Gli incontri "proseguono in un clima certamente positivo con tutti gli attori, come confermato positivamente dai mercati che nell\'ultimo mese hanno premiato il titolo Telecom Italia con un aumento che qualcuno ha evidenziato essere stato del 25-26% da inizio anno, aumento significativo che rassicura gli azionisti anche i piccoli". Nessuno "scossone" - come evidenziato da alcuni organi di stampa - all\'indomani dell\'annuncio delle dimissioni dal cda di Tim di Arnaud de Puyfontaine, numero uno di Vivendi, primo azionista della telco. E in effetti anche in Borsa il valore del titolo sta crescendo. Urso ha anche evidenziato che sul tema della rete nazionale " il confronto con la Commissione europea è assolutamente necessario e solo al termine del confronto potremo prospettare meglio quale sarà la rete nazionale". Non solo Tim, in ballo tutto il mercato delle Tlc Urso ha ricordato inoltre che "nel corso dell\'ultimo mese si sono svolti vari incontri al ministero con tutti gli attori coinvolti, per avere una fotografia chiara della situazione e per approfondire gli strumenti che il Governo può mettere in campo per sostenere il comparto oggi fortemente sotto pressione delle tlc ". Nell\'evidenziare dati alla mano che i volumi di traffico delle reti di comunicazione crescono a ritmo sostenuto - " negli ultimi due anni il traffico dei dati mobili ha registrato un +117%, quello fisso un +75%" - il ministro ha acceso i riflettori sui ricavi in progressiva e significativa contrazione. Una situazione che impone ragionamenti e misure sul da farsi non solo in ottica di politica industriale di lungo termine ma anche e soprattutto nel breve-medio periodo per dare ossigeno a un comparto, quello delle Tlc, ai limiti della sostenibilità economico-finanziaria che rischia impatti a catena più che preoccupanti. Dei giorni scorsi la notizia del maxi piano di licenziamenti da parte di Vodafone che con tutta probabilità riguarderà anche l\'Italia. Riduzione dell\'Iva per le imprese delle Tlc "Stiamo verificando con il ministero dell\'Economia il tema delicato ma importante della riduzione dell\'Iva per le imprese delle telecomunicazioni", ha detto Urso. "Secondo le stime del Mef, il passaggio dal 22% al 10% costerebbe 553 milioni di euro che arriverebbero a 784 milioni riducendo l\'aliquota al 5%. Gli effetti positivi sul sistema Tlc sono noti, così come è nota la necessità di trovare con il Mef le necessarie coperture ". La questione della carenza di manodopera Il ministro si è soffermato anche sulla questione della carenza di progettisti e operai specializzati per i lavori legati alla posa della fibra ottica. "Dovremmo lavorare con il ministero del lavoro per affrontare con misure ad hoc il tema della carenza di progettisti e operai che sta rallentando lo sviluppo di infrastrutture in fibra ottica in Italia". Via al tavolo sulle comunicazioni elettroniche Il ministro ha annunciato l\'avvio di un tavolo di confronto sulle comunicazioni elettroniche. "Si riunirà in modo cadenzato nel corso dell\'anno. In particolare, ho convocato il tavolo radio per il primo febbraio e intendo convocare il tavolo televisivo per il prossimo 7 febbraio. A seguire ci saranno gli altri tavoli settoriali". Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'Da piattaforma a ecosistema : la rivoluzione dell\'intelligent enterprise Amministrazione/Finanza/Controllo Cloud Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Il ministro conferma la roadmap serrata degli incontri "per avere una fotografia chiara della situazione". Confronto con la Commissione Ue. Il Governo lavora a una serie di misure a sostegno del comparto "fortemente sotto pressione, ricavi scendono in maniera significativa". Verifiche con il Mef per riduzione Iva: portarla al 5% costerebbe 784 ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/rete-nazionale-tlc-urso-aperti-a-partecipazioni-a-partire-dai-fondi/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNodnFlSmtXeW1VMzNXc2xpU0NMQ0p5V0JtSFdzdEtMaWp2aVFwRml5Yko1c05BWllWYUpyaEZWdVFxQkJxWEVxK3lFT0Y0ak1ISnRNdzZxdVFLKzFVRHM0c2swQWJUK1MvckdDd1pWeFVXWkZnQ0NRRGJpdkpBPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Turismo Digitale', 'Report_ID': '7666430', 'Report_TotaleDocumenti':1, 'Documento_ID': '39816544', 'Documento_Data': '2023-01-17', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Venezia, Ict targato Tim per la sfida turismo e mobilità', 'Documento_TitoloHtml': 'Venezia, Ict targato Tim per la sfida turismo e mobilità', 'Documento_Contenuto': 'A disposizione della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità le competenze in ambito 5G, IoT, cloud, intelligenza<span class="term"> artificiale</span>, analytics, cybersecurity e high performance computing. La telco guidata da Labriola rafforza la propria presenza nella città dopo l\'avvio della prima Smart Control Room, progetto pilota per lo sviluppo delle smart city Tim entra a far parte dei soci co-fondatori della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità. Il Gruppo metterà a disposizione della Fondazione le proprie competenze distintive nelle tecnologie digitali in ambito 5G, IoT, cloud, AI, analytics, cybersecurity e Hight Performance Computing a supporto della mobilità e del turismo sostenibili, della transizione ambientale, della sicurezza e della salute dei cittadini. Ambiti di intervento che rientrano tra i pilastri della strategia Esg del Gruppo Tim e che caratterizzano fortemente la vita della città di Venezia e la sua capacità di svilupparsi in modo sostenibile. Indice degli argomenti Turismo e mobilità al centro della sfida Soluzioni e competenze a prova di futuro Sostenibilità, anche Amazon nella Fondazione Turismo e mobilità al centro della sfida Tim e la Fondazione puntano sulla transizione digitale come abilitatore di soluzioni per la gestione efficiente della città, il benessere dei cittadini e la fruizione sostenibile del tessuto urbano. WHITEPAPER Cloud pubblico: ecco la strada verso una maggiore sicurezza, scopri di più! Cloud ERP Scopri di più! Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy Email * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. In particolare il Gruppo, che ha già reso Venezia la prima smart city italiana grazie al progetto della Smart Control Room, metterà in campo le proprie esperienze e competenze specialistiche funzionali al monitoraggio ambientale e all\'elaborazione di sistemi di valutazione dell\'efficientamento energetico, al miglioramento della digital experience del visitatore, oltre che allo sviluppo di servizi digitali a supporto della sicurezza e della salute della comunità. Grazie alla gestione dei dati, sarà possibile gestire nel modo più opportuno i fenomeni che attraversano la città, come il turismo, governandone l\'impatto e migliorando la qualità della vita di chi vive e svolge attività nella città lagunare e nel suo intorno metropolitano. Soluzioni e competenze a prova di futuro "Con l\'entrata di Tim tra i soci co-fondatori - dichiara il presidente di Fvcms, Renato Brunetta - accogliamo un leader del processo di transizione digitale che, come dimostra l\'ampia partecipazione del Gruppo Tim, è trasversale a molti degli ambiti strategici di interesse della Fondazione. Ad accomunarci, oltre alla volontà di creare un nuovo modello di sostenibilità che parta proprio da Venezia, è l\'idea che il futuro debba passare attraverso competenze e soluzioni innovative a favore di cambiamenti reali nel nostro vivere quotidiano". "Siamo molto orgogliosi di poter lavorare al fianco della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e di farlo mettendo a disposizione le nostre competenze e i nostri asset - dichiara Pietro Labriola, Ad di Tim -. Venezia è una città molto importante per la nostra azienda: è proprio qui infatti che siamo partiti sviluppando insieme alle istituzioni locali la Smart Control Room, progetto pilota per lo sviluppo delle smart city, sinonimo di innovazione e di sostenibilità, che vogliamo replicare su scala nazionale. Diventare soci co-fondatori della Fondazione è la conferma del nostro legame con Venezia e del nostro impegno nell\'essere un Gruppo in prima linea per accelerare la digitalizzazione dell\'Italia. Sostenibilità, anche Amazon nella Fondazione Oltre a Tim, la Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità registra tra i nuovi soci co-fondatori anche Amazon ed Amazon Web Services (Aws). L\'azienda contribuirà allo sviluppo sostenibile della città lagunare promuovendo un sistema di logistica green e una piattaforma per la gestione dei target Esg. Lo rende noto la Fondazione presieduta da Renato Brunetta, sottolineando che si tratta di un partner "in grado di contribuire a rafforzarne le competenze, anche dal punto di vista della gestione sostenibile della logistica e dei processi di data monitoring and management, utili a definire i progetti del futuro sulla base di evidenze empiriche". In particolare s ono due le aree tematiche su cui punterà Amazon: t ransizione energetica e ambiente (Cantiere 2) e Venice sustainability accelerator (Cantiere 6) attraverso il motore del cloud. Nel primo caso, il contributo di Amazon si articolerà nella promozione di un sistema di logistica \'green\', che prevede il ricorso a veicoli elettrici e l\'installazione di infrastrutture per la ricarica nei centri logistici esistenti, come quello di Dese, che serve il territorio lagunare. Inoltre, attraverso la collaborazione con Aws verrà esplorata la possibilità di realizzare una piattaforma dedicata alla gestione degli obiettivi di sostenibilità per Venezia e il territorio, come il monitoraggio della circolarità del riciclo, delle infrastrutture, della qualità dell\'aria, degli obiettivi di sostenibilità o, più in generale, di quelle aree che il Comune e la Fondazione definiranno come prioritarie. Infine, per rispondere ai requisiti del cantiere Venice sustainability accelerator, Aws metterà a disposizione i propri programmi di formazione, di crediti e supporto tecnico per consentire all\'ecosistema di startup e Pmi innovative del territorio di crescere e costruire i propri progetti innovativi nel campo della sostenibilità. Valuta questo articolo 0 0 0 0 La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'Venezia, Ict targato Tim per la sfida turismo e mobilità A disposizione della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità le competenze in ambito 5G, IoT, cloud, <strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong>, analytics, cybersecurity e high performance computing. La telco guidata da Labriola rafforza...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'A disposizione della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità le competenze in ambito 5G, IoT, cloud, intelligenza artificiale, analytics, cybersecurity e high performance computing. La telco guidata da Labriola rafforza la propria presenza nella città dopo l\'avvio della prima Smart Control Room, progetto pilota per lo sviluppo ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Turismo Digitale', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/green-economy/venezia-ict-targato-tim-per-la-sfida-turismo-e-mobilita/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFTQWlpeEp5dFdpVFBVNGZoejFJVm44SDEvck5VanVJQWpORW9XS1ZJSFVwNlZpYkhDN0VpYi9tcDFYcys0OWJoNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNpMDY0Yk1WN1U0cXR6MTEzMnp3bUh0VnpWM1ZnL2tOKzhUdVNJTGFpdWtxQjgzL29sVDFJSUFaT2NvQnZUWjcwdkkvZVc5UXYzSGlmVWVEZ1NGNUIrak9PNEI5aG9RY3RBMVhxN0J3Sm03RA%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 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