<html lang="it" ng-app="webApp"> <head> <META http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-16"> <title>Rassegna Stampa</title> <meta name="viewport" content="width=device-width, initial-scale=1.0,user-scalable=no"> <meta name="description" content="Rassegna Stampa"> <meta name="author" content="Volo.com"> <link rel="shortcut icon" href="img/Volocom_favicon.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="144x144" href="images/apple-touch-icon-144-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="114x114" href="images/apple-touch-icon-114-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" sizes="72x72" href="images/apple-touch-icon-72-precomposed.png"> <link rel="apple-touch-icon-precomposed" href="images/apple-touch-icon-57-precomposed.png"><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-cookies.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-route.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-sanitize.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/1.4.0/angular-resource.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/angularjs/tmhDynamicLocale.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/jquery/1.11.2/jquery-1.11.2.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/bootstrap/3.3.2/js/bootstrap.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/bootstrap/custom/0.12.1/ui-bootstrap-tpls-0.12.1.min.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/app.js"></script><script charset="UTF-8" src="js/jqueryapp.js"></script><link charset="UTF-8" href="css/bootstrap.css" rel="stylesheet"> <link charset="UTF-8" href="css/style.css" rel="stylesheet"><script charset="UTF-8"> $(document).ready(function () { var appElement = document.querySelector('[ng-app=webApp]'); var $scope = angular.element(appElement).scope(); $scope.$apply(function () { $scope.titoloRassegna = 'AssoSoftwareDayPress'; $scope.dataRassegna = '2023-03-09'; $scope.CustomerId = ''; $scope.UserId = '7639'; $scope.listaSezioni = []; $scope.listaArticoli = []; creaListaSezioni($scope.listaSezioni); creaListaArticoli($scope.listaArticoli); }); }); function creaListaSezioni(list) { list.push({ 'Report_Titolo': 'AssoSoftwareDayPress' , 'Report_ID': '7809260' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':-1}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Dicono di Noi' , 'Report_ID': '7809261' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione' , 'Report_ID': '7809262' , 'Report_TotaleDocumenti':4 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane' , 'Report_ID': '7809263' , 'Report_TotaleDocumenti':3 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Ambiente e Rifiuti' , 'Report_ID': '7809264' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Contabilità e Bilancio' , 'Report_ID': '7809265' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica' , 'Report_ID': '7809266' , 'Report_TotaleDocumenti':5 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni' , 'Report_ID': '7809267' , 'Report_TotaleDocumenti':11 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Giustizia' , 'Report_ID': '7809268' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0' , 'Report_ID': '7809269' , 'Report_TotaleDocumenti':8 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza' , 'Report_ID': '7809270' , 'Report_TotaleDocumenti':7 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR' , 'Report_ID': '7809271' , 'Report_TotaleDocumenti':9 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Sanità Digitale' , 'Report_ID': '7809272' , 'Report_TotaleDocumenti':1 , 'Report_Livello':0}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Turismo Digitale' , 'Report_ID': '7809273' , 'Report_TotaleDocumenti':0 , 'Report_Livello':0}); } function creaListaArticoli(list) { list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7809262', 'Report_TotaleDocumenti':4, 'Documento_ID': '40666061', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Andrea Biondi', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '17', 'Documento_Sottotitolo': 'Al via i controlli dell\'Agid anche per aziende e gruppi con ricavi sopra 500 milioni', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Grandi imprese in allerta per gli obblighi normativi d\'inclusività per i siti web', 'Documento_TitoloHtml': 'Grandi imprese in allerta per gli obblighi normativi d\'inclusività per i siti web', 'Documento_Contenuto': 'Siti web e app di grandi società che forniscono servizi ai consumatori (energia, gas, acqua, trasporti, servizi postali, bancari, assicurativi, commercio elettronico) devono adattarsi per rendere più accessibili i propri servizi online, consentendo una più ampia inclusione delle persone con disabilità. Dopo la norma è arrivata a inizio anno la circolare interpretativa dell<span class="term">\'Agid</span> (Agenzia per l\'Italia<span class="term"> digitale</span>), seguita anche da una circolare di Assonime, associazione delle società per azioni, per dare risalto e far chiarezza tra i suoi associati. Anche perché si va ora ai controlli, con il rischio sanzioni fino al 5% del fatturato. Tema sensibile, che segue l\'avanzata<span class="term"> digitale</span> delle attività e attiene alla lotta alla<span class="term"> digital</span> inclusion. Uno studio Federprivacy dello scorso anno ha segnalato che solo l\'1,3% dei siti web risponde ai parametri di accessibilità e inclusione. Il tema dell\'accessibilità ha accompagnato l\'evoluzione di internet negli anni ed è del 2004 l\'adozione in Italia della prima legge che imponeva alle pubbliche amministrazioni di tutelare il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione della Pa. Con la legge 4/2004 ("Legge Stanca") sono stati infatti introdotti obblighi affinché siti web e mobili risultassero accessibili da tutti. Con il Dl 76/2020 le norme in materia di accessibilità sono state imposte anche ai privati con fatturati superiori a 500 milioni annui nell\'ultimo triennio. Fra norme e qualche proroga si è giunti alla deadline, per adeguarsi, del 5 novembre 2022, seguita però dalla circolare interpretativa<span class="term"> Agid</span> pubblicata sulla GU del 5 gennaio scorso. Che la questione sia tutt\'altro che da sottovalutare alla fine lo si capisce anche dalla circolare di Assonime di fine gennaio in cui l\'associazione ha messo nero su bianco l\'interpretazione della norma. Alla quale nel mondo delle imprese si continua a guardare con più di qualche preoccupazione. «Ci sono - commenta al Sole 24 Ore l\'avvocato Gilberto Nava di Chiomenti - varie problematiche interpretative. Ad esempio come si coordina questa normativa con le Direttive europee che hanno perimetro e tempistiche diverse? E poi il gruppo va considerato come un\'unica impresa ai fini dell\'individuazione del fatturato rilevante? Cosa accade però se un gruppo svolge attività riconducibili ai servizi essenziali, ma non rivolge le proprie offerte al pubblico se non con società di dimensioni ridotte o una porzione marginale del proprio business? Inoltre, i ricavi considerati devono essere solo quelli riferiti al territorio italiano, realizzati online, o tutti i ricavi a livello globale del gruppo societario, anche con canali fisici? Non sono questioni da poco vista l\'esposizione a possibili rischi di sanzioni fino al 5% del fatturato, anche se riducibili ad un terzo in caso di pagamento entro 60 giorni». © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'i propri servizi online, consentendo una più ampia inclusione delle persone con disabilità. Dopo la norma è arrivata a inizio anno la circolare interpretativa dell\'<strong>Agid</strong> (Agenzia per l\'Italia digitale), seguita anche da una circolare di Assonime, associazione delle società per azioni, per dare risalto e far... triennio. Fra norme e qualche proroga si è giunti alla deadline, per adeguarsi, del 5 novembre 2022, seguita però dalla circolare interpretativa <strong>Agid</strong> pubblicata sulla GU del 5 gennaio scorso. Che la questione sia tutt\'altro che da sottovalutare alla fine lo si capisce anche dalla circolare di Assonime..., anche con canali fisici? Non sono questioni da poco vista l\'esposizione a possibili rischi di sanzioni fino al 5% del fatturato, anche se riducibili ad un terzo in caso di pagamento entro 60 giorni». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Al via i controlli dell\'<strong>Agid</strong> anche per aziende e gruppi con ricavi sopra 500 milioni...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Siti web e app di grandi società che forniscono servizi ai consumatori (energia, gas, acqua, trasporti, servizi postali, bancari, assicurativi, commercio elettronico) devono adattarsi per rendere più accessibili i propri servizi online, consentendo una più ampia inclusione delle persone con disabilità. Dopo la norma è arrivata a inizio anno la ', 'Documento_Autore': 'Andrea Biondi', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': 'IMPRESE E TERRITORI', 'Documento_NumeroDiPagina': '17', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD01OUMwRjg2Njg5MzNGOTEwODlCNTMwODU3NEI1MkQ3MUI1QjBEMzU3QjYyNTJBRjY3OUIwQjI5MjRDQjUyMTc2JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZEhUanJmRjdyNjRJRm5OY21oeXVLNmw2ZG14Q3BqT29lTVFrNC9YbGtQM3dCR0tiQmpPblB3dz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7809262', 'Report_TotaleDocumenti':4, 'Documento_ID': '40666060', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Agenda PugliaDigitale2030: così territorio e imprese partecipano alla trasformazione digitale', 'Documento_TitoloHtml': 'Agenda PugliaDigitale2030: così territorio e imprese partecipano alla trasformazione digitale', 'Documento_Contenuto': 'La Regione Puglia ha avviato un percorso condiviso e partecipato per l\'aggiornamento della propria<span class="term"> Agenda</span> digitale. Focus sulle competenze e sulle modalità più efficienti ed efficaci per supportare le micro, piccole e medie imprese nel cogliere le opportunità della trasformazione<span class="term"> digitale</span> Pubblicato il 08 Mar 2023 Vito Bavaro Dirigente della Sezione Trasformazione<span class="term"> Digitale</span> - Dipartimento dello Sviluppo Economico -Regione Puglia Con la recente deliberazione n. 155 dello scorso 20 febbraio la Giunta regionale pugliese ha inteso avviare un percorso condiviso e partecipato per l\'aggiornamento della propria<span class="term"> Agenda</span> digitale , la cui ultima versione risale al 2014, con un nuovo documento strategico che abbia un doppio orizzonte temporale: di medio termine fino al 2026, in linea con le tempistiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR ); di lungo termine coerente la nuova strategia di specializzazione intelligente S3 (SmartPuglia2030), approvata ad aprile scorso a seguito di un\'intensa fase di condivisione con i principali stakeholder e una consultazione pubblica, svolta per mezzo della piattaforma PugliaPartecipa. Il percorso si avvia immediatamente dopo la Decisione (UE) 2022/2481 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 con è stato istituito il Programma Strategico per il Decennio<span class="term"> Digitale</span> 2030, a cui è seguita a gennaio la Dichiarazione europea sui diritti e i principi<span class="term"> digitali</span> per il decennio<span class="term"> digitale</span> (2023/C 23/01). Nello stesso periodo è stato definitivamente approvato il programma operativo regionale FESR-FSE+ 2021-2027 , che rappresenta uno dei principali strumenti di attuazione delle politiche di innovazione e di sviluppo del territorio (DGR n. 1812 del 7 dicembre 2022 di presa d\'atto della Decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2022) 8461). Gli obiettivi dell<span class="term">\'Agenda</span> PugliaDigitale2030 Primario obiettivo dell<span class="term">\'Agenda</span> PugliaDigitale2030 è, infatti, costituire un framework nel quale innestare e specializzare le misure e le azioni da finanziare con i vari fondi a disposizione , in primis quelli della nuova programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei. L\'attenzione al tema della trasformazione<span class="term"> digitale</span> della società (in tutti i settori) è testimoniata dai circa 210 milioni di euro di contributo pubblico complessivo destinato all\'obiettivo specifico "Permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della<span class="term"> digitalizzazione</span>" (OS 1.2), all\'interno dell\'asse prioritario 1 "Ricerca e Innovazione", che risulta quello con la maggiore dotazione finanziaria del programma regionale. WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il<span class="term"> digital</span> onboarding In particolare, nell\'ambito dell\'OS 1.2, sono previste due azioni specifiche L\'azione 1.7 "Interventi di<span class="term"> digitalizzazione</span> delle imprese", volta a supportare la trasformazione<span class="term"> digitale</span> delle imprese e accrescere il livello di maturità<span class="term"> digitale</span> delle PMI, l\'azione 1.8 "Interventi di<span class="term"> digitalizzazione</span> della P.A. e diffusione di infrastrutture e servizi<span class="term"> digitali</span> a favore di cittadini ed imprese", dedicata al settore pubblico, per consentire all\'Amministrazione regionale ed alle pubbliche amministrazioni locali di proseguire nel percorso avviato nella precedente programmazione con i progetti "Puglia Log-in" e "PugliaDigitale", attuati con il supporto della società in house InnovaPuglia S.p.A. Inoltre, al rafforzamento della maturità<span class="term"> digitale</span> delle imprese concorre anche la nuova azione 1.13 "Interventi di qualificazione delle competenze per la specializzazione intelligente , la transizione industriale, l\'imprenditorialità e l\'adattabilità delle imprese", finalizzata a qualificare le competenze imprenditoriali e manageriali con particolare attenzione alla transizione ecologica ed alla trasformazione<span class="term"> digitale</span> in coerenza con la S3. Ovviamente, nella nuova<span class="term"> Agenda</span> non si potrà non tenere conto dell\'apporto rilevante delle risorse del PNRR , in particolare dalla Missione 1 nelle sue tre componenti (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA - Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo - Turismo e cultura 4.0), nonostante il limitato ruolo delle Regioni nella definizione delle priorità e degli obiettivi, non essendo Amministrazioni titolari delle misure. In tale ambito la Regione sta operando, tuttavia, come soggetto attuatore di misure ad elevato impatto per il territorio. In primo luogo è da citare l\'intervento 1.7.2, di prossima attuazione, per l\'apertura di 231 centri di facilitazione<span class="term"> digitale</span> per fornire ai cittadini supporto nelle competenze<span class="term"> digitali</span> di base al fine di agevolare l\'inclusione<span class="term"> digitale</span>. La Puglia è, inoltre, amministrazione pilota per l\'attuazione, in collaborazione con l\'Agenzia per l\'Italia<span class="term"> Digitale</span>, della misura 1.4.2, per il miglioramento dell\'accessibilità dei servizi pubblici<span class="term"> digitali</span>, in linea con quanto previsto dalla direttiva europea 2016/2102 e dalla legge n. 4/2004, prevedendo nel proprio progetto anche la formazione di personale degli Enti locali. Di recente, nell\'ambito degli avvisi gestiti dall\'Autorità per la Cybersicurezza Nazionale per il potenziamento della resilienza cyber , sono stati ammessi a finanziamento due progetti regionali che coinvolgono anche le Aziende del Servizio Sanitario Regionale, tutte le Agenzie strategiche regionali e due società in house. Solo per brevità di trattazione non si citano altri progetti finanziati sulla Missione 1, così come le attività che, come regione benchmark, si stanno svolgendo in materia di telemedicina e fascicolo sanitario elettronico a valere sulla Missione 6. La<span class="term"> Agenda</span> PugliaDigitale2030 intende, quindi, declinare a livello territoriale in modo organico le sfide e le opportunità del PNRR sotto un\'unica visione strategica di raccordo con gli altri strumenti di pianificazione e finanziamento, al fine di creare le migliori condizioni per lo sviluppo<span class="term"> digitale</span> della società, rafforzando le opportunità di crescita economica, tecnologica e sociale e per recuperare il divario che vede la Puglia nel 2021 ancora sotto la media italiana, seppur tra le prime regioni meridionali, secondo il DESI regionale (Digital Economy and Society Index), calcolato dall\'Osservatorio<span class="term"> Agenda</span> Digitale del Politecnico di Milano. Le direttrici dell<span class="term">\'Agenda</span> Le direttrici dell<span class="term">\'Agenda</span> non potranno che vertere intorno ai quattro punti cardinali della bussola<span class="term"> digitale</span> europea per il 2030: cittadini con adeguate competenze<span class="term"> digitali</span> e professionisti ICT altamente qualificati; infrastrutture<span class="term"> digitali</span> sicure, efficienti e sostenibili; trasformazione<span class="term"> digitale</span> delle piccole e medie imprese; digitalizzazione dei servizi pubblici. Se la precedente<span class="term"> Agenda</span> 2020 si è incentrata prioritariamente sui temi delle infrastrutture e dei sevizi pubblici, ai quali sono state destinate le principali risorse consentendo di raggiungere importanti risultanti (buoni livelli diffusi di connettività, disponibilità e fruibilità di una infrastruttura "cloud" pubblica e di piattaforme abilitanti di intermediazione per i pagamenti elettronici, l\'identità<span class="term"> digitale</span> e la diffusione dei servizi, in particolare in ambito sanitario), i l focus della nuova<span class="term"> Agenda</span> dovrà vertere prioritariamente sulle competenze<span class="term"> digitali</span> e sulle modalità più efficienti ed efficaci per supportare le micro, piccole e medie imprese nel cogliere le opportunità della trasformazione<span class="term"> digitale</span>. Competenze<span class="term"> digitali</span> e sostegno alle imprese Il sottodimensionamento della offerta di figure professionali specialistiche rispetto alla domanda è un problema diffuso a livello nazionale e particolarmente sentito in Puglia , che si sta sempre più consolidando come polo del<span class="term"> digitale</span>, in quanto alla tradizionale presenza di un tessuto di imprese IT radicate nel territorio, molto attive sul mercato e nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico, si è affiancato di recente l\'insediamento di grandi player internazionali, attratti dal Sistema Puglia, grazie alle politiche ed agli strumenti regionali di sostegno agli investimenti ad alla presenza di un apprezzato ecosistema universitario. Allo stesso tempo, per supportare la competitività e l\'internalizzazione del mondo produttivo pugliese lungo tutte le filiere, è necessario sostenere le imprese (soprattutto quelle tradizionalmente meno propense all\'innovazione) nel ripensare i processi di lavoro e di produzione con l\'introduzione spinta delle nuove tecnologie<span class="term"> digitali</span> (cloud, internet delle cose, intelligenza artificiale, web 3.0, realtà virtuale, cyber security, ecc.), non solo finanziando la domanda, ma anche stimolando la creazione di una rete privata di servizi, competenze e professionalità a "kilometro zero" che possano accompagnare ed affiancare tali processi, rispetto ai quali i dati in possesso denotano ancora una non adeguata propensione delle imprese pugliesi. Le strategie di procurement pubblico del<span class="term"> digitale</span> A questi temi si aggiunge quello delle strategie di procurement pubblico del<span class="term"> digitale</span> da attuare per il tramite del soggetto aggregatore regionale (art. 20 della legge regionale n. 37/2014), promuovendo un maggiore ricorso a strumenti ancora non sufficientemente utilizzati, come il pre-commecial procurement e il partenariato pubblico privato, e valorizzando la qualità nella produzione del software. In tale senso la Regione ha già avviato un progetto pilota, a valere sulle risorse residue del ciclo di programmazione dei fondi europei 2014/2020, per la definizione, in condivisione con le associazioni rappresentative del mondo della impresa, di un framework metodologico e tecnologico per la produzione di software, con determinate caratteristiche di qualità e di sicurezza, finalizzato allo sviluppo di servizi affidabili in uno scenario in cui il cybercrime, di diversa estrazione, è in costante ascesa. L\'Osservatorio regionale sul<span class="term"> Digitale</span> Il percorso di scrittura a più mani dell<span class="term">\'Agenda</span> PugliaDigitale2030, a partire da una versione preliminare a cura di un gruppo interno regionale, sarà condiviso con il costituendo Osservatorio regionale sul<span class="term"> Digitale</span>, previsto dalla già citata DGR 155/2023, che dovrà curarne anche il monitoraggio e l\'aggiornamento. L\'Osservatorio avrà il compito di procedere all\'analisi dei dati afferenti le dimensioni e le caratteristiche del settore ICT , nonché i fabbisogni delle imprese, delle pubbliche amministrazioni, del mondo universitario e della ricerca. L\'obiettivo non è definire nuovi indicatori o raccogliere nuovi dati, già ampiamente disponibili, sebbene non sempre adeguatamente utilizzati. Un\'ottima base di analisi è sicuramente rappresentata, per alcuni degli ambiti di interesse dell<span class="term">\'Agenda</span>, dal lavoro effettuato da Anitec-Assinform, in collaborazione con il Distretto Produttivo dell\'Informatica pugliese, con la pubblicazione nel 2022 del rapporto "Il<span class="term"> Digitale</span> in Puglia - Mercati, Dinamiche, Policy", che fornisce un\'analisi approfondita del mercato e del settore<span class="term"> digitale</span> declinando a livello regionale lo studio effettuato a livello nazionale. Così come rilevante è il contributo di conoscenza fornito dal lavoro dell\'Agenzia Regionale per la Tecnologia e l\'Innovazione (ARTI) con gli "Istant Report", fotografie sul sistema innovativo regionale raccontate attraverso analisi e indagini, e l\'AIO (Apulian Innovation Overview), il sistema informativo che fornisce serie storiche costantemente aggiornate di dati statistici sul sistema socio-economico e dell\'innovazione regionale, utilizzando le principali fonti ufficiali e dati raccolti direttamente dall\'ARTI. L\'interesse dell\'Osservatorio è piuttosto quello di procedere ad una lettura multidimensionale dei dati , secondo un approccio olistico, guardandoli da diversi punti di osservazione ed interpretandoli con le diverse lenti rappresentative delle variegate sensibilità e dei molteplici interessi presenti all\'interno dell\'Osservatorio, i cui componenti saranno individuati come segue: dalle Università pugliesi, dell\'Ufficio Scolastico regionale e della rete degli ITS (Istituti Tecnici Superiori); dal Distretto Produttivo dell\'Informatica e dal Distretto Tecnologico "High Tech"; da ANCI Puglia; da Unioncamere Puglia; dai Poli europei di innovazione<span class="term"> Digitale</span>, selezionati dalla Commissione Europea, con sede nel territorio regionale; dal settore della ricerca non universitaria (in particolare dai Centri di Competenza ad alta specializzazione); dal partenariato economico e sociale istituito per la gestione dei fondi europei (PES), in rappresentanza del terzo settore, delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali. A questi attori "istituzionali" si aggiungono due rappresentanti della società civile , di cui uno tra gli enti non a scopo di lucro attivi in ambito<span class="term"> digitale</span> e l\'altro tra le associazioni di cittadinanza attiva. L\'Osservatorio così composto può diventare una piattaforma permanente di coordinamento , di condivisione delle buone pratiche, di scambio di informazioni, di stimolo alla creazione di nuove misure da parte della Regione e, allo stesso tempo, luogo di promozione di sinergie tra pubblico e privato, mondo della ricerca e dell\'impresa, grandi e piccole imprese, con la consapevolezza che per consolidare la vocazione<span class="term"> digitale</span> del territorio pugliese c\'è bisogno della collaborazione forte tra tutti i livelli della pubblica amministrazione, imprese ICT (e non solo), scuole, università, enti di ricerca e l\'universo del terzo settore. @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta la qualità di questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'Agenda PugliaDigitale2030: così territorio e imprese partecipano alla trasformazione digitale La Regione Puglia ha avviato un percorso condiviso e partecipato per l\'aggiornamento della propria <strong>Agenda</strong> <strong>digitale</strong>. Focus sulle competenze e sulle modalità più efficienti ed efficaci per supportare... la Giunta regionale pugliese ha inteso avviare un percorso condiviso e partecipato per l\'aggiornamento della propria <strong>Agenda</strong> <strong>digitale</strong> , la cui ultima versione risale al 2014, con un nuovo documento strategico che abbia un doppio orizzonte temporale: di medio termine fino al 2026, in linea con le tempistiche..., rafforzando le opportunità di crescita economica, tecnologica e sociale e per recuperare il divario che vede la Puglia nel 2021 ancora sotto la media italiana, seppur tra le prime regioni meridionali, secondo il DESI regionale (Digital Economy and Society Index), calcolato dall\'Osservatorio <strong>Agenda</strong> <strong>Digitale</strong>...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La Regione Puglia ha avviato un percorso condiviso e partecipato per l\'aggiornamento della propria Agenda digitale. Focus sulle competenze e sulle modalità più efficienti ed efficaci per supportare le micro, piccole e medie imprese nel cogliere le opportunità della trasformazione digitale Pubblicato il 08 Mar 2023 Vito Bavaro Dirigente ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/agenda-pugliadigitale2030-cosi-territorio-e-imprese-partecipano-alla-trasformazione-digitale/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKeTVrd1pYOXFFdy9UamxTOWZ0N2N0VlB0S0lSRUFWVTd6L2psYmtBWDlscGdoYVBGY3NGK2ZvMEpxSGdiNm1HR0x3MldmU1p2NjR3Sm1lRHJETWpia2JhVzIyNVBZV3Q1V0lQUjh0cjF2dTE0K1NlR3lXMXQ3VWpUN0R5bjIvR2JaSDhDelJCTnFTd3ZFeER5ckFSeHRmVDkvSFYvaU1nMlJNMHJtYzBZWkF0Zz09', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7809262', 'Report_TotaleDocumenti':4, 'Documento_ID': '40666063', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Il manuale dell\'app IO: ecco modelli e standard per semplificare i servizi ai cittadini', 'Documento_TitoloHtml': 'Il manuale dell\'app IO: ecco modelli e standard per semplificare i servizi ai cittadini', 'Documento_Contenuto': 'Un passo in avanti verso la standardizzazione dell\'esperienza utente, della scelta servizi fatta dalla PA in creazione e una notevole semplificazione per i cittadini di tutti i 7903 Comuni italiani. Finalmente anche l\'app IO come<span class="term"> PagoPA</span> ha il suo manuale dei servizi. Ecco cosa cambia e i vantaggi Pubblicato il 08 Mar 2023 Andrea Tironi Project Manager - Digital Transformation Pochi giorni fa è stato reso disponibile il manuale dei servizi di IO . Il manuale mira a spiegare con completezza come realizzare servizi per l\'app IO che, ricordiamo, raccoglie tutti i servizi erogati dalle PA (inclusi comunicazioni, pagamenti e documenti), facilitando l\'interazione tra i cittadini e gli enti locali e centrali. Mentre per<span class="term"> PagoPA</span> esiste ormai da alcuni anni una tassonomia dei servizi, che ha permesso di standardizzare e semplificare il lavoro della PA e l\'impatto dell\'utilizzo sui cittadini e imprese, per IO questa tassonomia manca. Il manuale è il primo passo per migliorare la qualità dei servizi inseriti sull\'app IO, per poi tendere a una tassonomia probabilmente multilivello. L\'esigenza è risultata evidente anche in relazione agli avvisi 1.4.3 App IO del "PNRR<span class="term"> Digitale</span>", che hanno portato gli enti locali a dover inventarsi nomi, descrizioni e schede dei servizi. La conseguenza di tale libertà è la presenza di servizi simili concettualmente ma classificati in maniera molto diversa nell\'app IO a seconda dell\'ente, con esperienza utente che varia da comune a comune. La standardizzazione La sezione più importante del manuale e quella che avrà un impatto più significativo nel medio termine, è la sezione che cerca di dare una guida su come definire un servizio. Evento Demand Generation Lab 23: Questione di Chimica! Finalmente dal vivo a Milano! La sezione individua alcune fasi: Qual è l\'obiettivo del servizio? (es. iscrizione alla mensa) Viene spiegato come nominare il servizio, in modo da evitare confusioni e ripetizioni Quali sono i destinatari del servizio? (es. i genitori dei bambini che vanno in mensa) Chi sono gli stakeholder del servizio? Come viene raggiunto l\'obiettivo del servizio? questo probabilmente è il passaggio più importante. Sebbene raccolto in poche righe nel manuale, viene indicato con chiarezza che l\'invio del messaggio su IO è solo un pezzettino di un processo. L\'analisi del processo che comporta l\'invio del messaggio su IO è fondamentale per una corretta implementazione del messaggio. In questo passaggio viene anche definito quando inviare il messaggio, ovvero in che momento dello user journey è più efficace inviarlo. Cosa avviene su IO (es. inviare un messaggio su IO quando iscrivo il figlio alla mensa, inviare un messaggio quando stanno finendo i fondi della ricarica mensa ) L\'altra sezione molto importante, in progressivo popolamento, è quella dei modelli . Un messaggio di iscrizione alla mensa dovrebbe essere abbastanza simile tra enti locali, come dovrebbe esserlo un messaggio di rinnovo carta d\'identità elettronica. In questi casi la libertà creativa, genera solo confusione nei cittadini. E\' stata quindi resa disponibile una sezione modelli , che inizia il percorso di quello che ci si augura possa essere una standardizzazione massiva. L\'obiettivo potrebbe essere il seguente. Direttamente nel devportal di IO (ovvero il portale dove si creano manualmente i servizi, che confluirà nel portale unico selfcare di<span class="term"> pagoPA</span>) o mediante API, poter creare servizi scegliendo da un catalogo predefinito di modelli ovvero da una tassonomia standard sia nome del servizio, che descrizione, che scheda servizio. In tale modo il servizio rinnovo carta d\'identità elettronica sarà uguale in tutti e 7903 comuni italiani , a meno delle informazioni di contatto specifiche dell\'ente (nome ente, email ufficio di riferimento e telefono). Un grosso passo avanti verso la standardizzazione dell\'esperienza utente , della scelta servizi fatta dalla PA in creazione e una notevole semplificazione. Si è visto su<span class="term"> pagoPA</span> come la standardizzazione (ovvero la tassonomia) abbia reso l\'esperienza interna alla pa e per i cittadini più semplice. Va solo replicato il modello, ed è una cosa a cui<span class="term"> PagoPA</span> spa sta lavorando. Altre informazioni dal manuale Il manuale, nello sviluppare un percorso di miglioramento della qualità dei servizi presenti in IO, mostra anche alcune novità che sono state introdotte o ci aspettano su IO. Vediamo quali. IO permetterà in futuro di inviare nei messaggi anche documenti allegati e novità degli ultimi giorni, di firmare<span class="term"> digitalmente</span> mediante FAQ con un certificato monouso, un po\' come avviene con le assicurazioni e le banche (per semplificare il concetto). Si tratta di un grosso passo in avanti per questa appa che vuole sempre più diventare protagonista dell\'interazione cittadino/pa. IO permetterà di eleggere il domicilio<span class="term"> digitale</span> , riceverà gli avvisi di cortesia di Piattaforma Notifiche , verrà collegata ad<span class="term"> ANPR</span> (i cittadini potranno ricevere reminder e aggiornamenti sulle pratiche anagrafiche, richiedere e ricevere certificati anagrafici, richiedere modifiche di residenza, e così via) e i cittadini potranno attivare e usare agevolazioni e dei crediti erogati dagli enti nell\'ambito di iniziative welfare e supporto alla spesa. IO mira quindi a diventare un vero e proprio hub dell\'interazione cittadino-pa. IO presenterà delle spunte . La spunta blu permetterà di sapere se il messaggio è stato letto. La spunta verde che il messaggio è stato letto e il pagamento associato effettuato. IO includerà alcune funzionalità come ad esempio: invio promemoria in caso di messaggio non letto (ovvero mancanza della spunta blu), funzione "toc toc" indicare che sia un messaggio su un servizio disattivato, promemoria pagamento (in caso ad esempio di mancanza spunta verde). Per quanto riguarda l\'autenticazione, verrà mantenuta l\'autenticazione<span class="term"> SPID</span> e CIE con supporto di strumenti biometrici in modo da semplificare l\'accesso, sarà possibile godere di un single sign on con altri servizi una volta acceduti ad IO (cosa molto comoda) e infine sarà possibile con IO-Connect arricchire l\'identità degli utenti con informazioni certificate, ottenute tramite interoperabilità da enti pubblici terzi. Meno rilevante ma molto comodo, IO rende possibile attivare un inoltro via email dei messaggi , in modo da poterli leggere comodamente sulla propria email. Alcune funzionalità saranno rese disponibili nella modalità standard di IO (i messaggi che conosciamo fino ad oggi), altre nella modalità premium con messaggi a pagamento (es. la spunta verde è una funzione premium). Sono inoltre disponibili messaggi base (quelli che conosciamo) e messaggi "fast" (inviati in modo più immediato), come servizi standard e speciali (es. servizi attivati in associazione ad una iniziativa come ad esempio la Carta Giovani Nazionale ). Per ulteriori approfondimenti, non oggetto di questo articolo che non riesce ad essere completo come il manuale , è possibile andare qui La comunicazione PagoPA spa ha inoltre reso disponibile un kit per la comunicazione alla cittadinanza dell\'introduzione dell\'APP IO nei processi dell\'ente. Questo passaggio è fondamentale non solo a livello dell\'APP IO, ma per l\'interno PNRR. Tutto quanto verrà realizzato con gli avvisi PNRR non deve essere autoreferenziale per la PA, ma deve avere un impatto Questo impatto può essere misurato con queste domande: alla fine di ogni avviso/cambiamento sarà importante comunicarlo a cittadini/imprese per fargli capire che c\'è un nuovo portale/servizio/strumento che gli può cambiare la vita. Come farlo? Verrà davvero percepito come un miglioramento? Verrà utilizzato? Se si, come posso misurare l\'utilizzo? La prima attività da fare è rendere tutta la struttura dell\'ente consapevole dei cambiamenti generati dal PNRR<span class="term"> Digitale</span>: se i dipendenti dell\'ente non sanno dei nuovi servizi<span class="term"> digitali</span> introdotti e/o non hanno le competenze per gestirli, di certo non potrà farlo il cittadino. Devono essere in primis i dipendenti della PA consapevoli e sicuri nel gestire i nuovi strumenti<span class="term"> digitali</span> introdotti in modo da diventare evangelist degli stessi verso i cittadini. Questo renderà più semplice la vita ai cittadini che utilizzeranno i servizi<span class="term"> digitali</span> come e quando vorranno, e la vita dei dipendenti pubblici che potranno organizzare meglio le loro attività senza continue interruzioni da sportello fisico La seconda attività è comunicarlo a cittadini e imprese, in modo che utilizzino sempre più i nuovi servizi<span class="term"> digitali</span> e sempre meno quelli analogici. In questo percorso IO è sicuramente un passo avanti, diventando hub della relazione cittadino e impresa e permettendo alla PA di comunicare con il cittadino mediante lo strumento<span class="term"> digitale</span> più diffuso e più vicino (ad oggi) per ognuno di noi: lo smartphone. WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il<span class="term"> digital</span> onboarding @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta la qualità di questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'anche l\'app IO come <strong>PagoPA</strong> ha il suo manuale dei servizi. Ecco cosa cambia e i vantaggi Pubblicato il 08 Mar 2023 Andrea Tironi Project Manager - Digital Transformation Pochi giorni fa è stato reso disponibile il manuale dei servizi di IO . Il manuale mira a spiegare con completezza come realizzare... servizi per l\'app IO che, ricordiamo, raccoglie tutti i servizi erogati dalle PA (inclusi comunicazioni, pagamenti e documenti), facilitando l\'interazione tra i cittadini e gli enti locali e centrali. Mentre per <strong>PagoPA</strong> esiste ormai da alcuni anni una tassonomia dei servizi, che ha permesso... massiva. L\'obiettivo potrebbe essere il seguente. Direttamente nel devportal di IO (ovvero il portale dove si creano manualmente i servizi, che confluirà nel portale unico selfcare di <strong>pagoPA</strong>) o mediante API, poter creare servizi scegliendo da un catalogo predefinito di modelli ovvero da una tassonomia... passo avanti verso la standardizzazione dell\'esperien', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Un passo in avanti verso la standardizzazione dell\'esperienza utente, della scelta servizi fatta dalla PA in creazione e una notevole semplificazione per i cittadini di tutti i 7903 Comuni italiani. Finalmente anche l\'app IO come PagoPA ha il suo manuale dei servizi. Ecco cosa cambia e i vantaggi Pubblicato il 08 Mar 2023 Andrea Tironi ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/il-manuale-dellapp-io-ecco-modelli-e-standard-per-semplificare-i-servizi-ai-cittadini/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKeTVrd1pYOXFFdy9UamxTOWZ0N2N0VlB0S0lSRUFWVTd3MTcrTlZDbXVweWFMQ1NNZjQ0WnVUcks4YjF0WWt4SFc3WUR5VUU2ZytiVXQ0SnJmYktUMmdZc054RE1nWWhjc0trYTZBVkNRTTg4ZFB3K3d5aGFuQjZSY3lYc2dJYm5URWJtQU9vV0RTVE54ZmlDNEM5SStIQWJMMTdBaDRRRzA9', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Report_ID': '7809262', 'Report_TotaleDocumenti':4, 'Documento_ID': '40666064', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '2', 'Documento_Sottotitolo': 'I LAVORI FINO A 5,3 MILIONI POTRANNO ESSERE "COMPRATI" ATTRAVERSO LE PIATTAFORME CONSIP', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Strade, scuole e caserme saranno "chiavi in mano" «Arriva la spinta al Pnrr»', 'Documento_TitoloHtml': 'Strade, scuole e caserme saranno "chiavi in mano" «Arriva la spinta al Pnrr»', 'Documento_Contenuto': 'IL CASO ROMA Una scuola, una palestra o una nuova caserma dei carabinieri? Per "ordinarle" bastano ormai pochi click. Non servono più lunghe gare d\'appalto, complesse pubblicazioni dei bandi, verifica delle imprese, lunghi contenziosi con i ricorsi ai Tar. Da qualche mese le piccole opere pubbliche, quelle con un valore inferiore a 5,38 milioni di euro (una soglia che però rimarrà in vigore solo fino al prossimo 30 giugno), possono essere "acquistate" dalla progettazione fino alla esecuzione dei lavori sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione gestito da<span class="term"> Consip</span>. Molte amministrazioni hanno già iniziato a farlo. Usando la piattaforma di e-procurement della centrale d\'acquisto pubblica, per esempio, L\'Agenzia del Demanio ha avviuato le procedure per l\'appalto integrato della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la ricostruzione della Caserme dei Carabinieri dei Comuni di Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso, colpiti dal Terremoto del 2016. La piattaforma inoltre, è stata allargata anche ai lavori di manutenzione stradale. Il Comune di Roma si è fatto avanti, con questa procedura, per "tappare" le buche delle strade della Capitale. A dicembre ha avviato le procedure per un appalto integrato da 35 milioni e, il 23 febbraio scorso, ha replicato con altri 33 milioni di lavori. IL PASSAGGIO «Oggi», spiega Cristiano Cannarsa, amministratore delegato della<span class="term"> Consip</span>, «tutto quello che si può fare fino a 5,3 milioni può essere acquisito sul Mepa. Si può», prosegue Cannarsa, «costruire una scuola, una palestra una biblioteca o anche una pista ciclabile». Non è un dettaglio secondario. Soprattutto in un momento come quello attuale in cui ci sono da spendere i quasi 200 miliardi del Pnrr. E bisogna farlo in un tempo ristretto, entro il 2026. «Il tema in questa fase storica», prosegue il numero uno della<span class="term"> Consip</span>, «non è tanto il taglio della spesa pubblica. Paradossalmente», dice, «con il Pnrr la spesa pubblica va aumentata. Il punto centrale», prosegue Cannarsa, «è avere i contratti immediatamente e velocità di esecuzione». La velocità di spesa, insomma, «è determinante». Passare per<span class="term"> Consip</span> in questo aiuta. Per questo è stata anche coinvolta nella realizzazione di una specifica misura Pnrr, la Recovery Procurement Platform, nell\'ambito della quale sono già state bandite 48 gare a supporto dei progetti legati al piano europeo per oltre 15 miliardi di euro di valore. Di questi 15 miliardi, spiega ancora Cannarsa, «ne sono stati già attivati tredici. Siamo», dice il manager, «perfettamente in linea con i tempi e gli obiettivi». E sempre più amministrazioni ormai comprano sulla piattaforma acquisti della<span class="term"> Consip</span>. Abbiamo dimostrato che paradossalmente un po\' di anni fa c\'era questa tendenza delle Regioni a non usare<span class="term"> Consip</span>, invece adesso c\'è quasi un fenomeno opposto. Le Pa», spiega Cannarsa, «hanno capito che fare le gare è impegnativo e costoso, oltre che di grande responsabilità». Ormai dalla piattaforma di acquisto centralizzata gestita dalla<span class="term"> Consip</span>, passano quasi 25 miliardi di spesa. Nel 2017 erano soltanto otto. IL VANTAGGIO «Questo», spiega Cannarsa, «comporta molti vantaggi: una standardizzazione dei contratti, una maggiore trasparenza sulle condizioni». Insomma, meno "anarchia" nella spesa pubblica. La centralizzazione degli acquisti, inoltre, ha portato dei consistenti benefici economici anche dal punto di vista dei risparmi. Lo scorso anno, grazie alle gare della<span class="term"> Consip</span>, sono stati spesi 3,7 miliardi di euro in meno su una spesa "presidiata" di oltre 64 miliardi. In questo momento sulla piattaforma, ci sono circa 18 miliardi di contratti attivi. Le pubbliche amministrazione, sempre con pochi click, possono comprare di tutto, dagli autobus elettrici, alla telefonia mobile, dai servizi di gestione degli immobili, alla corrente elettrica. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'elettronico della pubblica amministrazione gestito da <strong>Consip</strong>. Molte amministrazioni hanno già iniziato a farlo. Usando la piattaforma di e-procurement della centrale d\'acquisto pubblica, per esempio, L\'Agenzia del Demanio ha avviuato le procedure per l\'appalto integrato della progettazione esecutiva... della <strong>Consip</strong>, «tutto quello che si può fare fino a 5,3 milioni può essere acquisito sul Mepa. Si può», prosegue Cannarsa, «costruire una scuola, una palestra una biblioteca o anche una pista ciclabile». Non è un dettaglio secondario. Soprattutto in un momento come quello attuale in cui ci sono da spendere... i quasi 200 miliardi del Pnrr. E bisogna farlo in un tempo ristretto, entro il 2026. «Il tema in questa fase storica», prosegue il numero uno della <strong>Consip</strong>, «non è tanto il taglio della spesa pubblica. Paradossalmente», dice, «con il Pnrr la spesa pubblica va aumentata. Il punto centrale», prosegue... Cannarsa, «è avere i contratti immediatamente e velocità ', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'IL CASO ROMA Una scuola, una palestra o una nuova caserma dei carabinieri? Per "ordinarle" bastano ormai pochi click. Non servono più lunghe gare d\'appalto, complesse pubblicazioni dei bandi, verifica delle imprese, lunghi contenziosi con i ricorsi ai Tar. Da qualche mese le piccole opere pubbliche, quelle con un valore inferiore a 5,38 milioni ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agenda digitale e Pubblica Amministrazione', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '2', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0zREMzQjM4ODQ2RDRFOTI5OEE3NjAyQURBMTYzNjFDQjFGOUI1QUJCODkzN0IwRjYxNzFFRDNGQzA3NDIzRUEzJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2R3Z09Ubk5tbnowUFZpM0JTNHhzTFlXRGl2QXI5WWk0MkhHY3lZaVg1bW11S2dXRWEyTGdVdGVuVDJ1djdIaldLQ1gxZGloVXpWdUZ6cEZhSTJKT0RHSnpxTFRkQWQwUUIrd3gwNnUvUmkrOXJwZjIzTEkxQlY%3d', 'Fonte_Titolo': 'Il Messaggero', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane', 'Report_ID': '7809263', 'Report_TotaleDocumenti':3, 'Documento_ID': '40666065', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Aliquote ridotte di accisa per la birra immessa in consumo nel 2023', 'Documento_TitoloHtml': 'Aliquote ridotte di accisa per la birra immessa in consumo nel 2023', 'Documento_Contenuto': 'Nella circolare n. 8 del 7 marzo 2023, l\'Agenzia delle<span class="term"> Dogane</span> individua le misure agevolative stabilite nel settore della birra e, segnatamente, i criteri di applicazione delle aliquote ridotte di accisa nonché il rimborso della maggiore imposta nel frattempo versata. Si ricorda che la L. 234/2021 (Legge di bilancio 2022) aveva disposto la riduzione delle aliquote di accisa sulla birra limitatamente all\'anno 2022. L\' art. 15- bis del DL 198/2022, conv. L. 14/2023 e in vigore dal 28 febbraio 2023, ha poi ripristinato tali disposizioni per l\'anno corrente, con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2023. Sono così confermate: l\'aliquota normale di accisa ridotta del 50% per i birrifici con produzione annua non superiore a 10.000; la riduzione dell\'aliquota normale di accisa del 30% per i birrifici con produzione annua da 10.000 a 30.000 ettolitri; la riduzione del 20% per i birrifici con produzione annua da 30.000 a 60.000 ettolitri. Inoltre, l\'importo dell\'aliquota normale sulla birra di cui all\'allegato I del DLgs. 504/95 (TUA) è diminuito da 2,99 euro a 2,97 euro per ettolitro e per grado-Plato. Alla luce di ciò, l\'Agenzia delle<span class="term"> Dogane</span> precisa la procedura per ottenere la restituzione della maggiore accisa nel frattempo versata. A questo scopo, il soggetto obbligato d\'imposta è legittimato a presentare, entro il 29 maggio 2023, la relativa istanza a mezzo PEC all\'Ufficio territorialmente competente sull\'impianto di immissione in consumo della birra. Il rimborso è accordato con la modalità dell\'accredito, ex art. 14 comma 7 del TUA e art. 6 commi 3 e 4 del DM 689/96, a scomputo dei successivi pagamenti dell\'accisa dovuta dal soggetto obbligato.', 'Documento_Abstract': 'Aliquote ridotte di accisa per la birra immessa in consumo nel 2023 Nella circolare n. 8 del 7 marzo 2023, l\'Agenzia delle <strong>Dogane</strong> individua le misure agevolative stabilite nel settore della birra e, segnatamente, i criteri di applicazione delle aliquote ridotte di accisa nonché il rimborso..., l\'Agenzia delle <strong>Dogane</strong> precisa la procedura per ottenere la restituzione della maggiore accisa nel frattempo versata. A questo scopo, il soggetto obbligato d\'imposta è legittimato a presentare, entro il 29 maggio 2023, la relativa istanza a mezzo PEC all\'Ufficio territorialmente competente sull\'impianto...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Nella circolare n. 8 del 7 marzo 2023, l\'Agenzia delle Dogane individua le misure agevolative stabilite nel settore della birra e, segnatamente, i criteri di applicazione delle aliquote ridotte di accisa nonché il rimborso della maggiore imposta nel frattempo versata. Si ricorda che la L. 234/2021 (Legge di bilancio 2022) aveva disposto la ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agricoltura e Dogane', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944484_aliquote_ridotte_di_accisa_per_la_birra_immessa_in_consumo_nel.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM3RBQW53bDdxQ1k5NnRnMHlaZE1lakpwR1dKNFVOQjdEUk5rMDFZM1B2OXRTaU5ManZNL1Q1TmNNYlIzR09GZXA2TW1pSm9GWXh4cHhtQXJkeEl5NDBmT0FCZ0VsM2FNZ0ZnQ0NRRGJpdkpBPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane', 'Report_ID': '7809263', 'Report_TotaleDocumenti':3, 'Documento_ID': '40666066', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Obbligo del DAS rinviato al 1° ottobre 2024 per il GPL', 'Documento_TitoloHtml': 'Obbligo del DAS rinviato al 1° ottobre 2024 per il GPL', 'Documento_Contenuto': 'Con la determinazione del direttore dell\'Agenzia delle<span class="term"> Dogane</span> n. 130294, diffusa ieri, è stata differita al 1° ottobre 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica dell\'e-DAS per il trasporto di GPL per carichi non predeterminati, vale a dire per i trasferimenti nel territorio dello Stato dei prodotti assoggettati ad accisa diversi dai seguenti prodotti energetici sfusi : - oli minerali di cui all\' art. 21 comma 2 lettere da a) a e) del DLgs. 504/95 (c.d. "TUA"); - gas di petrolio liquefatti di cui all\'art. 21 comma 2, lett. f), del TUA, limitatamente al trasporto per carichi predeterminati; - prodotti energetici di cui all\'art. 21 commi 3, 4 e 5 del TUA, qualora ricorrano i presupposti per la sottoposizione ad accisa, fermo restando il possibile utilizzo di altri documenti di trasporto ove consentito da disposizioni specifiche per i singoli casi. Inoltre, è stata prorogata al 1° luglio 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione dell\'e-AD, previsto per la circolazione in sospensione d\'imposta dei prodotti soggetti alle altre imposizioni indirette previste dal TUA, vale a dire per gli oli lubrificanti e i bitumi.', 'Documento_Abstract': 'Obbligo del DAS rinviato al 1° ottobre 2024 per il GPL Con la determinazione del direttore dell\'Agenzia delle <strong>Dogane</strong> n. 130294, diffusa ieri, è stata differita al 1° ottobre 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica dell\'e-DAS per il trasporto di GPL...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la determinazione del direttore dell\'Agenzia delle Dogane n. 130294, diffusa ieri, è stata differita al 1° ottobre 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica dell\'e-DAS per il trasporto di GPL per carichi non predeterminati, vale a dire per i trasferimenti nel territorio dello Stato dei prodotti ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agricoltura e Dogane', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944507_obbligo_del_das_rinviato_al_1_ottobre_2024_per_il_gpl.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM0l2cUwvenNBMXp3bVBPKzhOMUVrakNlZFIvNzYycU9FR1B5akQ4eVN5Szc2V08ybDhmTGRENkUxOFU3MzBXSVV0c0wwaGZCVGV6aW9Gc1FuYXpBMW1BPT0%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Agricoltura e Dogane', 'Report_ID': '7809263', 'Report_TotaleDocumenti':3, 'Documento_ID': '40666067', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '33', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': 'DOGANE', 'Documento_Titolo': 'Rinvio sull\'e-Das nazionale telematico', 'Documento_TitoloHtml': 'Rinvio sull\'e-Das nazionale telematico', 'Documento_Contenuto': 'Arriva una doppia proroga con la determinazione direttoriale 130294/2023 delle<span class="term"> Dogane</span>. Da un lato, viene, infatti, differita al 1° ottobre 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica dell\'e-Das nazionale, per i trasferimenti nel territorio dello Stato dei prodotti assoggettati diversi da quelli indicati all\'articolo 1, comma 1, della determinazione direttoriale 285111 del 27 giugno 2022, nonché dei prodotti assoggettati condizionati. Dall\'altro lato, invece, slitta al 1° luglio 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica del documento di accompagnamento previsto per la circolazione in sospensione dei prodotti soggetti alle altre imposizioni indirette previste dal Testo unico delle<span class="term"> accise</span>. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'di presentazione in forma esclusivamente telematica del documento di accompagnamento previsto per la circolazione in sospensione dei prodotti soggetti alle altre imposizioni indirette previste dal Testo unico delle <strong>accise</strong>. © RIPRODUZIONE RISERVATA. <strong>DOGANE</strong>...Rinvio sull\'e-Das nazionale telematico Arriva una doppia proroga con la determinazione direttoriale 130294/2023 delle <strong>Dogane</strong>. Da un lato, viene, infatti, differita al 1° ottobre 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica dell\'e-Das nazionale...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Arriva una doppia proroga con la determinazione direttoriale 130294/2023 delle Dogane. Da un lato, viene, infatti, differita al 1° ottobre 2024 la decorrenza dell\'obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica dell\'e-Das nazionale, per i trasferimenti nel territorio dello Stato dei prodotti assoggettati diversi da quelli indicati ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Agricoltura e Dogane', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '33', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD03QTk1NEU4M0I4MTFENTRFN0UzNTkzNUQ1MTkxRjIxODIzQzAwOTE2MEI1QkFBMEY4QzE2OTMzMThDMTIwQjczJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZHVDLzhIQldQb2VYRm9rUms1dUp2Yk9xbW10cVpqenJFck94blJrU2xQZG56ejJjUHFjWGNDZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Contabilità e Bilancio', 'Report_ID': '7809265', 'Report_TotaleDocumenti':1, 'Documento_ID': '40666103', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sono in arrivo i Btp autarchici', 'Documento_TitoloHtml': 'Sono in arrivo i Btp autarchici', 'Documento_Contenuto': 'Economisti e operatori divisi tra favorevoli e contrari Saranno i Btp tricolori. Destinati agli italiani che un\'orchestrata campagna promozionale e alcuni benefit anche fiscali solleciteranno a sottoscrivere. Giorgia Meloni non ha dubbi: «Per mettere al sicuro il nostro debito da nuovi shock finanziari bisogna aumentare il numero di italiani residenti in Italia che detengono quote del debito». Conferma il ministro Giancarlo Giorgetti: «Fino alla fine degli anni \'80, inizio degli anni \'90, gli alti tassi di inflazione e i conseguenti elevati rendimenti offerti dai titoli di Stato, uniti all\'ancora poco sviluppato mercato finanziario domestico, facevano sì che la percentuale di debito pubblico detenuto dai risparmiatori domestici fosse superiore al 20% del totale. Tuttavia la discesa dei rendimenti (e del costo per il servizio del debito per l\'emittente) conseguente al controllo della dinamica dei prezzi e alla convergenza nell\'area della moneta unica, accompagnata alla continua crescita del debito pubblico nel suo complesso, ha prodotto una continua e marcata discesa di tale percentuale di partecipazione, fino a scendere al 6,4% nel 2021». Dal suo ministero trapela che il provvedimento è quasi pronto e andrà in tandem con un decreto legge, anch\'esso già formulato, che semplifica l\'iter di quotazione a Piazza Affari e riduce i costi che debbono sopportare le aziende quotate, un mix che ha provocato la fuga dalla Borsa di imprese medie (Ima, dell\'ex candidato alla presidenza di Confindustria, Alberto Vacchi) e grandi (Exor, Benetton). Nel 2022 il delisting ha raggiunto i 43 miliardi. La riformulazione delle norme borsistiche (a cui stava mettendo mano anche Mario Draghi) andrà quindi di pari passo con l\'emissione dei Btp sovranisti che puntano a quei 34,4 miliardi di euro accumulati dagli italiani nei mesi di pandemia, secondo i calcoli della Banca d\'Italia, e ancora in gran parte cash, nonostante l\'erosione provocata dall\'inflazione. Le aste dei titoli di Stato vanno bene ma gli acquirenti sono per lo più istituzionali e stranieri. Censis ed Assogestioni hanno concluso una ricerca dalla quale emerge che il 51,4% degli italiani non è intenzionata ad acquistare titoli di Stato di alcuna natura e, di essi, il 9% è contrario pur avendoli acquistati in passato. Si preannuncia quindi non facile la realizzazione del progetto di Meloni & C. Ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori dell\'arrivo di questi Btp incellofanati con nastro tricolore? Secondo Andrea Boitani, economista all\'università Cattolica, la strada è impercorribile: «Non è il caso di aprire l\'ennesimo contenzioso con la Commissione, quale sarebbe inevitabile vista la violazione del principio dell\'uguaglianza fra cittadini europei. Bruxelles ha fatto capire ampiamente di non voler fare sconti al nostro governo, anzi entra sempre più nel merito di questioni apparentemente interne: dalle discussioni sul Pnrr all\'eccezione sul reddito di cittadinanza perché viene dato agli stranieri solo dopo una lunga trafila, fino al caso del 110% sul quale ha chiesto un rapporto». È dubbioso anche Innocenzo Cipolletta, ex direttore di Confindustria: «La Meloni vuole aumentare il numero di italiani che detengono quote di debito. C\'è da preoccuparsi? Se si tratta di fare appello al buon cuore degli italiani e al loro senso della patria, può anche andare bene, pur se sarebbe un po\' patetico da parte di un governo, e non porterebbe da nessuna parte a meno di pensare a vincoli in caso di uscita. Se invece si tratta di immaginare sussidi mirati agli italiani che comprano i Bot (ciò che è vietato dall\'Europa) o, peggio, vincoli di portafoglio a investitori istituzionali (banche, assicurazioni, fondi d\'investimento e quant\'altro) affinché investano in titoli di Stato, allora ci sarebbe veramente da preoccuparsi, perché si tratterebbe di una deriva irreversibile. Sarebbe opportuno che la presidente del Consiglio spiegasse al più presto ciò che intende fare». Le mani in pasta, cioè direttamente sul mercato, le ha Marcello Rubiu, a capo di NoRisk, società di consulenza finanziaria indipendente: «Quando si tratta di denaro non ha senso parlare di patriottismo, la percentuale di titoli di stato in un portafoglio di risparmio non dovrebbe mai superare il 30%. Credo che il modello a cui si guardi sia un po\' quello del Giappone, che nonostante un rapporto debito-pil del 230%, non conosce crisi del debito sovrano proprio perché gran parte è custodito nelle mani di famiglie fedeli alla nazione. Ma non è un modello da imitare perché un governo non dovrebbe sottrarsi al giudizio dei mercati sulla sostenibilità delle politiche fiscali, che altrimenti rischiano di andare fuori controllo, come in alcuni casi è accaduto». Invece secondo Carlo Messina, Ceo di Intesa-Sanpaolo, gli italiani dovrebbero farsi carico del debito nazionale: «Sarebbe equo un maggiore investimento in titoli di Stato, parte dei capitali rimpatriati dall\'estero dovrebbero essere investiti in bond. Hai due miliardi all\'estero? Uno lo investi in titoli del tuo Paese. Così come dovrebbero investire maggiormente in titoli di Stato quei<span class="term"> fondi</span><span class="term"> pensione</span> che allocano il 90% delle risorse all\'estero. Mentre assistiamo a casi in cui aziende straniere comprano quelle italiane grazie anche ai nostri risparmi». Le famiglie italiane posseggono circa 1.835 miliardi in conti bancari perlopiù infruttiferi. Mentre l\'investimento in titoli non supera i 150 miliardi. Una ventata d\'ottimismo sui Btp nazionalisti arriva da Angelo Drusiani, consulente di Banca de Rotschild: «Se invece di tenere i soldi in banca gli italiani li mettessero sui Btp capirebbero che potrebbe essere il bene di tutti. Non dimentichiamo che il denaro dato in prestito allo Stato in cambio di obbligazioni viene poi speso per generare benessere e ci viene restituito con un tasso d\'interesse maggiore. Il bene del Paese è il bene di tutti. E il legame con il Paese potrebbe diventare più profondo e compatto rispetto a prima». Ma Andrea Di Gaetano, analista finanziario, ex Banca Mediolanum avverte: «I Btp autarchici sarebbero volti a svegliare l\'interesse degli italiani verso l\'investimento nel debito sovrano. Tuttavia né la risalita dei rendimenti, né l\'inflazione a doppia cifra sono bastati per smuovere la liquidità che giace sopita sui conti degli italiani e questo deve fare riflettere». Ma se sarà emesso, quali caratteristiche avrà questo Btp, per altro sollecitato con una proposta di legge presentata da un gruppo di parlamentari leghisti guidati da Giulio Centemero? Prevederà la detrazione del 30% di quanto investito dall\'imposta sul reddito, con un tetto massimo di 30mila euro di capitale ammesso alla detrazione. Dovrà essere tenuto fino alla scadenza, 5 o 10 anni. Potrà essere sottoscritto soltanto da persone fisiche residenti in Italia e non potrà essere oggetto di vendite allo scoperto. Almeno una parte del rendimento sarà correlato all\'andamento del Pil. Inoltre sarà impignorabile e in caso di donazione escluso dalla specifica imposta. Gli stivali impermeabili e antiscivolo per l\'inverno che non vorrai... Sponsorizzato da topgadgetreviewer.com.', 'Documento_Abstract': 'investimento in titoli di Stato, parte dei capitali rimpatriati dall\'estero dovrebbero essere investiti in bond. Hai due miliardi all\'estero? Uno lo investi in titoli del tuo Paese. Così come dovrebbero investire maggiormente in titoli di Stato quei <strong>fondi</strong> <strong>pensione</strong> che allocano il 90% delle risorse all\'estero...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Economisti e operatori divisi tra favorevoli e contrari Saranno i Btp tricolori. Destinati agli italiani che un\'orchestrata campagna promozionale e alcuni benefit anche fiscali solleciteranno a sottoscrivere. Giorgia Meloni non ha dubbi: «Per mettere al sicuro il nostro debito da nuovi shock finanziari bisogna aumentare il numero di italiani ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Contabilit&agrave; e Bilancio', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/sono-in-arrivo-i-btp-autarchici-2595260', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3EvU0tZdHo0d0hnK1F3QmNuVW5PamdJTnRpVHBSYVZmdnJpMVBmMTJQS1FlUVQyWDAxUmxaTDg9', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7809266', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '40666071', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Giorgio Gavelli', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '5', 'Documento_Sottotitolo': 'Permane la possibilità di cessione o sconto con le Cilas ante 17 febbraio', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Senza proroga le spese dal 1° aprile risulteranno tra i bonus minori', 'Documento_TitoloHtml': 'Senza proroga le spese dal 1° aprile risulteranno tra i bonus minori', 'Documento_Contenuto': 'L\'avvicinarsi del termine del 31 marzo, vera e propria deadline (salvo proroghe) per il superbonus al 110% nelle villette e nelle unità autonome ed indipendenti (in possesso dell\'attestazione della realizzazione di almeno il 30% dei lavori al 30 settembre scorso) mette in ansia i soggetti interessati, ovviamente tutti esclusi dal blocco del Dl 11/2023. Trattandosi ordinariamente di persone fisiche private il principio da applicare è quello di cassa, per cui tutte le spese pagate entro tale scadenza hanno diritto all\'agevolazione super-maggiorata, indipendentemente dal fatto che a quella data i lavori siano completati. Se, infatti, la fine lavori è requisito indispensabile per consolidare il diritto alla detrazione sulle spese sostenute, non è richiesto che tale completamento si verifichi entro il termine di scadenza dell\'agevolazione, fermo restando che le eventuali spese sostenute successivamente al 31 marzo non avranno più il bonus al 110% ma, in presenza dei relativi requisiti, potranno aspirare ai bonus minori. Se il contribuente intende operare la detrazione direttamente in dichiarazione non ci sono problemi, potrà anticipare i pagamenti entro la fine di questo mese anche per lavori realizzati successivamente, assicurandosi così il 110% (consigliabile, peraltro, sotto l\'aspetto contrattuale, "coprirsi" con qualche forma di garanzia nei confronti dei fornitori che ricevono questi acconti). Anche lo sconto in<span class="term"> fattura</span> non presenta, di primo acchito, particolari problemi. Trattandosi, normalmente, di uno sconto integrale, la data della<span class="term"> fattura</span> sostituisce "in toto" il pagamento per il principio di cassa: assolutamente opportuno che l\'invio allo Sdi avvenga entro il 31 marzo, dal momento che questa è la data a cui farà riferimento l\'Agenzia. Tuttavia c\'è un aspetto che lega (nel superbonus) sconto in<span class="term"> fattura</span> e cessione del credito, ossia la necessità, in base all\'articolo 121, comma 1-bis del Dl n. 34/2020 che le spese siano accompagnate da uno stato di avanzamento lavori (Sal) "qualificato", nel senso che deve rappresentare almeno un 30% di lavori realizzati e non ne sono possibili più di due nell\'ambito dell\'intervento. Il dubbio, in proposito, è se tale Sal debba forzatamente fotografare la situazione al 31 marzo (rendendo quindi non cedibili le spese già sostenute per lavori non ancora realizzati) oppure no. Una prima tesi individua la situazione che si verificherà al 31 marzo prossimo simile a quella che si è verificata lo scorso 31 dicembre, data nella quale occorreva un "allineamento" tra spese sostenute e lavori realizzati. Infatti, un Sal 2023 che comprendesse sia spese sostenute nel 2022 che spese sostenute nel 2023, consentirebbe solo la cessione di queste ultime, mentre quelle 2022 sarebbero utilizzabili nel 2023 solo in dichiarazione, salva la cessione delle rate residue (attualizzando la risposta ad interpello n. 55/2022 e la Circolare n. 23/E/2022). Secondo alcuni commentatori, quindi, solo un Sal "qualificato" al 31 marzo che coprisse le spese sostenute a tale data consentirebbe di cedere ciò che è stato pagato, mentre le spese eccedenti sarebbero da destinare alla dichiarazione ed eventualmente alla cessione delle rate residue. È la tesi più prudente che, in attesa di chiarimenti espliciti, è forse più opportuno seguire per evitare problemi successivi. C\'è, tuttavia, un diverso orientamento, che individua una differenza assai significativa tra il 31 dicembre ed il 31 marzo ai fini del principio di cassa. Infatti, nel primo caso si cambia anno, per cui la conclusione dell\'Agenzia sul Sal "a cavallo" è condivisibile. Non si verifica la medesima situazione, invece, al 31 marzo 2023: se è vero che spese sostenute successivamente non sono ammesse al 110%, potrebbe essere del pari vero che un Sal "qualificato" (o una fine lavori), che fotografi la situazione (poniamo) al 30 aprile possa comprendere lavori realizzati successivamente al 31 marzo ma pagati prima e permettere (dal giorno successivo) la cessione. L\'articolo 121, in fondo, richiede il Sal ma non impone che questi sia redatto (o comunque sia riferito) alla data di scadenza dell\'agevolazione. In buona sostanza, pagando il 31 marzo si consolida (almeno) la detrazione, se poi il successivo Sal "qualificato" (o la fine lavori) hanno i requisiti necessari, tali spese potrebbero anche essere cedute. Più limitato pare, invece, lo sconto in<span class="term"> fattura</span>, poiché (nel superbonus) la sua indicazione nel documento dovrebbe presupporre che si sia già raggiunta la percentuale di lavori realizzati prescritta per il Sal. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'anticipare i pagamenti entro la fine di questo mese anche per lavori realizzati successivamente, assicurandosi così il 110% (consigliabile, peraltro, sotto l\'aspetto contrattuale, "coprirsi" con qualche forma di garanzia nei confronti dei fornitori che ricevono questi acconti). Anche lo sconto in <strong>fattura</strong>... non presenta, di primo acchito, particolari problemi. Trattandosi, normalmente, di uno sconto integrale, la data della <strong>fattura</strong> sostituisce "in toto" il pagamento per il principio di cassa: assolutamente opportuno che l\'invio allo Sdi avvenga entro il 31 marzo, dal momento che questa è la data... a cui farà riferimento l\'Agenzia. Tuttavia c\'è un aspetto che lega (nel superbonus) sconto in <strong>fattura</strong> e cessione del credito, ossia la necessità, in base all\'articolo 121, comma 1-bis del Dl n. 34/2020 che le spese siano accompagnate da uno stato di avanzamento lavori (Sal) "qualificato", nel senso che deve... il 31 marzo si consolida (almeno) la detrazione, se poi', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'L\'avvicinarsi del termine del 31 marzo, vera e propria deadline (salvo proroghe) per il superbonus al 110% nelle villette e nelle unità autonome ed indipendenti (in possesso dell\'attestazione della realizzazione di almeno il 30% dei lavori al 30 settembre scorso) mette in ansia i soggetti interessati, ovviamente tutti esclusi dal blocco del Dl ', 'Documento_Autore': 'Giorgio Gavelli', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'PRIMO PIANO', 'Documento_NumeroDiPagina': '5', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD1DMjNCNTNBNDY5NDZFNjA2RTBENTA4MkMzNDlGMzIyQzE4RTY2MTk5RDhFMERGRjk0RkEwNUJFRTI3RDQwMTdFJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZGREUTBuMldKZjIwaHNWYW1oaDBzWVpHNG5EVVZtR0hZUVZ3L0FsdTNBQUxmY1Y2YnFJTUN5dz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7809266', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '40666072', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Giuseppe Latour , Giovanni Parente', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '5', 'Documento_Sottotitolo': 'Decreto cessioni. Il Governo stima le coperture necessarie mentre aumenta il pressing del Parlamento: il conto di un allungamento fino alla fine di giugno potrebbe oscillare tra 300 e 400 milioni al mese', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Superbonus e villette, caccia a 1 miliardo per il rinvio', 'Documento_TitoloHtml': 'Superbonus e villette, caccia a 1 miliardo per il rinvio', 'Documento_Contenuto': 'Parlamento in pressing e Governo che studia il possibile costo della misura. La proroga per effettuare i bonifici del superbonus al 110% per villette e unità indipendenti, dal 31 marzo al 30 giugno, dopo essere entrata nel pacchetto degli emendamenti bipartisan alla legge di conversione del decreto 11/2023, in materia di cessione dei crediti, si prepara ad affrontare la sfida decisiva delle coperture. Se, infatti, i partiti sono tutti convinti della necessità di spostare in avanti il termine per le abitazioni che, al 30 settembre scorso, avevano raggiunto almeno il 30% dei lavori realizzati, i tecnici del ministero dell\'Economia sono all\'opera per stimare il costo esatto della misura. Una quantificazione dalla quale, ovviamente, dipenderà il destino del rinvio. Qualche indicazione, comunque, è già possibile ricavarla dalle statistiche dell\'Enea sui lavori di superbonus asseverati negli ultimi mesi. A gennaio 2023 abitazioni unifamiliari e unità indipendenti hanno totalizzato circa un miliardo di euro di investimenti: una spesa che produrrà circa 1,1 miliardi di agevolazioni. Da aprile questi lavori non resteranno senza sconti fiscali ma, con le regole attuali, avranno a disposizione i cosiddetti "bonus minori": principalmente, l\'ecobonus al 50-65% e il sismabonus al 70-80 per cento. Ipotizzando che la spesa resti sui livelli di gennaio per i prossimi mesi (anche se la storia del superbonus ha abituato a continue oscillazioni), utilizzando i bonus minori da aprile si produrrebbero detrazioni totali per circa 700 milioni di euro. Per prorogare la misura, in sostanza, bisognerà colmare il gap tra il livello di agevolazioni garantito dal 110% e quello dei bonus minori. Quindi, siamo nell\'ordine dei 400 milioni al mese, che potrebbero scendere nel caso in cui la propensione a effettuare gli investimenti, nei prossimi mesi, vada a ridursi. Quindi, con una forbice tra i 300 e i 400 milioni al mese, il conto finale potrebbe arrivare fino a un miliardo. E c\'è anche da considerare che tutti questi lavori hanno ancora a disposizione cessione del credito e sconto in<span class="term"> fattura</span>, dal momento che le loro Cilas sono state depositate ben prima della data fatidica del 16 febbraio: quindi, con un\'eventuale proroga, si allargherebbe a fine giugno anche il periodo nel quale utilizzare cessione e sconto per interventi che sono di fatto già avviati. In attesa di definire la partita dell\'ennesima proroga, va avanti il lavoro sul fronte dei crediti fiscali incagliati. Ieri in commissione Finanze alla Camera è stato completato il vaglio di ammissibilità dei 309 emendamenti presentati martedì: sono, quindi, 22 le proposte sulle quali non si voterà neppure (fatte salve quelle che saranno ripescate entro oggi). Tra gli emendamenti ammessi, compaiono proposte di FdI e Forza Italia che tornano sul nodo degli effetti dei sequestri di crediti di imposta. In base alle proposte, «i cessionari in buona fede, estranei a ogni reato» non potranno essere destinatari di provvedimenti di sequestro preventivo, «qualora dimostrino di aver acquisito il credito d\'imposta» munendosi di documentazione che provi la bontà della detrazione. Anche sulla spinta delle indicazioni arrivate dalle associazioni di categoria, intanto, il Governo sta verificando i margini per portare avanti l\'opera di moral suasion verso le partecipate pubbliche che potrebbero essere coinvolte nell\'acquisto di crediti fiscali dalle banche. In questo modo, si libererebbe rapidamente capienza da reimpiegare nell\'acquisto di altri crediti fermi, per risolvere finalmente la crisi innescata da cessione e sconto in<span class="term"> fattura</span>. Resta difficile da percorrere, invece, la strada dell\'utilizzo della leva degli F24 intermediati dagli istituti di credito. Per rendere operativa la procedura, infatti, serve almeno un paio di mesi: tempi incompatibili con l\'emergenza in atto. Oltre a questo, potrebbe emergere un problema di cassa: la compensazione negli F24 di una percentuale anche piccola di crediti, pur non portando effetti di alcuni tipo sui saldi finali, comporterebbe una riduzione delle entrate. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'del credito e sconto in <strong>fattura</strong>, dal momento che le loro Cilas sono state depositate ben prima della data fatidica del 16 febbraio: quindi, con un\'eventuale proroga, si allargherebbe a fine giugno anche il periodo nel quale utilizzare cessione e sconto per interventi che sono di fatto già avviati. In attesa... verso le partecipate pubbliche che potrebbero essere coinvolte nell\'acquisto di crediti fiscali dalle banche. In questo modo, si libererebbe rapidamente capienza da reimpiegare nell\'acquisto di altri crediti fermi, per risolvere finalmente la crisi innescata da cessione e sconto in <strong>fattura</strong>. Resta...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Parlamento in pressing e Governo che studia il possibile costo della misura. La proroga per effettuare i bonifici del superbonus al 110% per villette e unità indipendenti, dal 31 marzo al 30 giugno, dopo essere entrata nel pacchetto degli emendamenti bipartisan alla legge di conversione del decreto 11/2023, in materia di cessione dei crediti, si ', 'Documento_Autore': 'Giuseppe Latour , Giovanni Parente', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'PRIMO PIANO', 'Documento_NumeroDiPagina': '5', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0wN0M0Q0U0OUY0REREM0U0QTFFQUVGNkNGRDZEREIzNzJCNzUwOENBQjQ5RTE0MjVBNTZCRjYwNTI1MEIyOEIzJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZFdoRVRHcUVMaHU2T21wVlJZa3Y1M3o3dlh1VFBRNUtEYmphN0JGbmhuUThORWIydTJKMUI5UT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7809266', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '40666068', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Ro.L.', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '32', 'Documento_Sottotitolo': 'In caso di leasing si può versare un acconto diretto per bloccare il bene', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Avvio del programma solo dopo l\'istanza', 'Documento_TitoloHtml': 'Avvio del programma solo dopo l\'istanza', 'Documento_Contenuto': 'Con la riforma della legge Sabatini, operativa dal 1° gennaio, sono arrivati i primi chiarimenti, con faq, da parte del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit). Il ministero ha sottolineato che le imprese con plafond esaurito potranno tornare in corsa per nuovi finanziamenti e ha precisato che avviare il programma lo stesso giorno dell\'invio dell\'istanza compromette la possibilità di ottenere il contributo. Avvio del programma Avviare il programma d\'investimento il giorno stesso dell\'invio dell\'istanza di accesso alla Sabatini inficia la possibilità di ottenere il contributo. L\'avvio può avvenire solo a partire dal giorno successivo all\'invio dell\'istanza tramite Pec. La data di avvio del programma corrisponde a quella in cui si è verificata per prima una delle seguenti condizioni: l\'impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti che rendono irreversibile il programma (come la stipula di contratti o l\'emissione di conferme d\'ordine per beni rientranti nel programma d\'investimento), sono state emesse fatture relative a beni che compongono il programma oppure sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a beni che compongono il programma d\'investimento. Su questo requisito, è importante considerare che, in sede di presentazione della domanda, l\'impresa deve scegliere il soggetto finanziatore e non può più modificare la scelta effettuata, salvo ripresentare una nuova domanda laddove il programma non sia ancora avviato. Plafond di 4 milioni più statico Per la verifica del rispetto del limite di 4 milioni di euro, rileva l\'importo complessivo di tutti i finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all\'impresa beneficiaria. Il Mimit ha precisato che, alla data di scadenza del contratto di finanziamento comunicata in sede di stipula, il plafond si ripristinerà per l\'importo corrispondente. Ai fini del ripristino del plafond, non rileva invece la data dell\'eventuale estinzione anticipata dei contratti di finanziamento. L\'eventuale estinzione anticipata del finanziamento, tuttavia, non comporta la perdita del contributo, fermo restando che il soggetto finanziatore è tenuto a darne comunicazione al Mimit, tramite piattaforma, entro centoventi giorni dall\'operazione. Nel leasing acconto diretto In caso di contratti di leasing, dopo la presentazione della domanda, anche l\'impresa richiedente può procedere direttamente al versamento di un acconto al fornitore per bloccare il bene. In tal caso, l\'importo dell\'acconto deve essere oggetto di apposita<span class="term"> fattura</span> ed è da intendersi ricompreso nell\'importo complessivo del contratto di leasing finanziario. Beni usati La Sabatini agevola esclusivamente le immobilizzazioni nuove di fabbrica. Tuttavia, rientrano in questa categoria anche i beni «a uso mostra» e quelli venduti «con riserva di gradimento» o «a prova», che siano stati consegnati in «conto visione» o «in prova» all\'acquirente beneficiario anche preventivamente alla presentazione della domanda di agevolazione, purché acquistati dallo stesso beneficiario e sempreché la vendita si sia perfezionata dopo la presentazione della domanda. Non sono ammissibili, invece, le spese relative al revamping di macchinari esistenti. La sostituzione del bene Qualora il bene strumentale agevolato subisca deterioramenti o presenti difetti di fabbrica entro i tre anni dall\'ultimazione dell\'investimento tali da non garantirne l\'uso funzionale, può essere sostituito con altro equivalente, sempre nuovo di fabbrica. In questo caso, l\'impresa è tenuta a darne comunicazione al Mimit attraverso una dichiarazione<span class="term"> sostitutiva</span> di atto notorio da trasmettere mediante piattaforma, potendo così mantenere il contributo ottenuto. Trascorsi tre anni dalla data di ultimazione dell\'investimento, invece, non è più necessario comunicare eventuali sostituzioni. Tale procedura deve essere seguita anche in caso di eventuali incendi, furti o eventi calamitosi o accidentali che comportino la distruzione o sottrazione parziale o totale dei beni agevolati, peraltro trasmettendo l\'eventuale documentazione rilasciata dalle autorità competenti (come il verbale di denuncia del furto di un bene) e comunicando la data dell\'eventuale sostituzione del bene. La mancata sostituzione comporta la revoca delle agevolazioni, commisurata al periodo di tempo mancante per il raggiungimento del termine previsto per il mantenimento dei beni. Dicitura in<span class="term"> fattura</span> elettronica Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023, le fatture elettroniche, sia di acconto che di saldo, riguardanti i beni agevolati, devono riportare nell\'apposito campo il «Codice Unico di Progetto - Cup», unitamente alla dicitura «art. 2, c. 4, D.L. n. 69/2013». Il Mimit fornisce anche alcune alternative in caso di emissione senza dicitura, ma specifica anche che non è invece ammissibile la regolarizzazione delle fatture elettroniche tramite stampa delle stesse e apposizione con scrittura indelebile della dicitura Cup. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': '. La mancata sostituzione comporta la revoca delle agevolazioni, commisurata al periodo di tempo mancante per il raggiungimento del termine previsto per il mantenimento dei beni. Dicitura in <strong>fattura</strong> <strong>elettronica</strong> Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023, le fatture elettroniche, sia di acconto... direttamente al versamento di un acconto al fornitore per bloccare il bene. In tal caso, l\'importo dell\'acconto deve essere oggetto di apposita <strong>fattura</strong> ed è da intendersi ricompreso nell\'importo complessivo del contratto di leasing finanziario. Beni usati La Sabatini agevola esclusivamente le immobilizzazioni...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la riforma della legge Sabatini, operativa dal 1° gennaio, sono arrivati i primi chiarimenti, con faq, da parte del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit). Il ministero ha sottolineato che le imprese con plafond esaurito potranno tornare in corsa per nuovi finanziamenti e ha precisato che avviare il programma lo stesso giorno ', 'Documento_Autore': 'Ro.L.', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '32', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD1EQTY4OUUwN0JCQkRGMUY3QkMyQUI0QkNFOTQ4MTU5MEVFNjIwNjJGRjU2MzJCQzAwMkMzQUM1RDM3NUY2RUI1JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZEN4OUZWM1daaVRyVGt4WDVCMGtaeUZSbk1jQ3FmS0ZlTEZWRUFlQ0djWnUxeW1wejJrOVRoQT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7809266', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '40666069', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Giuseppe Latour', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '33', 'Documento_Sottotitolo': 'Una risposta dell\'Economia chiude a interpretazioni estensive dello sconto al 75%', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Bonus barriere architettoniche escluso per gli edifici nuovi', 'Documento_TitoloHtml': 'Bonus barriere architettoniche escluso per gli edifici nuovi', 'Documento_Contenuto': 'Un\'interpretazione estensiva delle norme sul bonus per la rimozione di barriere architettoniche è, per ora, impossibile, perché mancano le coperture. È una bocciatura quella arrivata ieri dal ministero dell\'Economia, in risposta all\'interrogazione di Pietro Lorefice (M5s) in commissione Finanze al Senato. Il problema nasce dal fatto che il decreto legge 34/2020, all\'articolo 119-ter, spiega che la detrazione del 75% (fino a tutto il 2025) per la rimozione di barriere architettoniche riguarda soltanto gli edifici «già esistenti». Questa definizione, secondo l\'interrogazione, ha creato dubbi interpretativi, «in special modo riguardo a quegli immobili demoliti e ricostruiti conservando la medesima cubatura». Secondo Lorefice, «bisognerebbe adottare un\'interpretazione della norma il più larga possibile, al fine di dare la possibilità a una platea più ampia di usufruire della misura». Il Mef, però, chiude a interpretazioni estensive. Già la circolare 23/E, infatti, ha chiarito che l\'agevolazione al 75% non spetta per lavori effettuati durante la fase di costruzione dell\'immobile «né per gli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione». Quindi, per introdurre l\'agevolazione di questi interventi, serve «un apposito intervento normativo», in relazione al quale andranno individuate adeguate coperture. Una risposta che non soddisfa il M5s, per il quale «andava privilegiata l\'interpretazione più estensiva». Sempre ieri un interpello (n. 247/2023) è tornato sul tema degli errori negli sconti in<span class="term"> fattura</span>, già affrontato nei giorni scorsi (238/2023). Dando via libera allo sconto su tutto l\'importo dell\'intervento pattuito, anche se manca la sua indicazione nella<span class="term"> fattura</span> di acconto. A patto che lo sconto complessivo sia indicato nella<span class="term"> fattura</span> di saldo e il committente non abbia detratto il pagamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': '(n. 247/2023) è tornato sul tema degli errori negli sconti in <strong>fattura</strong>, già affrontato nei giorni scorsi (238/2023). Dando via libera allo sconto su tutto l\'importo dell\'intervento pattuito, anche se manca la sua indicazione nella <strong>fattura</strong> di acconto. A patto che lo sconto complessivo sia indicato... nella <strong>fattura</strong> di saldo e il committente non abbia detratto il pagamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Una risposta dell\'Economia chiude a interpretazioni estensive dello sconto al 75%...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Un\'interpretazione estensiva delle norme sul bonus per la rimozione di barriere architettoniche è, per ora, impossibile, perché mancano le coperture. È una bocciatura quella arrivata ieri dal ministero dell\'Economia, in risposta all\'interrogazione di Pietro Lorefice (M5s) in commissione Finanze al Senato. Il problema nasce dal fatto che il ', 'Documento_Autore': 'Giuseppe Latour', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '33', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0wMDU1QzgyOEU2Q0E2QjA5NDE2QTU1M0Y1NjM2RTA0NjY1QjU1MDlCQzAyOEZGRTFGQ0FBMUY1ODhDNDA3NDIwJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZFViVjdVNysreFlEUCs4RXpSMUdzSXJiTDgxWWZCUmxwK25lMTZoZmpGNXJCNDdpK1daamRRUT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fatturazione Elettronica', 'Report_ID': '7809266', 'Report_TotaleDocumenti':5, 'Documento_ID': '40666070', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '33', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'IN SINTESI', 'Documento_TitoloHtml': 'IN SINTESI', 'Documento_Contenuto': 'Le condizioni I contribuenti forfettari beneficiano della possibilità di non esercitare la rivalsa ai fini Iva e di non essere soggetti alla ritenuta d\'acconto in relazione ai ricavi o compensi percepiti Il contribuente forfettario rilascia, a tal fine, una dichiarazione al sostituto di imposta in cui indica che le somme percepite sono soggette all\'imposta<span class="term"> sostitutiva</span> Qualora il regime forfettario risulti indebitamente fruito, questi deve rimediare mediante emissione di una nota di variazione per integrare l\'Iva e la ritenuta oppure mediante lo storno dell\'intera<span class="term"> fattura</span> e la riemissione della<span class="term"> fattura</span> corretta con applicazione di Iva e ritenuta Il sostituto di imposta non sconta sanzioni sul tardivo versamento delle ritenute a condizione che dimostri di non aver potuto sapere che il contribuente non aveva i requisiti per beneficiare del regime forfettario.', 'Documento_Abstract': 'di imposta in cui indica che le somme percepite sono soggette all\'imposta sostitutiva Qualora il regime forfettario risulti indebitamente fruito, questi deve rimediare mediante emissione di una nota di variazione per integrare l\'Iva e la ritenuta oppure mediante lo storno dell\'intera <strong>fattura</strong> e la riemissione... della <strong>fattura</strong> corretta con applicazione di Iva e ritenuta Il sostituto di imposta non sconta sanzioni sul tardivo versamento delle ritenute a condizione che dimostri di non aver potuto sapere che il contribuente non aveva i requisiti per beneficiare del regime forfettario....', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Le condizioni I contribuenti forfettari beneficiano della possibilità di non esercitare la rivalsa ai fini Iva e di non essere soggetti alla ritenuta d\'acconto in relazione ai ricavi o compensi percepiti Il contribuente forfettario rilascia, a tal fine, una dichiarazione al sostituto di imposta in cui indica che le somme percepite sono soggette ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fatturazione Elettronica', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '33', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD0wMUM4RjJCQ0Y5RTMwNDI4RjMzOEREREIyQjVFMTJCODUzMTRGQTJCREUzNDA2RDA4NDI0NTM1MkY1MTI2MEVCJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZFdrQVA0elE0clA0OEFqRC9hdThmTUM0WUVaTTBhdTRJTkxvYlhPelozbnRFb2xvZnlOMDgxZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666073', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Ai fini convenzionali è residente in Bulgaria solo il cittadino bulgaro', 'Documento_TitoloHtml': 'Ai fini convenzionali è residente in Bulgaria solo il cittadino bulgaro', 'Documento_Contenuto': 'Con la risposta a interpello n. 244 di ieri, 8 marzo 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha escluso l\'applicazione delle disposizioni convenzionali in relazione ai trattamenti pensionistici percepiti da una persona residente in Bulgaria, nel presupposto che non si tratti di cittadino bulgaro. L\'art. 1 1 del Trattato Italia-Bulgaria dispone infatti che la Convenzione stessa si applichi "alle persone che sono residenti di uno o di entrambi gli Stati contraenti". Il successivo 2 specifica poi che l\'espressione "residente di uno Stato contraente" designa, per quanto riguarda la Bulgaria, "qualsiasi persona fisica che possiede la nazionalità bulgara ". In altre parole, ai fini dell\'applicazione delle disposizioni convenzionali, una persona fisica può essere considerata residente in Bulgaria solo se risulta in possesso della cittadinanza di tale Stato. In mancanza di tale requisito, non trovano applicazione le disposizioni convenzionali. Nel caso di specie, il reddito da pensione erogato dall\'INPS nei confronti del non residente è assoggettato a tassazione in Italia ai sensi dell\' art. 23 comma 2 lett. a) del<span class="term"> TUIR</span>; tale norma dispone una presunzione assoluta in base alla quale si considerano prodotti nel territorio dello Stato, e come tali imponibili in capo al non residente ai sensi dell\' art. 3 del<span class="term"> TUIR</span>, le pensioni e gli assegni ad essi assimilati se corrisposti dallo Stato italiano.', 'Documento_Abstract': 'della cittadinanza di tale Stato. In mancanza di tale requisito, non trovano applicazione le disposizioni convenzionali. Nel caso di specie, il reddito da pensione erogato dall\'INPS nei confronti del non residente è assoggettato a tassazione in Italia ai sensi dell\' art. 23 comma 2 lett. a) del <strong>TUIR</strong>; tale norma... dispone una presunzione assoluta in base alla quale si considerano prodotti nel territorio dello Stato, e come tali imponibili in capo al non residente ai sensi dell\' art. 3 del <strong>TUIR</strong>, le pensioni e gli assegni ad essi assimilati se corrisposti dallo Stato italiano....', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta a interpello n. 244 di ieri, 8 marzo 2023, l\'Agenzia delle Entrate ha escluso l\'applicazione delle disposizioni convenzionali in relazione ai trattamenti pensionistici percepiti da una persona residente in Bulgaria, nel presupposto che non si tratti di cittadino bulgaro. L\'art. 1 1 del Trattato Italia-Bulgaria dispone infatti ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944478_ai_fini_convenzionali_e_residente_in_bulgaria_solo_il_cittadino.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM3NzQkd4SEtDaUNKcVlRYkIyZWRZY3lPRmVyVGpzeW4rSmNXNExpdGRXNGZ1UmRQSzQvWjdqbkRJOGtDN2tzSzVjRVgrR0RXOFRSMTgrckFSVDQxZ3l3a2t6amZnWWIwTzRhOHdtWElUQnVjPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666076', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Forfetario responsabile per le ritenute d\'acconto erroneamente omesse Forfetario responsabile per le ritenute d\'acconto erroneamente omesse', 'Documento_TitoloHtml': 'Forfetario responsabile per le ritenute d\'acconto erroneamente omesse Forfetario responsabile per le ritenute d\'acconto erroneamente omesse', 'Documento_Contenuto': 'Sull\'attribuzione della responsabilità incide la<span class="term"> dichiarazione</span> di applicazione del regime agevolato rilasciata al sostituto d\'imposta In caso di errata applicazione del regime forfetario di cui alla L. 190/2014, la responsabilità per le violazioni relative alle ritenute d\'acconto non operate e non versate, o versate tardivamente, è imputabile al professionista sostituito che ha reso la<span class="term"> dichiarazione</span> di esclusione da ritenuta. Ciò a condizione che il sostituto d\'imposta sia in grado di dimostrare che, osservando la normale diligenza, non era nelle condizioni di poter verificare i presupposti per l\'applicazione del regime agevolato. Questo il chiarimento reso nella risposta a interpello n. 245, pubblicata ieri, nella quale l\'Agenzia delle Entrate tratta delle conseguenze, anche sanzionatorie, derivanti dall\'omissione delle ritenute d\'acconto. Non è infrequente che, dopo un periodo di applicazione del regime forfetario, con conseguente emissione di fatture senza addebito dell\'IVA ed esposizione della ritenuta d\'acconto, ci si accorga della presenza di una causa di esclusione o del superamento dei limiti di ricavi e compensi e di spese per lavoro sostenute. In questi casi, è possibile rimediare all\'indebita fruizione del regime forfetario adottando una delle seguenti modalità: - emettendo e trasmettendo al committente note di variazione in aumento ( art. 26 comma 1 del DPR 633/72), a integrazione delle fatture originarie, addebitando a titolo di rivalsa l\'IVA ed esponendo la ritenuta d\'acconto (ove dovuta); - emettendo e trasmettendo al committente note di variazione in diminuzione ( art. 26 comma 2 del DPR 633/72) a integrale storno delle fatture originarie, ed emettendo nuove fatture, in sostituzione delle precedenti, addebitando a titolo di rivalsa l\'IVA ed esponendo la ritenuta d\'acconto, ove dovuta (risposte interpello Agenzia delle Entrate nn. 499/2019 e 500/2019 ). Nella fattispecie oggetto di interpello, per i compensi 2021, fatturati erroneamente nel regime forfetario e incassati, il professionista aveva emesso note di variazione in aumento per la sola IVA. L\'Agenzia delle Entrate precisa che nessuna azione è dovuta dal sostituto d\'imposta se, rispetto a essi, il professionista/sostituito ha provveduto a presentare la<span class="term"> dichiarazione</span> dei<span class="term"> redditi</span>, anche integrativa, e ha versato le relative imposte, interessi e sanzioni tramite ravvedimento operoso. Con riguardo ai compensi 2022, fatturati erroneamente nel regime forfetario e incassati, il professionista aveva emesso note di credito a storno integrale delle fatture errate e riemesso fatture in regime ordinario con esposizione di IVA e ritenuta d\'acconto. Trattandosi di compensi per cui il professionista non ha ancora adempiuto gli obblighi dichiarativi, il sostituto d\'imposta dovrebbe operare, seppur tardivamente, le ritenute d\'acconto e versarle con la maggiorazione a titolo di interesse, nonché rilasciare la Certificazione Unica per il 2022 e presentare il modello 770/2023 indicando i dati corretti. In relazione alla responsabilità per le violazioni commesse, va tenuto presente che, per far sì che le ritenute non siano operate, i contribuenti in regime forfetario rilasciano un\' apposita<span class="term"> dichiarazione</span> al sostituto d\'imposta dalla quale risulta che il reddito cui le somme afferiscono è soggetto a imposta sostitutiva ( art. 1 comma 67 della L. 190/2014). Proprio in ragione della<span class="term"> dichiarazione</span> rilasciata, poi rivelatasi errata per l\'assenza dei presupposti di applicazione del regime, il sostituto d\'imposta è incorso nell\'omissione della ritenuta e del suo versamento. Per tale ragione il professionista/sostituito deve ritenersi responsabile non solo delle sanzioni per l\'errata fatturazione e tardiva liquidazione e versamento dell\'IVA dovuta, ma anche per quelle relative alle ritenute non operate e non versate, o versate tardivamente, conseguenti all\' errata richiesta di disapplicazione delle medesime. Nei confronti del sostituto d\'imposta, l\'Agenzia ritiene applicabile l\' art. 6 del DLgs. n. 472/97, secondo cui "Se la violazione è conseguenza di errore sul fatto, l\'agente non è responsabile quando l\'errore non è determinato da colpa". Al riguardo è stato precisato che, se è stata osservata la normale diligenza nella ricostruzione della realtà, l\'errore in cui è incorso il trasgressore esclude la responsabilità (C.M. n. 180/98 ). Pertanto, il sostituto d\'imposta può ritenersi non responsabile delle violazioni relative all\'omessa o tardiva esecuzione e versamento delle ritenute, alla trasmissione delle Certificazioni Uniche e del modello 770 con dati errati e, conseguentemente, delle sanzioni a esse relative, se può dimostrare che, utilizzando una normale diligenza, non è stato possibile verificare il rispetto dei requisiti per applicare il regime agevolato da parte del sostituito.', 'Documento_Abstract': 'nel regime forfetario e incassati, il professionista aveva emesso note di variazione in aumento per la sola IVA. L\'Agenzia delle Entrate precisa che nessuna azione è dovuta dal sostituto d\'imposta se, rispetto a essi, il professionista/sostituito ha provveduto a presentare la <strong>dichiarazione</strong> dei <strong>redditi</strong>...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Sull\'attribuzione della responsabilità incide la dichiarazione di applicazione del regime agevolato rilasciata al sostituto d\'imposta In caso di errata applicazione del regime forfetario di cui alla L. 190/2014, la responsabilità per le violazioni relative alle ritenute d\'acconto non operate e non versate, o versate tardivamente, è imputabile ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944465_forfetario_responsabile_per_le_ritenute_d_acconto_erroneamente.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM0kzVWVIOWVUUFNTNW1rYWxmSmEyY2lQQ01ZTlJlN2JycWJkTEtNb0gyeVBNSVpBWkNvVy9WQU1UZzM5MGhiZkNjd1hCNmNqbnU1dEhDRW9QVXpzZWtjdnJpNkxrQTIxSkZnQ0NRRGJpdkpBPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666078', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Imposizione sostitutiva IRPEF esclusa per i titolari di rendita vitalizia', 'Documento_TitoloHtml': 'Imposizione sostitutiva IRPEF esclusa per i titolari di rendita vitalizia', 'Documento_Contenuto': 'La risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 246 di ieri, 8 marzo 2023, ha fornito chiarimenti in merito all\'applicazione del regime di imposizione sostitutiva delle persone, titolari di pensione estera, che trasferiscono la residenza in Italia, disciplinato dall\' art. 24- ter del<span class="term"> TUIR</span>. L\'agevolazione, si ricorda, è subordinata alla condizione che la persona fisica che si trasferisce in Italia possieda<span class="term"> redditi</span> da pensione, di cui all\' art. 49 comma 2 lett. a) del<span class="term"> TUIR</span>, erogata da soggetti esteri. Il caso esaminato ha ad oggetto una rendita "vitalizia" erogata da un ente privato tedesco in base alla sottoscrizione di una polizza di assicurazione sulla vita avente finalità di copertura del rischio di invalidità permanente. L\'Agenzia evidenzia come la sottoscrizione della polizza è di natura volontaria e l\'erogazione delle prestazioni a favore della persona non richiede il raggiungimento di alcun requisito anagrafico-pensionistico. Alla luce di tali circostanze, secondo l\'Amministrazione finanziaria la polizza non presenta natura previdenziale, volta a garantire all\'iscritto una pensione integrativa nella forma di rendita o di capitale e, pertanto, la relativa rendita non è riconducibile nell\'ambito dei<span class="term"> redditi</span> di cui all\'art. 49 comma 2 lett. a) del<span class="term"> TUIR</span>. Conseguentemente, non trova applicazione il regime di cui all\'art. 24- ter del<span class="term"> TUIR</span>.', 'Documento_Abstract': 'Imposizione sostitutiva <strong>IRPEF</strong> esclusa per i titolari di rendita vitalizia La risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 246 di ieri, 8 marzo 2023, ha fornito chiarimenti in merito all\'applicazione del regime di imposizione sostitutiva delle persone, titolari di pensione estera..., che trasferiscono la residenza in Italia, disciplinato dall\' art. 24- ter del <strong>TUIR</strong>. L\'agevolazione, si ricorda, è subordinata alla condizione che la persona fisica che si trasferisce in Italia possieda redditi da pensione, di cui all\' art. 49 comma 2 lett. a) del <strong>TUIR</strong>, erogata da soggetti esteri. Il caso... nella forma di rendita o di capitale e, pertanto, la relativa rendita non è riconducibile nell\'ambito dei redditi di cui all\'art. 49 comma 2 lett. a) del <strong>TUIR</strong>. Conseguentemente, non trova applicazione il regime di cui all\'art. 24- ter del <strong>TUIR</strong>....', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 246 di ieri, 8 marzo 2023, ha fornito chiarimenti in merito all\'applicazione del regime di imposizione sostitutiva delle persone, titolari di pensione estera, che trasferiscono la residenza in Italia, disciplinato dall\' art. 24- ter del TUIR. L\'agevolazione, si ricorda, è subordinata alla ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944482_imposizione_sostitutiva_irpef_esclusa_per_i_titolari_di_rendita.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM3hvZ21HVDdWaVk3b01oYTZHY0xFVmE2cEZFMUZvVGUvdWNvVVRtdnpUekR2Z0pwdzdVU0FNSVo0cHo0YWdoNFRKOE5jQVZJM3VhcHRVQzFMRERHVndYWTFkYjF1bzNlVDRhOHdtWElUQnVjPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666079', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Iscrizione al 5 per mille entro l\'11 aprile 2023 per Onlus e associazioni sportive Iscrizione al 5 per mille entro l\'11 aprile 2023 per Onlus e associazioni sportive', 'Documento_TitoloHtml': 'Iscrizione al 5 per mille entro l\'11 aprile 2023 per Onlus e associazioni sportive Iscrizione al 5 per mille entro l\'11 aprile 2023 per Onlus e associazioni sportive', 'Documento_Contenuto': 'La disciplina transitoria per le Onlus è stata prorogata di un anno dal DL Milleproroghe Da ieri, 8 marzo, e fino al prossimo 11 aprile, le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche possono presentare domanda per accedere al riparto del 5 per mille dell<span class="term">\'IRPEF</span>. Il termine del 10 aprile previsto dal DPCM 23 luglio 2020 cade infatti in un giorno festivo e slitta pertanto al successivo 11 aprile. Con il comunicato n. 9 di ieri, 8 marzo, l\'Agenzia delle Entrate ha illustrato le modalità e i termini previsti per accedere al beneficio, in relazione all<span class="term">\'IRPEF</span> relativa al periodo d\'imposta 2022. Si ricorda a tal proposito che, in conseguenza della riforma del Terzo<span class="term"> settore</span> operata dal DLgs. 117/2017, il DLgs. 111/2017 ha previsto una riforma dell\'istituto del 5 per mille, la cui nuova disciplina è stata attuata con il DPCM 23 luglio 2020. In base all\' art. 1 del citato DPCM 23 luglio 2020, il 5 per mille può essere destinato al: - sostegno degli enti del Terzo<span class="term"> settore</span> iscritti nel RUNTS ; - finanziamento degli enti senza scopo di lucro, della ricerca scientifica e sanitaria e dell\'università; - sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente; - sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute ai fini sportivi dal CONI. Le disposizioni relative al sostegno degli enti del Terzo<span class="term"> settore</span> si applicano a decorrere dal 2022, ossia dall\'anno successivo a quello di operatività del RUNTS (diventato operativo il 23 novembre 2021, ai sensi del decreto 26 ottobre 2021 n. 561 ). Gli enti del Terzo<span class="term"> settore</span>, per l\'accreditamento al 5 per mille, devono quindi rivolgersi al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per il tramite dell\'Ufficio del RUNTS. Con specifico riferimento alle Onlus, è stata prevista una disciplina transitoria, da ultimo prorogata dal DL 198/2022 (c.d. DL "Milleproroghe"). Ai sensi dell\' art. 9 comma 6 del DL 228/2021, come modificato dall\' art. 9 comma 4 del DL 198/2022, infatti, per le Onlus iscritte al 22 novembre 2021 alla relativa Anagrafe tenuta dall\'Agenzia delle Entrate, la disposizione che riconosce quali beneficiari del 5 per mille gli enti del Terzo<span class="term"> settore</span> iscritti al RUNTS ha effetto a decorrere dal terzo anno successivo a quello di operatività del Registro, vale a dire a decorrere dal 2024. Pertanto, per l\'anno finanziario 2023, le Onlus continuano a essere destinatarie della quota del 5 per mille con le modalità stabilite dal DPCM 23 luglio 2020 per gli enti del volontariato e presentano le richieste di accreditamento al 5 per mille all\'Agenzia delle Entrate: - in caso di nuova costituzione; - se nel 2022 non si erano ancora iscritte o non possedevano i requisiti richiesti. Non sono tenute a presentare l\'istanza le Onlus già presenti nell\' elenco permanente delle Onlus accreditate per il 2023, disponibile per la consultazione sul sito dell\'Agenzia delle Entrate. Con riferimento alle associazioni sportive dilettantistiche, anche in questo caso sono tenute alla presentazione della domanda di accesso entro l\'11 aprile 2023 solo quelle di nuova costituzione o che nel 2022 non si sono iscritte o non possedevano i requisiti. La domanda d\'iscrizione va trasmessa mediante i servizi telematici dell\'Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite un intermediario abilitato. L\'applicativo per le associazioni sportive dilettantistiche è disponibile, oltre che sul sito dell\'Agenzia delle Entrate, anche su quello del CONI, mediante collegamento con il sito dell\'Agenzia. Entro il 20 aprile 2023, l\'Agenzia delle Entrate e il CONI pubblicheranno gli elenchi provvisori degli enti iscritti (rispettivamente delle Onlus e delle associazioni sportive dilettantistiche). I legali rappresentanti dei soggetti richiedenti o i loro incaricati muniti di formale delega possono, entro il successivo 2 maggio (in quanto il termine ordinario del 30 aprile cade di domenica e il 1° maggio è altresì festivo) richiedere le correzioni di eventuali errori alla Direzione regionale dell\'Agenzia delle Entrate o all\'Ufficio del CONI territorialmente competente. La versione definitiva degli elenchi dei soggetti iscritti verrà pubblicata entro il 10 maggio 2023. Valida l\'istanza presentata entro il 2 ottobre con sanzioni Come specificato nel comunicato dell\'Agenzia delle Entrate in commento, possono partecipare al riparto del 5 per mille anche le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche che non hanno effettuato l\'iscrizione entro l\'11 aprile 2023, purché presentino l\'istanza di accreditamento entro il 2 ottobre 2023 (il termine ordinario del 30 settembre previsto dalla norma cade di sabato), versando un importo pari a 250 euro tramite il modello F24 ELIDE, con il codice tributo " 8115 " (c.d. remissione in bonis ). Si ricorda che i requisiti per l\'iscrizione devono comunque essere posseduti al momento della data di scadenza ordinaria, vale a dire all\'11 aprile 2023.', 'Documento_Abstract': 'aprile, le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche possono presentare domanda per accedere al riparto del 5 per mille dell\'<strong>IRPEF</strong>. Il termine del 10 aprile previsto dal DPCM 23 luglio 2020 cade infatti in un giorno festivo e slitta pertanto al successivo 11 aprile. Con il comunicato n. 9... di ieri, 8 marzo, l\'Agenzia delle Entrate ha illustrato le modalità e i termini previsti per accedere al beneficio, in relazione all\'<strong>IRPEF</strong> relativa al periodo d\'imposta 2022. Si ricorda a tal proposito che, in conseguenza della riforma del Terzo settore operata dal DLgs. 117/2017, il DLgs. 111/2017...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La disciplina transitoria per le Onlus è stata prorogata di un anno dal DL Milleproroghe Da ieri, 8 marzo, e fino al prossimo 11 aprile, le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche possono presentare domanda per accedere al riparto del 5 per mille dell\'IRPEF. Il termine del 10 aprile previsto dal DPCM 23 luglio 2020 cade infatti in un ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944480_iscrizione_al_5_per_mille_entro_l_11_aprile_2023_per_onlus_e_associazioni.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM1lQVjliQzgvTjdMK0N5MHlqVG1rTkhwVWcxT1ZaMm1kR2daajh3aXV1emhvN2Z5M05nOEZmNDk1OS9Rc0xnRmpPVWg1c1RZK3E2SWllaUdPOUhTRjcxaUFRczhvUUFjVkFPMnIwVThSY2ducjJWRVM4ay9aTFE9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666082', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Niente tasse per il collezionista d\'opere d\'arte Niente tasse per il collezionista d\'opere d\'arte', 'Documento_TitoloHtml': 'Niente tasse per il collezionista d\'opere d\'arte Niente tasse per il collezionista d\'opere d\'arte', 'Documento_Contenuto': 'Informativa Questo sito, e gli strumenti di terze parti richiamati, utilizzano cookie indispensabili per il funzionamento tecnico del sito stesso e utili ad avere un\'esperienza di navigazione migliorata e funzionale al tipo di dispositivo utilizzato, secondo le finalità illustrate nella Cookie Policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, puoi farlo in qualsiasi momento selezionando Gestisci le preferenze. Con l\'ordinanza n. 6874 depositata ieri, 8 marzo, la Cassazione è intervenuta sul regime fiscale da applicare alla cessione delle opere d\'arte da parte di privati. Si tratta di un tema alquanto dibattuto in dottrina, con una rilevanza pratica che va al di là delle opere d\'arte in senso stretto e riguarda l\'intero comparto del collezionismo (orologi, auto d\'epoca, francobolli, gioielli), tenendo presente che, in presenza di operazioni per legge tracciate, l\'Amministrazione può verificare l\'entità delle transazioni. I giudici, nel prendere atto che nel<span class="term"> TUIR</span> non esiste una norma specifica che regola la fattispecie, aderiscono a quell\'orientamento dottrinale in base al quale occorre distinguere tra: - il mercante d\'arte, vale a dire colui che professionalmente e abitualmente ne esercita il commercio, anche se non dotato di organizzazione imprenditoriale, con il fine ultimo di trarre profitto dalle medesime opere d\'arte; - lo speculatore occasionale, intendendosi per tale colui che acquista occasionalmente opere d\'arte al fine di rivenderne e conseguire un utile; - il collezionista, vale a dire colui che acquista le opere d\'arte per scopi culturali, con la finalità di incrementare la propria collezione e possedere l\'opera, senza l\'intento di venderla generando una plusvalenza. Con riferimento al collezionista, la Cassazione rileva che il suo interesse è "rivolto non tanto al valore economico della res quanto a quello estetico-culturale, per il piacere che possedere le opere genera, per l\'interesse all\'arte, per conoscere gli artisti, per vedere le mostre". La posizione espressa nell\'ordinanza in commento poggia su quanto affermato da una parte della dottrina e della giurisprudenza di merito (C.T. Reg. Firenze 9 maggio 2016 n. 826/31/16 ). Come ricordato dalla Suprema Corte, la stessa dottrina ha individuato diversi elementi su cui fondare ripartizione sopra proposta, quali: - lo scopo dell\'acquisto; - la frequenza e il numero delle transazioni; - la durata del possesso; - le attività finalizzate a facilitare la vendita; - le ragioni che hanno portato alla cessione. Con riguardo, alla durata del possesso è plausibile che questa sia ridotta nel caso del mercante d\'arte o dello speculatore occasionale, mentre la prolungata disponibilità dell\'opera appare condizione tipica del collezionista che intende godere della stessa. Venendo invece alle attività finalizzate alla vendita, l\'inserimento in un catalogo o l\'esposizione in mostre di prestigio potrebbe essere un\'indice di commercialità dell\'operazione. Il numero della transazioni effettuate, gli importi elevati, il numero di soggetti con cui vengono intrattenuti rapporti, individuano invece il discrimine sulla base dell\'abitualità e quindi possono ricondurre l\'attività nell\'alveo del reddito d\'impresa. Dalla classificazione proposta discendono gli effetti di natura fiscale: - nel caso del mercante d\'arte, l\'eventuale plusvalenza che si forma in caso di cessione deve essere assoggettata ad imposizione secondo le regole del reddito d\'impresa ex art. 55 del<span class="term"> TUIR</span>, mentre risulta sempre integrato il presupposto soggettivo IVA; - lo speculatore occasionale potrà generare<span class="term"> redditi</span> diversi di cui all\' art. 67 comma lett. i) del<span class="term"> TUIR</span> (attività commerciali non esercitate abitualmente) senza soggettività IVA per mancanza del requisito dell\'abitualità; - il semplice collezionista invece non sarà soggetto ad alcuna imposizione in caso di cessione dell\'opera d\'arte. È interessante notare come nel caso di specie la Cassazione abbia considerato la valutazione del giudice di merito coerente con i principi sopra riportati in quanto quest\'ultimo ha qualificato il contribuente come mercante d\'arte (imprenditore) e non come collezionista in base ad una serie di elementi dimostrati dall\'ufficio, quali: - l\'alienazione di opere di artisti di rilievo; - la cadenza regolare delle cessioni; - gli importi notevoli delle operazioni; - le interviste e gli incontri nei quali il contribuente si qualificava come mercante d\'arte. Rileva la cadenza regolare negli anni Da ultimo, l\'enfasi posta dalla Cassazione sull\'acquisto finalizzato al profitto autorizza a ritenere che, in linea generale, non possa essere tassata la cessione delle opere ricevute in eredità da parte del privato in quanto si è in presenza di una semplice dismissione non tipizzata dal<span class="term"> TUIR</span>.', 'Documento_Abstract': 'd\'epoca, francobolli, gioielli), tenendo presente che, in presenza di operazioni per legge tracciate, l\'Amministrazione può verificare l\'entità delle transazioni. I giudici, nel prendere atto che nel <strong>TUIR</strong> non esiste una norma specifica che regola la fattispecie, aderiscono a quell... nell\'alveo del reddito d\'impresa. Dalla classificazione proposta discendono gli effetti di natura fiscale: - nel caso del mercante d\'arte, l\'eventuale plusvalenza che si forma in caso di cessione deve essere assoggettata ad imposizione secondo le regole del reddito d\'impresa ex art. 55 del <strong>TUIR</strong>, mentre... risulta sempre integrato il presupposto soggettivo IVA; - lo speculatore occasionale potrà generare redditi diversi di cui all\' art. 67 comma lett. i) del <strong>TUIR</strong> (attività commerciali non esercitate abitualmente) senza soggettività IVA per mancanza del requisito dell\'abitualità; - il semplice... in quanto si è in presenza di una semplice dismissione non tipizzata dal <st', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Informativa Questo sito, e gli strumenti di terze parti richiamati, utilizzano cookie indispensabili per il funzionamento tecnico del sito stesso e utili ad avere un\'esperienza di navigazione migliorata e funzionale al tipo di dispositivo utilizzato, secondo le finalità illustrate nella Cookie Policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944508_niente_tasse_per_il_collezionista_d_opere_d_arte.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDMzg4Mmd0Uk1Ca05yL2R0UXhzSkt4ZHFvVzE0MExJQ1l3ZHppaWpPRWRWdStKR1poWlBUN0JlTE1SeUlmZkVhUDUwK25adm9tK2l2UzRHeXNMenM4Mk5nPT0%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666084', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Filippo Maisto, William Criminisi', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '33', 'Documento_Sottotitolo': 'Esenti i trasferimenti di partecipazioni in società di capitali residenti all\'estero Un controllo è integrato se possiede la maggioranza dei voti assembleari', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Passaggi generazionali al test della residenza', 'Documento_TitoloHtml': 'Passaggi generazionali al test della residenza', 'Documento_Contenuto': 'Con la risposta a interpello n. 185 del 1° febbraio 2023 l\'agenzia delle Entrate ha espresso il proprio avviso su due rilevanti questioni interpretative relative all\'articolo 3, comma 4-ter, del Dlgs 346/1990 (cosiddetto Tus). Tale disposizione esenta da imposta di donazione e successione, tra gli altri, i trasferimenti a titolo gratuito o mortis causa di quote o azioni di società di capitali residenti a condizione che il beneficiario acquisisca o integri il controllo di diritto della società ai sensi dell\'articolo 2359, comma 1, n. 1), del Codice civile e lo mantenga per un periodo non inferiore a cinque anni. Il primo chiarimento riguarda la conferma dell\'applicabilità dell\'esenzione anche al trasferimento di partecipazioni in società di capitali residenti all\'estero, sempreché risultino integrati i requisiti normativamente previsti per le società di capitali residenti in Italia. Si tratta di una soluzione interpretativa già accolta in passato dalla direzione regionale della Lombardia (interpello 904-86017 del 2 agosto 2011) e, più recentemente, dalla Corte di cassazione (sezione V, sentenza 5674/2023). Ciò premesso, la recente pronuncia di Cassazione esamina unicamente i trasferimenti di partecipazioni in società residenti in Stati membri dell\'Unione europea, giustificando tale conclusione in ragione dell\'obbligo di rispettare la libertà di stabilimento prevista dall\'articolo 49 Tfue. I due precedenti di prassi dell\'Agenzia, invece, hanno il pregio di riconoscere l\'esenzione in via generalizzata a tutte le società residenti all\'estero, in perfetta armonia con la ratio della norma agevolativa volta a favorire il passaggio generazionale delle imprese, a prescindere dalla relativa ubicazione. Il secondo chiarimento di prassi rilevante concerne l\'interpretazione del requisito del controllo di diritto di cui all\'articolo 2359, comma 1, n. 1) del Codice civile, a mente del quale si considerano controllate «le società in cui un\'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell\'assemblea ordinaria». L\'Agenzia ritiene che, nella fattispecie, il predetto requisito non sia integrato, ancorché i donatari avessero acquisito la maggioranza dei diritti di voto esercitabili nell\'assemblea ordinaria della società di capitali trasferenda (società in accomandita per azioni lussemburghese). Secondo l\'Agenzia, infatti, il requisito del controllo di diritto presupporrebbe non solo l\'acquisizione della maggioranza dei diritti di voto, ma anche l\'acquisizione di un effettivo potere di controllo (che, nel caso in esame, sarebbe asseritamente rimasto in capo ai genitori donanti in ragione, tra l\'altro, dell\'attribuzione statutaria del potere di nomina degli amministratori sociali in favore dei donanti). La soluzione interpretativa prospettata non appare del tutto condivisibile e impone alcune riflessioni. Infatti, pur trattandosi di un tema tutt\'oggi dibattuto, ad avviso di dottrina civilistica autorevole l\'integrazione del requisito del controllo di diritto di cui all\'articolo 2359, comma 1, n. 1) del Codice civile richiede unicamente il possesso della maggioranza dei diritti di voto nell\'assemblea ordinaria, a prescindere dalla circostanza che il controllo sia in concreto "depotenziato" da clausole statutarie e/o da patti parasociali. La medesima posizione è stata accolta dall\'agenzia delle Entrate a commento dell\'articolo 117, comma 1, Tuir in materia di consolidato fiscale nazionale, che, al pari dell\'art. 3, comma 4-ter, Tus, rinvia alla definizione di controllo di diritto prevista dal codice civile. Si fa riferimento alla risoluzione n. 245/E del 1° settembre 2009 e alla risposta a interpello 301/2022. In tali occasioni, l\'Agenzia ha affermato che il controllo di diritto civilistico deve ritenersi integrato in virtù del mero possesso della maggioranza dei voti assembleari, anche laddove questo sia compresso per via di particolari clausole statutarie e/o accordi parasociali. Detta conclusione ha il pregio di fornire una regola semplice e di immediata verificabilità, evitando che l\'applicazione della disposizione sia assoggettata alla ulteriore verifica circa l\'esistenza di un\'influenza dominante. La risposta 185/2023 appare dunque stridere con i summenzionati precedenti di prassi, salvo ritenere che nella stessa si sia inteso disconoscere l\'esenzione del Tus non già a livello interpretativo, bensì in chiave antiabuso ai sensi dell\'articolo 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente. Tale ricostruzione appare avvalorata dal focus posto dall\'Agenzia su aspetti fattuali poco rilevanti ai fini dell\'accertamento del controllo di diritto recato dal Codice civile (ad esempio, i limiti statutari apposti alla circolazione delle azioni), nonché dall\'enfasi rivolta alla ratio della norma di esenzione, finalizzata ad agevolare i passaggi generazionali attuati mediante un trasferimento effettivo del controllo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'accolta dall\'agenzia delle Entrate a commento dell\'articolo 117, comma 1, <strong>Tuir</strong> in materia di consolidato fiscale nazionale, che, al pari dell\'art. 3, comma 4-ter, Tus, rinvia alla definizione di controllo di diritto prevista dal codice civile. Si fa riferimento alla risoluzione n. 245/E del 1° settembre...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Con la risposta a interpello n. 185 del 1° febbraio 2023 l\'agenzia delle Entrate ha espresso il proprio avviso su due rilevanti questioni interpretative relative all\'articolo 3, comma 4-ter, del Dlgs 346/1990 (cosiddetto Tus). Tale disposizione esenta da imposta di donazione e successione, tra gli altri, i trasferimenti a titolo gratuito o ', 'Documento_Autore': 'Filippo Maisto, William Criminisi', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '33', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD02QzdFOTIwNjY5Q0JFN0VFOEM4Nzk1RkVGMDU3RjAzQUUzRTM4QjM2MzU3NDIzMDhBOTkyMjc2QjU3QjAxQUY2JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZFg5a25wczBHZSszeVdhRFB0S2ZaY3Z2dWlRdmppak5QUmNER0FoQ2x4ZlFTbW1NTVZXOGRHQT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666077', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Pagina a cura di Ilaria Ioannone, Gabriele Sepio', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '37', 'Documento_Sottotitolo': 'Tra le città che hanno deciso premi Milano, Varese, Roma, Bologna e Lecce Il legislatore ha scelto di azzerare per le cessioni gratuite l\'Ires e l\'Iva', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'I Comuni scontano la Tari a chi dona beni alimentari', 'Documento_TitoloHtml': 'I Comuni scontano la Tari a chi dona beni alimentari', 'Documento_Contenuto': 'Agevolazione Tari per chi dona eccedenze alimentari. Ad oggi sono diversi i Comuni che - in linea con le previsioni della legge Gadda 166/2016 (Antisprechi) - riconoscono alle attività commerciali e industriali che producono o distribuiscono beni alimentari e che li cedono, a titolo gratuito, un abbattimento della parte variabile della tariffa sui rifiuti. Una finalità, quella perseguita a livello territoriale, che incentiva grandi e piccole imprese a donare prodotti di prima necessità rimasti invenduti o inutilizzati promuovendo nel nostro Paese un\'economia di tipo circolare. Il Fisco, infatti, nel contesto della legge Antisprechi, diventa una leva per dare rilevanza a comportamenti virtuosi prevedendo, a fronte della donazione di un paniere di beni circoscritti dalla norma (per esempio, oltre ad alimenti e farmaci, tessile e arredo, giocattoli, libri, materiali per edilizia, tablet ecetera) di eliminare qualsiasi effetto fiscale legato alla liberalità. Ciò significa che, ai fini<span class="term"> Ires</span>, le cessioni gratuite non generano un ricavo imponibile e i costi sostenuti sono deducibili, mentre sotto il profilo Iva, le operazioni di cessione - in quanto assimilate alla distruzione dei prodotti - non scontano l\'imposta. In questo caso, quindi, non viene applicata l\'Iva sulle merci in uscita riconoscendo una detrazione dell\'imposta assolta a monte. Accanto a tali incentivi, il legislatore ha poi previsto la facoltà per i Comuni di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti proporzionale alla quantità, debitamente certificata, di beni e prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione (articolo 17, legge 166). Una previsione che molti hanno recepito nei propri regolamenti Tari indirizzandola per lo più ai soli donatori e non ai donatari. Tra i Comuni virtuosi che hanno scelto di incentivare la cultura del dono vi sono, ad esempio, le città di Milano, Bergamo, Varese, Roma, Messina e Lecce che prevedono una riduzione della Tari basata sulla parte variabile con percentuali differenti. È il caso, ad esempio, del Comune di Roma Capitale che, nell\'ambito del progetto «Food policy», consente di fruire dell\'agevolazione Tari in misura proporzionata al cibo donato nonché alla superficie dell\'immobile prevedendo tre fasce di riduzione (15%, 20% e 25%). Discorso diverso per il Comune di Varese che calcola la riduzione Tari sulla parte variabile parametrando la quantità di cibo donato al coefficiente di produzione presuntiva della Tari con riferimento alla specifica attività commerciale svolta. In questo caso, sono previste quattro fasce di riduzione (5, 10, 15 e 20%). Anche il Comune di Bologna investe nel contrasto allo spreco alimentare prevedendo, in questo caso, un abbattimento tariffario sulla Tari quantificato in 0,20 euro al chilogrammo di beni alimentari che non può arrivare ad incidere per oltre il 10% del totale della tassa dovuta e che si applica a conguaglio della tassa dovuta per l\'anno successivo. Al Sud, la città di Lecce riconosce una riduzione della parte variabile della tariffa nella misura del 15% a favore di imprese che producono o distribuiscono beni alimentari devolvendoli ad associazioni assistenziali e di volontariato previste dalla normativa antisprechi. Si tratta, quindi, di misure volte ad incentivare la cultura del dono che richiedono ai soggetti beneficiari di porre in essere una serie di adempimenti legati principalmente all\'obbligo di comunicare la quantità totale dei beni donati. Infatti, le imprese che intendono fruire della riduzione Tari sono tenute a presentare domanda corredata da documentazione attestante la cessione a titolo gratuito delle eccedenze, quale ad esempio il documento di trasporto richiesto dalla legge 166 che diviene in questo caso anche un parametro per quantificare il beneficio fiscale. Sono vantaggi inediti , spesso poco conosciuti ma di grande utilità, che necessiterebbero di uno sforzo divulgativo più consistente da parte degli enti locali. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': ', libri, materiali per edilizia, tablet ecetera) di eliminare qualsiasi effetto fiscale legato alla liberalità. Ciò significa che, ai fini <strong>Ires</strong>, le cessioni gratuite non generano un ricavo imponibile e i costi sostenuti sono deducibili, mentre sotto il profilo Iva, le operazioni di cessione... di uno sforzo divulgativo più consistente da parte degli enti locali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Tra le città che hanno deciso premi Milano, Varese, Roma, Bologna e Lecce Il legislatore ha scelto di azzerare per le cessioni gratuite l\'<strong>Ires</strong> e l\'Iva...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Agevolazione Tari per chi dona eccedenze alimentari. Ad oggi sono diversi i Comuni che - in linea con le previsioni della legge Gadda 166/2016 (Antisprechi) - riconoscono alle attività commerciali e industriali che producono o distribuiscono beni alimentari e che li cedono, a titolo gratuito, un abbattimento della parte variabile della tariffa sui ', 'Documento_Autore': 'Pagina a cura di Ilaria Ioannone, Gabriele Sepio', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '37', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD01MkEyQUY0NjY2NEQyRjYwRjQ4NkZCMjRFMzg2QkIwOTkwODBGQTgyNEZFRjgxOUZGQ0NBNTU3MzU3ODJEM0YxJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZDVmL3B1WVVDMEFER1ZiUUpzMTIxSnVkajN6UVRYNnpPWElsZ1A4K3h1eUhVbXdkK1o2ZDZKUT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666074', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '39', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'BREVI', 'Documento_TitoloHtml': 'BREVI', 'Documento_Contenuto': 'autonomi Stralcio debiti con tagli sull\'assegno L\'annullamento automatico dei debiti previdenziali può avere conseguenze negative sulla posizione pensionistica dei lavoratori autonomi iscritti all\'Inps. In una nota inviata al Consiglio nazionale dell\'Ordine dei consulenti del lavoro e al consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, lo stesso istituto previdenziale ha ricordato che l\'annullamento dei debiti fino a mille euro relativi agli anni 2000-2015, introdotto dall\'articolo 1, commi 222-230, della legge 197/2022, scatterà il 31 marzo, senza domanda specifica da parte del debitore. Tale annullamento, però, impatta su artigiani, commercianti, lavoratori autonomi dell\'agricoltura, nonché parasubordinati e liberi professionisti iscritti alla gestione separata, la cui posizione assicurativa è alimentata in proporzione all\'effettivo versamento della contribuzione, senza il principio dell\'automaticità delle prestazioni. Di conseguenza, in assenza di alcuni importi dovuti, si avrà una pensione inferiore, oppure si rischia di vedersi riconosciuto un periodo di anzianità inferiore all\'anno o di perdere l\'intera annualità. Per questi motivi tali lavoratori devono valutare l\'opportunità di versare i contributi oggetto dell\'imminente annullamento automatico, al fine di evitare ricadute negative sulla posizione previdenziale. pensionati al sud Rendita per invalidità non agevolabile La rendita vitalizia erogata a un cittadino straniero a copertura del rischio di invalidità permanente non può beneficiare della tassazione ridotta prevista per i pensionati che si trasferiscono in un Comune del Sud Italia con meno di 20mila abitanti (articolo 24-ter del Dpr 917/1986). Un cittadino tedesco percepisce una rendita da un ente privato tedesco in base a una polizza di assicurazione sulla vita. L\'agenzia delle Entrate (interpello 246/2023) rileva che la polizza è di natura volontaria, non ha una finalità previdenziale e che la prestazione erogata non è collegata ad alcun requisito anagrafico. Di conseguenza non può essere ricondotta nell\'ambito dei<span class="term"> redditi</span> individuati dall\'articolo 49, comma 2, lettera a del<span class="term"> Tuir</span> («costituiscono<span class="term"> redditi</span> di lavoro dipendente le pensioni di ogni genere e gli assegni ad essi equiparati») e non può beneficiare della tassazione al 7% in caso di trasferimento della residenza fiscale in uno dei Comuni individuati dalla agevolazione. pensioni Tassazione in Bulgaria solo con cittadinanza La pensione italiana versata al connazionale che si è trasferito in Bulgaria viene tassata in Italia, a meno che il pensionato abbia acquisito la cittadinanza bulgara. Lo ha chiarito l\'agenzia delle Entrate nell\'interpello 244/2023.', 'Documento_Abstract': 'dall\'articolo 49, comma 2, lettera a del <strong>Tuir</strong> («costituiscono redditi di lavoro dipendente le pensioni di ogni genere e gli assegni ad essi equiparati») e non può beneficiare della tassazione al 7% in caso di trasferimento della residenza fiscale in uno dei Comuni individuati dalla agevolazione. pensioni...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'autonomi Stralcio debiti con tagli sull\'assegno L\'annullamento automatico dei debiti previdenziali può avere conseguenze negative sulla posizione pensionistica dei lavoratori autonomi iscritti all\'Inps. In una nota inviata al Consiglio nazionale dell\'Ordine dei consulenti del lavoro e al consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '39', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD04RDczNTAyNjA5Q0M0Mjc2RkJBQjhEQTA1QjQzNDQyMUI0OUExREQ3NTNGRTgwNDUyQkY3RTMwMkM5NDAwNEM2JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZEcxRFg4NGlGMnZyY2NMeW9WUnBIb2owRHoyQzNqTU9rWVMzTUlWZjRWQWFMbVRYcldGN0JTdz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666086', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'G. Par.', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '40', 'Documento_Sottotitolo': 'Incontro tra il viceministro dell\'Economia Leo con commercialisti e notai', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Terzo settore e dilettanti, tavolo tecnico al Mef per le modifiche fiscali', 'Documento_TitoloHtml': 'Terzo settore e dilettanti, tavolo tecnico al Mef per le modifiche fiscali', 'Documento_Contenuto': 'Favorire interpretazioni su non commercialità. Coordinamento dell\'esenzione Iva socio-assistenziali e revisione più in generale di alcune disposizioni<span class="term"> Irap</span>. Focus sull<span class="term">\'Irap</span>. Il lavoro di messa a punto e di revisione delle norme fiscali del Terzo<span class="term"> settore</span> e dello sport passerà da un tavolo tecnico presso il ministero dell\'Economia che si coordinerà con i ministeri competenti, ossia il ministero del Lavoro e il dipartimento dello Sport. Le basi per arrivare a uno "spazio istituzionale" di confronto, anche attraverso il coinvolgimento dell\'agenzia delle Entrate, per definire norme interpretative consolidate e proposte di modifiche laddove necessario sono state poste nell\'incontro di ieri tra il viceministro all\'Economia, Maurizio Leo, e i rappresentanti del Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) e il Consiglio nazionale del notariato. Un incontro che fa seguito a quello avuto nei giorni scorsi da commercialisti, notai e l\'associazione Terzjus con il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Come spiega uno dei due consiglieri delegati dei commercialisti al Terzo<span class="term"> settore</span>, Michele de Tavonatti, «a partire dal primo periodo d\'imposta successivo all\'autorizzazione della Commissione europea entreranno in vigore alcune delle principali disposizioni contenute nel Titolo X» del Codice del Terzo<span class="term"> settore</span>. La proposta avanzata da commercialisti e notai è di «fornire un\'analisi interpretativa di alcune significative problematiche, ad oggi irrisolte, antecedentemente all\'entrata in vigore della nuova disciplina che, in ragione delle interlocuzioni già avviate dal Governo con la Commissione europea, avverrebbe, nel caso in cui la Commissione europea rilasciasse la propria autorizzazione nel corso della presente annualità, a partire dal periodo d\'imposta 2024». L\'altro consigliere delegato dei commercialisti al Terzo<span class="term"> settore</span>, David Moro, sottolinea che «ci sono importanti aspetti tecnici su cui sono emerse sostanziali ambiguità a livello operativo, quali le questioni interpretative legate all\'applicazione del test di "non commercialità", l\'inquadramento dei contributi pubblici nell\'ambito della fiscalità degli Ets, la gestione del passaggio dei beni dalla sfera commerciale alla sfera non commerciale dell\'ente, il coordinamento della disciplina Iva, ed altro ancora». Tema caldo anche lo sport dilettantistico. Diego Barone, consigliere nazionale del notariato responsabile Commissione<span class="term"> studi</span> tributari, rimarca che «nell\'ottica anche di una complessiva armonizzazione con la disciplina del terzo<span class="term"> settore</span>, sarebbe opportuno prevedere - ai fini dell\'adeguamento statutario imposto dalla riforma dello sport agli enti sportivi che abbiano già la qualifica di Asd /Ssd - un regime di semplificazioni e agevolazioni sia sotto il profilo civilistico (consentendo quorum deliberativi ridotti), che sotto il profilo fiscale (stabilendo l\'esenzione dall\'imposta di registro), così come già previsto per gli enti del terzo<span class="term"> settore</span>». Sempre nella giornata di ieri si è svolto a Palazzo Chigi un incontro tra il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Un incontro definito da de Nuccio «molto proficuo» in cui si è parlato tra l\'altro della riforma fiscale e del ruolo dei commercialisti nei processi di internazionalizzazione delle imprese. E, evidenzia il presidente de Nuccio, «abbiamo avanzato la proposta di istituire un tavolo consultivo con il Governo al quale siedano, assieme ai commercialisti, anche tutte le altre professioni dell\'area giuridico - economica». © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'Terzo settore e dilettanti, tavolo tecnico al Mef per le modifiche fiscali Favorire interpretazioni su non commercialità. Coordinamento dell\'esenzione Iva socio-assistenziali e revisione più in generale di alcune disposizioni <strong>Irap</strong>. Focus sull\'<strong>Irap</strong>. Il lavoro di messa a punto e di revisione...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Favorire interpretazioni su non commercialità. Coordinamento dell\'esenzione Iva socio-assistenziali e revisione più in generale di alcune disposizioni Irap. Focus sull\'Irap. Il lavoro di messa a punto e di revisione delle norme fiscali del Terzo settore e dello sport passerà da un tavolo tecnico presso il ministero dell\'Economia che si ', 'Documento_Autore': 'G. Par.', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '40', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD01QzJDNzIxMERGNTdGQTAyMENBN0Q0MkUxMjE4QzhFNTE0QTU1RURDNzlCMEIyNTE0Q0QxQjU0Q0UyMDY3NTVEJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZFdPRktTenpnZ2UzYWpkSGd6L0MveTUwdCtyNFNFa2RkeEFubWJBOTR4MzhpRzRydHZVbnowQT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666083', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Onlus, al via le domande per aderire al 5 per mille', 'Documento_TitoloHtml': 'Onlus, al via le domande per aderire al 5 per mille', 'Documento_Contenuto': 'Si sono aperte ieri le domande per le nuove iscrizioni al contributo del 5 per mille dell<span class="term">\'Irpef</span> a favore di Onlus e associazioni sportive dilettantistiche. Per inoltrarle c\'è tempo fino all\'11 aprile 2023. A renderlo noto è stata ieri l\'Agenzia delle entrate, che nella serata del 7 marzo scorso ha anche pubblicato l\'elenco permanente delle Onlus accreditate, mentre l\'elenco...', 'Documento_Abstract': 'Onlus, al via le domande per aderire al 5 per mille Si sono aperte ieri le domande per le nuove iscrizioni al contributo del 5 per mille dell\'<strong>Irpef</strong> a favore di Onlus e associazioni sportive dilettantistiche. Per inoltrarle c\'è tempo fino all\'11 aprile 2023. A renderlo noto è stata ieri l\'Agenzia...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Si sono aperte ieri le domande per le nuove iscrizioni al contributo del 5 per mille dell\'Irpef a favore di Onlus e associazioni sportive dilettantistiche. Per inoltrarle c\'è tempo fino all\'11 aprile 2023. A renderlo noto è stata ieri l\'Agenzia delle entrate, che nella serata del 7 marzo scorso ha anche pubblicato l\'elenco permanente delle ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/onlus-al-via-le-domande-per-aderire-al-5-per-mille-2595301', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3EzeWNvMUQxa1I2WXJjMHAyQVZuR2Y2bkJSQzhUVmxpZFdnbHpzdGN3T0xoRGpaaDY4bld0S0dkelpYUzFOc0UvVjFidTExV2NrSFpac3l3ajcydG50bz0%3d', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Report_ID': '7809267', 'Report_TotaleDocumenti':11, 'Documento_ID': '40666087', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'JACOPO ORSINI', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '3', 'Documento_Sottotitolo': 'SUL TAVOLO DEL MINISTERO L\'IPOTESI DI ELIMINARE IL RIFERIMENTO AL NUMERO DEI COMPONENTI DEL NUCLEO FAMILIARE', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Zero Iva sui beni essenziali Meno Irpef ai dipendenti', 'Documento_TitoloHtml': 'Zero Iva sui beni essenziali Meno Irpef ai dipendenti', 'Documento_Contenuto': 'IL PIANO ROMA Iva "zero" su alcuni prodotti di prima necessità. Anche la riforma dell\'Imposta sul valore aggiunto entra nella delega fiscale che il vice ministro all\'Economia, Maurizio Leo, porterà la prossima settimana in Consiglio di ministri. Ad anticipare la misura è stata il sottosegretario Sandra Savino rispondendo a una interrogazione di Fratelli d\'Italia, in commissione Finanze alla Camera. «La nuova legge delega di riforma fiscale in corso di elaborazione», ha spiegato il sottosegretario, «prevederà il riordino della normativa Iva nazionale per garantire il pieno allineamento tra quest\'ultima e quella dell\'Unione europea, nonché per razionalizzare e semplificare la disciplina dell\'imposta nell\'ottica del miglioramento del rapporto tra il fisco e il contribuente». Ma il passaggio fondamentale è, in realtà, un altro. «Ulteriori interventi», ha detto Savino, «potranno essere previsti, inoltre, per ridefinire le ipotesi di esenzioni, nel rispetto dei presupposti e dei limiti posti dalla direttiva Iva, nonché per razionalizzare la struttura e i livelli delle aliquote Iva ridotte». Cosa significa esattamente? Che alcuni beni potranno essere sottratti al pagamento dell\'Iva. In realtà ne aveva parlato anche il viceministro Leo durante un convegno del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, aprendo a «un meccanismo di esenzione per determinate categorie di beni così come si è già sperimentato per i vaccini contro il Covid-19». Insomma, «l\'aliquota zero». Ma quali beni potrebbero essere "esentati" dall\'Iva? Nei mesi scorsi il ministero dell\'Economia aveva già preparato alcune simulazioni che riguardavano i prodotti alimentari che oggi sono al 4 per cento (come pane e pasta), mentre quelli che attualmente hanno un\'aliquota del 10 (ad esempio carne e pesce) era stato valutato di portarli al 5 per cento. L\'idea di fondo era di fare una sorta di "carrello della spesa" con aliquote ridotte, in modo da provare anche a contenere l\'inflazione. Il costo di questa operazione era stato stimato tra i 4 e i 6 miliardi di euro. La riforma era stata poi accantonata ed era stato invece deciso di tagliare l\'Iva soltanto sui prodotti per la prima infanzia, come pannolini, biberon, latte in polvere, seggiolini. La riforma non riguarderà comunque solo le aliquote. Come ha spiegato ieri Savino alla Camera, «i criteri direttivi della delega dovrebbero consentire la semplificazione di alcuni istituti dell\'Iva, quali la detrazione e i rimborsi, in modo che gli stessi risultino più accessibili ai contribuenti». I crediti Iva, insomma, saranno pagati più rapidamente per dare liquidità alle imprese. Il testo della delega è praticamente pronto. In questi giorni è stato illustrato in alcuni incontri tecnici con una serie di slides. Le aliquote fiscali, come già detto dal governo, passeranno da 4 a 3. Nella delega non sarà indicato né il livello delle aliquote e nemmeno quello degli scaglioni di reddito. Ma le simulazioni che si fanno a via XX settembre riguardano due ipotesi. Una prima con un\'aliquota iniziale al 25%, la seconda al 33% e la terza al 43%; la seconda con la prima aliquota al 23%, la seconda al 33% e la terza al 43% (costo 6 miliardi). L\'intenzione è di dare un contributo "forte" al lavoro dipendente. Anche perché nella riforma del governo Meloni, almeno per ora, non ha trovato spazio il taglio del cuneo contributivo. Per garantire buste paga più "pesanti" ai lavoratori, si agirà sull<span class="term">\'Irpef</span> attraverso al revisione delle aliquote e delle detrazioni. IL MECCANISMO Per le imprese invece verrà riscritto il meccanismo di funzionamento dell<span class="term">\'Ires</span>. L\'intenzione è di introdurre una sorta di "aliquota mobile". Il prelievo, oggi al 24 per cento, potrà scendere fino al 15 per cento per quelle imprese che investono in beni strumentali, assumono over 50 o percettori del Reddito di cittadinanza. Altra cosa che verrà "rivoluzionata", sarà l\'accertamento fiscale. L\'obiettivo resta quello di far dialogare maggiormente l\'Agenzia delle Entrate e i contribuenti, soprattutto le partite Iva e i piccoli commercianti. L\'Agenzia, grazie alle banche dati di cui è fornita, preparerà una sorta di<span class="term"> dichiarazione</span> precompilata biennale per le piccole imprese. Se gli imprenditori aderiranno alla proposta del Fisco, per due anni non subiranno accertamenti. In caso contrario scatteranno subito i controlli. Per le imprese di maggiori dimensioni, invece, sarà rafforzato il meccanismo della «cooperative compliance». Anche in questo caso si tratta di una sorta di "negoziato" tra il Fisco e l\'impresa sull\'interpretazione delle norme e sui conteggi fiscali. La riforma, insomma, tocherà tutti gli ambiti dell\'attuale sistema fiscale. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'Meloni, almeno per ora, non ha trovato spazio il taglio del cuneo contributivo. Per garantire buste paga più "pesanti" ai lavoratori, si agirà sull\'<strong>Irpef</strong> attraverso al revisione delle aliquote e delle detrazioni. IL MECCANISMO Per le imprese invece verrà riscritto il meccanismo di funzionamento dell\'<strong>Ires</strong>...Zero Iva sui beni essenziali Meno <strong>Irpef</strong> ai dipendenti IL PIANO ROMA Iva "zero" su alcuni prodotti di prima necessità. Anche la riforma dell\'Imposta sul valore aggiunto entra nella delega fiscale che il vice ministro all\'Economia, Maurizio Leo, porterà la prossima settimana in Consiglio di ministri...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'IL PIANO ROMA Iva "zero" su alcuni prodotti di prima necessità. Anche la riforma dell\'Imposta sul valore aggiunto entra nella delega fiscale che il vice ministro all\'Economia, Maurizio Leo, porterà la prossima settimana in Consiglio di ministri. Ad anticipare la misura è stata il sottosegretario Sandra Savino rispondendo a una interrogazione di ', 'Documento_Autore': 'JACOPO ORSINI', 'Documento_Argomenti': 'Fisco e Dichiarazioni', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '3', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD05Mzg0NjUyOUMwODg5MEVENzdCNzcwMjQ2ODBBRTgwMTlDMDgxMDI2RjkyRDY0QzE1RDBCRUI3MDg5MUNDMDZDJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2R3Z09Ubk5tbnowUFZpM0JTNHhzTFlXRGl2QXI5WWk0MkhHY3lZaVg1bW11S2dXRWEyTGdVdG9ldU5CNVhtMFgxaGsybWhWamlyYkVsK3RNZDFNcExTTVUxZXBrUS9DNHZzOG9wU2NWTFpldHJwZjIzTEkxQlY%3d', 'Fonte_Titolo': 'Il Messaggero', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666097', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Roberto Lenzi', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '32', 'Documento_Sottotitolo': 'Il ministero delle Imprese ribadisce: occorre l\'interconnessione Non ammessi macchinari non «Investimenti 4.0» per crearne uno «Impresa 4.0»', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Sabatini, il bene 4.0 non basta per ottenere la maggiorazione', 'Documento_TitoloHtml': 'Sabatini, il bene 4.0 non basta per ottenere la maggiorazione', 'Documento_Contenuto': 'Acquistare un bene con le caratteristiche<span class="term"> 4.0</span> non è di per sé sufficiente per ottenere la maggiorazione del contributo Sabatini prevista per i beni<span class="term"> 4.0</span>. Lo ribadisce il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) che, approfittando della pubblicazione di una serie di nuove faq sullo strumento Sabatini, ha redarguito le imprese sulla necessità che i beni strumentali<span class="term"> 4.0</span> lavorino anche soddisfacendo i requisiti di interconnessione e, soprattutto, di integrazione automatizzata con il sistema logistico della<span class="term"> fabbrica</span> o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo. E gli investimenti in impianti fotovoltaici possono ottenere la maggiorazione "green" in presenza delle certificazioni richieste dalle norme. Caratteristiche insufficienti In analogia a quanto previsto per accedere al credito d\'imposta per beni strumentali<span class="term"> 4.0</span>, l\'acquisto di un bene materiale elencato tra quelli ammissibili a<span class="term"> Industria</span><span class="term"> 4.0</span> non basta per ottenere il contributo maggiorato al 3,575% annuo. Quindi all\'impresa beneficiaria non basta ottenere dal fornitore la rassicurazione sulla presenza dei requisiti di base per<span class="term"> Industria</span><span class="term"> 4.0</span>, ma è necessaria un\'analisi sullo stato dell\'impresa beneficiaria stessa e sulla possibilità che il bene<span class="term"> 4.0</span>, collocato al suo interno, possa sfruttare le caratteristiche di base garantite dal fornitore. Per ottenere il contributo maggiorato, i beni strumentali devono, senza eccezioni, essere dotati di tutte e cinque le seguenti caratteristiche: controllo per mezzo di Cnc e/o Plc, interconnessione ai sistemi informatici di<span class="term"> fabbrica</span> con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program, integrazione automatizzata con il sistema logistico della<span class="term"> fabbrica</span> o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo, interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive, nonché rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro. Inoltre, le stesse macchine devono essere dotate di almeno due delle seguenti caratteristiche: sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto, monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo oppure caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico). Peraltro, in caso di agevolazioni concesse per investimenti<span class="term"> 4.0</span>, eventuali spese relative a tale linea di intervento che non presentino i requisiti d\'ammissibilità non sono in ogni caso ammissibili a valere sulle altre linee e non possono quindi comportare un incremento del contributo rispettivamente su «Investimenti in beni strumentali» e «Investimenti green». In tal caso, l\'impresa perde il corrispondente beneficio. Inoltre, l\'impresa non può ottenere la maggiorazione acquistando beni strumentali non rispondenti alle caratteristiche degli «Investimenti<span class="term"> 4.0</span>» per creare un macchinario riconducibile alla cosiddetta Impresa<span class="term"> 4.0</span>; in questo caso, peraltro, i beni non possono in alcun caso essere ammessi al contributo come «Investimenti<span class="term"> 4.0</span>» né come «Investimenti in beni strumentali». Sì agli impianti fotovoltaici Gli impianti di produzione energetica, quali quelli fotovoltaici, di cogenerazione, minieolico o microgeneratori, sono ammissibili all\'agevolazione. L\'acquisto del solo impianto di questo tipo è agevolabile, però, solo per le imprese che svolgono attività di produzione di energia elettrica e per quelle che svolgono attività agricola. Per tutte le altre, è ammissibile l\'acquisto di un impianto di produzione energetica solo se fa parte di un più ampio programma di investimento, organico e funzionale, nonché coerente con l\'attività dell\'impresa e riconducibile a una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti unionali applicabili per settore. Inoltre, l\'acquisto di un impianto di produzione energetica è considerato ammissibile solo nel caso di beni classificabili nell\'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dell\'articolo 2424 del Codice civile, non corrispondenti quindi a impianti infissi al suolo. Non sono pertanto ammissibili gli impianti ascrivibili in bilancio alla voce B.II.1, quali gli impianti eolici di qualsivoglia entità. Soddisfatte queste condizioni, gli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili possono anche beneficiare della linea di intervento «Investimenti green». In questo caso, laddove l\'impresa non sia in possesso alla data di presentazione della richiesta di erogazione di un\'idonea certificazione ambientale di processo, tutti i beni rientranti fra gli «Investimenti green», ivi compresi gli impianti di produzione energetica, dovranno essere corredati delle idonee certificazioni ambientali di prodotto/autodichiarazioni ambientali, tra quelle indicate dalla circolare ministeriale sulla legge Sabatini. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'per beni strumentali 4.0, l\'acquisto di un bene materiale elencato tra quelli ammissibili a <strong>Industria</strong> <strong>4.0</strong> non basta per ottenere il contributo maggiorato al 3,575% annuo. Quindi all\'impresa beneficiaria non basta ottenere dal fornitore la rassicurazione sulla presenza dei requisiti di base per <strong>Industria</strong> <strong>4.0</strong>...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Acquistare un bene con le caratteristiche 4.0 non è di per sé sufficiente per ottenere la maggiorazione del contributo Sabatini prevista per i beni 4.0. Lo ribadisce il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) che, approfittando della pubblicazione di una serie di nuove faq sullo strumento Sabatini, ha redarguito le imprese sulla ', 'Documento_Autore': 'Roberto Lenzi', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '32', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD02MjVFQzY4RTdBRDNGMUMwM0M2RTU2QTBDMDQyQkM2QjgxNTExQ0NCMjJDNzQwNUMzREM5NDI2M0FFQzBGNjI1JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZG55a2Evb3RBcW9wMlduTy9IZ0pnMXVWaWFGcTJUQlBIRjZyTUI0ZE03S2xTWDNoYnJDNWJLZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666089', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Digital gender gap nuova disuguaglianza, l\'allarme dell\'Onu', 'Documento_TitoloHtml': 'Digital gender gap nuova disuguaglianza, l\'allarme dell\'Onu', 'Documento_Contenuto': 'In occasione della Giornata internazionale della donna, il punto sul divario Ict che non tende a colmarsi nonostante le iniziative crescenti sul fronte Stem. Da non sottovalutare la questione economica: le donne hanno meno accesso alle tecnologie e a<span class="term"> Internet</span> e meno opportunità lavorative. La vice segretaria generale delle Nazioni Unite, Sima Bahous: "Bisogna correggere gli stereotipi e garantire inclusività" Un nuovo tipo di povertà si è diffusa nel mondo, una che esclude le donne e le ragazze in modi devastanti: la povertà digitale. Si apre così l\'intervento di Sima Bahous, vice segretaria generale delle Nazioni Unite e direttrice esecutiva di Un Women, che ha inaugurato col suo discorso la 67esima sessione della Commission on the status of women (Csw). Il divario digitale, ha detto Bahous, è diventato il nuovo volto della disuguaglianza di genere. La rivoluzione digitale offre opportunità senza precedenti per donne e ragazze, ma ha allo stesso tempo creato nuove profonde sfide, aggravando fortemente le disuguaglianze di genere. "Non raggiungeremo la parità di genere senza colmare il digital divide", ha sottolineato la vice segretaria generale dell\'Onu. "Ecco perché il lavoro di questa 67a Commissione sulla condizione delle donne (Csw) non potrebbe essere più tempestivo né più critico", ha affermato Bahous. " Ci incontriamo per fare ciò che questa Commissione sa fare meglio: sviluppare norme e standard per una questione urgente di notevole importanza che offre sia opportunità che sfide". Indice degli argomenti Donne, i numeri del digital divide Donne online meno sicure Il potere positivo dell\'innovazione Donne e diritti, sette sfide da vincere L\'appello della Fao Donne, i numeri del digital divide I dati fanno riflettere, ha proseguito Bahous. Le donne hanno il 18% in meno di probabilità rispetto agli uomini di possedere uno smartphone e molte meno probabilità di accedere o utilizzare<span class="term"> Internet</span>. Solo l\'anno scorso, 259 milioni di uomini in più che donne erano online. Solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 22% dei lavoratori del settore dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> a livello globale sono donne. WHITEPAPER La tua azienda è davvero DIGITALE? Ecco la guida per sapere tutto sulla vera Digital Transformation Digital Transformation Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy E-mail * Consente all\'invio di materiale promozionale, compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali con modalità di contatto automatizzate e tradizionali delle Contitolari per conto di terzi (senza comunicazione dei dati ai medesimi) che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio. Nel settore tecnologico a livello globale le donne non solo occupano meno posizioni, ma affrontano anche un divario retributivo di genere del 21%. Quasi la metà di tutte le donne che lavorano nella tecnologia hanno subito molestie sul posto di lavoro. Il divario nell\'accesso agli strumenti digitali e alle opportunità è più ampio dove le donne e le ragazze sono spesso più vulnerabili. Questo divario colpisce in modo sproporzionato le donne e le ragazze con bassa alfabetizzazione o basso reddito, quelle che vivono in aree rurali o remote, i migranti, le donne con disabilità e le donne anziane. Queste differenze hanno gravi conseguenze per le donne e le ragazze. Il divario digitale può limitare l\'accesso delle donne alle informazioni salvavita, alle soluzioni di pagamento e trasferimento di denaro mobili o ai servizi pubblici online. Ciò può rendere ancora più difficile per una donna completare la sua istruzione, possedere il proprio conto in banca, prendere decisioni informate sul suo corpo, sfamare la sua famiglia o avere uno stipendio. Donne online meno sicure Dobbiamo anche affrontare le minacce alla sicurezza e al benessere delle ragazze che la tecnologia può presentare quando viene abusata, ha proseguito Bahous. Anche dove godono dell\'accesso a strumenti e servizi digitali, la discriminazione ha preso piede e continua a trovare nuovi modi per negare loro i loro diritti. Un sondaggio tra donne giornaliste di 125 paesi ha rilevato che tre quarti avevano subito violenza online nel corso del loro lavoro e un terzo si era auto-censurato in risposta. Le donne afghane che hanno parlato attraverso YouTube e i blog hanno avuto le loro porte segnate dai talebani, con molte che fuggono dal loro paese per sicurezza. In Iran molte donne e ragazze continuano ad essere prese di mira a causa della loro partecipazione a campagne online. Gruppi radicali e alcuni governi usano i social media per colpire le donne, in particolare le donne che difendono i diritti umani. Gli attivisti per i diritti delle donne non possono svolgere il loro ruolo nel promuovere l\'uguaglianza se temono rappresaglie. È la nuova repressione e oppressione digitale. Il potere positivo dell\'innovazione Allo stesso tempo la rivoluzione digitale offre il potenziale per un miglioramento senza precedenti nella vita di donne e ragazze. Sfruttate in modo efficace, la tecnologia e l\'innovazione possono essere i punti di svolta per catalizzare la riduzione della povertà, ridurre la fame, aumentare la salute, creare nuovi posti di lavoro, mitigare i cambiamenti climatici, affrontare le crisi umanitarie, migliorare l\'accesso all\'energia e rendere intere città e comunità più sicure e sostenibili, a beneficio di donne e ragazze. Consideriamo i social media. Hanno permesso alle donne, che cercano disperatamente aiuto di fronte all\'aumento della violenza domestica durante i lockdown Covid-19, di accedere alle informazioni e al supporto. I social media sono stati anche un connettore cruciale per il movimento delle donne all\'interno e tra i paesi. "Sta a noi decidere il corso che vogliamo tracciare", ha detto Bahous, e se, in definitiva, vogliamo cogliere "l\'opportunità che ci viene offerta per costruire un mondo migliore, assicurandoci di non lasciare indietro nessuna donna o ragazza nella rivoluzione digitale". Donne e diritti, sette sfide da vincere "La nostra sfida non è istruire più donne o distribuire telefoni cellulari. Piuttosto, è cambiare le istituzioni e correggere gli stereotipi di genere dannosi che circondano la tecnologia e l\'innovazione a scapito di ogni donna", ha affermato Bahous. In primo luogo bisogna colmare il divario digitale di genere. Ogni membro della società, specialmente i più emarginati, deve avere pari accesso alle competenze e ai servizi digitali. I servizi digitali, in particolare i servizi di e-government, devono essere su misura e accessibili a tutte le donne e le ragazze. Secondo, occorre investire nell\'educazione digitale, scientifica e tecnologica per ragazze e donne, comprese quelle che non hanno il diritto all\'istruzione. Queste opportunità non possono essere semplicemente la fornitura di competenze informatiche di base. Devono estendersi all\'intera suite di capacità necessarie per garantire posti di lavoro in un mondo digitale. Terzo, dobbiamo garantire posti di lavoro e posizioni di leadership per le donne nei settori della tecnologia e dell\'innovazione. Come ha detto il segretario generale dell\'Onu: "C\'è un grande pericolo per l\'uguaglianza di genere, la misoginia è incorporata nelle Silicon Valley di questo mondo". Ciò richiede un profondo cambiamento istituzionale e culturale. In quarto luogo dobbiamo garantire la trasparenza e la responsabilità della tecnologia digitale. Per progettazione, la tecnologia deve essere sicura, inclusiva, conveniente e accessibile. Ciò include garantire che i pregiudizi inconsci o coscienti non siano incorporati nelle nuove tecnologie e nel campo dell\' intelligenza<span class="term"> artificiale</span>. Quinto, dobbiamo porre i principi di inclusione e cambiamento sistemico al centro della digitalizzazione. Le donne devono essere incluse tra i creatori di tecnologia e<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>, altrimenti i decisori e i prodotti digitali non rifletteranno le priorità delle donne e delle ragazze. Dobbiamo garantire che le donne e le ragazze siano una parte centrale della progettazione, dello sviluppo e della diffusione della tecnologia. Sesto, dobbiamo affrontare la disinformazione e lavorare con uomini e ragazzi per promuovere un comportamento online etico e responsabile e rendere l\'uguaglianza una pietra miliare della cittadinanza digitale. Infine, dobbiamo compiere gli sforzi e gli investimenti necessari per garantire che gli spazi online siano privi di violenza e abusi, con meccanismi e una chiara responsabilità per affrontare tutte le forme di molestie e discriminazione e discorsi di incitamento all\'odio. "La tecnologia dovrebbe liberare e, invece, sta aggravando la violenza, con comportamenti online che cercano di controllare, danneggiare, mettere a tacere o screditare le voci di donne e ragazze", ha concluso Bahous. "Tutte queste soluzioni richiedono azioni concertate non solo dei governi ma di tutta la società, e in particolare del settore privato ". L\'appello della Fao Colmare il gap di genere per liberare il potenziale delle donne nelle aree rurali. L\'accesso inclusivo alle tecnologie digitali e all\'istruzione è fondamentale per ridurre le disuguaglianze e dare potere alle donne e alle ragazze. E\' il messaggio lanciato dalle tre agenzie delle Nazioni Unite per l\'alimentazione e l\'agricoltura in occasione della Giornata internazionale della donna 2023. Secondo Fao, Ifad e Wfp, mentre la digitalizzazione da sola non può risolvere tutti i problemi, le donne a parità di accesso alla tecnologia digitale e all\'istruzione, possono avere un ruolo più attivo ed efficace nei sistemi agroalimentari. "Certo, è scoraggiante celebrare la Giornata internazionale della donna in un momento in cui stiamo regredendo sull\'uguaglianza di genere e stiamo assistendo a un allargamento del divario nella scienza, nella tecnologia e nell\'innovazione", ha dichiarato Beth Bechdol, vicedirettore generale della Fao, "quando investiamo nelle donne rurali, investiamo nella resilienza, nel futuro delle nostre comunità e nella creazione di un mondo più inclusivo ed equo, un mondo in cui nessuno sia lasciato indietro". Sebbene vi sia una rapida proliferazione di strumenti e servizi digitali, le donne continuano ad affrontare barriere sistemiche e strutturali nell\'accesso e nell\'adozione di nuove tecnologie. I dati sul divario di genere indicano che a livello globale il 69% degli uomini utilizza<span class="term"> Internet</span> rispetto al 63% delle donne. Le donne nei paesi a basso e medio reddito hanno il 16% in meno di probabilità di utilizzarlo rispetto agli uomini. Un contrasto è ancora più marcato nelle zone rurali, dove le donne sono particolarmente svantaggiate in termini di accesso alle tecnologie dell\'informazione e della comunicazione (Ict) e hanno meno probabilità di impegnarsi con soluzioni Ict, a causa di vincoli come l\'accessibilità economica, l\'analfabetismo, le capacità degli utenti e le norme sociali discriminatorie. WHITEPAPER Backup e Disaster Recovery: sicurezza e risparmio grazie al cloud Cloud Digital Transformation Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': '% dei lavoratori del settore dell\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> a livello globale sono donne. WHITEPAPER La tua azienda è davvero DIGITALE? Ecco la guida per sapere tutto sulla vera Digital Transformation Digital Transformation Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy E-mail * Consente... garantire che i pregiudizi inconsci o coscienti non siano incorporati nelle nuove tecnologie e nel campo dell\' <strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong>. Quinto, dobbiamo porre i principi di inclusione e cambiamento sistemico al centro della digitalizzazione. Le donne devono essere incluse tra i creatori di tecnologia... e <strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong>, altrimenti i decisori e i prodotti digitali non rifletteranno le priorità delle donne e delle ragazze. Dobbiamo garantire che le donne e le ragazze siano una parte centrale della progettazione, dello sviluppo e della diffusione della tecnologia. Sesto, dobbiamo affron', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'In occasione della Giornata internazionale della donna, il punto sul divario Ict che non tende a colmarsi nonostante le iniziative crescenti sul fronte Stem. Da non sottovalutare la questione economica: le donne hanno meno accesso alle tecnologie e a Internet e meno opportunità lavorative. La vice segretaria generale delle Nazioni Unite, Sima ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/digital-gender-gap-nuova-disuguaglianza-lallarme-dellonu/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enpma1ZzaXI2dmpQTEsvNGdOTnA1M0ZXQVpwVDJabEVkTU9PQk0xVEw1TUlGN3hvL2wzSlREWG91ZlcyeUZBYmx0QmorQzBEMk9ocnZEcm50T1ZSQ1RrOQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666096', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Recommerce nuova frontiera di business per le pmi digital & green', 'Documento_TitoloHtml': 'Recommerce nuova frontiera di business per le pmi digital & green', 'Documento_Contenuto': 'La crisi del caro vita e gli effetti del cambiamento climatico stanno spingendo i cittadini europei a rivedere in chiave sostenibile le abitudini di acquisto. L\'economia circolare si fa sempre più strada e per le aziende si aprono nuove opportunità. Visa lancia una piattaforma ad hoc L\'87% delle persone intervistate in diversi mercati europei ha già partecipato ad almeno un\'attività di Recommerce : un metodo più sostenibile di acquistare, riciclare e condividere beni e servizi. Lo afferma una nuova ricerca Opinium condotta in tutta Europa per conto di Visa, la quale rivela che la crisi del caro vita e gli effetti ormai visibili del cambiamento climatico stanno spingendo i cittadini europei a rivedere le loro attuali abitudini di acquisto e a cercare modi più sostenibili per comprare e vendere prodotti e servizi. Tuttavia, emerge dall\'indagine, i consumatori non sono ancora consapevoli che molti dei loro comportamenti stanno già contribuendo a un futuro più sostenibile e adottarli più spesso accelererà i cambiamenti in questo settore. Indice degli argomenti Le "6 R" del nuovo modello L\'ascesa dell\'imprenditore green La piattaforma Visa per il Recommerce Opportunità per le pmi con il Recommerce Le "6 R" del nuovo modello I comportamenti del Recommerce, che comprendono il Rinnovo, la Ricarica, la Riparazione, la Rivendita, la Restituzione e la Ridistribuzione - intesi come la condivisione, lo scambio o la vendita a prezzi inferiori di oggetti di cui non si ha più bisogno o di cui si possiede una quantità eccessiva - sono chiamati da Visa le "sei R". Tra queste, la Rivendita è il comportamento più comune e apprezzato, con oltre due quinti dei consumatori (45%) che rivendono beni almeno due volte l\'anno. Un quarto (25%) delle pmi in Europa offre già opzioni di rivendita e la metà (48%) prevede di farlo in futuro. Poco più di un quarto (27%) dei consumatori è disposto a pagare per articoli da riparare, ristrutturare o adattare perché più convenienti o a un prezzo inferiore. WHITEPAPER AZIENDA RETAIL: ecco i 15 motivi per cui hai bisogno dell<span class="term">\'Intelligenza</span><span class="term"> Artificiale</span>! Intelligenza<span class="term"> Artificiale</span> Retail Scopri di più! Scarica il Whitepaper I consumatori di età superiore ai 65 anni sono i più propensi a ricorrere alla Riparazione per allungare la vita dei prodotti. Come la Riparazione, anche la Ricarica è utilizzata dai consumatori come metodo per risparmiare, con quasi un terzo degli intervistati ad affermare che il risparmio dei costi è uno dei principali fattori che li spingono a investire. La Restituzione include il ritiro o l\'accettazione dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita ed è indicata come l\'attività che gli utenti adotteranno con maggiore frequenza in futuro L\'ascesa dell\'imprenditore green L\'ultimo studio di Visa e Opinium dimostra che il riconoscimento delle opportunità finanziarie e la possibilità di risparmiare sui costi sono fondamentali per incoraggiare il Recommerce. Un quarto degli adulti intervistati ha dichiarato che vi aderirebbe se potesse trovare un modo per guadagnare dalle proprie azioni, ad esempio creando un\'app per vendere abiti o mobili usati o ricevendo incentivi in denaro per ridistribuire le eccedenze alimentari. Anche i benefici ambientali sono un fattore chiave per i consumatori. Visa ha rilevato che 9 adulti su 10 hanno partecipato attivamente ad attività ecologiche negli ultimi tre mesi e la stragrande maggioranza (93%) ha dichiarato di ritenere che il minore utilizzo di imballaggi abbia un impatto sull\'ambiente e sulla società. Quasi la metà (43%) degli intervistati ha individuato nella riduzione dei rifiuti, degli imballaggi o della plastica il motivo principale che li ha spinti a partecipare all\'economia Recommerce, ed è evidente che la combinazione di preoccupazioni ambientali e costi stia guidando la diffusione del ri-commercio elettronico. La piattaforma Visa per il Recommerce Visa ha creato una nuova piattaforma digitale dedicata al Recommerce per aiutare i privati e le imprese a imparare, tramite risorse educative, come adottare le sei R del ri-commercio elettronico : Resale (Rivendita), Repair (Riparazione), Rental (Noleggio), Refill (Ricarica), Return (Restituzione) e Redistribution (Ridistribuzione). Come prossimo passo, Visa intende sviluppare un laboratorio di analisi comportamentale. Attraverso la ricerca e la collaborazione con clienti e partner, il laboratorio punta a individuare modi praticabili per implementare soluzioni concrete e mettere gli individui in condizione di adottare comportamenti più sostenibili nella loro vita quotidiana. "Il nuovo Behavioural Insights Lab condurrà attività di ricerca per promuovere questa iniziativa, mentre la Ellen MacArthur Foundation garantirà che i suoi "Circular design principles" siano integrati e che le opportunità pre-competitive possano svilupparsi attraverso la sua rete", afferma Joe Murphy, Executive lead network della Ellen MacArthur Foundation. "La transizione da un\'economia lineare "prendi, produci, butta via" a un\'economia circolare e rigenerativa richiederà un cambiamento dell\'intero sistema, ma l\'ultima ricerca di Visa dimostra che esiste un chiaro interesse della società per opzioni più sostenibili. Lavorare insieme per fornire maggiore educazione e supporto sia alle pmi che ai consumatori continuerà a ispirare scelte più sostenibili a livello globale", commenta Katherine Brown, Viceèresident Inclusive impact & sustainability in Europa di Visa -. Siamo focalizzati nel favorire la transizione verso un\'economia più rigenerativa inclusiva e accessibile a tutti. Oggi, la ridistribuzione è già un comportamento diffuso nelle comunità, e aggiungendo questo elemento nei modelli di reimmissione in commercio guardiamo all\'intero ciclo di vita di beni e servizi; attraverso la donazione o la vendita troviamo nuovi modi per ridistribuire quelli che non sono necessari o non possono essere utilizzati prima della scadenza". Opportunità per le pmi con il Recommerce Con il cambiare delle preferenze dei consumatori, cambiano anche le opportunità per le imprese. Entro il 2030, si stima che la transizione verso un\'economia circolare in Europa rappresenterà un\'opportunità economica da 900 miliardi di euro, e i dati indicano che le imprese ne stanno già beneficiando. Visa riporta che le pmi che offrono il Recommerce hanno riscontrato una crescita del fatturato annuo del 22% negli ultimi due anni, con la possibilità di un\'ulteriore crescita. La maggior parte dei consumatori (69%) ha dichiarato di essere più propensa ad acquistare prodotti o servizi da aziende che li aiutano a partecipare ad attività di Recommerce. È incoraggiante notare che quasi tutte le pmi intervistate in Europa (91%) hanno dichiarato di voler adottare pratiche più sostenibili, con un quarto che ha dichiarato di voler investire il 20% o più del proprio fatturato in attività di Recommerce. Tuttavia, sebbene il futuro delle pratiche commerciali sostenibili sia promettente, l\'economia del ri-commercio elettronico non è ancora consolidata. Un terzo degli adulti che hanno dichiarato di essere propensi a partecipare al Recommerce lo farà quando le attività diventeranno più facili e convenienti da utilizzare; inoltre un quinto degli intervistati non è sicuro della qualità di certi prodotti quando si tratta di noleggio e rivendita di oggetti di seconda mano. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'i 15 motivi per cui hai bisogno dell\'<strong>Intelligenza</strong> <strong>Artificiale</strong>! <strong>Intelligenza</strong> <strong>Artificiale</strong> Retail Scopri di più! Scarica il Whitepaper I consumatori di età superiore ai 65 anni sono i più propensi a ricorrere alla Riparazione per allungare la vita dei prodotti. Come la Riparazione, anche la Ricarica...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La crisi del caro vita e gli effetti del cambiamento climatico stanno spingendo i cittadini europei a rivedere in chiave sostenibile le abitudini di acquisto. L\'economia circolare si fa sempre più strada e per le aziende si aprono nuove opportunità. Visa lancia una piattaforma ad hoc L\'87% delle persone intervistate in diversi mercati europei ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/green-economy/recommerce-nuova-frontiera-di-business-per-le-pmi-digital-green/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNpMDY0Yk1WN1U0cXR6MTEzMnp3bUh0OHJGNTJQLzIyQ2FlSnRTNVI4dGhxRytJbnplWkdiRmxmSlJ2NTdTN2hlaTduZkxPdWM0NnVrNk5pNXhhR2VNQkZ6TUhpRml5cXBGZExzRW0xN2xRcnp5cGhUY2s1VmdnPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666095', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'MARIO GAROFALO', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '22', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': 'Il corsivo del giorno', 'Documento_Titolo': 'PERCHÉ MUSK HA BISOGNO DI ESPERTI DI FAKE', 'Documento_TitoloHtml': 'PERCHÉ MUSK HA BISOGNO DI ESPERTI DI FAKE', 'Documento_Contenuto': 'L\'Unione europea ha chiesto a Elon Musk di assumere. Proprio a lui, che ha appena licenziato la gran parte dei dipendenti mandando via perfino la stacanovista che dormiva con il sacco a pelo in ufficio. Non è una provocazione: la mossa di Bruxelles ha a che fare con l\'allarme sulla disinformazione: servono più persone per controllare la rispondenza dei fatti postati alla verità. Il problema è diventato molto serio proprio a causa dei social network, che hanno moltiplicato le fonti delle fake news rendendone la diffusione quasi incontrollabile. La post-verità, in fondo - come scrive Maurizio Ferraris - è figlia della «documedialità», della continua produzione di documenti digitali. Musk ha assicurato che farà un massiccio uso dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> per dividere il falso dal vero, ma il fattore umano resta indispensabile. Di qui, secondo il Financial Times , la richiesta di fare assunzioni. Le soluzioni adottate contro la disinformazione sono di vari tipi. Quando sono esplose pandemia e «infodemia», YouTube ha messo a punto un catalogo degli argomenti vietati: non si potevano postare, ad esempio, video che dessero la colpa del virus alle reti 5G. Facebook, che ha un team di moderatori ad hoc, ha deciso di posticipare, nello scroll, i post sospetti. Lo stesso Twitter, prima dell\'arrivo di Musk, ha bloccato il profilo di Donald Trump quando ha scoperto che alcuni suoi post sui brogli elettorali (inventati) hanno alimentato l\'assalto a Capitol Hill. Resta il problema di cosa si possa fare una volta accertato che una notizia è falsa: va cancellata? Lo studioso Cass Sunstein avvisa sui pericoli di censura e insiste sull\'importanza del «counterspeech»: affiancare ai post sospetti altri post con fonti ufficiali e controllate. Quello che Elon Musk ha promesso di fare con le «Community Notes» dei moderatori di Twitter. Ma il sistema, secondo la Commissione di Bruxelles, deve ancora dimostrare di essere efficace.', 'Documento_Abstract': '-verità, in fondo - come scrive Maurizio Ferraris - è figlia della «documedialità», della continua produzione di documenti digitali. Musk ha assicurato che farà un massiccio uso dell\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> per dividere il falso dal vero, ma il fattore umano resta indispensabile. Di qui, secondo...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'L\'Unione europea ha chiesto a Elon Musk di assumere. Proprio a lui, che ha appena licenziato la gran parte dei dipendenti mandando via perfino la stacanovista che dormiva con il sacco a pelo in ufficio. Non è una provocazione: la mossa di Bruxelles ha a che fare con l\'allarme sulla disinformazione: servono più persone per controllare la ', 'Documento_Autore': 'MARIO GAROFALO', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': 'Cultura', 'Documento_NumeroDiPagina': '22', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD00RkM3MzU3NTdGOUJBMTIxM0I0RkUzRjkwMzczQ0U3RUNDRTk0RjJGNTI5Q0IxQjVEQzBGRUI1MkYxMzA2ODFGJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VGV0pza0l5U0FqMnJpVDJXVEdGZ0xPNDR4cG1NcEhQbjJMQlBTLzNNWGx3ajFZdjBFei9WQndLaTFSODR2SVNaejE0QzNBMUpidlhick1SNHQ5SjJyMjQ5R2ljWU9SVnM9', 'Fonte_Titolo': 'Corriere della Sera', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666093', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'L\'IA nell\'informatica forense e nei procedimenti giudiziari: casi d\'uso e problemi', 'Documento_TitoloHtml': 'L\'IA nell\'informatica forense e nei procedimenti giudiziari: casi d\'uso e problemi', 'Documento_Contenuto': 'L\'utilizzo dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> nell\'informatica forense o in ambito giudiziario presenta vantaggi ma anche alcune sfide, legate all\'affidabilità e alla precisione dei risultati ottenuti. Sebbene, dunque, sia inevitabile un suo ruolo sempre più importante, sarà necessario istituire un quadro di riferimento adeguato Pubblicato il 08 Mar 2023 Michele Vitiello dottore in Ingegneria delle Telecomunicazioni, socio fondatore di ONIF, Perito del Giudice, CTU, Consulente della Procura della Repubblica Nel mondo dell\'informatica forense l\'AI viene utilizzata già da parecchio tempo: molti software hanno implementato funzionalità utili agli investigatori digitali per analizzare e categorizzare dettagliatamente grandi quantità di dati, identificare pattern e correlazioni che potrebbero essere difficili o richiederebbero molto tempo per essere rilevati manualmente. Inoltre può essere utilizzata per automatizzare molte delle attività ripetitive che sono tipiche di questa disciplina forense, come ad esempio l\'individuazione di immagini di natura pedopornografica o raffiguranti sostanze stupefacenti , consentendo agli investigatori di concentrarsi su analisi più complesse e di alta priorità. How AI Could Reinforce Biases In The Criminal Justice System I motori di ricerca, come ad esempio Google, utilizzano funzioni dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> per sviluppare protocolli in grado di riconoscere elementi multimediali ritraenti minori in atteggiamenti sessuali, aiutando le autorità competenti ad indagare su queste attività illegali e prevenire la diffusione di materiale pedopornografico. O, ancora, all\'interno dei software Cellebrite e Magnet Axiom , questa nuova tecnologia viene sfruttata per migliorare la capacità di estrarre, analizzare e interpretare i dati da supporti informatici (dispositivi mobili, pc e memorie), aiutando a identificare pattern e relazioni tra i dati , velocizzare la categorizzazione di immagini, filmati, e-mail e messaggi di testo, per rendere più precisi i risultati delle ricerche. Di questo passo, dunque, l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> assumerà ruoli sempre più importanti. Audio forensics e riconoscimento facciale Altri campi in cui è stata implementata questa tecnologia con ottimi risultati riguardano il mondo dell\' audio forensics e del riconoscimento facciale Evento Demand Generation Lab 23: Questione di Chimica! Finalmente dal vivo a Milano! EasyVoice Biometrics , software utilizzato per effettuare il riconoscimento vocale in grado di identificare una persona in base alla sua voce, analizzando le caratteristiche uniche del tono, del ritmo e del timbro, utilizza algoritmi avanzati per addestrare i suoi modelli su grandi quantità di dati vocali per migliorare continuamente le prestazioni del sistema. Altro esempio è Openface , il quale sfrutta deep learning, una forma di apprendimento automatico basata su reti neurali, per addestrare i suoi modelli di riconoscimento facciale su grandi quantità di dati di volti, al fine di analizzarne i tratti distintivi come la forma e la posizione degli occhi, il naso, la bocca e le orecchie, confrontando queste informazioni con quelle di soggetti terzi per identificare corrispondenze. Gli sviluppi dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> Tutti siamo a conoscenza del fatto che il mondo dell\'informatica sia in continua evoluzione , uno dei settori più innovativi in fase di sviluppo è l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> (AI), ovvero la branca che si concentra sulla creazione di sistemi e algoritmi in grado di eseguire compiti che, solitamente, richiedono l\'intelletto umano, come ad esempio l\'apprendimento automatico, la risoluzione di problemi complessi e la capacità di prendere decisioni. L\'AI utilizza tecniche avanzate di analisi dei dati , come il machine learning e il deep learning, per modellare un sistema in grado di percepire, comprendere e apprendere livelli di<span class="term"> intelligenza</span> simili a quelli umani. Difatti, l\'AI cerca di imitare i comportamenti dell\'uomo tramite il riconoscimento del linguaggio naturale, comprende i contenuti a cui viene sottoposta riuscendo quindi ad adattarsi a nuove situazioni. Ad oggi l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> è utilizzata in molti settori innovativi , partendo dai più conosciuti come il riconoscimento vocale, la traduzione automatica o l\'ottimizzazione della produzione in impianti manufatturieri, sino ad arrivare a nuovi ambiti come la guida autonoma dei veicoli, la diagnostica medica, la previsione e prevenzione di attacchi informatici o la personalizzazione delle campagne di marketing. Esistono due differenti tipologie di<span class="term"> intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>, AI debole e AI forte. Di seguito vengono proposte le principali differenze: AI debole : limitata a una singola attività o compito specifico, è basata su algoritmi predefiniti e sulla programmazione, viene descritta come "intelligenza<span class="term"> artificiale</span> ausiliaria", poiché supporta e migliora le attività umane; AI forte : è in grado di svolgere una vasta gamma di compiti e attività, imparando e adattandosi autonomamente, infatti viene definita "intelligenza<span class="term"> artificiale</span> autonoma". Le sfide dell\'AI nell\'informatica forense Tuttavia, l\'utilizzo dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> nell\'informatica forense presenta anche alcune sfide, ad esempio, può essere difficile garantire che i risultati ottenuti siano sempre affidabili e precisi . Inoltre, l\'IA può essere influenzata da errori di addestramento, il che può portare a conclusioni errate, quindi è importante che gli investigatori siano sempre consapevoli delle attuali limitazioni e che utilizzino questa tecnologia con attenzione e spiccato senso critico, effettuando sempre delle verifiche sui risultati ottenuti. Un\'altra disciplina che potrebbe avere risvolti molto importanti rispetto all\'utilizzo dell\'AI è quella giuridica . A livello legale non esiste ancora una norma che regoli l\'uso e l\'applicazione dell<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> a livello globale, tuttavia, alcuni paesi e organizzazioni hanno iniziato ad elaborare alcune leggi e linee guida per disciplinarne l\'impiego. La Commissione UE ha proposto un regolamento con l\'obiettivo di istituire un quadro di riferimento legale volto al mercato dell\'Unione Europea, garantendo che l\'AI venga utilizzata in maniera etica e responsabile. Per quanto concerne il panorama italiano è intervenuto il Garante della protezione dei dati personali al fine regolarne l\'utilizzo, assicurando un elevato livello di protezione dei dati, dei diritti digitali e delle norme etiche. L\'IA nell\'ambito dei processi civili e penali L<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>, quando addestrata correttamente, è in grado di adattarsi a tutti gli ambiti della vita, tra cui anche quello dei processi civili e penali, per i quali si ipotizza di utilizzare tale tecnologia per: Istituire banche dati giurisprudenziali per il supporto e la stesura di parte di provvedimenti, anche come strumento per la prevedibilità di decisioni giurisdizionali; Vagliare il rischio di recidiva soprattutto nei sistemi predittivi, nella valutazione della pericolosità e applicazione di innumerevoli istituti processuali; Prevedere e prevenire la commissione dei reati e aiutare lo specialista nella ricerca di fonti di prova; Supportare la valutazione della credibilità dei testimoni , la previsione del comportamento delle parti e la determinazione della pena più appropriata. Tuttavia, come in tutti i campi di applicazione, l\'utilizzo in procedimenti giudiziari presenta anche alcune sfide. Ad esempio, come per il caso dell\'informatica forense, errori commessi in fase di addestramento potrebbero condurre a conclusioni errate o decisioni ingiuste , cosa non di poco conto da tenere bene in considerazione. Inoltre, l\'utilizzo dell\'AI può essere percepito come minaccioso per la privacy e la protezione dei dati, sollevando preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla comprensibilità delle decisioni prese dalla tecnologia. Conclusioni L<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span> rappresenta un punto di svolta nella storia dell\'umanità, poiché essa non solo potenzia la nostra capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, ma ci sfida anche a riflettere sulla natura stessa della conoscenza, della consapevolezza e dell\'essere umani. WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il digital onboarding @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta la qualità di questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'L\'IA nell\'informatica forense e nei procedimenti giudiziari: casi d\'uso e problemi L\'utilizzo dell\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> nell\'informatica forense o in ambito giudiziario presenta vantaggi ma anche alcune sfide, legate all\'affidabilità e alla precisione dei risultati ottenuti. Sebbene, dunque... agli investigatori di concentrarsi su analisi più complesse e di alta priorità. How AI Could Reinforce Biases In The Criminal Justice System I motori di ricerca, come ad esempio Google, utilizzano funzioni dell\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> per sviluppare protocolli in grado di riconoscere elementi multimediali.... Di questo passo, dunque, l\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong> assumerà ruoli sempre più importanti. Audio forensics e riconoscimento facciale Altri campi in cui è stata implementata questa tecnologia con ottimi risultati riguardano il mondo dell\' audio forensics e del riconoscimento facciale Evento ', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'L\'utilizzo dell\'intelligenza artificiale nell\'informatica forense o in ambito giudiziario presenta vantaggi ma anche alcune sfide, legate all\'affidabilità e alla precisione dei risultati ottenuti. Sebbene, dunque, sia inevitabile un suo ruolo sempre più importante, sarà necessario istituire un quadro di riferimento adeguato Pubblicato il 08 ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/documenti/lia-nellinformatica-forense-e-nei-procedimenti-giudiziari-casi-duso-e-problemi/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKd1ZjamZIZEwvQ2t6SC9lY09yMW95SFpaNkNSVzRQUUU4T3lUbWNqRUZXWTZSTGtMS3RnYjNtMlZ0TS9lSi83UGVHb0VqRHoxSDU5ODBmUUp5VTMzajJoU0ZaL2NoMGFMdHhxVW1CbmU3aHEzdXFqaWJHYXZHck04MGJHTkZNa0h3V0FJSkFOdUs4a0E9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666098', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Se un robot fa "danni", di che tipo di colpa parliamo? Tutti i nodi della responsabilità dell\'IA', 'Documento_TitoloHtml': 'Se un robot fa "danni", di che tipo di colpa parliamo? Tutti i nodi della responsabilità dell\'IA', 'Documento_Contenuto': 'Se un\'auto a guida autonoma uccide un passante o un robot infermiere dà al paziente una medicina sbagliata, di chi è la colpa? E quali sarebbero le conseguenze? Ma soprattutto, possiamo davvero dire "è colpa del robot"? Una disamina su alcune delle domande che possiamo porci ma la cui risposta è tutt\'altro che immediata Pubblicato il 08 Mar 2023 Valeria Martino post-doc presso l\'Università di Torino Tra i temi più discussi sul rapporto tra esseri umani e Intelligenze Artificiali c\'è la possibilità di attribuire responsabilità a queste ultime . Una macchina a guida automatica investe e uccide un ciclista, un\'arma automatica (LAWS - Lethal Autonomous Weapon System) uccide un civile, un robot per la cura degli anziani consegna una medicina sbagliata provocando un danno alla loro salute: di chi è la colpa? Del robot? Dell\'utente? Del progettista? E di che tipo di colpa stiamo parlando? Di una responsabilità legale o di una colpa di tipo morale, o quantomeno sociale, come il termine ci spinge a pensare? Quali elementi sono necessari perché si possa parlare di una colpa vera e propria dei robot? Queste sono solo alcune delle domande che possiamo porci e a cui è tutt\'altro che immediato rispondere. Civil Liability and compensation for damages (Anna Italiano) La responsabilità legale La Risoluzione del Parlamento europeo sulla<span class="term"> robotica</span> del 17 febbraio 2017 si riferisce alla sola responsabilità legale. Al punto 59, ad esempio, si legge: Evento Demand Generation Lab 23: Questione di Chimica! Finalmente dal vivo a Milano! "Si invita la Commissione, al momento di effettuare una valutazione d\'impatto del suo futuro strumento legislativo, a esplorare, analizzare e considerare le implicazioni di tutte le possibili soluzioni giuridiche, come [] la creazione di uno status giuridico specifico per i robot nel lungo periodo, in modo che almeno i robot autonomi più sofisticati possano avere lo status di persone elettroniche, responsabili di risarcire i danni che possono causare, e possibilmente applicare la personalità elettronica ai casi in cui i robot prendano decisioni autonome o interagiscano con terzi in modo indipendente". In questo caso, quindi, si tratta della possibilità di costituire un nuovo e diverso tipo di persona giuridica (chiamata "persona elettronica" - sebbene sia ancora legittimo chiedersi se l\'etichetta andrebbe applicata al singolo robot, alla tipologia, a una certa serie, ecc.) e si intende quindi la responsabilità come risarcimento dei danni . Possiamo dunque parlare di un\'applicazione del diritto civile ai robot e alle loro azioni . La letteratura (per es., Galasso e Luo 2018) a proposito si è anche interrogata su quanto e in quali modi l\'applicazione del risarcimento dei danni a questi casi possa bloccare l\'innovazione e spingere le compagnie a non avventurarsi in situazioni rischiose, sebbene tali impedimenti sembrino più teorici che non pratici. Possiamo dire: "è colpa del robot"? I filosofi morali, però, si interessano anche (e soprattutto) a un\'altra questione: possiamo fondatamente e sensatamente dire "è colpa del robot"? Per rispondere a questa domanda esistono certamente numerose strategie, ma prima di tutto dobbiamo chiederci cosa è implicato nell\'attribuzione di colpa. E le prime risposte che dovrebbero venirci in mente sono l\'agentività e la moralità : per essere colpevoli dobbiamo poter agire (autonomamente e contribuendo attivamente all\'inizio di un certo processo) e avere la possibilità di agire bene o male (ovvero le azioni di cui siamo gli autori, e di conseguenza più in generale il nostro comportamento, devono poter essere giudicati in base a criteri morali. Sebbene questi stessi criteri possano essere differenti, a seconda dell\'etica adottata - tipicamente, una consequenzialista, una deontologica o un\'etica delle virtù). Qui entra in gioco l\'argomento del cosiddetto " responsibility gap " (Sparrow 2007), secondo il quale si creerebbe questa lacuna, questo vuoto che consiste nella impossibilità di attribuire responsabilità a chicchessia , quando veniamo all\'analisi delle azioni delle intelligenze artificiali (e nel caso specifico analizzato da Sparrow alle armi automatiche). Esistono situazioni in cui è effettivamente impossibile attribuire la responsabilità a qualcuno (o qualcosa), sebbene un danno o una colpa in effetti ci siano. Infatti, questo argomento prosegue, perché possa darsi responsabilità (morale) il soggetto che ha compiuto l\'azione deve soddisfare una serie di criteri: l\'intenzionalità, la consapevolezza delle conseguenze, il controllo della catena causale e il libero arbitrio. Attribuzione di responsabilità a un robot: quali conseguenze? Si può facilmente confutare l\'idea che un robot o un sistema automatico, per quanto sofisticati possano essere, soddisfino tutti questi criteri . E, di conseguenza, si può altrettanto facilmente negare che alle armi automatiche (o altri sistemi simili) possa essere imputata una qualche forma di responsabilità morale. I criteri adottati, infatti, sembrano tipicamente umani e solo con difficoltà potremmo accettare di attribuirli a qualcos\'altro. Ma in questi stessi casi, anche agli umani in gioco mancano le caratteristiche necessarie per l\'attribuzione di responsabilità , si crea perciò questo vuoto di responsabilità, che appunto sembra essere un vuoto sia legislativo sia morale. D\'altronde, facciamo anche molta difficoltà a immaginare quali potrebbero essere le conseguenze dell\'applicazione di una responsabilità legale o morale a un robot: incarcerarlo? Decretarne lo spegnimento definitivo? Tutte cose di cui riusciamo a cogliere il senso solo se torniamo a riferirci al risarcimento dei danni, ma che difficilmente potrebbero farci andare oltre, attribuendo ai robot anche altri significati della parola "responsabilità". Di conseguenza, se è sicuramente necessario introdurre norme sui possibili usi legittimi di robot e intelligenze artificiali, ciò sembra possibile solo con un\'attenzione a possibili danni o svantaggi per gli esseri umani Un caso differente potrebbe essere quello di attribuire responsabilità alla coppia umano-robot, come soggetto ibrido. È in questa direzione che sembra andare la proposta di Sven Nyholm (2020). Quest\'ultimo utilizza quattro considerazioni per cercare di muovere nella direzione di una possibile attribuzione di responsabilità ai robot, sebbene nella attività che svolgono insieme agli umani Queste considerazioni riguardano: il fatto che l\'agentività umana non è l\'unico tipo di agentività esistente . Per questo motivo, non dovremmo confrontare il modo di agire dei robot con quello umano per vederne le differenze: sarebbero due modi differenti della stessa cosa; il concetto stesso di agency è flessibile e multidimensionale , per cui non può essere l\'unico criterio per stabilire se un robot sta agendo in senso proprio oppure no; l\'agentività dei robot deve sempre essere compresa e interpretata in relazione a quella degli esseri umani che interagiscono direttamente o indirettamente con loro; quando riflettiamo se sia eticamente corretto/accettabile o no attribuire una qualche forma di agentività a particolari robot, dobbiamo tenere conto di quali valori e obiettivi sono in gioco nel contesto in cui il robot sta effettivamente operando. Conclusioni Come si può evincere da questa breve disamina, il campo di discussione è ancora notevolmente aperto, ma interessante perché ci spinge a porci domande chiave che potrebbero indirizzare la ricerca ponendosi anche al centro delle discussioni sulle policy che sarebbe opportuno adottare , via via che problemi di diversa natura, legale, morale, etica, ecc., nascono dalle nostre interazioni con le Intelligenze Artificiali, al fine di rendere queste stesse interazioni sempre più facili e meno rischiose per tutti. Bibliografia Agrawal, A., Gans, J. e Goldfarb, A. (2019). "Economic policy for artificial intelligence". Innovation Policy and the Economy Galasso, A. e Luo, H. (2018). "Punishing Robots: Issues in the Economics of Tort Liability and Innovation in Artificial Intelligence". In Ajay Agrawal, Joshua Gans, and Avi Goldfarb (a cura di), The Economics of Artificial Intelligence: An Agenda . Chicago: University of Chicago Press. Misselhorn, C. (2023). "Three Ethical Arguments Against Killer Robots". In Raul Hakli et al . (a cura di), Social Robots in Social Institutions . IOS Press: 24-31. Nyohlm, S. (2020). Humans and Robots. Ethics, Agency, and Anthropomorphism . London: Rowman & Littlefield. Sparrow, R. (2007). "Killer Robots". Journal of Applied Philosophy In ottemperanza, tra l\'altro, alla Prima legge della<span class="term"> robotica</span> di Asimov. Interessante in questo senso la discussione sulle auto a guida autonoma. WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il digital onboarding @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta la qualità di questo articolo.', 'Documento_Abstract': '? Queste sono solo alcune delle domande che possiamo porci e a cui è tutt\'altro che immediato rispondere. Civil Liability and compensation for damages (Anna Italiano) La responsabilità legale La Risoluzione del Parlamento europeo sulla <strong>robotica</strong> del 17 febbraio 2017 si riferisce alla sola responsabilità... Press: 24-31. Nyohlm, S. (2020). Humans and Robots. Ethics, Agency, and Anthropomorphism . London: Rowman &amp; Littlefield. Sparrow, R. (2007). "Killer Robots". Journal of Applied Philosophy In ottemperanza, tra l\'altro, alla Prima legge della <strong>robotica</strong> di Asimov. Interessante...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Se un\'auto a guida autonoma uccide un passante o un robot infermiere dà al paziente una medicina sbagliata, di chi è la colpa? E quali sarebbero le conseguenze? Ma soprattutto, possiamo davvero dire "è colpa del robot"? Una disamina su alcune delle domande che possiamo porci ma la cui risposta è tutt\'altro che immediata Pubblicato il 08 Mar ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/se-un-robot-fa-danni-di-che-tipo-di-colpa-parliamo-tutti-i-nodi-della-responsabilita-dellia/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKeTVrd1pYOXFFdy9jU2VpTjB2MkVrMXBrS1hJeVI5YXhLbktaZjBnVkF2Ti9MU3p4YTYzSURHT3liL0Y2MjVEL1N0MEFBLzZxbkJuQTJGeHRZQnlPVXVibFdEbndvci9zMjZhQlBjVGVJY1VWRncxOXRDcnVWZnRWZ0dxdDY4WlZ3dUlaTnhpMzB6NXlucXZZSm5NZnhrQ3JzbmNrSDFuOUE9', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666123', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Twitter, il flusso di cassa potrebbe tornare positivo entro giugno', 'Documento_TitoloHtml': 'Twitter, il flusso di cassa potrebbe tornare positivo entro giugno', 'Documento_Contenuto': 'Migliorano i conti della piattaforma nonostante il calo della pubblicità. Ma restano da affrontare i problemi della scarsa redditività del servizio di messaggistica, dei down dovuti all\'assenza di un team di ingegneri all\'altezza e della moderazione della community Twitter potrebbe registrare un flusso di cassa positivo nel secondo trimestre. Lo afferma Elon Musk, sottolineando che i conti della piattaforma stanno migliorando nonostante il calo della pubblicità. Musk, del resto, sta mantenendo i conti sotto controllo con una politica aggressiva di taglio dei costi. Indice degli argomenti La strategia di riduzione dei costi I problemi sul tavolo di Musk La strategia di riduzione dei costi L\'azienda ha ridotto le spese non legate al debito a 1,5 miliardi di dollari, rispetto ai 4,5 miliardi previsti per il 2023, grazie al taglio del 40% dei servizi cloud e alla chiusura di un<span class="term"> data</span> center, ha dichiarato Musk, il cui arrivo in società ha anche provocato il licenziamento di migliaia di dipendenti. WHITEPAPER Banking&Insurance: inizia l\'era dei servizi istantanei e customizzati. Rimani al passo Amministrazione/Finanza/Controllo Digital Transformation Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Il magnate è intervenuto a una conferenza di Morgan Stanley dedicata agli investitori e trasmessa via web, durante la quale ha dichiarato che è "sorprendente" la scarsa capacità di Twitter di fare soldi con il suo servizio di messaggistica. Musk ha anche precisato che l\'azienda deve anche pagare interessi annuali per circa 1,5 miliardi di dollari a causa del debito contratto nell\'operazione di acquisizione privata, aggiungendo che la piattaforma è stata colpita da un "massiccio calo della pubblicità", in parte dovuto alla natura ciclica della spesa pubblicitaria e in parte di natura "politica". I problemi sul tavolo di Musk Come tutti sanno, il social network ha vissuto diversi mesi turbolenti, sia durante le trattative per l\'acquisizione da parte di Elon Musk, sia nella fase di assestamento della nuova gestione. Ma non solo: ci sono stati anche ripetuti problemi tecnici. Lunedì il social media ha subito un bug che ha impedito a migliaia di utenti di accedere ai link, la sesta grave interruzione dall\'inizio dell\'anno, secondo quanto riferito dal gruppo di sorveglianza Internet NetBlocks. Musk ha dichiarato, in riferimento all\'ultimo incidente, che quello che era stato pensato come un piccolo cambiamento per l\'1% degli utenti ha finito per essere un cambiamento "catastrofico" per tutti. Ha aggiunto che gli ingegneri stavano facendo "pulizia" in generale del codice del software su cui si basa Twitter. Le preoccupazioni sulla stabilità della piattaforma sono aumentate esponenzialmente proprio con l\'arrivo di Musk. All\'esodo di massa che si è verificato all\'indomani dell\'acquisizione hanno infatti preso parte molti ingegneri che si occupavano di riparare e prevenire le interruzioni del servizio. Il miliardario non si è nascosto dietro un dito e ha ammesso di aspettarsi che ci vorranno alcuni anni per costruire un nuovo team di gestione all\'altezza della situazione. Musk ha poi ribadito i suoi piani per introdurre i pagamenti su Twitter e ha detto che prevede che gli utenti possano inviare denaro l\'uno all\'altro con un solo clic. " Penso che sia possibile diventare la più grande istituzione finanziaria del mondo ", ha dichiarato. Un altro obiettivo è quello di rendere gli annunci più rilevanti sulla piattaforma. Alcuni inserzionisti hanno abbandonato Twitter proprio a causa dell\'incertezza su come Musk, che si è definito un "assolutista della libertà di parola", sta affrontando il tema della moderazione dei contenuti. Ma, come riportato dal Financial Times, pare che le autorità di regolamentazione dell\'Unione Europea abbiano esortato Musk ad assumere più moderatori di contenuti per conformarsi al framework normativo in arrivo. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': '/Controllo Digital Transformation Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Migliorano i conti della piattaforma nonostante il calo della pubblicità. Ma restano da affrontare i problemi della scarsa redditività del servizio di messaggistica, dei down dovuti all\'assenza di un team di ingegneri all\'altezza e della moderazione della community Twitter potrebbe registrare un flusso di cassa positivo nel secondo trimestre. ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/twitter-il-flusso-di-cassa-potrebbe-tornare-positivo-entro-giugno/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enpjTWhIaUI1ejlxY1dJL0tqSXYxNFkzVXVWOWc4QTVMOG5ydENlYkNGUTRvV3dWZlRpMHB1OC9vQUNkME9rZnhkMzhiU1dGNEEwcGF1UEFKSmI0U0thMnZoMEdZbkhHSEpBV0FJSkFOdUs4a0E9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Industria 4.0', 'Report_ID': '7809269', 'Report_TotaleDocumenti':8, 'Documento_ID': '40666121', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Tech market, le aziende IT dovranno rivedere le strategie', 'Documento_TitoloHtml': 'Tech market, le aziende IT dovranno rivedere le strategie', 'Documento_Contenuto': 'Quattro i trend individuati da Gartner che impatteranno sui piani 2023. Gli investimenti devono tenere conto dei risultati "di valore" ossia dell\'impatto sul business e non solo degli aspetti legati all\'avanzamento tecnologico. Il modello "federato" deve includere finanza e marketing Quattro macro-trend richiederanno dalle aziende It una risposta strategica nel 2023 : lo affermano gli analisti di Gartner in una nuova analisi. Il cambiamento è la costante della tecnologia e le nuove tendenze sono tante, ma questi quattro trend avranno l\'impatto più incisivo. Il tech leader dovranno tenerlo presente e decidere come reagire, qualunque sia il segmento It in cui operano - software, servizi, hardware o soluzioni -, afferma Rajesh Kandaswamy, Distinguished Vp analyst di Gartner.Queste le novità da seguire: gli acquisti tecnologici delle imprese sono sempre più federati e incorporano decisori non It ; molte strategie di crescita sono product-led ; i marketplace digitali stanno guadagnando importanza; le tecnologie del metaverso vengono incorporate nel marketing e nella Customer experience. Indice degli argomenti Trend 1: gli acquisti It federati Trend 2: strategie di crescita guidate dal prodotto Trend 3: l\'ascesa dei mercati digitali Trend 4: il metaverso nel marketing Trend 1: gli acquisti It federati Quando più decisori non-It, come il finance o il marketing, partecipano alle decisioni di acquisto, il centro dell\'attenzione nel procurement si sposta su risultati di valore, piuttosto che semplicemente sulla tecnologia. Evento Torna dal vivo a MILANO il Demand Generation LAB: evento nazionale dedicato al Sales & Marketing B2B Marketing Advertising Iscriviti all\'evento (posti limitati) Iscriviti ora! Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Il modello di acquisto federato deve ancora raggiungere la maturità in molte aziende, ma un sondaggio Gartner del 2022 ha mostrato che il 67% dei decisori della tecnologia aziendale non è nell\'It. Per creare opportunità legate a questa tendenza emergente occorre spostare le strategie go-to-market da scenari di valore basati sulla tecnologia a scenari di valore orientati al cliente, sfruttare i profili dei clienti ideali (Icp) per migliorare la consapevolezza sul comportamento d\'acquisto del cliente; costruire una relazione fornitore-cliente più forte aiutando le aziende a raggiungere la maturità nell\'ambiente di acquisto federato. Trend 2: strategie di crescita guidate dal prodotto Le strategie di crescita product-led ( Product-led growth o Plg ) mettono il prodotto in primo piano e includono la prassi di fornire al cliente potenziale un\'esperienza del prodotto per dimostrarne valore, prima della fase tradizionale di vendita. Gartner si aspetta che entro il 2025 questa strategia sarà una componente standard delle pratiche di go-to-market per il 90% delle aziende Saa S (contro il 58% di oggi). Il risultato è una crescita rapida a un costo inferiore rispetto ai tradizionali approcci di marketing e vendita top-down. Tuttavia, il successo è tutt\'altro che assicurato; la strategia Plg va oltre la semplice introduzione di una versione gratuita del prodotto sul mercato. Inoltre è un approccio ad alta intensità di dati. Occorre garantire un onboarding facile e veloce degli utenti o degli acquirenti e fornire subito un\'esperienza utente intuitiva che sappia far cogliere il valore del prodotto. I dati aiuteranno a individuare gli utenti ideali per sperimentare il prodotto e a valutare i tassi di conversione e le strategie successive di vendita. Trend 3: l\'ascesa dei mercati digitali I digital marketplace sono sempre più utilizzati per gli acquisti di tecnologia perché gli acquirenti, sempre più non tecnologici, cercano soluzioni componibili e facilmente implementabili. Gartner prevede che nel 2026 tutte le principali piattaforme cloud e i grandi fornitori di applicazioni aziendali offriranno marketplace per gli acquisti modulari. Dovranno trovare la differenziazione dai concorrenti in termini di qualità, convenienza e sicurezza. Per le aziende It si tratta di valutare le opportunità di mercato eventualmente dando priorità a un canale del marketplace e valutando la possibilità di modificare un prodotto e incorporare le preferenze degli acquirenti target. Occorre anche prepararsi al fatto che la tecnologia viene in misura crescente acquistata da acquirenti non It: ciò richiede di adattare la strategia go-to-market mettendo in evidenza la compatibilità e facilità di integrazione della propria soluzione con l\'infrastruttura esistente. Trend 4: il metaverso nel marketing Le tecnologie del metaverso stanno rapidamente guadagnando spazi nelle aree del marketing per creare esperienze uniche, interazioni di impatto e coinvolgimento. Secondo Gartner, entro il 2027, la maggior parte dei Cmo aziendali B2C avrà un budget dedicato per fornire alle persone delle esperienze nel metaverso. Dato lo stato nascente delle tecnologie correlate, i leader di prodotto devono prima determinare quando e come agire s ulla base di due fattori: valutare la fattibilità del metaverso, e costruire una strategia per la valutazione continua. Nel primo caso, tra le varie tecnologie (spazi virtuali su larga scala, multiplayer/multientità, realtà virtuale, avatar) occorre misurare la concreta convenienza in termini di utenti raggiungibili e coinvolgimento del pubblico. Bisogna cercare aree in cui le tecnologie del metaverso potrebbero aumentare le opportunità di interagire in modo univoco con i potenziali clienti e fornire esperienze positive per i clienti esistenti. Nel secondo caso Gartner raccomanda di considerare anche delle potenziali partnership e l\'espansione dell\'ecosistema, man mano che le tecnologie legate al metaverso evolvono e convergono. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Quattro i trend individuati da Gartner che impatteranno sui piani 2023. Gli investimenti devono tenere conto dei risultati "di valore" ossia dell\'impatto sul business e non solo degli aspetti legati all\'avanzamento tecnologico. Il modello "federato" deve includere finanza e marketing Quattro macro-trend richiederanno dalle aziende It una ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Industria 4.0', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/tech-market-le-aziende-it-dovranno-rivedere-le-strategie/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enpjZjNnTkdtY3FZSTVMeDJKeGJwcGRkdEJKcDdNR3p0UGl5VUFjby9TTXlSUWQ5T2hGZ1Zab0ZKN1FyZGc3LytNNVZZaksyWHJQSXBFZ0Jyb0Jhd3Fldw%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666075', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Buoni benzina 2023 con rilevanza contributiva Buoni benzina 2023 con rilevanza contributiva', 'Documento_TitoloHtml': 'Buoni benzina 2023 con rilevanza contributiva Buoni benzina 2023 con rilevanza contributiva', 'Documento_Contenuto': 'Informativa Questo sito, e gli strumenti di terze parti richiamati, utilizzano cookie indispensabili per il funzionamento tecnico del sito stesso e utili ad avere un\'esperienza di navigazione migliorata e funzionale al tipo di dispositivo utilizzato, secondo le finalità illustrate nella Cookie Policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, puoi farlo in qualsiasi momento selezionando Gestisci le preferenze. Ieri il Senato ha approvato definitivamente il Ddl. di conversione del DL 5/2023, c.d. DL "Trasparenza". Il provvedimento contiene una modifica alla disciplina del bonus carburante di 200 euro esentasse, previsto dall\' art. 1 comma 1. In particolare, nel testo - non ulteriormente modificato rispetto a quello trasmesso dalla Camera il 22 febbraio - viene inserita una precisazione in base alla quale "L\'esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi". In altre parole, i buoni benzina riconosciuti dai datori di lavoro nel corso del 2023 dovranno essere assoggettati a contribuzione previdenziale e assistenziale (si veda " Bonus carburante 2023 da assoggettare a contributi INPS " del 23 febbraio 2023). Come si legge dal dossier del Centro<span class="term"> Studi</span> di Camera e Senato, la norma in esame, così come modificata dalla Camera, riguarda esplicitamente il solo reddito imponibile ai fini delle imposte sui<span class="term"> redditi</span>; ciò sarebbe conforme all\'interpretazione già seguita dalla relazione tecnica allegata al disegno di legge di conversione del decreto, che non contempla effetti in termini di minori entrate contributive. Nel riepilogare il quadro normativo, si ricorda come il bonus consista in un\'agevolazione di natura fiscale in favore dei lavoratori dipendenti che ricevono dal proprio datore di lavoro uno o più buoni benzina; agevolazione introdotta nel periodo d\'imposta 2022 dall\' art. 2 del DL 21/2022, per poi essere riproposta anche per il periodo d\'imposta 2023 dall\'art. 1 comma 1 del DL 5/2023. Quest\'ultima disposizione prevede in particolare che, fermo restando l\' art. 51 comma 3 terzo periodo del<span class="term"> TUIR</span>, il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l\'acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a 200 euro per lavoratore. Come chiarito dall\'Agenzia delle Entrate in occasione del bonus carburante previsto per il 2022 (circ. n. 27/2022, 2, e circ. n. 35/2022, 3), quest\'ultimo rappresenta un\' ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall\'art. 51 comma 3 del<span class="term"> TUIR</span>, in base al quale non concorrono alla formazione del reddito i beni ceduti e i servizi prestati dal datore di lavoro al lavoratore se di importo complessivo non superiore a 258,23 euro (incrementato a 3.000 euro per il periodo d\'imposta 2022 ai sensi dell\' art. 12 comma 1 del DL 115/2022). Ne consegue che in caso di superamento del limite di 200 euro, l\' intero importo (e non solo l\'eccedenza) dovrà essere assoggettato a tassazione ( cfr. la Relazione illustrativa al DL 5/2023). Sotto il profilo contributivo, stante la modifica introdotta in sede di conversione, il buono (o i buoni) benzina che il datore di lavoro privato riconoscerà nel corso del 2023 al proprio dipendente concorrerà alla formazione della base imponibile previdenziale, a prescindere dal superamento del limite di 200 euro. Ciò comporta che sui buoni benzina il datore di lavoro dovrà: - far concorrere nella base imponibile previdenziale l\'importo del buono (verificando l\'eventuale superamento o meno del limite reddituale di 1.923 euro o di 2.692 euro ai fini dell\'accesso, rispettivamente, all\'esonero del 3% o del 2% della quota IVS del lavoratore ex art. 1 comma 281 della L. 197/2022); - effettuare la trattenuta in busta paga della quota a carico del proprio dipendente; - determinare la quota di contributi a proprio carico; - versare entro il giorno 16 del mese successivo. La rilevanza ai fini contributivi del bonus carburante dovrebbe riguardare solo i buoni riconosciuti nel corso del 2023. La norma che ha previsto il medesimo bonus per l\'anno 2022 (ovverosia l\'art. 2 del DL 21/2022) non viene difatti modificata e pertanto dovrebbero essere ferme le istruzioni dettate dall\'INPS con il messaggio n. 4616/2022 (si veda " Tre procedure per il recupero dei contributi versati sui fringe benefit " del 24 dicembre 2022). Qualche criticità si riscontra tuttavia su eventuali buoni carburante riconosciuti nei mesi di gennaio e febbraio 2023 che, in base alla formulazione della norma in vigore prima della conversione in legge, non sono stati sottoposti a contribuzione previdenziale e che adesso - sulla base della modifica apportata in sede di conversione - dovrebbero invece essere assoggettati a contribuzione INPS. Sul punto, è auspicabile un intervento da parte dell\'Istituto di previdenza con indicazioni operative in merito alla gestione della rilevanza ai fini contributivi dei buoni benzina che sono stati già riconosciuti dai datori di lavoro prima della modifica.', 'Documento_Abstract': '\'ultima disposizione prevede in particolare che, fermo restando l\' art. 51 comma 3 terzo periodo del <strong>TUIR</strong>, il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l\'acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre... a quella generale già prevista dall\'art. 51 comma 3 del <strong>TUIR</strong>, in base al quale non concorrono alla formazione del reddito i beni ceduti e i servizi prestati dal datore di lavoro al lavoratore se di importo complessivo non superiore a 258,23 euro (incrementato a 3.000 euro per il periodo d\'imposta 2022 ai sensi...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Informativa Questo sito, e gli strumenti di terze parti richiamati, utilizzano cookie indispensabili per il funzionamento tecnico del sito stesso e utili ad avere un\'esperienza di navigazione migliorata e funzionale al tipo di dispositivo utilizzato, secondo le finalità illustrate nella Cookie Policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944503_buoni_benzina_2023_con_rilevanza_contributiva.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM0VUalV4OEw5c0ViRVpsMVd6YjhDU3BuK0kzUG5PeTcvS1JuaWpvbHFPMmpUcEpBaTNwWnY3am45M1dyckQvdXl3NVdmSmg0VUU3RT0%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666081', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Nella CU 2023 il nuovo trattamento integrativo della retribuzione Nella CU 2023 il nuovo trattamento integrativo della retribuzione', 'Documento_TitoloHtml': 'Nella CU 2023 il nuovo trattamento integrativo della retribuzione Nella CU 2023 il nuovo trattamento integrativo della retribuzione', 'Documento_Contenuto': 'Confermati i punti del modello dello scorso anno nonostante la riforma operata dalla L. 234/2021, ma scompare la casella dell\'ulteriore detrazione La legge di bilancio 2022 (L. 234/2021 ) ha modificato la disciplina del trattamento integrativo, riducendo da 28.000 a 15.000 euro la soglia di reddito complessivo che permette di accedere al bonus e introdotto delle condizioni necessarie ai fini di beneficiare dello stesso nel caso in cui tale soglia reddituale viene superata. Tale modifica, seppur di rilievo, non ha avuto impatti sostanziali sulla Certificazione Unica 2023, all\'interno della quale vengono confermati tutti i campi previsti nel modello dello scorso anno. Viene invece meno la casella 368 che nella CU 2022 ospitava l\'ulteriore detrazione per<span class="term"> redditi</span> di lavoro dipendente e assimilati ex art. 2 del DL 3/2020, riconosciuta in caso di reddito complessivo superiore a 28.000 ma inferiore a 40.000 euro. L\' art. 1 comma 3 della L. 234/2021 ha infatti abrogato tale detrazione che pertanto non ha più trovato applicazione a partire dal periodo d\'imposta 2022. Tornando al trattamento integrativo della retribuzione, l\' art. 1 del DL 3/2020 (così come modificato dall\' art. 1 comma 3 della L. 234/2021) riconosce una somma, che non concorre alla formazione del reddito, di importo pari a 1.200 euro annui nell\'ipotesi in cui: - il reddito complessivo non sia superiore a 15.000 euro ; - l\'imposta lorda (determinata sui<span class="term"> redditi</span> di cui agli artt. 49 escluse le pensioni e 50, comma 1, lett. a), b), c), c- bis ), d), h- bis ) e l), del<span class="term"> TUIR</span>) sia di importo superiore a quello della detrazione da lavoro dipendente e assimilati spettante ai sensi dell\' art. 13 comma 1 del<span class="term"> TUIR</span>. In sostanza, il comma 3 ha ridotto da 28.000 a 15.000 euro la soglia di reddito complessivo sopra la quale il trattamento integrativo di regola non spetta, lasciando inalterato l\'impianto di determinazione e spettanza dello stesso. Il citato comma 3 ha inoltre previsto che il trattamento integrativo venga riconosciuto anche se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro e non a 28.000 euro, ma a condizione che l\'imposta lorda sia inferiore alla somma di specifiche detrazioni, ovverosia: - delle detrazioni di cui agli artt. 12 (carichi di famiglia) e 13 comma 1 (lavoro dipendente e assimilati) del<span class="term"> TUIR</span>; - delle detrazioni di cui all\' art. 15 comma 1, lett. a) e b), e comma 1- ter del<span class="term"> TUIR</span> (detrazioni per interessi passivi su prestiti o mutui agrari contratti fino al 31 dicembre 2021 e detrazioni per interessi passivi su mutui contratti fino al 31 dicembre 2021 per l\'acquisto o la costruzione dell\'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale); - delle rate relative alle detrazioni di cui agli artt. 15 comma 1, lett. c), e 16- bis del<span class="term"> TUIR</span> (detrazioni per spese sanitarie superiori a 15.493,71 euro sostenute e spese di intervento di recupero edilizio, sostenute fino al 31 dicembre 2021 e rateizzate alla medesima data), nonché di quelle relative alle detrazioni previste da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 e rateizzate. In questo caso, il trattamento integrativo è riconosciuto per un ammontare, comunque non superiore a 1.200 euro annui, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle suddette detrazioni e l\'imposta lorda. Come accennato, nel modello di Certificazione Unica 2023 non cambia la sezione dedicata al trattamento integrativo rispetto al modello dello scorso anno. Viene infatti confermato il punto 390, che deve essere valorizzato con il codice: - 1, se il sostituto d\'imposta ha riconosciuto al dipendente il trattamento integrativo e lo ha erogato tutto o in parte; - 2, se il sostituto d\'imposta non ha riconosciuto al dipendente il trattamento integrativo ovvero lo ha riconosciuto, ma non lo ha erogato neanche in parte. L\'importo del trattamento integrativo che il sostituto d\'imposta ha erogato al dipendente deve essere indicato nel punto 391, mentre nel punto 392 deve essere riportato l\'importo del trattamento integrativo che il sostituto d\'imposta ha riconosciuto ma non ha erogato al dipendente. Inoltre, ai sensi dell\' art. 1 comma 3 del DL 3/2020, qualora in sede di conguaglio il trattamento integrativo risulti non spettante, il sostituto d\'imposta è tenuto al recupero del relativo importo (in 8 rate se l\'importo supera 60 euro). In questo caso nel modello ordinario della Certificazione Unica è necessario indicare anche: - nel punto 393, l\'ammontare del trattamento recuperato entro le operazioni di conguaglio; - nel punto 394, l\'ammontare da recuperare successivamente alle operazioni di conguaglio (nel caso in cui il recupero avvenga in forma rateizzata); - nel punto 395, l\'importo del trattamento integrativo recuperato dal sostituto successivamente alle operazioni di conguaglio e relativamente agli importi riportati al punto 394 della CU dell\'anno precedente. Infine, nei punti da 397 a 402 devono essere riportati i dati relativi al trattamento integrativo erogato da un eventuale precedente sostituto, compreso il codice fiscale di quest\'ultimo nella casella 403.', 'Documento_Abstract': 'non sia superiore a 15.000 euro ; - l\'imposta lorda (determinata sui redditi di cui agli artt. 49 escluse le pensioni e 50, comma 1, lett. a), b), c), c- bis ), d), h- bis ) e l), del <strong>TUIR</strong>) sia di importo superiore a quello della detrazione da lavoro dipendente e assimilati spettante ai sensi dell\' art.... 13 comma 1 del <strong>TUIR</strong>. In sostanza, il comma 3 ha ridotto da 28.000 a 15.000 euro la soglia di reddito complessivo sopra la quale il trattamento integrativo di regola non spetta, lasciando inalterato l\'impianto di determinazione e spettanza dello stesso. Il citato comma 3 ha inoltre previsto... dipendente e assimilati) del <strong>TUIR</strong>; - delle detrazioni di cui all\' art. 15 comma 1, lett. a) e b), e comma 1- ter del <strong>TUIR</strong> (detrazioni per interessi passivi su prestiti o mutui agrari contratti fino al 31 dicembre 2021 e detrazioni per interessi passivi su mutui contratti fino al 31 dicembre 2021... per l\'acquisto o la costruzione dell\'unità imm', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Confermati i punti del modello dello scorso anno nonostante la riforma operata dalla L. 234/2021, ma scompare la casella dell\'ulteriore detrazione La legge di bilancio 2022 (L. 234/2021 ) ha modificato la disciplina del trattamento integrativo, riducendo da 28.000 a 15.000 euro la soglia di reddito complessivo che permette di accedere al bonus e ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_943581_nella_cu_2023_il_nuovo_trattamento_integrativo_della_retribuzione.aspx', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29Mc0txaXoxNVdTZGViMjU3a2pLb2M4UjNCUjR4ckp6V21HQm9EemFydXZDM2JDNUpRV05OMHUrd0hvWTZpUlplSUdKbVRoM3ZJbEVvenl0QU9hbDZTQUxNbEFNTVcwL05reUl2N1Zqek9aTWVIRVREYTNqZDJoOTZGQ2JjNko0ays4Mm15YXU5RWs5TDY5bFJFdkpQMlMwPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'EutekneInfo', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666085', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Reddito di cittadinanza, arriva Mia: il digitale pilastro della riforma', 'Documento_TitoloHtml': 'Reddito di cittadinanza, arriva Mia: il digitale pilastro della riforma', 'Documento_Contenuto': 'Al centro del provvedimento al vaglio della ministra del Lavoro Calderone un sistema IT che dovrà garantire l\'interoperabilità dei dati dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro. Prevista anche una piattaforma per la presa in carico e la ricerca attiva dedicata ai beneficiari del sussidio Un nuovo sistema informativo per il nuovo reddito di cittadinanza che si chiamerà Mia (Misura per l\'inclusione attiva). Il sussidio scatterà dal 1° settembre prossimo per prendere il posto del Reddito di cittadinanza. Si tratta della nuova misura nazionale di contrasto alla povertà e all\'esclusione sociale delle fasce deboli su cui lavora il Governo. Questi i contenuti principali della bozza, al vaglio della ministra del Lavoro Marina Calderone, nella quale si specifica l\'obiettivo della piattaforma: consentire l\'attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari del sostegno e favorire percorsi autonomi di ricerca di lavoro. Indice degli argomenti Come funzionerà il sistema informativo Il percorso di inclusione sociale e lavorativa I beneficiari di Mia Come accedere al sostegno La scala di equivalenza Beneficio economico Cosa succede se si inzia a lavorare Il nodo dell\'offerta congrua Controlli e sanzioni Come funzionerà il sistema informativo Il Sistema dovrà garantire l\'interoperabilità di tutte le piattaforme digitali dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro. All\'interno del Sistema informativo opererà la piattaforma digitale per la presa in carico e la ricerca attiva dedicata ai beneficiari del sussidio. I beneficiari, attraverso la registrazione sulla piattaforma, accedono a informazioni e proposte sulle offerte di lavoro, corsi di formazione, tirocini di orientamento e formazione, progetti utili alla collettività e altri strumenti di politica attiva del lavoro adeguati alle proprie caratteristiche e competenze, così come a informazioni sullo stato di erogazione del beneficio e sulle attività previste dal progetto personalizzato. WHITEPAPER Sostenibilità e impatto: il PNRR occasione irripetibile per il futuro digitale PA Sviluppo Sostenibile Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla privacy Email * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. La piattaforma rende più facile poi la ricerca di lavoro, l\'individuazione di attività di formazione e rafforzamento delle competenze e la partecipazione a progetti utili alla collettività. Si terrà conto della formazione e delle competenze e alla disponibilità ad effettuare corsi di aggiornamento e re-skilling e anche tiroconi. Il percorso di inclusione sociale e lavorativa Una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale sulla piattaforma, i beneficiari dovranno aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa che tiene conto delle necessità di tutto il nucleo familiare. Nel caso in cui la situazione di povertà sia connessa alla sola dimensione lavorativa, viene sottoscritto un patto di servizio personalizzato che può essere anche coordinato con i percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la garanzia occupabilità dei lavoratori-Gol. Inoltre, sono tenuti all\'obbligo di adesione e alla partecipazione attiva a tutte le attività formative, di lavoro, nonché alle misure di politica attiva, individuate nel progetto di inclusione sociale e lavorativa, tutti i componenti il nucleo familiare maggiorenni o minorenni che abbiano adempiuto agli obblighi scolastici, non già occupati e non frequentanti un regolare corso di<span class="term"> studi</span>. I componenti con disabilità potranno richiedere l\'adesione volontaria a un percorso personalizzato di accompagnamento all\'inserimento lavorativo e all\'inclusione sociale. Sono esclusi da questi obblighi i beneficiari della Mia titolari di pensione diretta o comunque over 60, nonché i componenti con disabilità. Nessun obbligo per i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni di età oppure di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza. I beneficiari di Mia Il sussidio sarebbe riconosciuto, a richiesta, ai nuclei familiari al cui interno vi sia almeno un componente con disabilità, o minorenne o con almeno sessant\'anni di età. Senza uno di questi requisiti, la Mia sarebbe comunque assegnata, ma in misura ridotta. Come accedere al sostegno Per accedere al sostegno, inoltre, occorrerà rientrare in alcune condizioni economiche specifiche. In particolare, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso "congiuntamente" di alcuni requisiti: un valore dell\'Isee non superiore a euro 7.200; un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza; un valore del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione entro un valore ai fini<span class="term"> Imu</span> di 150.000 euro), non superiore a 30.000 euro; un valore del patrimonio mobiliare non oltre i 6.000, accresciuti di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementati di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Ulteriori incrementi scattano in caso di componente in condizione di disabilità (5.000 euro) e disabilità grave o di non autosufficienza (7.500 euro). Paletti anche sui beni durevoli e altri indicatori del tenore di vita. In questo caso il nucleo familiare deve trovarsi congiuntamente nelle seguenti condizioni: nessuno deve essere intestatario a o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei ventiquattro/trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità; nessuno deve essere intestatario o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili. La scala di equivalenza Il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il primo componente adulto del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne che non usufruisce dell\'assegno unico e universale, fino a un massimo di 2,1 e ulteriormente elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Quindi, i componenti minorenni o maggiorenni che usufruiscono dell\'assegno unico e universale non sono conteggiati nella scala di equivalenza e, per ciascuno è riconosciuto un importo mensile della Mia in misura fissa, pari a 50 euro. Non sono conteggiati, nella scala di equivalenza i componenti per tutto il periodo in cui si risiedono in strutture a totale carico pubblico. Beneficio economico Al beneficio economico si pone una soglia, su base annua, fissata a 6.000 euro, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Per i nuclei familiari al cui interno vi sia almeno un componente con disabilità o minorenne o con almeno sessant\'anni di età, il beneficio è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per altri dodici mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi è sempre prevista la sospensione di un mese. Per le famiglie al cui interno non vi sia almeno un componente con disabilità o minorenne o con almeno sessant\'anni di età, invece, il beneficio è riconosciuto nella misura ridotta del 25% per un periodo non superiore a dodici mesi. Terminato questo periodo, previa sospensione di un mese, il beneficio può essere rinnovato per altri 6 mesi. Decorsi diciotto mesi dalla cessazione del rinnovo di sei mesi, può essere presentata una nuova domanda. Dal 2026, gli importi del beneficio economico, le relative soglie dell\'Isee, del reddito familiare, sono adeguati annualmente alle variazioni dell\'indice del costo della vita. Cosa succede se si inzia a lavorare In caso di avvio di un\'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell\'erogazione della Mia il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi annui. In caso di inizio di un\'attività d\'impresa o di lavoro autonomo da parte di uno o più componenti il nucleo familiare, si fruirà della Mia per le due mensilità successive a quella di variazione della condizione occupazionale, ferma restando la durata complessiva del beneficio. Il beneficio è successivamente aggiornato ogni trimestre avendo a riferimento il trimestre precedente, e concorre per la parte eccedente il limite di 3.000 euro lordi annui. Lo stesso vale per i percorsi di politica attiva del lavoro che prevedano indennità o benefici di partecipazione. Ai beneficiari che avviano un\'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del beneficio è inoltre riconosciuto in un\'unica soluzione un beneficio addizionale pari a sei mensilità del Mia, nei limiti di 500 euro mensili. Il nodo dell\'offerta congrua Nella bozza l\'offerta congrua è definita come "coerente con le esperienze e le competenze professionali maturate, così come risultanti dal patto di servizio personalizzato ovvero come acquisite a seguito di attività formativa svolta nei percorsi conseguenti alla presa in carico". Ma la retrubuzione non deve comunque essere inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi. Controlli e sanzioni Tra le novità in tema di controlli, il ministero del Lavoro dovrà adottare un piano triennale di contrasto all\'irregolare percezione della Mia, con le misure di contrasto e la strategia dell\'attività ispettiva, i criteri per il monitoraggio dei suoi esiti, gli obiettivi annuali da conseguire, nonché le modalità di collaborazione con le parti sociali e con le amministrazioni territoriali. Le sanzioni prevedono la reclusione da due a sei anni per chi rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute. Da uno a tre anni di reclusione, invece, per chi ometta di comunicare le variazioni del reddito o del patrimonio. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione entro un valore ai fini <strong>Imu</strong> di 150.000 euro), non superiore a 30.000 euro; un valore del patrimonio mobiliare non oltre i 6.000, accresciuti di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Al centro del provvedimento al vaglio della ministra del Lavoro Calderone un sistema IT che dovrà garantire l\'interoperabilità dei dati dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro. Prevista anche una piattaforma per la presa in carico e la ricerca attiva dedicata ai beneficiari del sussidio Un nuovo sistema informativo per il ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/reddito-di-cittadinanza-arriva-mia-il-digitale-pilastro-della-riforma/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enplejZhSG1zcFJnMXQxY21TczYzVkVFM0YrSUxnTDBqNGYvaHR1OFpCSVEvTmlhL0RnSWV0OGIrZ05vZ0t4QXhSSnNMNFVxbHVzOHc4VHNDMlZRYnV5SVRsMkVvN1pDaGhSMk5kT0JnVy9BK1E9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666100', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Il sostituto non paga l\'errore del forfettario collaboratore', 'Documento_TitoloHtml': 'Il sostituto non paga l\'errore del forfettario collaboratore', 'Documento_Contenuto': 'Errata applicazione del regime forfettario da parte di un collaboratore? Nessuna sanzione al sostituto "diligente" per omesso/tardivo versamento delle ritenute e per la trasmissione delle certificazioni uniche e del modello<span class="term"> 770</span> con dati errati. Qualora infatti il sostituto sia in grado di dimostrare che ha applicato la normale diligenza per la verifica dei requisiti...', 'Documento_Abstract': 'Il sostituto non paga l\'errore del forfettario collaboratore Errata applicazione del regime forfettario da parte di un collaboratore? Nessuna sanzione al sostituto "diligente" per omesso/tardivo versamento delle ritenute e per la trasmissione delle certificazioni uniche e del modello <strong>770</strong> con dati...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Errata applicazione del regime forfettario da parte di un collaboratore? Nessuna sanzione al sostituto "diligente" per omesso/tardivo versamento delle ritenute e per la trasmissione delle certificazioni uniche e del modello 770 con dati errati. Qualora infatti il sostituto sia in grado di dimostrare che ha applicato la normale diligenza per la ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/il-sostituto-non-paga-l-errore-del-forfettario-collaboratore-2595304', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3EvNTBWLzF5REZ1bTE4L1h2V1lZck9PNlJoUTdjY042c0FkL3k2Q0x3UkZmUmc4bTFQbzAvN3hNckdheldNVFlyQ0V6bjJRQ1JFSWs0WERZc0oyUVhSbVlHek05MXJWMDF3PT0%3d', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666108', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'I tech buyer alla prova outsourcing e inflazione: come gestire i budget?', 'Documento_TitoloHtml': 'I tech buyer alla prova outsourcing e inflazione: come gestire i budget?', 'Documento_Contenuto': 'Determinante capire dove indirizzare gli investimenti in tempi di incertezza economica. Il prezzo dei servizi professionali continuerà a salire nei prossimi 18-24 mesi mentre l\'impatto sarà più contenuto sugli accordi pluriennali poiché i fornitori sfrutteranno i vantaggi dell\'offshoring, dell\'automazione e dell\'efficienza delle offerte standard. L\'analisi di Idc Nell\' outsourcing It le aziende devono ormai tenere in considerazione i tassi di inflazione e il costo della manodopera per valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo e prevedere la loro spesa. La metà dell\'Unione europea e un terzo del mondo affronteranno la recessione nel 2023, ha detto il Fondo monetario internazionale. Il Fmi ha calcolato un tasso di inflazione globale dell\'8,8% nel 2022 (contro 4,7% nel 2021), che scenderà al 6% nel 2023 e al 4,1% nel 2024. Nell\'eurozona l\'inflazione annuale dicembre 2022 è stata del 9,2% (stime Eurostat) contro il 10,1% di novembre 2022. Per chi compra servizi It gestiti si tratta di comprendere tutti questi trend per fare previsione sul budget, come si legge in un\'analisi di Idc. Oggi sia i comportamenti dell\'acquirente che quelli del fornitore si sono adattati a una nuova realtà in cui è più probabile che l\'inflazione resti. Le ragioni degli aumenti dei prezzi potrebbero cambiare, così come le aree dell\'It più colpite, ma navigare in uno scenario di aumento dei prezzi per forniture, servizi e talenti It rimane la sfida del 2023. Indice degli argomenti Il costo della manodopera It La trasformazione digitale in Europa Outsourcing, offshoring e automazione Il costo della manodopera It L\'unico vero fatto delle previsioni è che sono sempre sbagliate, scrive Idc. Tuttavia, più dati si hanno a disposizione migliore è l\'accuratezza delle previsioni grazie a analytics avannzati. WHITEPAPER GUIDA PRATICA contro il Phishing: scopri come tutelare la tua azienda! CIO Cybersecurity Scopri di più! Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Email * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Idc, in base ai suoi servizi di benchmarking e analisi, con cui accorpa i dati sui prezzi di mercato estratti dai contratti di outsourcing It firmati negli ultimi 12-18 mesi, e afferma che l\'inflazione ha avuto un impatto diretto sul prezzo di mercato per i servizi It esternalizzati e sui costi del lavoro. In media si osservano riduzioni annuali dei prezzi tra il 5% e il 10% per i servizi di infrastruttura It in outsourcing come la gestione di server, storage e dispositivi di rete, perché i clienti finali hanno beneficiato delle economie di scala e dell\'automazione offerte dai provider. Negli ultimi due anni, invece, le tradizionali riduzioni dei prezzi anno su anno si sono ridotte sostanzialmente e persino invertite per i servizi It con un alto contenuto di manodopera diretta, come il service desk e il deskside support. In particolare, il costo per fornire servizi professionali continua ad aumentar e, a causa della forte domanda di questo servizio e di una corrispondente carenza critica di competenze It. La trasformazione digitale in Europa Idc indica anche che la trasformazione digitale in Europa continua a avanzare. Le iniziative negli ambiti dello sviluppo dei servizi digitali, delle applicazioni back-end e della modernizzazione dei processi sono aumentate in priorità e dimensioni nel 2021. Questo si associa a una necessità di competenze aggiornate e, infatti, l\'occupazione It europea è cresciuta del 2,7% nel 2021 e nel 2022 è stata del 3,6%. Sulle previsioni di spesa continuerà a pesare soprattutto l\'aumento dei prezzi dell\'energia (+25,7% a dicembre,+34,9% a novembre), mentre il costo dei servizi a dicembre è salito del 4%. Ma il costo del lavoro deve essere valutato insieme alle altre variabili, perché le competenze sono la base della trasformazione digitale. Outsourcing, offshoring e automazione La manodopera è un elemento chiave di qualsiasi accordo che riguarda i servizi gestiti dall\'It, anche se non l\'unico. Altri elementi, come tools e automazione, sono fondamentali in quanto consentono ai fornitori di servizi di fornire una soluzione più efficiente in termini di costi, utilizzando offerte standardizzate abbinate a risparmi di scala, prosegue Idc. I vantaggi di costo della virtualizzazione dei server e dell\'offshoring si sono però stabilizzati per la maggior parte dei contratti di infrastrutture in outsourcing e qui gli ulteriori risparmi possibili sono marginali. Chi stringe accordi di outsourcing per la prima volta può ancora ottenere offrire risparmi significativi perché i tassi di manodopera offshore sono ancora significativamente più bassi (fino al 30%) rispetto ai tassi dell\'Europa occidentale. Tuttavia va considerato che l\'inflazione del tasso di lavoro è una realtà globale. Gli acquirenti di tecnologia dovrebbero aspettarsi che il prezzo dei servizi professionali continui ad aumentare nei prossimi 18-24 mesi, come impatto diretto dell\'inflazione globale. L\'impatto sugli accordi di outsourcing It pluriennali sarà meno pronunciato, poiché i fornitori di servizi sfruttano i vantaggi della delocalizzazione, dell\'automazione e dell\'efficienza delle offerte standard. I compratori possono aspettarsi ancora aumenti dei prezzi, ma l\'impatto può essere compensato con guadagni di produttività e investimenti strategici in automazione per ridurre i processi aziendali ad alta intensità di manodopera. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'migliore è l\'accuratezza delle previsioni grazie a analytics avannzati. WHITEPAPER GUIDA PRATICA contro il Phishing: scopri come tutelare la tua azienda! CIO Cybersecurity Scopri di più! Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Email * Consente l\'invio di comunicazioni...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Determinante capire dove indirizzare gli investimenti in tempi di incertezza economica. Il prezzo dei servizi professionali continuerà a salire nei prossimi 18-24 mesi mentre l\'impatto sarà più contenuto sugli accordi pluriennali poiché i fornitori sfrutteranno i vantaggi dell\'offshoring, dell\'automazione e dell\'efficienza delle offerte ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/i-tech-buyer-alla-prova-outsourcing-e-inflazione-come-gestire-i-budget/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enpmd0FGYjVkY29KUTZrdk5PUVk5c1VHV3JTSCtlTUhtdTF2QVc3eTY2UDRCdUswd0RRRmoxVHFiYThObHdRWjZnRHlNN0k0UC83Z0FqN0lwMXpyMzlOYTBiRzZtODMySkVOcDlsOXBBVlg4RlE9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666102', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Carlo Festa', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '23', 'Documento_Sottotitolo': 'La forte domanda globale spinge la raccolta oltre i 15 miliardi previsti Pronta la finalizzazione dell\'acquisto del polo del lusso Florence', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Permira chiude un maxi fondo da 16,7 miliardi: focus sull\'Italia', 'Documento_TitoloHtml': 'Permira chiude un maxi fondo da 16,7 miliardi: focus sull\'Italia', 'Documento_Contenuto': 'MILANO Nuovo maxi<span class="term">-fondo</span> globale da oltre 16 miliardi di euro per gli investimenti in private equity. A lanciarlo è il gruppo Permira, società internazionale presente storicamente in Italia e attualmente in corsa per rilevare il polo del lusso Florence. Proprio Permira ha infatti chiuso la raccolta del suo ultimo<span class="term"> fondo</span> di buyout, l\'ottavo, a un livello record: per la precisione a 16,7 miliardi di euro, quindi ben al di sopra del target di 15 miliardi di euro, grazie alla forte domanda degli investitori. Si tratta, appunto, di una dotazione record per il settore, tanto più rilevante se si pensa che è stata finalizzata in una fase complessa dei mercati, dal punto di vista macroeconomico. Il precedente<span class="term"> fondo</span>, il settimo, era invece stato chiuso a quota 11 miliardi di euro nel 2019. Con il nuovo<span class="term"> fondo</span>, Permira conta un capitale committed, cioè impegnato, di circa 77 miliardi di euro. A dimostrazione che la liquidità dei grandi investitori continua a restare molto elevata a livello globale. L\'ottavo<span class="term"> fondo</span> di Permira ha raccolto impegni da una base diversificata di investitori internazionali di primo piano: tra cui<span class="term"> fondi</span><span class="term"> pensione</span> pubblici e privati, fondi sovrani, fondazioni, gestori, family office e ha attratto oltre 50 nuovi investitori. Sono, inoltre, stati quattro gli investimenti già realizzati a livello globale a supporto di Mimecast, Zendesk, Reorg ed Acuity Knowledge Partners. I riflettori sono puntati anche in Italia, dove Permira è presente dal 1988 con un team di professionisti guidato attualmente da Francesco Pascalizi. La società è stata pioniera nell\'industria del private equity, in quanto è stato il primo<span class="term"> fondo</span> internazionale ad entrare nel mercato italiano e ha realizzato una cinquantina di investimenti tra i confini tricolori, affiancando numerosi imprenditori nei progetti di crescita delle loro aziende. In Italia Permira detiene, attualmente, la quota di maggioranza di Golden Goose, di La Piadineria e di Kedrion. È inoltre, proprio in questi giorni, pronta a finalizzare un\'altra acquisizione: quella del gruppo Florence, polo italiano della produzione di abbigliamento di lusso, controllato per circa il 65% dal consorzio guidato da Vam Investments con<span class="term"> Fondo</span> Italiano d\'Investimento e Italmobiliare e per il restante 35% dalle famiglie fondatrici delle aziende che hanno aderito al progetto. Permira sarebbe infatti ormai in due diligence su Florence, gruppo che conta oggi 23 aziende con un giro d\'affari di circa 550 milioni di euro e presenza in dodici Regioni d\'Italia, e sarebbe pronto all\'offerta finale. Il gruppo inglese ha un track record soprattutto in quattro settori: quelli della tecnologia, consumer, healthcare e servizi uniti a considerazioni di Esg e di sostenibilità. Il nuovo<span class="term"> fondo</span> Permira, a 16,7 miliardi di euro, segue come dotazione alcuni veicoli d\'investimento di dimensioni rilevanti lanciati negli ultimi anni da grandi investitori in private equity come, tra gli altri, Cvc Capital, la scandinava Eqt e i gruppi finanziari americani Advent, Blackstone, Carlyle e Kkr . © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'committed, cioè impegnato, di circa 77 miliardi di euro. A dimostrazione che la liquidità dei grandi investitori continua a restare molto elevata a livello globale. L\'ottavo fondo di Permira ha raccolto impegni da una base diversificata di investitori internazionali di primo piano: tra cui <strong>fondi</strong> <strong>pensione</strong>...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'MILANO Nuovo maxi-fondo globale da oltre 16 miliardi di euro per gli investimenti in private equity. A lanciarlo è il gruppo Permira, società internazionale presente storicamente in Italia e attualmente in corsa per rilevare il polo del lusso Florence. Proprio Permira ha infatti chiuso la raccolta del suo ultimo fondo di buyout, l\'ottavo, a un ', 'Documento_Autore': 'Carlo Festa', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': 'FINANZA E MERCATI', 'Documento_NumeroDiPagina': '23', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD02NDBEQjdGMjRFN0Y4NTc0Q0EzQkUzMjhBNzgzQzU1NkY4Q0RFRUQ2RjI0Mzc5OTc2MEIzNTJFRDE5NDdCOTk4JnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZHhaMmU3R3Fta0tMVXlMR0JoSXJkeDRIYVYyNVlpOUxVcy9tMnoyaFhSUWFuQU1xOEdjQ2IvZz09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Lavoro e Previdenza', 'Report_ID': '7809270', 'Report_TotaleDocumenti':7, 'Documento_ID': '40666104', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Federico De Rosa', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '27', 'Documento_Sottotitolo': 'Il gruppo francese svaluta di 1,34 miliardi la quota', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Tim, Vivendi: «Offerte di Cdp e Kkr basse Si cerca la soluzione»', 'Documento_TitoloHtml': 'Tim, Vivendi: «Offerte di Cdp e Kkr basse Si cerca la soluzione»', 'Documento_Contenuto': 'Tim avvia le verifiche sull\'offerta di Cdp e Macquarie da 18 miliardi per la rete, alternativa a quella da 20 miliardi di Kkr. Domani la proposta sarà esaminata dal Comitato per le parti correlate, chiamato a esprimere un primo parere e ad attivare le procedure previste per gli azionisti «in conflitto», in cui rientra Cdp, che ha il 10% di Tim. Il comitato ha chiesto ai due offerenti informazioni supplementari che riguardano aspetti formali, come per esempio il<span class="term"> Tfr</span> dei dipendenti che verrebbero assorbiti con la rete. Ma anche sostanziali come quelli legati ai possibili rilievi Antitrust, per via del controllo su Open Fiber, principale concorrente di Tim sulla rete. L\'intenzione sarebbe di chiedere a Bruxelles la costituzione di un «case team» a cui presentare le possibili misure di compensazione, tra cui la cessione delle parti di rete in sovrapposizione nelle aree nere. Sono stati chiesti chiarimenti anche sui tempi dell\'operazione, che prevede 60 giorni di due diligence prima dell\'offerta vincolante, e sul finanziamento. La proposta è aperta all\'ingresso di altri<span class="term"> fondi</span>, Kkr in primis, e dunque i numeri sarebbero flessibili. La Cassa avrebbe comunque deliberato un impegno fino a 6 miliardi. Ci sono state diverse interlocuzioni con il<span class="term"> fondo</span> Usa, che ha presentato per primo un\'offerta dando il via alla contesa. L\'ultima al tavolo di Palazzo Chigi, conclusa con un nulla di fatto. Al momento appare difficile avvicinare le posizioni. Il primo azionista di Tim, Vivendi, ha fatto sapere intanto di ritenere inadeguate le due offerte. Per il ceo, Arnaud de Puyfontaine, «sono molto al di sotto del valore reale» della rete, che per la media company francese è di 31 miliardi. «Non c\'è nulla di inevitabile», ha aggiunto. Vivendi sta «lavorando a una soluzione», ha detto de Puyfontaine. Il gruppo francese vorrebbe il ritiro di Tim dal listino e una scissione della attività con la vendita della rete, per poi concentrare gli investimenti su ServCo, la società a cui saranno conferite le restanti attività. Ne ha parlato anche con Cdp e Kkr, ma senza trovare un accordo. «Vogliamo essere parte attiva» ha spiegato il manager, ribadendo la disponibilità a contribuire alla nascita della rete nazionale voluta dal governo. «Gli scenari possibili sono molti, noi ne vogliamo uno che possiamo supportare, il cui prerequisito è quello di essere allineato alla strategia portata avanti anche dai nuovi stakeholders italiani (il governo) di costruire un mercato tlc attrattivo». Intanto dal bilancio 2022 di Vivendi approvato ieri è emersa una perdita da 1 miliardo, su cui pesa per 1,347 miliardi la minusvalenza sulla quota in Tim, il cui valore è stato adeguato al fair value (0,21 euro ad azione) in seguito al deconsolidamento deciso dopo l\'addio dei consiglieri francesi al board.', 'Documento_Abstract': 'e ad attivare le procedure previste per gli azionisti «in conflitto», in cui rientra Cdp, che ha il 10% di Tim. Il comitato ha chiesto ai due offerenti informazioni supplementari che riguardano aspetti formali, come per esempio il <strong>Tfr</strong> dei dipendenti che verrebbero assorbiti con la rete...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Tim avvia le verifiche sull\'offerta di Cdp e Macquarie da 18 miliardi per la rete, alternativa a quella da 20 miliardi di Kkr. Domani la proposta sarà esaminata dal Comitato per le parti correlate, chiamato a esprimere un primo parere e ad attivare le procedure previste per gli azionisti «in conflitto», in cui rientra Cdp, che ha il 10% di Tim. ', 'Documento_Autore': 'Federico De Rosa', 'Documento_Argomenti': 'Lavoro e Previdenza', 'Documento_Testatina': 'Economia', 'Documento_NumeroDiPagina': '27', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD00QzZCNTE5NzMxMEQwOEFGMjExNzU5MzNGREMyMEI1QTZCQjEwMDAzMUMyMThDRTc3NDcxMjJEMzA0RDJGRjhFJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VGV0pza0l5U0FqMnJpVDJXVEdGZ0xPNDR4cG1NcEhQbjJMQlBTLzNNWGwyV3F5b0NLQ1lvQndHeklHWnlxN0hnTTVPVVU2LzBiRHlvNlJSWjloYm5aMjQ5R2ljWU9SVnM9', 'Fonte_Titolo': 'Corriere della Sera', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666106', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Cloud, errori di configurazione in quasi tutte le aziende: sicurezza a rischio', 'Documento_TitoloHtml': 'Cloud, errori di configurazione in quasi tutte le aziende: sicurezza a rischio', 'Documento_Contenuto': 'Secondo un\'indagine di Zscaler nel 98,6% dei casi si rilevano errori e il 68% delle organizzazioni assegna permessi di amministrazione a utenti esterni, il che può portare a problemi di governance e a un aumento del rischio di esfiltrazione dei dati I l 98,6% delle aziende dispone di infrastrutture con configurazioni errate tali da rappresentare un rischio critico per i dati e la stabilità degli ambienti stessi. E\' quanto registra la ricerca Cloud (In)Security di Zscaler Threatlabz, che analizza le statistiche dei workload cloud provenienti da oltre 260 miliardi di transazioni giornaliere a livello globale sulla piattaforma Zscaler. Un dato preoccupante dato che la maggior parte degli attacchi informatici contro i cloud pubblici sfrutta gli errori di configurazione del cloud piuttosto che vulnerabilità: errori relativi all\'accesso pubblico ai bucket di archiviazione, alle autorizzazioni degli account, all\'archiviazione e alla gestione delle password, ecc. che hanno portato all\'esposizione di miliardi di dati. Indice degli argomenti Importanza dell\'autenticazione a più fattori Focus su configurazione e manutenzione del cloud Importanza dell\' autenticazione a più fattori Oltre agli errori di configurazione e alle vulnerabilità, il report evidenzia che gli account compromessi riguardano il 97,1% delle aziende che utilizzano controlli di accesso per gli utenti con privilegi senza applicare l\'autenticazione a più fattori (Mfa). Gli hacker che ottengono accesso al cloud tramite account con privilegi possono eludere il rilevamento da parte dei sistemi di sicurezza e sferrare numerosi attacchi, eppure molte aziende non limitano ancora adeguatamente i privilegi o l\'accesso degli utenti e degli account, né applicano la verifica Mfa. WHITEPAPER CYBERSECURITY: le migliori strategie per la tutela e la continuità dei servizi IT Sicurezza Cybersecurity Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> E-mail * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Inoltre, il 59,4% delle aziende non applica i controlli di base contro il ransomware per lo storage cloud, come il versioning e l\' Mfa Delete. La funzione Amazon S3 Versioning consente di mantenere più versioni di un oggetto nello stesso bucket in modo che, quando un file viene modificato, entrambe le copie vengano salvate per il futuro ripristino, confronto e verifica della validità. La funzione di Mfa Delete, invece, può aiutare a prevenire cancellazioni accidentali o dolose di bucket di archiviazione, richiedendo all\'utente che avvia l\'azione di eliminazione, di dimostrare il possesso fisico di un dispositivo Mfa tramite un codice Mfa, aggiungendo così un ulteriore livello di sicurezza all\'azione di cancellazione. Focus su configurazione e manutenzione del cloud Queste cifre dimostrano che le aziende devono assumersi la responsabilità della configurazione e della manutenzione del proprio ambiente cloud. Se gli ambienti cloud sono coperti da una responsabilità condivisa con il fornitore del servizio per quanto riguarda la sicurezza, la corretta configurazione di questi ambienti è responsabilità di ogni singola azienda. Un servizio di gestione del livello di sicurezza del cloud (Cspm) può aiutare a identificare le configurazioni errate e, in combinazione con la gestione dei diritti dell\'infrastruttura cloud (Ciem), può essere utilizzato per identificare i problemi di autorizzazione e rappresentare una logica evoluzione dalle soluzioni di gestione dell\'identità e dell\'accesso (Iam) e di gestione dell\'accesso ai privilegi (Pam) da tempo consolidate e riferite ad approcci basati sul minimo privilegio. Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'la verifica Mfa. WHITEPAPER CYBERSECURITY: le migliori strategie per la tutela e la continuità dei servizi IT Sicurezza Cybersecurity Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> E-mail * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Secondo un\'indagine di Zscaler nel 98,6% dei casi si rilevano errori e il 68% delle organizzazioni assegna permessi di amministrazione a utenti esterni, il che può portare a problemi di governance e a un aumento del rischio di esfiltrazione dei dati I l 98,6% delle aziende dispone di infrastrutture con configurazioni errate tali da rappresentare ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/cloud/cloud-errori-di-configurazione-in-quasi-tutte-le-aziende-sicurezza-a-rischio/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enpkMHVKTVRjMm1yL1BKZFdOc2pTSW5DSWlOTUoycWtjVSsxb05JR3Y1cGpGRDRIYXJ6ZEVXY3drMjIwdHFNdENKTTIvVGo5aUlVYXc3V1dKbUd6ZFZFRS83YzNRTDEyZFBtTjUzam8rd2VkbjE3MGlRNmw5K3laMFRSd2NzbEZiL0E9', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666107', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'ANTONIO CALITRI', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '13', 'Documento_Sottotitolo': 'Sancito il diritto alla privacy dei minori: no agli scatti messi in rete dai familiari', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'I nuovi divieti', 'Documento_TitoloHtml': 'I nuovi divieti', 'Documento_Contenuto': 'LA NORMATIVA PARIGI Anche mamma e papà devono rispettare la<span class="term"> privacy</span> dei figli. Per quanto possano essere belli, bebè con guanciotte irresistibili, bambini biondi e fotogenici, sportivi, artisti, attori nati, se non top model, i genitori non devono avere il potere assoluto di postarli. A fronte di una deriva che non riguarda soltanto i baby influencer (o i baby di influencer) il parlamento francese ha deciso di correre ai ripari con una legge appena passata in prima lettura all\'Assemblée Nationale. Tra le misure più importanti, la creazione di un diritto alla<span class="term"> privacy</span> per i figli nei confronti dei genitori, in particolare quelli che, magari animati dalle miglior intenzioni, li esibiscono senza limiti sui social network, con reel del piccolino che fa il bagno, stories a non finire della primogenita che mangia la pappa, interviste ai gemelli, cronistorie Youtube delle prime parole, dei primi passi, delle prime pedalate. Un allarme che risuona anche in Italia. «È un argomento per il quale ci stiamo battendo molto - dice Carla Garlatti, Garante per l\'Infanzia e l\'Adolescenza - Ho scritto una nota al presidente del Consiglio Giorgia Meloni in cui, fra le varie urgenze che ho segnalato, c\'è anche quella di intervenire su questo fenomeno». LA PEDOPORNOGRAFIA «Il 50 per cento delle foto che si scambiano sui siti pedopornografici era stato inizialmente postato dai genitori sui loro social» ha esordito all\'Assemblee Nationale il deputato macronista Bruno Studer, che con Aurore Bergé (capogruppo di Renaissance) ed Eric Pouillat, ha presentato il progetto di legge ai loro colleghi, trovando per una volta l\'emiciclo quasi del tutto d\'accordo. Per convincere i legislatori francesi, un solo dato: «in media un bambino appare su 1300 fotografie pubblicate on line prima dei tredici anni, che siano profili suoi o dei genitori». Le uniche norme che esistono sono quelle per tutelare i casi più "eclatanti", con possibili ricadute commerciali, e che regolano «le attività dei minori di 16 anni e che impongono ai suoi rappresentanti legali di fare una dichiarazione quando i loro figli sono i protagonisti del video». Una sorta di logo Ferragni-Fedez, che però resta vago e di difficile controllo. Più che i casi di rilevanza planetaria, sono le possibili derive quotidiane ad aver allertato il parlamento francese. A giustificare la legge, la necessità di interdire pratiche quali il "cheese challenge", che consiste nel filmare le reazioni dei figli quando ricevono un pezzo di formaggio in faccia (cosa che ha il potere di rendere virali i video in questione), oppure il gioco della voce registrata che dice «vostro figlio non obbedisce, arriviamo e lo portiamo in prigione» cosa che ovviamente provoca la disperazione nei piccoli indisciplinati, anche questa ripresa con dovizia. VIOLENZE EDUCATIVE «Si tratta di pratiche assimilabili alle violenze educative ha dichiarato Thomas Rohmer, presidente dell\'Osservatorio della genitorialità e dell\'Educazione digitale Non possiamo restare indifferenti, quando poi decidiamo di vietare la sculacciata e altre azioni considerate umilianti». Il testo precisa che l\'esercizio sul diritto all\'immagine del minorenne è esercitato in comune dai due genitori. In caso di disaccordo il giudice potrà vietare a uno dei due di postare immagini dei figli. Si può addirittura arrivare a una «delega forzata dell\'autorità genitoriale», la cui portata deve però essere ancora definita. Per i legislatori, l\'obiettivo è più prevenire che punire, una norma pensata «per sensibilizzare e non per reprimere». «Questa legge ha detto Studer vuole ricordare ai genitori che sono loro i primi a dover proteggere l\'immagine dei figli di fronte ai rischi che una sovraesposizione può comportare». Per alzare la guardia sui rischi dell\'uso dei social, è stata presentata una legge parallela che punta ad indicare i rischi di un\'eccessiva esposizione agli schermi. Come per i pacchetti di sigarette gli imballaggi di computer, smartphone e tablet vari dovranno portare la dicitura dei possibili effetti collaterali e nocivi dovuti ad un uso troppo intensivo. «L\'overdose di schermo è un fenomeno di massa ha spiegato la deputata Caroline Janvier che può provocare obesità, disturbi del sonno e ipertensione». Francesca Pierantozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'I nuovi divieti LA NORMATIVA PARIGI Anche mamma e papà devono rispettare la <strong>privacy</strong> dei figli. Per quanto possano essere belli, bebè con guanciotte irresistibili, bambini biondi e fotogenici, sportivi, artisti, attori nati, se non top model, i genitori non devono avere il potere assoluto... di postarli. A fronte di una deriva che non riguarda soltanto i baby influencer (o i baby di influencer) il parlamento francese ha deciso di correre ai ripari con una legge appena passata in prima lettura all\'Assemblée Nationale. Tra le misure più importanti, la creazione di un diritto alla <strong>privacy</strong>... Pierantozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Sancito il diritto alla <strong>privacy</strong> dei minori: no agli scatti messi in rete dai familiari...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'LA NORMATIVA PARIGI Anche mamma e papà devono rispettare la privacy dei figli. Per quanto possano essere belli, bebè con guanciotte irresistibili, bambini biondi e fotogenici, sportivi, artisti, attori nati, se non top model, i genitori non devono avere il potere assoluto di postarli. A fronte di una deriva che non riguarda soltanto i baby ', 'Documento_Autore': 'ANTONIO CALITRI', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '13', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD02ODY4QzcwNDQyNDlDMTVBMzQwQkNBMkZBMzQxNkE4N0FBREUxOUVDQjFGOUEzODA4ODQ4QjE4QzQ3NDg4QTczJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2R3Z09Ubk5tbnowUFZpM0JTNHhzTFlXRGl2QXI5WWk0MkhHY3lZaVg1bW11S2dXRWEyTGdVdFhWczVPM3ZzMDdUek82UElYVllEMGhFY1JVYnk3L2toMDhUNW52NkE3bm9Gclg1RjRzNk5JTnJwZjIzTEkxQlY%3d', 'Fonte_Titolo': 'Il Messaggero', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666110', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Il metaverso crea lavoro: ecco le 7 professioni del futuro', 'Documento_TitoloHtml': 'Il metaverso crea lavoro: ecco le 7 professioni del futuro', 'Documento_Contenuto': 'Un\'indagine di Randstad Professionals fa il punto sull\'evoluzione dello scenario e sulle rinnovate esigenze delle aziende che investiranno in progetti legati al mondo virtuale. Ecco quali saranno i profili più richiesti Il futuro del Metaverso è ancora tutto da scoprire: dipenderà da come nei prossimi anni verranno strutturati e intercorrelati i mondi virtuali in cui le persone possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzabili e dagli investimenti che le aziende decideranno di realizzare. Ma già oggi si possono immaginare alcune opportunità di lavoro create in una delle frontiere tecnologiche più promettenti, destinata a rivoluzionare la stessa esperienza con il mondo Internet. E\' quello che ha fatto Randstad Professionals - la divisione di Randstad specializzata in ricerca e selezione di middle e senior management - che ha individuato le 7 professioni che le aziende attive sul Metaverso ricercheranno nel prossimo futuro. Indice degli argomenti Via alle nuove frontiere professionali Le 7 professioni più richieste nel mondo virtuale Via alle nuove frontiere professionali "Il Metaverso genererà nuovi modelli di business digitali, creerà nuove modalità di interazione tra professionisti, aziende e clienti, aprirà nuove frontiere professionali - afferma Maria Pia Sgualdino, Head of Randstad Professionals -. Ecco i ruoli che dovranno introdurre le aziende nel Metaverso. Profili diversi, in ambiti differenti, che saranno tutti impattati dall\'avanzare di questa nuova frontiera tecnologica". WHITEPAPER Guida alla marketing automation: le funzionalità indispensabili per raggiungere il tuo cliente Big<span class="term"> Data</span> Marketing Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. "Di certo - spiega Jessica Montinaro, Team Manager di Randstad Professionals -, il Metaverso apre nuove opportunità professionali ma richiede anche nuove conoscenze: in questo ambito saranno richieste figure con sempre più competenze tecniche e informatiche specifiche. Le organizzazioni dovranno integrarle per poter essere competitive sul mercato e al passo con la trasformazione digitale". Le 7 professioni più richieste nel mondo virtuale Network Engineering. Specialista nella gestione delle reti aziendali e dei flussi di dati. È responsabile del funzionamento del sistema informatico di un\'azienda. Cybersecurity Specialist. Il mondo del Metaverso non è immune da possibili attacchi informatici e frodi, come avatar hackerati, furto di NFT o fughe di dati biometrici. Servono figure esperte in cybersecurity che siano in grado di garantire la sicurezza delle reti e la protezione dei dati Blockchain Specialist. È il professionista specializzato sulla blockchain, tecnologia che sta alla base dell\'economia del Metaverso Virtual Reality Designer. È l\'esperto che si occupa di creare mondi digitali immersivi, simulando e modellando le esperienze dell\'utente e le interazioni che oggetti e servizi possono avere nel mondo virtuale, attraverso i tool 3D, quali Virtual Reality, realtà aumentata, immersione, ologrammi Innovation Manager. Il professionista che aiuta le aziende nella trasformazione digitale dovrà essere specializzato nel settore del Metaverso, per innovare i processi interni e migliorare la competitività sul mercato Crypto Artist. È l\'artista crittografico che realizza, grazie alla tecnologia NFT, opere digitali. Queste vengono create tramite computer e software specifici (motion graphic, realizzazione 3D etc), realizzate su una Blockchain e poi vendute sul Metaverso Head Of Metaverse. Esperto del Metaverso e con una profonda conoscenza dell\'ecosistema del web3. Capace di disegnare una strategia digitale sul metaverso per aumentare la presenza del brand sulla piattaforma Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'differenti, che saranno tutti impattati dall\'avanzare di questa nuova frontiera tecnologica". WHITEPAPER Guida alla marketing automation: le funzionalità indispensabili per raggiungere il tuo cliente Big Data Marketing Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Un\'indagine di Randstad Professionals fa il punto sull\'evoluzione dello scenario e sulle rinnovate esigenze delle aziende che investiranno in progetti legati al mondo virtuale. Ecco quali saranno i profili più richiesti Il futuro del Metaverso è ancora tutto da scoprire: dipenderà da come nei prossimi anni verranno strutturati e intercorrelati ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/lavoro-carriere/il-metaverso-crea-lavoro-ecco-le-7-professioni-del-futuro/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNzUnRESFgzOGRlNXlPQms1SXVuT2p2V0FjdjdYVktzcmJlZlVpRlExbEpjNkt5RDFTZ2NyT1pjUTdJc3B4blF2S3BySmJjYlpIVGNLUWladFlNY1p2UlRlc2t1cEJ2dTllelJOV29oL3dKZ0ZnQ0NRRGJpdkpBPQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666111', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Imprenditoria femminile e Stem, Invitalia lancia nuovi servizi', 'Documento_TitoloHtml': 'Imprenditoria femminile e Stem, Invitalia lancia nuovi servizi', 'Documento_Contenuto': 'Attività formative e iniziative per spingere le competenze digitali che si accompagnano alle attività di orientamento e accompagnamento orientate al business. L\'Ad Mattarella: "Un percorso che coinvolge tutte le generazioni e che mira a creare valore colmando una diseguaglianza inaccettabile e insostenibile" Diffondere e consolidare la cultura d\'impresa tra le donne, l\' empowerment e l\'accesso alle materie Stem in tutto il Paese. E\' questo l\'obiettivo di Invitalia che punta a lanciare nuovi incentivi e servizi di orientamento per l\'imprenditoria femminile attraverso varie modalità, tra cui percorsi di alta formazione e di accelerazione e borse di studio. Indice degli argomenti Com\'è strutturato il portafoglio di incentivi I servizi di orientamento Agevolate oltre 700 imprese femminili Lo scenario delle startup Il gender gap zavorra la competitività italiana Com\'è strutturato il portafoglio di incentivi Sono quasi 7.000 le imprese femminili finanziate negli ultimi 6 anni con il portafoglio di incentivi gestito da Invitalia, l\'Agenzia per lo sviluppo del Paese, controllata al 100% dal ministero dell\'Economia e delle Finanze. WHITEPAPER Backup e Disaster Recovery: sicurezza e risparmio grazie al cloud Cloud Digital Transformation Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Si tratta di finanziamenti e servizi a sostegno dell\' autoimpiego, come Resto al Sud o SelfieEmployment, della creazione di impresa come ON - Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, dell\'innovazione come Smart &Start Italia o della cultura e del mondo no profit come Cultura Crea. "C\'è ancora molto da fare - si legge in una nota - per potenziare l\'imprenditoria femminile nel nostro Paese, ma questi strumenti e incentivi stanno andando nella giusta direzione". I servizi di orientamento Per le donne che vogliono avviare una nuova attività o far crescere le loro imprese, Invitalia offre gratuitamente servizi di orientamento, per individuare l\'incentivo più adatto al singolo progetto, e servizi di accompagnamento, per guidare l\'imprenditrice nella presentazione della domanda, fornendo risposte per ridurre gli errori formali e valorizzare il progetto d\'impresa. In questo modo Invitalia si mette al servizio delle donne per far crescere il Paese e la parità di genere che è uno degli obiettivi trasversali del Pnrr che finora ha stanziato 400 milioni di euro (200 dei quali ancora disponibili come dotazione specifica sugli incentivi Smart&Start Italia e ON) per l\'empowerment economico e sociale delle donne. Agevolate oltre 700 imprese femminili L\'incentivo Fondo impresa femminile, che l\'Agenzia gestisce su mandato del ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rappresentato un intervento molto atteso (la legge 215 per l\'imprenditoria femminile non veniva rifinanziata dal 2016). A maggio e giugno 2022, i primi 200 milioni di euro per la nascita e il rafforzamento delle imprese guidate da donne sono stati richiesti in tempi record con 13.080 domande presentate. Ad oggi sono oltre 700 imprese femminili ammesse alle agevolazioni che stanno realizzando il loro progetto d\'impresa, per oltre 120 milioni di euro di investimenti già attivati. Da segnalare, infine, che tra i progetti di impresa ricevuti da Invitalia negli ultimi 6 anni, quelli in cui la titolare è donna, o è presente almeno una donna tra i soci, sono circa il 35% del totale. Lo scenario delle startup La percentuale di progetti in cui la titolare è donna si abbassa se si tratta di startup innovative, ovvero di imprese più tecnologiche: il numero di donne che si dedicano a questo ambito è ancora molto limitato. Su 3.560 progetti di startup innovative presentati per l\'accesso all\'incentivo Smart&Start Italia, solo il 3% ha delle donne tra i soci fondatori. Il gender gap zavorra la competitività italiana "Secondo i dati Istat e della Commissione europea, oggi le laureate in materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), sono in netta minoranza rispetto agli uomini e questo dato si traduce in una minore partecipazione delle donne al mondo del lavoro in questi ambiti e in un gap negativo in termini di retribuzione e di carriera - dichiara l\' Ad di Invitalia, Bernardo Mattarella - Invitalia sta lavorando su incarico del Mmimit in questo ambito con il programma nazionale per l\'imprenditorialità femminile". Il programma, spiega ancora Mattarella, "si tradurrà anche in una serie di attività e iniziative focalizzate alla diffusione e al consolidamento della cultura d\'impresa tra le donne, all\'empowerment e all\'accesso alle Stem in tutto il Paese attraverso varie modalità, tra cui percorsi di alta formazione e di accelerazione e borse di studio. Un percorso che coinvolge tutte le generazioni e che mira a creare valore colmando una diseguaglianza inaccettabile e insostenibile sotto molteplici profili, non solo quello sociale ed economico, per un Paese che vuole essere competitivo, sostenibile e innovativo". Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'e delle Finanze. WHITEPAPER Backup e Disaster Recovery: sicurezza e risparmio grazie al cloud Cloud Digital Transformation Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Attività formative e iniziative per spingere le competenze digitali che si accompagnano alle attività di orientamento e accompagnamento orientate al business. L\'Ad Mattarella: "Un percorso che coinvolge tutte le generazioni e che mira a creare valore colmando una diseguaglianza inaccettabile e insostenibile" Diffondere e consolidare la cultura ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/lavoro-carriere/competenze/imprenditoria-femminile-e-stem-invitalia-lancia-nuovi-servizi/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNzUnRESFgzOGRlNXlPQms1SXVuT2p0WmpBaGJlNmFCdFlGQTE5YVdZZXZxOW1TNDJGZXJON3o3RDJab0kwYlBldmhIQmtIOHRHeFNKZWxQbnNvS2hYMEJYL1ZQblE3clFrd3Q5NDlpTTRtbC95ZEVaRXUybjZLSzlvalNudE1TWUE9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666115', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Network as a service e metaverso per monetizzare il 5G', 'Documento_TitoloHtml': 'Network as a service e metaverso per monetizzare il 5G', 'Documento_Contenuto': 'Se non si vogliono perdere ulteriori margini servono soluzioni in grado di attrarre utenti e clienti. Il modello Naas quello più indicato secondo GlibalData che accende i riflettori anche sul ruolo delle tecnologie Api. Ma ciò non eviterà il consolidamento: in Europa troppi operatori Come possono le telecomunicazioni trarre profitto dagli investimenti nelle tecnologie di nuova generazione come il 5G? Secondo l\'ultimo rapporto di GlobalData, " MWC 2023 Review: 5G and private networks come of age while telcos look for monetization answers " rivela che la risposta sta nelle tecnologie Api e nell\' abilitazione di modelli network-as-a-service (NaaS). I fornitori di servizi di telecomunicazione dovranno inoltre valutare come finanziare i futuri investimenti sia nell\' infrastruttura che nelle soluzioni orientate all\'impresa. "I fornitori di servizi di telecomunicazione sono stati in gran parte esclusi dai vantaggi in termini di ricavi derivanti dagli investimenti nella banda larga 4G e in fibra ottica dall\'ascesa dei servizi over-the-top (Ott) come il cloud pubblico e il software-as-a-service (SaaS) - afferma Gary Barton, Research director Enterprise Technology and Services di GlobalData -. Le Api offrono alle telecomunicazioni l\'opportunità di monetizzare direttamente l\'accesso alle loro reti facendo pagare gli utenti al punto di contatto". Indice degli argomenti Tecnologie Api come nuova opportunità Il futuro: monetizzare dal metaverso Generare entrate dirette dai servizi on-demand Le tlc e il consolidamento I "campioni nazionali"? Sempre più "ritardatari del mercato" Tecnologie Api come nuova opportunità Nonostante il successo emergente del 5G come alternativa alla connettività via cavo e nel consentire soluzioni avanzate specifiche per il settore attraverso l\'implementazione di reti private, le telecomunicazioni rischiano ancora una volta di perdere vendite ad alto margine. "Al momento - prosegue Barton -, le telecomunicazioni sono spesso trascurate a favore dei system integrator quando si tratta di soluzioni che affrontano casi d\'uso industriali avanzati. L\'apertura delle Api agli sviluppatori consentirà ai provider di incubare nuove proposte per le loro reti 5G e di offrire soluzioni innovative alle imprese". WHITEPAPER Nel 2023 dovrai conoscere (e usare) l\'Account Based Marketing: da dove partire Marketing Scopri di più Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. Un altro elemento chiave è il miglioramento dell\'esperienza del cliente per le imprese quando consumano i servizi di rete. "Le imprese si sono abituate alla natura on-demand dei servizi cloud - conclude Barton -. Le soluzioni di rete e di accesso devono mettersi al passo. L\'abilitazione delle metodologie NaaS migliorerà anche la mission-criticità delle telecomunicazioni per le imprese, supportando meglio le applicazioni e i servizi chiave". Il futuro: monetizzare dal metaverso Intanto, mentre il metaverso si avvicina alla realtà, GlobalData fa presente che le società di telecomunicazioni si trovano in una posizione unica per capitalizzare la tendenza, offrendo ai consumatori una serie di servizi in aree quali l\'aggregazione dei contenuti, la sicurezza digitale e la gestione del ciclo di vita dei dispositivi. Grazie alle loro vaste infrastrutture e alla loro esperienza nel garantire la qualità, l\'accesso prioritario e la curatela, le società di telecomunicazioni sono pronte a fare da apripista nello sviluppo e nella commercializzazione di servizi metaverse che miglioreranno le esperienze virtuali degli utenti di tutto il mondo. La ricerca condotta dal Tech Team di GlobalData rivela che i contenuti offrono un punto di ingresso interessante: molte società di telecomunicazioni sono già attive nello sviluppo di un metaverso tangibile, dedicandosi al marketing commerciale dei contenuti, alle promozioni e ai servizi. "I tentativi di monetizzare il metaverso sono già in corso - commenta Natasha Rybak, Principal analyst of Global telecom consumer services di GlobalData -. Oltre a fornire connettività critica, i contenuti e l\'intrattenimento sono percorsi ovvi per la commercializzazione di servizi al consumatore per le telecomunicazioni che già agiscono come aggregatori primari di servizi di streaming per i loro clienti consumer". Generare entrate dirette dai servizi on-demand La maggior parte delle società di telecomunicazione già gestisce e fornisce agli utenti finali l\'accesso a una serie di servizi aggregati di video e musica on-demand e offre strumenti che aiutano a creare contenuti generati dagli utenti e spazi online progettati dagli utenti. "Quando i modelli di business si cristallizzeranno - prosegue Rybak -, è probabile che saranno inquadrati in termini di generazione di entrate dirette, con modalità molto simili agli attuali approcci di monetizzazione basati sull\'utilizzo dei dati, sull\'accessibilità premium o privilegiata, o sulla qualità del servizio". Le società di telecomunicazioni stanno cercando di aprire un percorso accelerato verso l\'accettazione del metaverso da parte dei consumatori, offrendo esperienze aumentate che aiutino a facilitare l\'accesso dei clienti al proto-metaverso in evoluzione, utilizzando interfacce web standard e interfacce esplicitamente progettate per la compatibilità con i browser web degli smartphone. "Mentre si cerca di delineare il metaverso in evoluzione nell\'ambito del più ampio passaggio alla vita digitale, si stanno già configurando gli elementi costitutivi per la futura modellazione dei servizi di telecomunicazione ", conclude l\'analista. Le tlc e il consolidamento Se ne parla ormai da anni, in un clima di crescente attesa. Ma il consolidamento delle società di telecomunicazioni europee, che pure potrebbe portare a potenziali benefici, dovrà ancora superare alcune sfide significative prima di poter essere attuato. E\' un\'altra delle rilevazioni di GlobalData, il cui analista senior Robert Pritchard spiega: "Gli investitori, il management dei vettori e l\'Ue hanno individuato la relativa debolezza dell\'Europa nel competere con i leader del mercato tecnologico negli Stati Uniti e in Cina". Le telecomunicazioni in Europa operano in un regime normativo frammentato e i continui problemi di proprietà, sicurezza e assegnazione delle licenze hanno ostacolato il consolidamento degli operatori storici. I governi nazionali continuano a influenzare il mercato attraverso il possesso di quote di partecipazione nei vettori e le cosiddette "golden share" che offrono diritti di veto su chi controlla gli operatori. I "campioni nazionali"? Sempre più "ritardatari del mercato" L\'indagine mette in luce come l\'aumento dei costi di investimento nelle tecnologie di accesso di nuova generazione e la crescente concorrenza stiano costringendo le società di telecomunicazioni a prendere in considerazione il ridimensionamento o il consolidamento. "Le società di telecomunicazioni hanno modificato i loro modelli di business a fronte dei costi di implementazione dei servizi di accesso di nuova generazione, come il 5G e la banda larga in fibra - afferma Gary Barton, direttore della ricerca di GlobalData -, e molti carrier hanno venduto le loro attività televisive e multimediali e hanno rifocalizzato le loro attività operative. L\'alternativa alla cessione di asset è il consolidamento di scala". "L\'esempio di come si è evoluto il mercato statunitense è un potente argomento a favore del consolidamento - conclude Pritchard -. Forse la sfida più grande alla combinazione delle telco europee è il concetto di \'campione nazionale\', dove i vettori nazionali un tempo dominanti sono ancora visti come campioni, ma in molti casi stanno diventando dei ritardatari del mercato". Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Se non si vogliono perdere ulteriori margini servono soluzioni in grado di attrarre utenti e clienti. Il modello Naas quello più indicato secondo GlibalData che accende i riflettori anche sul ruolo delle tecnologie Api. Ma ciò non eviterà il consolidamento: in Europa troppi operatori Come possono le telecomunicazioni trarre profitto dagli ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/media/network-as-a-service-e-metaverso-per-monetizzare-il-5g/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNncUp2Ym1hYWlWTy9CYVhqNlFpbEtmVzRyUnZuY1E0K0owdXJtQzdZVUtsWnl0NHpxYUhMMXU0dWJ1NllrS21STzlDZjF6Yy83UEZ5YU9MUVJmcW1vanM2KzFJQkVzUjFRPT0%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666116', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Ognuno ha diritto di sapere l\'uso che viene fatto dei suoi dati personali: ecco perché', 'Documento_TitoloHtml': 'Ognuno ha diritto di sapere l\'uso che viene fatto dei suoi dati personali: ecco perché', 'Documento_Contenuto': 'Il diritto di accesso implica l\'obbligo per il titolare del trattamento di fornire all\'interessato l\'identità dei destinatari. Solo se la richiesta è manifestamente infondata o eccessivamente onerosa il titolare può limitarsi a indicare le categorie dei soggetti destinatari Pubblicato il 08 Mar 2023 Patrizia Cardillo Esperta<span class="term"> privacy</span> e<span class="term"> data</span><span class="term"> protection</span> Con la sentenza nella causa C-145/21 la Corte di Giustizia dell\'Unione europea ha sancito definitivamente il diritto di ogni persona fisica di conoscere i destinatari dei propri dati personali. Contesto normativo Non poteva essere diversamente. Il principio della trasparenza è uno degli elementi fondanti, uno dei pilastri del Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (nel seguito: Regolamento o<span class="term"> GDPR</span> WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il digital onboarding devono essere trasparenti le modalità con cui i dati personali sono raccolti, utilizzati, consultati o comunque trattati. Il principio della trasparenza impone che le informazioni e le comunicazioni relative al loro trattamento siano facilmente accessibili e comprensibili e le informazioni rese devono utilizzare un linguaggio semplice e chiaro; ogni interessato ha il diritto di accedere ai dati che lo riguardano , di conoscere e di ottenere informazioni in particolare in relazione ai soggetti che li trattano, alle finalità e alla base giuridica a fondamento del trattamento, alla sua durata, ai destinatari, alla eventuale presenza di trattamenti automatizzati e di profilazione delle informazioni raccolte e le possibili conseguenze. Il titolare del trattamento è il soggetto tenuto a rispondere di fronte dell\'esercizio di tali diritti , sia che agisca direttamente o attraverso coloro che operano per suo conto. E\' tenuto a mettere in atto -e a dimostrare di averlo fatto- misure adeguate ed efficaci commisurate alla natura, ambito di applicazione, contesto, finalità del trattamento nonché dei rischi per i diritti e le libertà delle persone fisiche. L\'intero capo III del Regolamento è dedicato a trattare i diritti del soggetto interessato . Determina espressamente la tipologia di informazioni da rendere, differenziando le modalità di raccolta, e l\'innovata tipologia dei diritti che possono essere esercitati e di cui il soggetto deve anche essere informato dal titolare. Il titolare non solo deve rispettare e far rispettare tali diritti, ma deve agevolarne l\'esercizio con l\'unico limite costituito dall\'impossibilità di identificare l\'interessato . Anche se non è espressamente codificato, ma sicuramente in conformità al principio di accountability, è necessario che il titolare rediga una apposita procedura e renda note le modalità di esercizio dei diritti dell\'interessato (format e modelli) organizzando a tal fine la sua struttura per assicurare l\'efficace risposta all\'esercizio del diritto nei tempi stabiliti. Il rispetto dei termini per dare risposte adeguate e far fronte ai possibili esiti (oltre a dimostrare un comportamento corretto) richiede che i meccanismi di intervento siano noti all\'interno dell\'organizzazione. È sancita la gratuità dell\'azione fatto salvo il caso in cui la richiesta sia manifestatamente infondata, ripetitiva o onerosa: in tal caso il titolare può rifiutarsi (ma su di lui ricade l\'onere della prova) o addebitare un contributo spese ragionevole tenendo conto dei costi amministrativi effettivamente sostenuti. A completare il quadro dei diritti dei soggetti interessati al trattamento, intervengono ancora due articoli del<span class="term"> GDPR</span>: l\'art. 79 che sancisce il diritto a proporre un ricorso giurisdizionale effettivo in presenza di una violazione del Regolamento; l\'art. 85 che sancisce il diritto al risarcimento del danno, materiale o immateriale, causato da una violazione. I fatti Il 15 gennaio 2019 un cittadino austriaco si era rivolto all\'Österreichische Post per avere accesso ai suoi dati personali e conoscere l\'identità dei destinatari. Le poste austriache si erano limitate ad affermare di utilizzare i dati, nei limiti consentiti dalla legge , nell\'ambito dell\'attività di editor di elenchi telefonici e che i dati erano pertanto forniti a partner commerciali a fini di marketing, rinviando ad un sito internet per informazioni più dettagliate. Di fatto non ha comunicato i destinatari dei dati. Nel procedimento giudiziario avviato dal soggetto interessato, il ricorso era stato respinto: i giudici hanno ritenuto che la specifica norma del<span class="term"> GDPR</span> (art. 15, par. 1, lett. c) conferisce "al titolare la possibilità di indicare all\'interessato soltanto le categorie dei destinatari, senza dover indicare nominativamente i destinatari concreti ai quali sono trasmessi i dati personali". Nel ricorso alla Corte suprema il giudice rileva che, pur non essendo evidente il diritto dell\'interessato "di avere accesso alle informazioni relative ai destinatari concreti dei dati comunicati" come la possibilità del titolare di scegliere discrezionalmente il modo di dare seguito alla richiesta di accesso, la ratio legis della norma appare far ritenere prevalente la scelta dell\'interessato di chiedere informazioni sui destinatari concreti dei suoi dati personali. Una diversa lettura farebbe venire meno l\'effettività stessa dei mezzi di ricorso a disposizione del soggetto interessato per proteggere i suoi dati. Si noti che la tutela si estende anche ai dati trattati in passato. Se il titolare si trovasse nella condizione lui di scegliere quali dati fornire, poche sarebbero i casi in cui effettivamente il titolare renderebbe disponibili le informazioni relative ai destinatari concreti. Sulla base di tali elementi la suprema corte austriaca ha sospeso il procedimento e ha sottoposto la questione alla Corte di giustizia europea. La valutazione della Corte di Giustizia europea La questione, quindi, verte sulla portata stessa del diritto di accesso: l\'art. 15, par.1, lett.c, implica, nel caso in cui i "dati sono stati o saranno comunicati a destinatari, l\'obbligo per il titolare del trattamento di fornire all\'interessato l\'identità concreta di tali destinatari". In via preliminare la Corte enuncia che, quando una disposizione del diritto dell\'Unione è suscettibile di più interpretazioni, a prevalere deve essere quella che è idonea a salvaguardare gli obiettivi e le finalità che persegue l\'atto di cui tale norma è parte. Nello specifico l\'art. 15 del<span class="term"> GDPR</span> enuncia il diritto dell\'interessato di ottenere dal titolare la conferma che sia o meno in corso un trattamento di suoi dati personali e, in tal caso, di ottenere l\'acceso ai suoi dati e alle informazioni relative ai destinatari o alle categorie di destinatari a cui tali dati personali sono stati o saranno comunicati, non indicando un ordine di priorità tra le informazioni e non consentendo esplicitamente, in modo univoco, il diritto dell\'interessato ad essere informato riguardo l\'identità concreta dei destinatari. Nel contempo però sovvengono ulteriori evidenti valutazioni: il contesto: il considerando 63 stabilisce il diritto dell\'interessato di conoscere e ottenere informazioni tout court senza limitazioni, in particolare, in relazione ai destinatari e non precisa che tale diritto possa essere limitato alle mere categorie di destinatari; qualsiasi trattamento deve rispettare i principi enunciati dall\'art. 5 del<span class="term"> GDPR</span> ed, in particolare, quello di trasparenza che implica il diritto dell\'interessato di avere tutte le "informazioni sulle modalità con cui i suoi dati personali sono trattati e che tali informazioni siano facilmente accessibili e comprensibili"; a differenza dell\'obbligo fissato per il titolare dagli articoli 13 e 14 del<span class="term"> GDPR</span> di fornire informazioni all\'interessato, l\'art. 15 prevede un rafforzato diritto di accesso da parte dell\'interessato; ne deriva che è tale soggetto a poter scegliere quali siano le informazioni a lui necessarie; informazioni, le più "esatte possibili" , che possono, a loro volta, essere strumentali all\'esercizio di altri diritti all\'interessato riconosciuti dal Regolamento, diritti che non possono subire limitazioni dal mancato possesso di informazioni determinanti, quali, in particolare l\'identità concreta dei destinatari; l\'art. 19, inoltre, impone al titolare di comunicare ai destinatari dei dati personali eventuali intervenute rettifiche, cancellazioni limitazioni al trattamento o di ogni altra informazione inerente. Da tale analisi esposta dalla Corte emerge la centralità delle previsioni dell\'art. 15 fondamentali per garantire che i dati personali trattati siano trasparenti per l\'interessato e presupposto dell\'esercizio delle prerogative previste dagli articoli 16-22 (diritti interessato), 79 (ricorso giurisdizionale) e 82 (risarcimento del danno) del<span class="term"> GDPR</span>. Ma soprattutto la completa conoscenza si rileva fondamentale per il raggiungimento dell\'obiettivo stesso del<span class="term"> GDPR</span> , garantire un elevato livello di protezione delle persone fisiche all\'interno dell\'Unione come fissato dall\'art. 8 della Carta dei diritti fondamentali dell\'Unione europea; elementi tutti che portano ad una interpretazione più estensiva possibile: " l\'interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento informazioni su destinatari concreti ai quali i dati personali che lo riguardano sono stati o saranno comunicati" A contemperare tale affermazione intervengono altre considerazioni che prendono le mosse dal considerando 4 del<span class="term"> GDPR</span>: il diritto alla protezione dei dati non è una prerogativa assoluta ma deve essere considerato alla luce della sua funzione sociale e contemperato con altri diritti fondamentali, in ossequio al principio di proporzionalità. Tale considerazione porta la Corte di giustizia dell\'Unione europea ad ammettere che, in circostanze specifiche, possa non essere possibile fornire informazioni su destinatari concreti. Occorre però, che il titolare si trovi nell\'impossibilità di comunicare l\'identità dei destinatari concreti , in particolare qualora questi non siano ancora noti. Ma soprattutto in capo al titolare ricade anche l\'onere della prova di trovarsi di fronte ad una richiesta manifestatamente infondata o eccessiva Conclusioni Eccezione, quindi, non regola: il diritto di accesso implica, qualora i dati siano stati o saranno comunicati a destinatari, l\'obbligo per il titolare del trattamento di fornire all\'interessato l\'identità dei destinatari, a meno che non sia impossibile identificarli o il titolare del trattamento non dimostri che le richieste di accesso dell\'interessato sono manifestamente infondate o eccessive, solo nel qual caso il titolare può indicare unicamente le categorie di destinatari di cui trattasi. Note Cfr. Ordinanza di ingiunzione n.341 del 20 ottobre 2022 nei confronti del Comune di Salento: il Garante ha ritenuto non motivato ed eccessivo l\'importo fissato dal Comune per l\'accesso ai dati e ne ha ordinato la totale gratuità. Cfr. Considerando 39<span class="term"> GDPR</span>. Cfr. articoli 15-22 del<span class="term"> GDPR</span> Cfr. Ordinanza di ingiunzione Garante 11 febbraio 2021 n. 54. Cfr. art. 12, paragrafo 5, lettera b e Considerando 74 del<span class="term"> GDPR</span>. Evento Demand Generation Lab 23: Questione di Chimica! Finalmente dal vivo a Milano! @RIPRODUZIONE RISERVATA Valuta la qualità di questo articolo.', 'Documento_Abstract': 'può limitarsi a indicare le categorie dei soggetti destinatari Pubblicato il 08 Mar 2023 Patrizia Cardillo Esperta <strong>privacy</strong> e <strong>data</strong> <strong>protection</strong> Con la sentenza nella causa C-145/21 la Corte di Giustizia dell\'Unione europea ha sancito definitivamente il diritto di ogni persona fisica... (nel seguito: Regolamento o <strong>GDPR</strong> WHITEPAPER Una guida per acquisire nuovi clienti con il digital onboarding devono essere trasparenti le modalità con cui i dati personali sono raccolti, utilizzati, consultati o comunque trattati. Il principio della trasparenza impone che le informazioni... interessati al trattamento, intervengono ancora due articoli del <strong>GDPR</strong>: l\'art. 79 che sancisce il diritto a proporre un ricorso giurisdizionale effettivo in presenza di una violazione del Regolamento; l\'art. 85 che sancisce il diritto al risarcimento del danno, materiale o immateriale, causato..., il ricorso era stato respinto: i giudici', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Il diritto di accesso implica l\'obbligo per il titolare del trattamento di fornire all\'interessato l\'identità dei destinatari. Solo se la richiesta è manifestamente infondata o eccessivamente onerosa il titolare può limitarsi a indicare le categorie dei soggetti destinatari Pubblicato il 08 Mar 2023 Patrizia Cardillo Esperta privacy e ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/diritto-di-accesso-ecco-perche-ognuno-ha-diritto-di-sapere-luso-che-viene-fatto-dei-suoi-dati-personali/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbHF4OHUxT091UHl6cjRVcWdra1pKekM2WW1xRGRqVDN5cTRiTHN0b2RyeXpYRzl4K2xJb01OS0cza3BDak15UmdnUTlmcXh1bmUrRzdmQmJNeWNXYlZoeDc3dHlVTE1jazFxUjd6VERoV1l6ZVk1UktwUisyYkJKSWtseG5saGV6ZElXckNSMzdXakhtYzZraEYxcXNWU0JBRjB2QjgwLzZhUCtwUi9hOFJoOXgvVHQraUtLdlAvckczbTVPSnZSZEUwY0hMSlJXL3c%3d', 'Fonte_Titolo': 'Agenda Digitale', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666117', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Privacy Ue, TikTok al rilancio', 'Documento_TitoloHtml': 'Privacy Ue, TikTok al rilancio', 'Documento_Contenuto': 'Negli Usa disegno di legge bipartisan per arginare Pechino.', 'Documento_Abstract': '<strong>Privacy</strong> Ue, TikTok al rilancio Negli Usa disegno di legge bipartisan per arginare Pechino....', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'Negli Usa disegno di legge bipartisan per arginare Pechino.', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.italiaoggi.it/news/privacy-ue-tiktok-al-rilancio-2595279', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MbnJEWkNNdFN3ZEJ1di85NXNueGdyd2c0cElmOFRmc3E2L2g0NS9FQVFHTHJjWU05aHRTSFBCS21QQ042RC9ZWVR6ek8vNHJBMGVua1NPcDhvek5NY0U9', 'Fonte_Titolo': 'italiaoggi.it', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666120', 'Documento_Data': '2023-03-08', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'Reti aziendali, solo il 25% dei manager le conosce. Innovazione a rischio', 'Documento_TitoloHtml': 'Reti aziendali, solo il 25% dei manager le conosce. Innovazione a rischio', 'Documento_Contenuto': 'La scarsa comprensione del valore dei network impatta sulla quantità di investimenti da destinate ai network e frena la digitalizzazione del business e la modernizzazione dell\'impresa La scarsa comprensione del valore delle reti aziendali da parte del management costituisce un freno allo sviluppo dei piani di digitalizzazione del business. A dirlo è un\'indagine condotta da Sapio Research per conto di Aruba. Indice degli argomenti Il gap di conoscenza La rete come strumento di produttività e innovazione Eliminare gli ostacoli alla modernizzazione aziendale Il gap di conoscenza Secondo il sondaggio, solo il 25% dei leader aziendali ammette di avere solo una conoscenza funzionale o limitata del network. Ciononostante, l\'81% degli stessi dirigenti afferma che la propria organizzazione avrebbe bisogno di alti livelli di trasformazione digitale e innovazione per avere successo nel corso del 2023, anche se poi quasi un terzo (32%) prevede al massimo una trasformazione moderata. WHITEPAPER Ripensare il performance management. Quali nuovi approcci possibili? Scopri l\'app Feedback4You! Risorse Umane/Organizzazione Smart working Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla<span class="term"> privacy</span> Email * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità di contatto automatizzate e tradizionali da parte dei terzi medesimi, a cui vengono comunicati i dati. D\'altra parte, la pressione per la digitalizzazione non sembrata essere mai stata così alta. A fronte del 93% degli intervistati che concorda sul fatto che la propria azienda necessiti di più tecnologia dopo la pandemia e del 68% che vorrebbe dall\'It maggiori insight dai dati, non sorprende che il 73% sia preoccupato della capacità della propria organizzazione di tenere il passo con i più recenti requisiti tecnologici e digitali. Il sondaggio, che si basa sulle risposte di 200 leader aziendali internazionali, ha preso in considerazione una serie di aree in cui la rete ha il potenziale per soddisfare queste esigenze, e ha valutato il grado di consapevolezza di tutto ciò al di fuori del contesto dei responsabili It. La rete come strumento di produttività e innovazione I manager d\'azienda concordano sul fatto che la tecnologia e la digitalizzazione avanzata siano ora essenziali per consentire ai dipendenti di svolgere il proprio lavoro (71%). Tuttavia, nonostante il suo ruolo di collegamento tra i dipendenti e la tecnologia di cui hanno bisogno, solo il 61% afferma di comprendere appieno la relazione tra rete e produttività dei dipendenti. Allo stesso modo, il 53% ha dichiarato di non capire appieno come la rete possa aiutare a guidare l\'innovazione, nonostante il 50% ritenga che l\'accesso ai dati sia fondamentale per sbloccare nuovi flussi di entrate nei prossimi 12 mesi. Le potenziali conseguenze di queste contraddizioni emergono del resto guardando alle strategie di investimento delle organizzazioni per l\'anno in corso. Mentre il 50% dei leader aziendali afferma di voler aumentare la spesa per le iniziative digitali nel 2023, solo il 25% afferma che effettuerà un investimento corrispondente nella propria infrastruttura di rete. Eliminare gli ostacoli alla modernizzazione aziendale A fronte di una quota significativa di intervistati (59%) che afferma che i propri dipendenti hanno sperimentato problemi di connettività sul posto di lavoro, solo il 29% ritiene che la propria organizzazione sia in grado di garantire una connettività senza soluzione di continuità e solo il 21% è d\'accordo sul fatto che la propria organizzazione abbia la flessibilità necessaria. Appare pertanto chiaro come il pericolo di queste contraddizioni possa divenire un ostacolo alla modernizzazione. "Le organizzazioni di tutto il mondo hanno grandi progetti per le loro trasformazioni digitali quest\'anno. Vogliono aumentare la produttività dei dipendenti attraverso il lavoro ibrido, fornire una migliore analisi dei dati per sviluppare nuovi flussi di entrate, generare maggiore efficienza operativa per risparmiare sui costi, ridurre il consumo di energia per diventare più sostenibili e molto altro ancora. Le aziende sanno che devono continuare a investire nella tecnologia per rendere tutto ciò possibile ", commenta Larry Lunetta, Vice President Portfolio Solutions Marketing di Aruba. "Per raggiungere i loro obiettivi di business hanno bisogno del supporto di una rete innovativa, agile e ottimizzata. Solo così le probabilità di una trasformazione digitale di successo aumenteranno". Valuta la qualità di questo articolo La tua opinione è importante per noi! INVIA.', 'Documento_Abstract': 'working Scarica il Whitepaper Leggi l\'informativa sulla <strong>privacy</strong> Email * Consente l\'invio di comunicazioni promozionali inerenti i prodotti e servizi di soggetti terzi rispetto alle Contitolari che appartengono al ramo manifatturiero, di servizi (in particolare ICT) e di commercio, con modalità...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'La scarsa comprensione del valore dei network impatta sulla quantità di investimenti da destinate ai network e frena la digitalizzazione del business e la modernizzazione dell\'impresa La scarsa comprensione del valore delle reti aziendali da parte del management costituisce un freno allo sviluppo dei piani di digitalizzazione del business. A ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '', 'Documento_Url': 'https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/reti-aziendali-solo-il-25-dei-manager-le-conosce-innovazione-a-rischio/', 'Documento_UrlType': 'web', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2VIWTAwbWVFR29MblRLMUhkamxoTXhnZUVNdlNNZWFjTnFwUmNiTElCbzNoVWlvRSszOFhxVzJhK0tXS2N3enplejZhSG1zcFJnMXNGRUZQM3hVc0w4QXpiWUtSRmtkTVZLTzZmZUtpVEc4RU4yby83RVhhT3puS3hQYTVxNWxmZ1gydVNaUXAzRzlCTzJGY2lMZiswMzRYb2h2U1FiMUM3bDdnU2lEZWFpZWc9PQ%3d%3d', 'Fonte_Titolo': 'Corriere Comunicazioni', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Privacy e GDPR', 'Report_ID': '7809271', 'Report_TotaleDocumenti':9, 'Documento_ID': '40666101', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': 'Filippo Fonzi, Leonardo Cornacchia', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '32', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': 'WEB & PRIVACY', 'Documento_Titolo': 'La monetizzazione dei dati personali sotto la lente del Garante', 'Documento_TitoloHtml': 'La monetizzazione dei dati personali sotto la lente del Garante', 'Documento_Contenuto': 'È possibile monetizzare i dati personali? In altre parole, è possibile sfruttare il dato personale come controprestazione in un contratto avente a oggetto la fruizione di un servizio digitale? Tale possibilità, sebbene in linea di principio vietata - in quanto il dato personale attiene a un diritto fondamentale dell\'uomo, ovvero il diritto alla protezione dei dati personali, di per sé inalienabile e indisponibile - negli ultimi anni sta riscuotendo maggiore successo, anche sulla scia di una normativa comunitaria che sembra muoversi in questa direzione. La risposta a tale quesito, inoltre, dovrà passare anche attraverso l\'esito degli accertamenti che il Garante per la protezione dei dati personali ha dichiarato di voler svolgere circa la legittimità del binomio Paywall e Cookie wall, ovvero di quel meccanismo vincolante del tipo "take it or leave it", con il quale l\'utente, per poter accedere a una risorsa digitale su un sito web, viene obbligato a esprimere il proprio consenso a essere tracciato o profilato attraverso l\'installazione dei cookie (cosiddetto Cookie wall), oppure a sottoscrivere un abbonamento a pagamento (cosiddetto Paywall). L\'attenzione riservata dall\'autorità garante nazionale a questa pratica, intrapresa in particolare da svariate testate giornalistiche online al fine di remunerare gli articoli digitali pubblicati sui propri siti web, si inserisce in una discussione di più ampio respiro che coinvolge le massime autorità comunitarie. L\'European Data Protection Board (di seguito Edpb), l\'organismo che deve garantire all\'interno dell\'Unione europea la corretta applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali, infatti, ha dichiarato illegittima la prassi del Cookie wall, ovvero di un banner della grandezza di una pagina di un sito web, tale da impedire la visualizzazione del medesimo sito, al fine di obbligare l\'utente a esprimere il consenso. Allo stesso tempo, l\'Edpb fa salva l\'ipotesi in cui il titolare del sito web riesca a offrire un\'alternativa valida e dal contenuto equivalente agli utenti, aprendo di fatto le porte all\'implementazione del Paywall. Sulla scia di tale pronuncia, sono intervenute anche altre autorità nazionali, tra cui rilevano quella nostrana e quella francese, le quali hanno ribadito l\'illiceità dei Cookie wall, fatte salve le ipotesi, da verificarsi caso per caso, nelle quali il sito web offra all\'utente anche la possibilità di accedere a un contenuto o a un servizio equivalente senza prestare il consenso. Tale alternativa, che nel caso di specie è rappresentata dal Cookie wall, deve prevedere un corrispettivo economico ragionevole, tale da non privare gli utenti di una reale scelta. Peraltro, l\'eventuale accettazione dei cookie dovrà essere limitata alle finalità che consentono un\'equa remunerazione del servizio offerto e non a finalità ulteriori. A livello normativo, il legislatore europeo pare rispondere in maniera affermativa alla domanda che ha aperto il presente<span class="term"> contributo</span>. Il meccanismo del Paywall e Cookie wall, invero, sembrerebbe rappresentare la logica conseguenza dell\'applicazione della Direttiva Ue 2019/770, recepita nel nostro Codice del consumo con il decreto legislativo del 29 ottobre 2021, con la quale si è aperto alla possibilità di scambiare dati personali per averne in cambio servizi digitali e quindi, di fatto, di considerare il dato personale al pari della moneta. A valle degli accertamenti e delle indagini in corso da parte del Garante per la protezione dei dati personali, mai come oggi si avverte un\'esigenza di chiarezza e coerenza nell\'applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali e nella possibilità di monetizzare i dati degli utenti, che non potrà prescindere da una presa di posizione netta da parte delle istituzioni europee. Se da una parte, infatti, le iniziative dei singoli editori online vengono criticate e sono oggetto di un acceso dibattito tra gli operatori del settore, dall\'altro lato troppo spesso ci si dimentica che - nei fatti - l\'attuale modello di economia digitale, disegnato dalle cosiddette Big Tech, si fonda proprio sulla valorizzazione commerciale dei dati personali. © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'contributo. Il meccanismo del Paywall e Cookie wall, invero, sembrerebbe rappresentare la logica conseguenza dell\'applicazione della Direttiva Ue 2019/<strong>770</strong>, recepita nel nostro Codice del consumo con il decreto legislativo del 29 ottobre 2021, con la quale si è aperto alla possibilità di scambiare dati...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'È possibile monetizzare i dati personali? In altre parole, è possibile sfruttare il dato personale come controprestazione in un contratto avente a oggetto la fruizione di un servizio digitale? Tale possibilità, sebbene in linea di principio vietata - in quanto il dato personale attiene a un diritto fondamentale dell\'uomo, ovvero il diritto alla ', 'Documento_Autore': 'Filippo Fonzi, Leonardo Cornacchia', 'Documento_Argomenti': 'Privacy e GDPR', 'Documento_Testatina': 'NORME E TRIBUTI', 'Documento_NumeroDiPagina': '32', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD1EODAwRDA0M0ZCRjkwNEYyMzQ0MDNFNjUyOUQxMzMwQzYyNERCNjMzNTM0MDc0NDMyMzFENkUxN0I4QTJGOUVBJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2Z1dE9nMWVhUG9RRVFXa1ZFa3dEK29yS0Y4UjJSV2FFUjhTVy8zZzdwc2lsUXR4aSs5aFdEZHhjVFBBUXJrOTVETStWR1NhaWZaRkVhY2ZkdnRwWGhjajRLL3hJQ1pqNFNjeUNBLy9OL1AzUT09', 'Fonte_Titolo': 'Il Sole 24 Ore', 'Fonte_Categoria': ''}); list.push({ 'Report_Titolo': 'Sanità Digitale', 'Report_ID': '7809272', 'Report_TotaleDocumenti':1, 'Documento_ID': '40666090', 'Documento_Data': '2023-03-09', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Creator': '', 'Documento_PageNumber': '47', 'Documento_Sottotitolo': '', 'Documento_Occhiello': '', 'Documento_Titolo': 'er la cura del glaucoma si aprono nuove prospettive anche sul piano terapeutico.', 'Documento_TitoloHtml': 'er la cura del glaucoma si aprono nuove prospettive anche sul piano terapeutico.', 'Documento_Contenuto': 'er la cura del glaucoma si aprono nuove prospettive anche sul piano terapeutico. È prevista nei prossimi mesi l\'immissione sul mercato di una nuova molecola che permette di ridurre la pressione dell\'occhio e che quindi va ad aggiungersi all\'armamentario farmacologico già disponibile per la cura di questa malattia che colpisce un italiano ogni 50. Al momento sono 1.200.000 quelli che ne soffrono. Secondo gli esperti che si confronteranno a Torino fino all\'11 marzo al 6° Congresso internazionale dell\'Associazione italiana per lo studio del Glaucoma (Aisg), in concomitanza con la settimana mondiale di studi ed approfondimenti dedicata alla malattia, è però necessario innanzitutto una maggiore conoscenza da parte dei pazienti sui sintomi e sui possibili rischi. IL PROBLEMA L\'attenzione degli esperti si concentra intanto sulle strategie da adottare per scegliere i trattamenti più efficaci, usando anche l<span class="term">\'intelligenza</span><span class="term"> artificiale</span>, oltre che sulle terapie più utilizzate per la cura del glaucoma. A preoccupare però è il fatto che, essendo il glaucoma una malattia asintomatica, solo la metà dei pazienti che ne soffre si sta già curando. E così, spesso, quando arriva la diagnosi la malattia è già in uno stadio avanzato: se non identificato in maniera precoce, il glaucoma porta gradualmente alla marcata riduzione fino alla perdita della funzione visiva. Le cause di questa malattia sono in parte conosciute, nella maggioranza dei casi dipende dalla pressione dell\'occhio elevata. Molto contano anche i fattori di rischio: il parente di un paziente con glaucoma ha una familiarità dieci volte più alta di contrarre la malattia rispetto alla popolazione in generale. Ma è stato anche dimostrato che la probabilità di trovare familiari glaucomatosi è tre volte superiore rispetto ad un soggetto sano. Non bisogna però sottovalutare che avere una familiarità negativa non significa essere indenni dalla malattia. Gli esperti provano a sfatare anche un\'altra falsa convinzione: l\'alto indice di familiarità non significa avere un\'ereditarietà alla malattia. Le origini del glaucoma, infatti, sono ancora in buona parte ignote. Per la cura la ricerca offre ormai diverse alternative. «Normalmente viene accettato da tutti che si cominci sempre con un trattamento farmacologico seguito da un trattamento con il laser e per ultimo quello chirurgico spiega Stefano Miglior, presidente dell\'Associazione italiana per lo per lo studio del Glaucoma e direttore della clinica oculistica dell\'Università Bicocca di Milano - La realtà dei fatti è che da qualche tempo si comincia a discutere se sia sempre percorribile o se non possa valer la pena cominciare con un trattamento laser. Questo permetterebbe di allontanare il momento in cui il paziente potrebbe avere la necessità di usare i colliri». I CONTROLLI Come sempre l\'arma principale è la prevenzione. «Bisogna cominciare a farsi visitare con una certa frequenza a cominciare dai 40 anni raccomanda Miglior - Esistono poi nicchie di popolazione più a rischio, ossia le persone che hanno una familiarità. In questo caso è buona norma anticipare i controlli. Non dimentichiamo che anche la miopia è un fattore di rischio». Nel mondo occidentale il glaucoma è la principale causa di perdita di vista. Di conseguenza, è la malattia che maggiormente influenza un peggioramento della qualità della vita dei soggetti colpiti. Secondo gli esperti, il soggetto con glaucoma è estremamente esposto a disordini psicologici legati alla paura di perdere la vista, è quindi propenso a ridurre al minimo i contatti sociali. Per evitare di arrivare a scoprire la malattia in fase avanzata è importare non rimandare i controlli. «Tutti sono invitati a farsi visitare anche in assenza di sintomi esorta Miglior - La diagnosi precoce è fondamentale per poter gestire al meglio l\'evoluzione della malattia. È importante che il paziente sia allertato sui fattori di rischio e in caso di diagnosi, sulla necessità di seguire le indicazioni e le terapie indicate dal medico». © RIPRODUZIONE RISERVATA.', 'Documento_Abstract': 'intanto sulle strategie da adottare per scegliere i trattamenti più efficaci, usando anche l\'<strong>intelligenza</strong> <strong>artificiale</strong>, oltre che sulle terapie più utilizzate per la cura del glaucoma. A preoccupare però è il fatto che, essendo il glaucoma una malattia asintomatica, solo la metà dei pazienti che ne soffre...', 'Documento_isValidSnippet': 'True', 'Documento_Sommario': 'er la cura del glaucoma si aprono nuove prospettive anche sul piano terapeutico. È prevista nei prossimi mesi l\'immissione sul mercato di una nuova molecola che permette di ridurre la pressione dell\'occhio e che quindi va ad aggiungersi all\'armamentario farmacologico già disponibile per la cura di questa malattia che colpisce un italiano ogni ', 'Documento_Autore': '', 'Documento_Argomenti': 'Sanit&agrave; Digitale', 'Documento_Testatina': '', 'Documento_NumeroDiPagina': '47', 'Documento_Url': 'https://data.volopress.it/GetData/Default.ashx?param=ZG9jaGFzaD01Nzk5RDU2QjRFMTg4NjJDNDQ3M0JBNzAzRDgzREEyMDhDMEUzRTU0NkQxMUFGMDI3NTdBNzJDRUMxNTczMzUyJnR5cGU9UERG', 'Documento_UrlType': 'pdf', 'Documento_AltreFonti': '', 'Documento_OpenAbstract': true, 'Documento_Selected': false, 'Documento_Flip': 'https://servizi.volopress.it/Proxy/default.aspx?token=UzRpMENqeWZjVDAvUlFTWkM5ZFcvaWlMekJydFRuTGFMTkdQTkZWdUhqckE0aVhiWUh0cjcydWY3MjkzU2NyR3JEWUdOa0NFWWJYUzFjZ2p5Z3RSZjBOdnpKZ20vM3kyNEpJNVdNUDc3U2R3Z09Ubk5tbnowUFZpM0JTNHhzTFlXRGl2QXI5WWk0MkhHY3lZaVg1bW11S2dXRWEyTGdVdGNmWXRxTHFBWG1tT1RkR2FLSUUvTFFyb3BkRml0REw5STVTQS9UR3YzUlBTbCtTTFppOUtiOXJwZjIzTEkxQlY%3d', 'Fonte_Titolo': 'Il Messaggero', 'Fonte_Categoria': ''}); } </script></head> <body ng-controller="indexCtrl"> <div class="container-fluid"> <div class="row clearfix"> <div class="col-md-12 column"> <div class="page-header" style="height:60px;margin: 10px 0px;"><span class="pull-left"></span><span class="pull-right"><a href="http://www.volopress.it/"><img border="0" alt="Volocom" style="max-height:50px;" src="https://servizi.volopress.it/reportpublisher/images/logo_volocom.png"></a></span></div> <div class="page-header" style="height:60px;margin: 0;"> <h3 id="titolorassegna"><span class="issue_title">{{titoloRassegna}}</span><span class="issue_date">{{dataRassegna | date: 'EEEE dd MMMM'}}</span></h3> </div><nav class="navbar navbar-default navbar-fixed-bottom" role="navigation"><div> <div href="#" id="increase">A</div> <div href="#" id="decrease">a</div> </div> <div> <div class="footer-left"> I ritagli stampa contenuti all'interno di questo messaggio sono ad uso esclusivo del destinatario e non riproducibili. <br> E strettamente vietata qualsiasi forma di utilizzo, riproduzione o diffusione non autorizzata del contenuto di questo messaggio o di parte di esso. </div> </div> <div class="footer-right"> Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2023<br><a href="http://www.volocom.it" target="_blank">powered by Volo.com</a></div></nav><accordion close-others="false"><accordion-group is-open="indiceSezioniOpen" id="indiceSezioni"><accordion-heading> Sezioni </accordion-heading><div ng-repeat="sezione in listaSezioni"><a name="{{sezione.Report_ID}}" class="indexLink" style="margin-left:{{10*sezione.Report_Livello}}px" href="#" ng-class="sezione.Report_TotaleDocumenti>0?'report_pieno':'report_vuoto'"> {{sezione.Report_Titolo}} <span ng-show="sezione.Report_TotaleDocumenti>0">({{sezione.Report_TotaleDocumenti}})</span></a></div></accordion-group><accordion-group is-open="ArticoliOpen" id="articoli"><accordion-heading> Articoli </accordion-heading><div ng-repeat="sezione in listaSezioni" ng-show="sezione.Report_TotaleDocumenti > 0"> <div ng-show="sezione.Report_ID>0" class="report_titolo" id="{{sezione.Report_ID}}"> Articoli della sezione: {{sezione.Report_Titolo}} </div> <div ng-show="sezione.Report_ID==0" class="report_titolo" id="{{sezione.Report_ID}}"> {{sezione.Report_Titolo}} </div> <div style="overflow:auto" ng-repeat="articolo in getArticoli(listaArticoli, sezione.Report_ID)" ng-show="showArticle(articolo)"> <div ng-show="sezione.Report_ID>0"> <div ng-show="articolo.Documento_Occhiello" class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article nopadding" ng-class-odd="'article_odd'"> <div class="documento_occhiello">{{articolo.Documento_Occhiello}}</div> </div> <div ng-hide="articolo.Documento_UrlType=='twitter'" class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article documento_titolo" ng-class-odd="'article_odd'"><a ng-click="articolo.Documento_OpenAbstract = !articolo.Documento_OpenAbstract">{{articolo.Documento_Titolo}}</a></div> <div ng-show="articolo.Documento_UrlType=='twitter'" class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article documento_titolo" ng-class-odd="'article_odd'"><span ng-bind-html="getHtml(articolo.Documento_TitoloHtml)"></span></div> <div ng-show="articolo.Documento_Sottotitolo" class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article nopadding" ng-class-odd="'article_odd'"> <div class="documento_sottotitolo">{{articolo.Documento_Sottotitolo}}</div> </div> <div class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article " ng-class-odd="'article_odd'"> <div class="col-lg-10 col-md-10 col-sm-10 col-xs-10" style="padding:0px" ng-class-odd="'article_odd'"> <div class="documento_data">{{articolo.Documento_Data | date:'dd/MM'}}</div> <div class="documento_fonte">{{articolo.Fonte_Titolo}}</div> <div ng-show="articolo.Documento_Autore" class="documento_autore">"{{articolo.Documento_Autore}}"</div> <div ng-show="articolo.Documento_PageNumber" class="documento_pagenumber">(pag. {{articolo.Documento_PageNumber}})</div> </div> <div class="col-lg-2 col-md-2 col-sm-2 col-xs-2" ng-class-odd="'article_odd'"><a class="documento_url" ng-show="articolo.Documento_UrlType!='video'" target="_blank" ng-href="{{articolo.Documento_Url}}"><i ng-show="articolo.Documento_UrlType=='web'" class="glyphicon glyphicon-link"></i><i ng-show="articolo.Documento_UrlType=='twitter'" class="glyphicon glyphicon-link"></i></a><a class="documento_url" ng-show="articolo.Documento_UrlType=='video'" target="_blank" ng-click="openAudioVideoPopup(articolo)"><i ng-show="articolo.Documento_UrlType=='video'" class="glyphicon glyphicon-film"></i></a></div> </div> <div class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12" ng-class-odd="'article_odd'"> <div class="documento_argomenti"><span style="font-weight:bold">Sezioni:</span><span ng-bind-html="getHtml(articolo.Documento_Argomenti)"></span></div> </div> <div ng-hide="articolo.Documento_Contenuto=='Ulteriori contenuti'" class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article" ng-class-odd="'article_odd'"> <div class="documento_contenuto" ng-hide="articolo.Documento_OpenAbstract==true"><span style="font-weight:bold">Contenuto:</span><span ng-bind-html="getHtml(articolo.Documento_Contenuto)"></span></div> <div class="documento_contenuto" ng-show="articolo.Documento_OpenAbstract==true"><span style="font-weight:bold">Abstract:</span><span ng-bind-html="getAbstract(articolo.Documento_Abstract,articolo.Documento_Contenuto,articolo.Documento_Creator)"></span></div> </div> <div class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 text-right" ng-class-odd="'article_odd'"><a ng-click="scrollTo('titolorassegna')" href="#">torna all'inizio</a></div> </div> <div ng-show="sezione.Report_ID==0"> <div ng-hide="articolo.Documento_UrlType=='twitter'" class="col-lg-12 col-md-12 col-sm-12 col-xs-12 article documento_titolo" ng-class-odd="'article_odd'"><a href="{{articolo.Documento_Flip}}">{{articolo.Documento_Titolo}}</a></div> </div> </div> </div></accordion-group></accordion></div> </div> </div><footer class="footer"><div class="container"> <p class="text-muted">Volocom srl - Partita IVA e CF: 13313330154 | Info e assistenza mail: info@volocom.it | tel: +39 02 8945 3023 | fax: 02 8945 3500</p> </div></footer></body> </html>